Creato da AlessandroAielli il 01/11/2008

Alessandro Aielli

Partito Democratico

 

Messaggio #2 »

 

Post n°1 pubblicato il 01 Novembre 2008 da AlessandroAielli

                                                                                                            Latina, lì  20 ottobre      2008  

Dichiarazione di voto sulla Delibera di Consiglio Comunale n. 87 del 20/10/2008 avente ad oggetto approvazione del progetto preliminare del complesso portuale integrato di Foceverde.

CONSIGLIERE AIELLI 

Grazie Presidente. Signor Sindaco, Signor Presidente, colleghi Consiglieri, oggi credo di poter affermare che è un giorno importante per la nostra città. La città che siamo stati chiamati a amministrare da chi ci ha votato, da chi ci ha eletto, da chi ci ha dato il compito di sedere su questi banchi, ciascuno nel rispettivo ruolo, ciascuno con le proprie sensibilità e le proprie appartenenze politiche: Maggioranza e Minoranza, ognuno dalla propria  parte ma pur sempre e necessariamente accomunati dallo stesso compito, quello di amministrare la città. Oggi è un giorno importante per la politica della città, la politica oggi ha l’opportunità di riappropriarsi del proprio ruolo di guida e di indirizzo, individuando e indicando la via per lo sviluppo sociale e economico di questo territorio comunale ma anche provinciale in qualità di capoluogo di provincia. Questo territorio che dopo la fase in cui si è puntato sullo sviluppo agricolo e pastorale, dopo la fase del sogno industriale, ha conosciuto un periodo di stasi e deve ora essere guidata dalla politica la quale, appunto, deve imporre il proprio ruolo verso la terza fase dello sviluppo, quello dello sviluppo legato alle vocazioni del territorio, dunque il turismo ed il terziario senza dimenticare che l’agroalimentare costituisce pur sempre una grande risorsa per la nostra economia, con una stretta interconnessione con il settore turistico e terziario. La scelta, dunque, di puntare su una città che scopre la sua vocazione di città di mare è in linea con le caratteristiche  stesse del territorio non solo quello della città capoluogo, ma anche quello delle zone limitrofe, penso alle ricadute positive che una struttura portuale, come quella che si è immaginata e disegnata nei suoi contorni generali, può esprimere e esplicare sulle zone confinanti,  per esempio Aprilia e Cisterna, ma penso anche a tutti i comuni della Fascia dei Monti Lepini e della costa. Io non dimentico che l’idea forte che ha guidato la stesura del Piano Regolatore è proprio quella di aver individuato una direttrice, la famosa direttrice Mare – Monti che fungesse da dorsale e da direttrice per lo sviluppo socio – economico della città. Rispetto all’importanza della partita che si va a giocare per le generazioni future la scelta deliberata di rinunciare a fare o dire qualcosa sul tema della realizzazione del porto di Latina, questo vuol dire astensione, non mi trova d’accordo. La decisione dunque di lasciar fare implicherebbe rinnegare passato, presente e futuro della vita politica, economica e sociale della nostra città e della nostra stessa azione politica. D’altronde la città non la capirebbe. Legittima, doverosa e coerente è, invece, a tutti gli effetti la scelta di esprimere un voto favorevole, per quanto mi riguarda, alla realizzazione del sistema portuale di Latina come disegnato da tecnici e progettisti di chiara fama e esperienza che hanno chiarito, ove ve ne fosse bisogno, la piena e concreta fattibilità dell’opera nei suoi aspetti generali, da definire in sede di progetti esecutivi. E qui apro una parentesi, è chiaro che  io faccio mie tutte le cautele, tutte le esigenze di approfondimento, di studio, di verifica della compatibilità e della sostenibilità ambientale dell’opera, ma non è questa la fase nella quale andare a sollevare questioni di carattere tecnico che semmai andranno vagliate attentamente ed io stesso le faccio mie nel mio ruolo di controllore, essendo parte della Minoranza, dell’operato dell’Amministrazione. Quindi non è un sì incondizionato è un sì però che consente di partire con questo progetto e di far sì che le stesse verifiche che da più parti si chiedono possano essere più compiute. Si è deciso, dunque, di avviare un iter virtuoso per la nostra città, che non sarà immune da ostacoli, come dicevo prima, visti i vincoli e viste comunque le problematiche che un’opera di tale portata necessariamente e naturalmente porta con sé, ma certo gli ostacoli saranno tanto più facili da superare quanto più dimostreremo a noi stessi e quanto più saremo capaci su questo di essere uniti, Maggioranza e Minoranza, per il bene della città. Perché di questo si tratta, quello che si dice ora, lo ribadisco, è semplicemente sì alla realizzazione di un’idea, sì alla realizzazione del porto disegnato nelle sue linee generali dal Professor Noli in collaborazione con i tecnici incaricati dall’Amministrazione. Un progetto che il sottoscritto non ha esitato in Commissione Lavori Pubblici a definire di portata storica e epocale per la nostra città, che andrà dunque sostenuto e incentivato, credo e spero, da tutte le forze politiche, di Maggioranza e di Minoranza. Questo ci chiede la città, questo ci chiedono gli imprenditori, questo ci chiedono le future generazioni, ma lo richiede la politica stessa per dare un senso al proprio operato. Abbiamo chiarito in Commissione Lavori Pubblici ed in Commissione Urbanistica, non ci saranno aumenti di cubature, non ci saranno speculazioni edilizie, soltanto riqualificazione del tessuto urbanistico e implementazioni dei servizi necessari di sostegno al turismo e alla portualità. Nel segno già tracciato del rilancio e dello sviluppo della Marina di Latina, come deliberato, per altro, congiuntamente, da Maggioranza e Opposizione, in sede di approvazione della delibera, che ricordava l’Assessore, recante linee guida per la ristrutturazione e riqualificazione urbanistica e ambientale della Marina di Latina. In questa delibera, votata da Maggioranza e Minoranza, al punto tre dice: “previsione di realizzazione del complesso portuale integrato in località Foce Verde con annessi cantieristica, polo fieristico espositivo, attrezzature commerciali, residenzialità compatibile e integrata con il complesso portuale; servizi vari e opere di urbanizzazione, il tutto quale nuovo inserimento turistico – ricettivo di rilevanza e di qualità di livello nazionale e di interesse anche internazionale con esplicito riferimento alla progettualità avviata”. Con quale coerenza, mi domando, secondo quale logica si sarebbe deciso ora di astenerci quando solo pochi mesi fa si votò, giustamente, a favore di questa delibera di indirizzo? Perché oltre ad essere delibera di indirizzo, indica e sancisce dei punti specifici con uno specifico riferimento alla portualità che aprono la strada ad un sostegno favorevole rispetto alla delibera che si va a votare questa sera. Questo per non citare, andando ancora a ritroso, il protocollo d’intesa stilato dalle parti sociali, Comune di Latina e Regione Lazio, che prevede al primo punto nel Comune di Latina: “riqualificazione della costa e realizzazione della infrastruttura portuale di Foce Verde, in linea con lo studio del piano dei porti”. Lo stesso protocollo d’intesa prevede al punto successivo: “metropolitana leggera di superficie, impegno della Regione a ricercare le risorse per la parte non coperta da finanziamento pubblico”. Altro progetto, questo, di grande rilievo, di importanza strategica, sempre finalizzato allo sviluppo e alla riqualificazione della Marina di Latina e dell’intera città sul quale, ritengo e anticipo, la Minoranza non dovrà far mancare il proprio sostegno ed il proprio apporto costruttivo. Una Minoranza che dovesse perdere occasioni come questa per proporsi, un domani, come forza fattiva, concreta, in grado di amministrare la città, è destinata, purtroppo, a auto flagellarsi ed ad essere relegata nell’isolamento di chi non vuole, non sa o non può decidere. Questo è l’intendimento di chi parla. Decidere, per ripetere le parole di Gianfranco Rizzardi, un imprenditore che costituisce l’eccellenza della nostra imprenditoria, che riguardo alla realizzazione dice: “di affrontare concretamente un problema che è uno dei punti nodali di ogni ipotesi di sviluppo futuro”, questo è il compito nostro, è il compito della politica. Dobbiamo essere capaci di interpretare e non lasciare cadere nel vuoto queste parole. Noi anche, come lui e come l’intera città, dobbiamo e vogliamo essere della partita per quanto ci compete. A questo punto lancio però una sfida ai miei colleghi di partito con i quali mi trovo in parziale disaccordo, e la sfida è questa: di avere il coraggio di decidere. Mi spiego: se i dubbi, le perplessità, le negatività avvertite verso il progetto sono così forti da non poter esprimere ora un voto favorevole alla delibera di indirizzo e al progetto preliminare. Progetto preliminare che prevede semplicemente il via ma che poi andrà vagliato, sia chiaro, e approfondito nei suoi aspetti tecnici e procedurali più specifici. Non è un sì incondizionato, dunque, ci saranno tutti i passaggi e le verifiche da compiere, i nullaosta da ottenere, gli studi di impatto ambientale da compiere. Ma compito della Minoranza è quello di vigilare e contrastare quando non si è d’accordo, ma anche di dire sì quando si condivide un progetto nell’interesse generale. Una sfida, dunque, dicevo, se non si è d’accordo si abbia il coraggio di votare contro. Ed il sottoscritto, per spirito di partito, pur nella convinzione delle idee che ho appena illustrato, puramente e semplicemente per disciplina di partito, si adeguerebbe e allineerebbe ad un voto contrario. Ma l’astensione no, l’astensione davvero la capirebbe soltanto chi la propone ed io stesso non la capisco. E’ una posizione che significa rinunciare alle nostre stesse prerogative. D’altro canto, e concludo, quando non si ha il coraggio, ed io credo di aver dimostrato di averne, di rischiare qualcosa per le proprie idee vuol dire che o sono piccole idee o sono piccoli uomini.

 

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Commenti al Post:
moheve_1961
moheve_1961 il 06/11/08 alle 10:30 via WEB
oggi sono in pochi ad avere coraggio e ad affermare le proprie idee hanno paura che qualcosa le schiacci e tutto va in fumo e in soluzioni che non portano frutto forse profitto a chi le stende .é forse un mondo fatto di piccoli uomini e di grandi parole e pensieri che il cielo raccoglie per poi far piovere smog un saluto e un grazie moheve
 
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