« Delirio: Fame e Obesità. | La lotta armata ci vuole. » |
Post n°46 pubblicato il 07 Aprile 2012 da arte1245
Testimonianze di persone che sentono voci e suoni a distanza ci sono state sempre. Sentire registrazioni di voci umane che raccontano del loro viaggio all'aldilà. I protagonisti sono persone normali che non hanno lasciato segni importanti nella storia. Esistono però, registrazioni di voci di personaggi famosi come Gandhi, tagore, George Bernard Shaw, Rodolfo Valentino e Oscar Wilde. Le voci di M. Gandhi, O. Wilde, Chopin, l'attrice inglese Ellen Terry e una conversazione tra una madre e il suo bambino morto. Si è provato a spiegare il fenomeno in modi diversi, un'ipotesi è che, si può formare una laringa artificiale dell'ectoplasma del medium e dei testimoni. L'entità potrebbe essere vista nella luce riflettente delle piaghe. Sebbene non vennero usate dal medium Leslie Flint, erano di comune uso le "trombe". Queste si muovevano liberamente nello spazio e si dirigevano verso la persona cui era indirizzato un messaggio. La tromba amplificava il suono della voce e facilitava il fenomeno. Le sedute di solito erano condotte nel buio assoluto per cui è logico che in primo istante si sia pensato alla possibilità di frode. Nel caso della signora Gladys Osborne Leonard, medium famosa negli anni trenta, le voci che uscivano dalla sua bocca si mescolavano con i bisbigli nella sua vicinanza. Le sue sedute si svolgevano di solito nel seme buio per cui si poteva intravedere qualcosa. Nel caso del medium famoso Douglas Home durante una seduta alla corte di Napoleone, una fisarmonica gallegiava nell'aria e suonava una melodia. Da lontano l'imperatore e la sua corte sentirono un coro, prima a voce bassa, che diventò sempre più forte affinché le voci riempissero la stanza. E' curioso che le diverse manifestazioni abbiano somiglianza anche se registrate indipendentemente senza l'accesso dei testimoni alle altre registrazioni. Nel 1852 per esempio si senti un coro durante una seduta della famiglia di contadini Koons, si tratta della prima registrazione con tromba amplificante. Lui costrui' la prima scatola per produzione di voci. Si penserebbe che avrebbe solamente funzionato in presenza di un medium fisico.
|
Si riunirono tutti a casa di Emilia, la più piccola del gruppo,
E sedendo attorno ad un tavolo cominciarono a scrivere lettere, numeri e alcune domande “secche” su un foglio collocando su di esso un bicchiere.
Carola sembrava divertita e molto diffidente nei riguardi di questa strana esperienza che si stava intraprendendo.
A un tratto Sara (tramite spirituale del gruppo) cominciò a tacere e dopo che tutti avevano posto le loro dita sul bicchiere, domandò:
” Se c’è qualcuno stanotte insieme a noi, che si presenti!”.
A questa secca domanda cadde il gelo e dopo alcuni secondi d'intrepida e incredula attesa, la tazzina prese a muoversi improvvisamente per lo stupore di tutti e inizio a comporre un nome:
NUIGIPA.
Sara incredula, ma forte del suo ruolo, cominciò il suo questionario:
“Questo sarebbe il tuo nome? Chi sei? Con chi di noi e che cosa vuoi comunicare?”.
La tazzina riprese a muoversi, ma in modo ancora più frenetico e formando parole sempre sensate rispose a ogni domanda.
Lo spirito diceva:
“Io sono Nuigipa e sono qui perché m'interessa una di voi: Emilia.
Ho qui con me una persona molto vicina a lei: sua cugina.
” Ed ecco che il terrore e il torpore sul gruppo di amici e la povera Emilia scoppiata in un pianto incredibile: (la ragazza aveva perso una cugina in un tragico incidente qualche tempo prima).
A questo punto Sara chiese allo spirito di abbandonarle e sebbene quest’ultimo non volesse, si riuscirono a liberare della fastidiosa entità e rompendo la catena si ritrovarono con l'assurda verità di doversi ricredere riguardo a questo tipo di eventi, giurando fra le lacrime e il terrore che non avrebbero mai più provato una cosa del genere.
Molte persone dopo aver provato, si sono spaventate moltissimo, in seguito ad atti “strani” che susseguirono a seduta. Alcuni sentono strani rumori, altri vedono ombre, e addirittura c’è chi vede spostare oggetti pesanti come mobili, nell’arco di brevi minuti. E tutto in seguito ad una semplice seduta.
Ciao a tutti!^^
La prova scientifica della vita oltre la morte.
Riassunto:
In questo libro, si mettono in crisi le certezze, uno scienziato guarda all'aldilà con il rigore che gli è proprio, conduce esperimenti su diversi medium per verificare la possibilità di una comunicazione con "l'altrove" e dimostrarne quindi l'esistenza.
Cinque in particolare vengono sottoposti a uno studio molto accurato:
chiusi in una stanza con un gruppo di persone mai viste prima.
devono limitarsi a rispondere sì o no alle loro domande, e il tutto viene filmato.
In seguito, lo scienziato e la sua équipe hanno rivisto tutto il materiale filmato, riscontrando nelle risposte dei medium un'accuratezza dell'80% e senza alcun trucco.
Pagina dopo pagina, Schwartz riporta le procedure, i risultati, le percentuali di esattezza delle informazioni raccolte dai sensitivi, trascrivendone gli intensi e toccanti dialoghi.
Tra dati scientifici e affascinanti ipotesi, Schwartz ci trascina in un viaggio emozionante e sorprendente sul confine sottile che ci separa dall'aldilà.
Con i piedi per terra e lo sguardo perso nei paesaggi vertiginosi che a tratti si spalancano davanti a noi.
Per tutti coloro che, almeno una volta nella vita, si sono chiesti senza pregiudizi che cosa succederà dopo.
Per chi, in un istante fugace, ha sentito accanto a sé una presenza ineffabile e cerca una spiegazione razionale a ciò che, in fondo, già sa.
La più grande medium di tutti i tempi fu Eusapia Palla-dino.
Nata nell’italia meridionale nel 1854, già nei primi anni di vita mise in luce delle capacità che destarono l’interesse dei circoli spiritistici. Esaminata dal famoso criminologo e psicologo Cesare Lombroso, lo convinse delle proprie capacità soprannaturali. Fu famosa in tutta Europa, viaggiò in lungo e in largo..
L'apparizione dei defunti riguarda anche casi in cui ci sono stati precisi patti avvenuti tra amici con lo scopo di darsi reciprocamente notizie sull'Aldilà una volta che uno degli interlocutori fosse deceduto. Possiamo ricordare il caso del filosofo Marsilio Ficino, vissuto nel 1400 in Italia. Aveva promesso al proprio amico Michele Mercati di apparirgli dopo la sua morte per dargli una prova che la vita continuava dopo la morte. E così avvenne. Nel 1499, mentre il filosofo stava lavorando alla traduzione di un testo greco, sentì un cavallo arrivare in un forsennato galoppo per fermarsi sotto la sua finestra. Si affacciò e poté vedere l'amico Ficino su un cavallo bianco che gli gridò: "Michele. C'è, c'è un'altra vita". Voltò il cavallo e si allontanò al galoppo.
Un altro caso di apparizione di un defunto a seguito di un preciso patto di notizie sull'Aldilà è narrato nelle memorie biografiche di Don Giovanni Bosco, il noto santo astigiano vissuto nel 1800. Il futuro santo, al tempo della sua preparazione al sacerdozio nel Seminario di Chieri, aveva stretto un patto con un suo caro amico, Luigi Comollo, con l'intesa che il primo che fosse morto si sarebbe impegnato a dare notizie al sopravvissuto circa l'Aldilà. Accade che all'alba del 2 aprile 1839, il Comollo muore all'età di 22 anni. Nella notte successiva, tra il 3 e il 4 aprile si verifica la dovuta apparizione. Giovanni Bosco scrive: "Ero a letto in un dormitorio di circa venti seminaristi. Verso le undici e mezzo, un cupo rumore si fa sentire nei corridoi. Sembrava che un grosso carro tirato da molti cavalli si stesse avvicinando alla porta del dormitorio. I seminaristi si svegliano, ma nessuno parla. Io ero impietrito dal terrore. Il rumore si avanza ancora. Si apre violentemente la porta. Fu allora che sentii la chiara voce del Comollo dire tre volte: -Bosco, io sono salvo! - Poi il rumore cessò. I miei compagni erano balzati dal letto, alcuni si stringevano attorno al prefetto della camerata Don Giuseppe Fiorito di Rivoli. Fu la prima volta che mi ricordo di avere avuto paura. Uno spavento tale che in quel momento avrei preferito morire. Quello spavento mi causò una grave malattia che mi portò vicino alla tomba".
Questo mondo dei fantasmi mi ha sempre affascinato la mente:)))
Un racconto vero che ho letto e mi è piaciuto.
"Voglio raccontarvi quanto accaduto a me ed alla mia fidanzata l’inverno scorso, durante la visita ad un paese “fantasma”.
Il paese è ormai disabitato da più di cent’anni, ed è posto sulla sommità di una collinetta chiamata “colle delle pene” della gente dei paesi vicini.
Già il nome della collina diceva tutto; ho poi raccolto voci secondo le quali lassù venivano bruciati gli eretici nel medioevo (dolciniani, credo, quelli de “il nome della rosa”), e le streghe attorno al XVII secolo, da qui il nome della collina. Sono rimaste in piedi solo poche case, ricoperte da rampicanti e vegetazione varia.
All’interno dei ruderi si possono ancora vedere resti di mobili, di sedie, tavoli e arredi, ci sono persino cocci di vasellame! Il tutto insieme alle travi del tetto crollate. A mio avviso, le case furono abbandonate in tutta fretta… ed a buon motivo!
Abbiamo iniziato a visitare le rovine, alla ricerca di qualche particolare da fotografare, quando dai ruderi di una cappelletta è spuntata una figura nera, molto bassa, che veniva verso di noi strisciando.
Impietriti dallo spavento non ci muovevamo e quella cosa avanzava verso di noi.
Ad una decina di metri ha cacciato un urlo tremendo, che poi si è trasformato in un rantolo prolungato e una serie di sospiri; un essere umano non poteva urlare così.
Si è avvicinata ancora e a pochi passi da noi si è come schiacciata a terra.
Tra un sospiro e l’altro sembrava voler “parlare”, probabilmente.
Io non ricordo di aver capito quello che diceva, ma la mia fidanzata dice di aver capito bene “fratris”, “honesto”, “pietate”, “viribus”, “flamma” e altri termini latini (studia al liceo classico, e penso che sappia quello che dice).
La figura è poi letteralmente schizzata via verso le rovine dalle quali era sbucata cacciando un secondo urlo, ancora più violento del primo.
Siamo fuggiti dalla collina verso l’automobile, senza voltarci indietro.
Durante il viaggio di ritorno abbiamo parlato di quanto accaduto, ma non ci siamo dati nessuna spiegazione.
Alcuni giorni ci siamo rivolti ad un amico che ci ha messo in contatto via e-mail con uno psicologo appassionato di studi paranormali.
Costui ci ha spiegato che le anime strappate alla vita in modo violento ed anche ingiusto non raggiungono la pace, ma restano aggrappate al loro corpo, anche se questo non c’è più.
Quello che abbiamo visto (o pensato di aver visto) è la proiezione del dolore di quell’anima che voleva in tutti i modi tornare alla vita.
Ci ha anche spiegato che non è affatto bello che quell’entità si sia dimostrata così cattiva nei nostri confronti, e ci ha diffidato a tornare in quel luogo.
Questa cosa mi ha davvero spaventato."
Un racconto vero che ho letto e mi è piaciuto.
"Voglio raccontarvi quanto accaduto a me ed alla mia fidanzata l’inverno scorso, durante la visita ad un paese “fantasma”.
Il paese è ormai disabitato da più di cent’anni, ed è posto sulla sommità di una collinetta chiamata “colle delle pene” della gente dei paesi vicini.
Già il nome della collina diceva tutto; ho poi raccolto voci secondo le quali lassù venivano bruciati gli eretici nel medioevo (dolciniani, credo, quelli de “il nome della rosa”), e le streghe attorno al XVII secolo, da qui il nome della collina. Sono rimaste in piedi solo poche case, ricoperte da rampicanti e vegetazione varia.
All’interno dei ruderi si possono ancora vedere resti di mobili, di sedie, tavoli e arredi, ci sono persino cocci di vasellame! Il tutto insieme alle travi del tetto crollate. A mio avviso, le case furono abbandonate in tutta fretta… ed a buon motivo!
Abbiamo iniziato a visitare le rovine, alla ricerca di qualche particolare da fotografare, quando dai ruderi di una cappelletta è spuntata una figura nera, molto bassa, che veniva verso di noi strisciando.
Impietriti dallo spavento non ci muovevamo e quella cosa avanzava verso di noi.
Ad una decina di metri ha cacciato un urlo tremendo, che poi si è trasformato in un rantolo prolungato e una serie di sospiri; un essere umano non poteva urlare così.
Si è avvicinata ancora e a pochi passi da noi si è come schiacciata a terra.
Tra un sospiro e l’altro sembrava voler “parlare”, probabilmente.
Io non ricordo di aver capito quello che diceva, ma la mia fidanzata dice di aver capito bene “fratris”, “honesto”, “pietate”, “viribus”, “flamma” e altri termini latini (studia al liceo classico, e penso che sappia quello che dice).
La figura è poi letteralmente schizzata via verso le rovine dalle quali era sbucata cacciando un secondo urlo, ancora più violento del primo.
Siamo fuggiti dalla collina verso l’automobile, senza voltarci indietro.
Durante il viaggio di ritorno abbiamo parlato di quanto accaduto, ma non ci siamo dati nessuna spiegazione.
Alcuni giorni ci siamo rivolti ad un amico che ci ha messo in contatto via e-mail con uno psicologo appassionato di studi paranormali.
Costui ci ha spiegato che le anime strappate alla vita in modo violento ed anche ingiusto non raggiungono la pace, ma restano aggrappate al loro corpo, anche se questo non c’è più.
Quello che abbiamo visto (o pensato di aver visto) è la proiezione del dolore di quell’anima che voleva in tutti i modi tornare alla vita.
Ci ha anche spiegato che non è affatto bello che quell’entità si sia dimostrata così cattiva nei nostri confronti, e ci ha diffidato a tornare in quel luogo.
Questa cosa mi ha davvero spaventato."
Alcuni casi emblematici del nostro tempo
Esistono casi di apparizioni dei morti che non sono solo cronaca sui quotidiani, ma rappresentano il frutto di una raccolta più particolareggiata di dati. Uno dei casi più interessanti e documentati del fenomeno dell'apparizione dei morti avviene negli anni '70 a Orciano, in Provincia di Pesaro, nelle Marche. Il luogo dell'apparizione è una villetta a due piani, costruita su un quadrivio all'inizio del paese marchigiano, fatta edificare dal farmacista del paese in omaggio alla moglie che curò personalmente l'arredamento e nel corso degli anni vi impresse il segno della propria personalità. Rimasta vedova con due figli, la signora continuò a curare la casa fino a quando morì a sua volta per un male incurabile. Un mattino, un anno dopo la morte della proprietaria, la vecchia governante, mentre si trovava nella villetta, si sentì chiamare dalla strada. Si sporse dalla balconata e vide la defunta che la stava chiamando per invitarla a fare una passeggiata con lei. La donna lanciò un grido di terrore e svenne. Al suo risveglio non c'era più traccia dell'apparizione, ma da quel momento in poi nella villetta si iniziarono a sentire, di notte, inspiegabili colpi nei muri e pesanti rumori di passi.
Una videocamera dei servizi di sicurezza dell'Hampton Court Palace,che fu dimora di Enrico VIII, riprende occasionalmente una inspiegabile figura che viene ritenuta essere uno spettro.
Il fotogramma è stato pubblicato su "The Times".
Già da tempo molti testimoni avevano raccontato di aver incontrato degli spettri che si aggiravano per le stanze del palazzo.
Il figlio più giovane, che nel frattempo si era sposato e si era stabilito nella casa con la moglie, cominciò ad inquietarsi poiché vide la defunta aggirarsi per le stanze, mentre si pettinava oppure mentre accarezzava gli oggetti.
Poi accadde che una sera la coppia, uscita per recarsi ad uno spettacolo, al suo ritorno trovò completamente riassettata la cucina e la tavola su cui avevano cenato.
La moglie si spaventò e il giorno dopo convinse il marito ad abbandonare la casa.
In seguito la villetta venne affittata dalle suore di un convento vicino per ospitare un piccolo orfanotrofio della zona.
Tuttavia, dopo che i bimbi raccontarono dei loro incontri notturni con una donna sconosciuta, gentile e premurosa, che passeggiava nei corridoi della casa anch'esse preferirono traslocare.
La villetta venne quindi affittata ai carabinieri della locale caserma.
Ma anche costoro rimasero turbati dalla inspiegabile presenza che li svegliò in piena notte e abbandonano precipitosamente il luogo.
Infine, i figli pensarono di disfarsi della villetta e la diedero in ristrutturazione ad una ditta locale con l'intenzione di metterla in vendita.
Ma gli operai, dopo qualche giorno, furono testimoni di inspiegabili boati e tonfi provenienti dall'interno delle stanze.
Quando videro affacciarsi dall'interno, dietro ai vetri, il volto di una anziana donna che sorrideva con dolcezza, si spaventarono e scapparono impauriti. Nessuno più si avvicinò alla villetta. Rimangono ancora oggi le impalcature abbandonate.
ADORO QUESTI RACCONTI BRRRRRR
il mondo è affascinato dal soprannaturale, dagli spettri e di tentativi di dialogo con il mondo dell'aldilà. fenomeni diffusi nell’opinione pubblica sin dalla seconda metà dell’Ottocento, un percorso che illustra il continuo rapporto degli uomini con l’affascinante e oscuro mondo degli spiriti, anche come fenomeno sociale!
Impressionante fu il fenomeno di voce diretta testimoniato da Leslie. e' stato controllato diverse volte e si e' constatato che le voci sentite nella sua vicinanza vennero sentite da tutti i presenti e poi registrate. Betty Green e George Woods dedicarono la loro vita alla registrazione delle voci sentite durante le sedute e le misero a disposizione di tutti gli interessati. Si possono sentire registrazioni di voci umane che raccontano del loro viaggio all'aldila'. ma solo leggendo il libro si trovano le indicazioni.
Un altro caso che mostra la caratteristica di una serie di fenomeni molto più comuni, conosciuti come quelli delle "case infestate", è relativo a quanto accaduto in una casa colonica, nel 2004, nei pressi di Venaria, in Piemonte. Tutto ha inizio nell'ottobre di quell'anno, quando, nella notte, tre persone sedute in una sala dell'edificio sono investite da un improvviso e fragoroso botto nell'aria che si verifica in mezzo a loro. I tre rimangono storditi e sbigottiti per parecchi minuti. Il colpo è secco e istantaneo e viene sentito da altre persone che sono in una casa vicina. Nei giorni seguenti in tutta l'abitazione si manifesta un odore inconsueto e persistente di aria stantia e viziata come quella di una cripta o di un locale chiuso dove abbia dormito una persona malata. I locali vengono arieggiati ripetutamente e a lungo, più volte al giorno, ma l'odore persiste. Poi iniziano inspiegabili colpi notturni nelle pareti dell'abitazione e nei mobili. Si sentono improvvisi scricchiolii nelle sedie della sala dove si verificò il forte rumore, come se qualcuno vi si stesse sedendo sopra. Accade anche che per due volte, verso le sei del mattino, quando è ancora buio, gli abitanti della casa sentano dei passi pesanti sul pavimento del piano di sopra come quelli di una persona che cammina spedita. Alcuni testimoni vedono il volto di una persona che sbircia dentro alle stanze della casa vicina mentre stanno mangiando. C'è chi lo vede con la coda dell'occhio mentre altri, girandosi di scatto, lo percepiscono alle loro spalle. Immediatamente si precipitano all'esterno, ma non vedono nulla.
Nel cimitero di Aalsten in Olanda, da mesi il coperchio di questa tomba, pesante 450 chili di granito, si spostava da solo lasciando il sepolcro a cielo aperto. Il fenomeno è stato documentato dalla telecamera di videosorveglianza della polizia locale Una sera uno dei residenti della cascina è alla sua scrivania. All'improvviso sente un forte rumore venire dalla libreria, come una lastra di metallo che cade strisciando lentamente e pesantemente tra due mobili. Va a vedere, ma non c'è nulla che possa aver provocato l'accaduto. A questo punto il residente si rivolge verso la fonte del rumore e prega l'eventuale entità che sta causando i fenomeni di avere tolleranza per la presenza degli attuali abitanti nella casa e chiede di poter convivere senza darsi reciproco fastidio. Dopo pochi giorni l'odore inconsueto, che continuava a persistere fastidiosamente, svanisce all'improvviso e contemporaneamente terminano i raps nelle pareti. Un ulteriore caso di manifestazioni legate all’apparizione dei morti riguarda un vero e proprio giallo che ha appassionato l’Olanda intera e che ha coinvolto, nel febbraio 2009, il paesino di Aalsten, nel nord del Paese. Qui accadeva che, nel cimitero della chiesetta locale, da mesi la lastra di una tomba di granito, pesante 450 chili, si spostava da sola lasciando il sepolcro a cielo aperto. Dopo un po’ di volte che il pesante coperchio veniva trovato spostato, la famiglia del defunto, pensando a un atto di vandalismo, si rivolse alla polizia locale che mise sotto sorveglianza il piccolo cimitero. Tuttavia il misterioso evento si è ripetuto per altre quattro volte senza che gli agenti riuscissero ad individuare nulla di insolito. A questo punto la polizia installò, in gran segreto, una telecamera proprio di fronte alla tomba in questione. Il risultato della videosorveglianza è stato sbalorditivo. La portavoce della polizia, Anna Van der Meer, ha dichiarato che la visione della registrazione ha mostrato uno spettacolo assurdo, da brividi, assolutamente incredibile. “Quando ho visto il video sono rimasta di stucco. Si vede la pietra scivolare da sola di lato, quasi cadere per terra. Poi tocca la tomba di fianco e si ferma, lasciando il sepolcro in gran parte scoperchiato, con un movimento di più di un metro”. Nel video si vede senza ombra di dubbio come la pietra tombale, pesante 450 chili, da ferma, in un batter d'occhio schizza di lato. La polizia si è dichiarata impotente a dare una spiegazione al fenomeno. Gli scienziati di Amsterdam a cui è stato inviato il video negano si possa trattare di smottamenti o movimenti sotterranei del terreno. L’unica cosa avanzata come spiegazione è che possa trattarsi dell’effetto di uno sbalzo di temperatura che potrebbe creare scompensi alla pressione interna della tomba, senza che questo possa tuttavia spiegare il movimento laterale osservato sempre uguale in tutte le occasioni dell’evento.