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Messaggi del 20/02/2015

Vuole fare l'amore tre volte al giorno ma il marito non ce la fa: la donna chiede il divorzio

Post n°919 pubblicato il 20 Febbraio 2015 da arte1245
 
Foto di arte1245

DUBAI. Arriva da Dubai una storia che ha quasi dell'incredibile. Una donna infatti ha chiesto il divorzio dal marito perché troppo "pigro". La motivazione è ancora più clamorosa della richiesta di divorzio, per altro sconsigliata per le donne negli Emirati. Sembra infatti che la donna abbia contestato al marito l'incapacità a soddisfare le sue esigenze sessuali. Quasi comprensibile, se non fosse che la donna pretendeva dall'uomo di fare l'amore dalle due alle tre volte al giorno. La donna lamenta il fatto di fare l'amore con il marito "solo" tre o quattro volte a settimana.
Una situazione che a quanto pare fa sentire la donna profondamente insoddisfatta. I due hanno tentato un primo accordo all'interno delle mura familiari ma è poi degenerato, finendo poi al tribunale della Sharia di Dubai. Di fronte al giudice, la donna ha insistito nelle proprie richieste ribadendo convinta di voler avere rapporti sessuali con il marito almeno due o tre volte al giorno. «La corte ha informato che ciò che la richiedente ha descritto come un danno non è una ragione sufficiente per abbandonare il marito - afferma al Gulf News una fonte interna al tribunale -. La moglie ha insistito nel ritenere che il marito non adempisse ai propri doveri coniugali. L'avvocato della donna ha accusato l'uomo di non essere capace di poterla soddisfare e che quindi avrebbe dovuto concederle il divorzio».
Prima di una sentenza, il giudice ha richiesto per la donna dei trattamenti medici per accertarne lo stato di salute fisico e mentale. Controlli ai quali la donna si è categoricamente rifiutata. Il giudice dunque ha preso le difese del marito, aggiungendo che tre o quattro volte a settimana non sono considerati un fattore di danno e quindi una ragione insufficiente per richiedere il divorzio. La donna però non si è data per vinta, facendo sottoporre il marito ad un check up medico per determinare la salute fisica e la sua capacità sessuale. Il processo è ancora in corso.

 
 
 

IL RAGAZZO MORTO IN DISCOTECA

Post n°918 pubblicato il 20 Febbraio 2015 da arte1245
 
Foto di arte1245

PALERMO. La discoteca che denuncia il racket faceva lavorare buttafuori minorenni in nero. Il privè degli universitari di buona famiglia pieno zeppo di ubriachi violenti che si scatenano in una rissa. Il ruolo del giovane Militano, parente di Carmelo, il superboss dello Zen da anni in cella per mafia ed estorsioni, che gestiva la squadretta di body-guard abusivi. Questi gli inquietanti scenari aperti dalla confessione del ragazzino che ha ammesso di avere sferrato il calcio mortale ad Aldo Naro dentro la discoteca Goa, nella maledetta notte di venerdì 13. Le sue dichiarazioni sono al vaglio degli inquirenti e oggi il giovane, accusato di omicidio volontario, sarà ascoltato al tribunale per i minorenni dove si terrà la convalida del fermo.

 
 
 
 
 

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