Ada vede

In caso di A.D.P.

                                                In caso di a.d.p.
                          (appunti di un ex malato di attacchi di panico)

Ecco undici note, sui possibili modi di affrontare e comprendere il non facile problema degli attacchi di panico.  
Problema che sembra, chissà perchè, sia sempre più diffuso in una società che, nel rincorrere le cose effimere, non s'è accorta che nel frattempo sta perdendo il senso profondo della libertà individuale.
In tutti i modi, queste note provano a lanciare dei piccoli spunti di approfondimento per chi ne soffre, e sono in parte tratti dalla mia esperienza, in parte da cose che ho letto ed in parte dal confronto con altre persone che ne hanno sofferto e con cui ho parlato.
L'approccio qui è sempre quello dell'auto-aiuto, ma anche quello del "curarsi da soli", che poi, andando a ben vedere, è l'unico vero modo di curarsi.
Ma sopratutto di guarire.
Perchè la sofferenza e la malattia possono essere considerati una nostra grande opportunità di crescita, più che una sfortuna, a ben guardare, e in quest'ottica lasciare soltanto al mercato e/o ai meccanici del corpo e della mente la soluzione, ci depriverà sempre di grandi frammenti della nostra anima. Buona lettura:

1) In caso di adp cosa puoi fare: ti puoi fermare e chiudere gli occhi - sai che se ti isolassi anche a livello acustico, la mancanza di questa informazione potrebbe peggiorare la tua ansia, dunque tienine conto - poi puoi metterti a controllare il respiro. Ma la prima cosa da fare, in assoluto, prima ancora di riuscire ad arrivare a controllare il respiro, è quella di andare più volte in totale espirazione, più che puoi: soltanto dopo ripetute, profonde espirazioni, quando hai recuperato un po' di controllo su te stesso, puoi provare a controllare il respiro.

2) In caso di adp: sai che potresti anche trovarti in una condizione che tu stesso hai associato all'adp: in autobus o in metro, pressato dalle persone; in ascensore; in mezzo alla folla di un grande evento, ecc
Ebbene, occorre che tieni a mente che, anche in quel frangente, tu hai diverse opzioni, varie scelte. Che vanno dal controllo di te stesso, fino all'uscire fisicamente da quella circostanza, con ragionevolezza e calma. Due cose che potrebbero mancarti in caso di adp, è chiaro, ragion per cui occorre che ci pensi prima, non appena decidi di metterti in quella data condizione. Per fare un esempio concreto: sapere tecnicamente come si può aprire un ascensore bloccato, può rassicurare molto chi lo prende. Al che si può agire. 

2a) Puoi fare l'esercizio del punto 2 a casa, con calma, con la sola visualizzazione, svolgendo mentalmente tutti i passi, più volte.

3) Per esperienza so che l'alimentazione acida può fungere da innesco di adp o comunque peggiora e sostiene il problema. Qualora ti debba sottoporre a circostanze stressanti è molto utile mantenere una corretta alimentazione, il più alcalina possibile. L'ansia è il terreno di coltura degli adp. Niente ansia equivale a niente attacchi di panico. Quindi ben vengano tutte le attività che bruciano l'ansia.

4) Imparare la tecnica di apnea praticata dai subacquei.

5) Il libro de I-Ching, nell'esagramma L'Arresto (La Quiete, il Monte), parla di "imparare a tenere fermo il proprio sostare" e rimanda ad appositi esercizi fisici che consentono di tenere la schiena nella corretta postura, cosa che consentirebbe di mantenere calmo anche il pensiero. Dice: sostare quando è tempo di sostare e procedere quando è tempo di procedere, così vi è vera luce di vita, dato che per il taoismo la calma interiore non è uno stato che si può acquisire durevolmente ma dipende solo dalla nostra capacità di mantenere in equilibrio queste due forze. Meditarci su. 

6) Studiare qualche tecnica di "Escapologia", la tecnica in cui Houdini era maestro. E questo anche nell'ottica che fare qualcosa di più difficile e di più estremo del problema che riteniamo di avere, rende il nostro problema del tutto insulso!
Si deve partire infatti dalla considerazione che noi abbiamo QUEL problema, non abbiamo invece il problema più difficile ed estremo che potremmo scegliere, per cui, una volta che ci siamo preparati potremo affrontalo bene.

7) Da letture dei testi di Trutz Hardo, uno dei maggiori terapeuti mondiali in tema di regressione alle vite passate, si capisce che certe esperienze di morte, in nostre vite precedenti (per chi ci crede), diventano presto, in questa vita, delle neuroassociazioni negative.
Una nota per chi si domanda il perchè della sua sofferenza in questa vita. 

8) Leggere e appprofondire i concetti di neuroassociazione e di "ancore" descritte nella PNL e sperimentarle. Applicarle.

9) In "Shock-economy" si racconta di alcune torture e deprivazioni subìte dai prigionieri cileni, rapiti dai soldati del regime di Pinochet: come possono avere vissuto poi queste persone? Mi sono chiesto.
Quelle che sono riuscite a sopravvivere a quegli orrori. Questo punto è collegato al numero 7) : se non riesci ad immaginare (meglio dire a ritrovare) una tua morte dolorosa e inaccetabile in vite pregresse, che abbia determinato la tua sofferenza di oggi, rifletti sulle storie delle torture di cui sopra, raccontate da Naomi Klein. A volte una morte dolorosa ed in condizioni di panico, avvenuta in una vita passata, può emergere in un sogno o dall'essere messi a conoscenza di certi fatti reali, accaduti a terzi. 

10) Domandati: di cosa è proiezione, in senso freudiano, la tua adp? Quale parte della mia/tua ombra vuole manifestarsi? Credo che il più delle volte la risposta sia l'impotenza a cui siamo stati soggetti, in un momento di mancanza di consapevolezza, e che abbiamo introiettato e mai rielaborato.

11) Ricerca incessantemente e trova il tuo Potere Personale ed esplicalo. Non ti stancare mai di svolgere e compiere questo lavoro.

Pubblicato gentilissimamente anche da Anticorpi

Mi riferisco alla neuro-associazione esposta dalla Programmazione-Neuro-Linguistica