Un attore in scena

C'era una volta una fata, una fata molto particolare. Era una fata bionda, vestita sfarzosa e sempre pulita. Non ha mai lavorato nella sua vita. Anzi una professione l'aveva, ma per timidezza mai ne parlava. Erano le sue magie il suo lavoro. Esse facevano contenti gli uomini larghi di tasca e stretti di cervello, insomma i più sfortunati. Questa fata era un po’ particolare, usava i soldi per potere rendere felici gli infelici, allegri i tristi, ed alleviare ( o aumentare) le pene...
Com'era brava questa fata che non usciva fuori dalla lampada come il genio, sfregava anche lei qualcosa ma il genio di sicuro non usciva. Non strizzava l'occhio come alcune streghe per fare le magie, ma al massimo le tasche delle persone. Non usava la scopa come la maga Amelia, ma di scopare cmq ogni tanto c'era bisogno. Per potere raggiungere i suoi doni bisognava spedire una letterina un po’ come Babbo Natale. Ma Babbo Natale portava i suoi regali ai bambini, mentre lei faceva felici i bei bambinoni. Che turbinio di emozioni la nostra Fata, che regalava notti di teneri miracoli, risvegliava i sensi dei fortunati, senza nemmeno bisogno di dire una parola dava emozioni al mondo intero. Le magie variavano a seconda dell'affrancatura della lettera: le poste si sa vanno retribuite... Se la lettera era ben affrancata le magie si moltiplicavano: l'estetista si trasformava in fata e poi in strega, e il mittente diventava ogni giorno più povero. Un giorno un mittente credeva che lei fosse babbo natale, che come noto non fa affrancare le buste e per questo resiste da milioni di anni, ma quando lei chiese un francobollo di posta prioritaria e lui disse no lo denudò di tutti i suoi averi. Si rivolse al tribunale penale dell'inquisizione che bruciava ormai non più le streghe, ma le vittime delle magie, che magari nemmeno le avevano viste e nemmeno le volevano vedere perchè la posta costa troppo. Il tribunale condanno il mittente costringendolo ad inviare posta vuota per tutto il resto della sua vita, mentre la fata strega avrebbe continuato a recuperare francobolli e marche...tte da bollo anche a domicilio.
E vissero tutti felici e con denti, denti del giudizio forse, tranne la fata strega che a causa del servizio CMP di Roserio delle poste,che si occupa dello smistamento della posta per i grandi clienti,  e con l'intervento della Polizia Postale, si ammalò di una malattia venerea alle dita e al sedere e morì dopo qualche mese. Ai suoi funerali arrivarono capi di stato, capitoni, capi gabinetto, capre e cavoli, cavilli e cavalli, ma nessuno la pianse nemmeno pinocchio che si senti truffato dalla fata strega perchè comprese il perchè voleva che lui, il buon pezzo di legno, dicesse alternativamente la verità e le bugie mentre lei, con le gambe aperte e accoglienti lo istruisse a dovere...