Creato da alidiana il 23/04/2007

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Post n°34 pubblicato il 13 Luglio 2009 da alidiana

Parte 1

***

Tre anni fa partecipo ad un raduno e conosco un tizio con cui mi sentivo da un po' su messenger e al telefono. Finalmente riusciamo a conoscerci dal vivo, ma tutto va a puttane perché qualcun'altra c'ha pensato di rovinare la cosa... Pazienza :D

Il tempo passa e ognuno di noi ha fatto la sua vita, ma dopo tre anni, si fa vivo nella messaggeria. Strano, ma...mi piaceva questo. Ricambiamo i numeri di telefono e decido di rivederlo, stavolta nella mia città. Tanto, doveva venire per lavoro perciò, mi faceva comodo. Arriva e... interpreto male il suo sms e non ci vado all'appuntamento. Sicuramente è rimasto male però, non puoi venire qua e dedicarmi solo un'ora.

Le serate su messenger si intensificano, le ore al telefono aumentano e decido di comprare una web cam. L'incontro virtuale è stato molto emozionante, almeno per me, ma credo che anche per lui perché dopo la videochattata mi chiama al telefono. Ero molto sensibile quella sera e siamo finiti nel fare sesso al telefono.

Prima di quella volta, solo al pensiero di fare sesso via etere, avevo la pelle d'oca per quanto sentivo ribrezzo per una cosa del genere. Ho dovuto rivedere la mia idea perché, quello che ho sentito in quei momenti è stato stupendo... Mai sentito prima... Solo che, dopo quella telefonata, è cambiato tutto: non ragionavo più, pensavo solo a lui e avevo un desiderio ardente di fare sesso, ma sesso vero. Perciò, decido di andare a trovarlo. Beh, lui mi "sgonfia" dicendomi: " Meglio fare tutto piano, un passo alla volta perché io voglio fare le cose per bene e per questo c'è bisogno di tempo." Ma davvero???? Cioè, mi sconvolgi la mente, mi fai diventare una ninfomane pazza e poi mi dici che c'è bisogno di tempo? Ahahahaha... bello mio, hai sbagliato la persona!

Smetto di cercarlo e stranamente, comincia a preoccuparsi. Sms a più non posso, alla fine mi da il numero di casa e ne parliamo. Gli dico tutto ciò che penso e le cose si chiariscono con : "Possiamo mettere punto e ricominciare da qui? " da parte sua. Beh, scusa, non sono una scema! Gli do l'ultimatum e, naturalmente, capendo con chi ha a che fare, cioè, una scema, accetta. Hmmm, la cosa mi piaceva e non, ma, comunque, ero decisa di andare fino in fondo: avevo bisogno di certezze perché nella mia mente si erano creati una marea di dubbi e decina di domande. 

Prendo il treno e vado. Mentre viaggiavo pensavo a tutto quello che era successo, alle foto sexy che gli avevo mandato, e dentro di me si scatena la paura di essere stata presa in giro e di non trovarlo alla stazione al mio arrivo. Poi, quella coppia di russi che mi hanno accompagnata per tutto il viaggio che li vedevo come due agenti segreti, non so perché, ma tutto mi sembrava un romanzo noir...

Arrivo e lui non c'è. Esco dalla stazione e decido di aspettarlo per mezz'ora dopodiché fare il biglietto di ritorno e non cercarlo più. Nel frattempo si avvicina un tizio: "Paola?" Sorrido e gli dico di no. Ma che strano, non è che vado via con un'altro? passano dieci minuti e nessun'ombra di lui. Il suo telefono era staccato. Mi siedo sul bordo del vaso di una pianta e mi accendo una sigaretta. Già vedevo nero poi davanti a me erano due arabi, un tizio che somigliava a Don Corleone, un'altro che aspettava impaziente però mi guardava sempre...Oddio, meglio andare via subito!!!!

"Sono venti minuti che provo a chiamarti e il tuo cell è staccato." Era apparso dal nulla, mi ha messo pure paura. Mi sono ripresa subito, manco io so come ho fatto e con un bel sorriso mi sono agganciata dal suo collo... Volevo baciarlo e dirgli quanto ero felice, ma lui faceva il superbo... Ha girato la testa dall'altra parte e questo suo gesto l'ho sentito come un pugno nello stomaco... L'ho guardato strano e gli ho fatto vedere il cellulare che lo tenevo in mano, acceso. Ha provato a chiamarmi e stranamente, il mio cel dava chiuso. Il Destino che non dovevo incontrarlo? Non lo so.

So che lo guardavo e mi dicevo "Dio, quanto è bello! Più bello di tre anni fa; ma cosa ha visto in me?" Eh, si, mi sentivo un rospo... e un po' mi sono vergognata. "Andiamo alla macchina." mi dice e mi prende la borsa. Lo seguo quasi incoscentemente, salgo in macchina e partiamo. Lui tace e io non capivo il suo silenzio. Tutto questo era troppo per me. Avevo un black-out e mi sentivo una barca abbandonata in mezzo ad una tempesta. Con una voce sgozzata gli dico:"Sai, forse è meglio se io vado in albergo." Mi guarda e sbuffa.  "Ma cosa stai dicendo??" "No, davvero, forse è meglio così" "Ma smettila..."Il suo sguardo ironico mi dava fastidio. Ho aperto il finestrino; sentivo il bisogno di aria... Oddio, cosa succedeva, perché ero venuta?

Ci siamo fermati in un posto da dove si vedeva tutta la città. Una panorama stupenda. Abbiamo parlato di un po' di storia italiana, prima e la seconda guerra mondiale, mi ha fatto vedere i veri castelli di Romeo e Giulietta, insomma, dentro di me era più pace. Mai un bacio, un abbraccio, nulla da parte sua, come fossi una semplice amica che era venuta a trovarlo. Aòòò, mi senti? Sono io e sono qua davanti a te a dieci centimetri, non a seicento km !!!!! Niente.... E l'IO si è fatto sentire: ma, capisci che non gli piaci? ti rendi conto di quanto sei stata imbecille??? torna a casa, va... Lui continuava a parlare della storia della sua città, ma la mia testa era altrove a litigare col l'IO... Andiamo via da quel posto dove manco una foto sono riuscita a fare perché improvvisamente, il cell non mi dava retta... Coincidenza? Mah....

Arriviamo a casa sua. "Sei stanca?" "Un po' si, ma prima vorrei farmi una doccia." "Se vuoi, poi riposarti. Ti do la mia stanza e io dormirò sul divano." "Va bene, grazie. Forse dopo." Entro sotto la doccia e ascolto lo scorrere dell'acqua...Ero sconvolta davvero; mi sentivo in colpa per aver imposto la mia presenza lì, da lui... L'acqua sembrava una carezza che portava via quella vergogna di me che sentivo addosso... Decido di uscire; mi avvolgo nell'asciugamano e vado nella stanza per cambiarmi più rapidamente possibile.

Ma, lui era lì, sdraiato sul letto, cambiato di già, in pantaloncini corti e con una maglietta che gli evidenziava i lineamenti del corpo. Dio, quanto era bello... bello come una statua greca... e mi guardava sorridendo. Il suo sguardo mi ha tolto il respiro... Stavo per svenire. Mi sono diretta alla borsa e cercavo in fretta le mutandine però, tenevo l'asciugamano stretto, stretto. "Cosa stai facendo?" Quasi balbettando, rispondo:"Voglio cambiarmi." "E ti vuoi cambiare davanti a me?" "Si." Mi sono girata di spalle e non so come sono riuscita a indossare le mutandine e la sottoveste e non mollare l'asciugamano.

"Vieni qua..." Mi sdraio sul letto e lui mi prende la mano e mi chiede di accarezzarlo sul pancino. Tremavo e sentivo tanto caldo. Ho provato levare la mano, ma lui me lo ha trattenuta. Non so, in quel momento ho perso la ragione e non avevo più il controllo del mio corpo. La mia mano accarezzava il suo petto e mi è scappato un bacio sul suo braccio. Si è girato e mi ha fissata con uno sguardo talmente profondo che mi ha fatto paura... Mi sono vergognata di me stessa; mi veniva da piangere. Che cazzo, non mi sono mai sentita così, non mi capivo davvero. Ho fatto un bel respiro e gli ho detto: "Ascolta, è una situazione molto tesa. Fermiamoci qua. Io so, vedo, sento che non ti piaccio perciò, lasciamo perdere tutto." "Cosa dici? Non mi piaci...Non mi piaci?" e prende la mia mano e la mette lì, per farmi vedere. "Vedi quanto non mi piaci?" e sorrideva... Ma quel sorriso, ugualmente ironico, aveva un altro significato come daltronde, anche il suo sguardo. Sembrava lo sguardo del topolino Jerry quando gli prepara una trappola a Tom. Ma io ero decisa di fermare la cosa però, non sono riuscita. La sua cascata di baci mi ha tolto ogni forza e mi sono abbandonata a lui... Il mio corpo era immobilizzato sotto di lui e lui ha capito cosa è successo; mi ha posseduta con una dolcezza che non ho mai incontrato e ogni tanto mi fissava negli occhi per poi baciandomi come un'assicurazione che tutto era ok e che mi dovevo rilassare e non aver paura di niente...

Io non c'è la facevo a guardarlo, avevo delle vertigini e mi dicevo che tutto era un sogno e che quando aprirò gli occhi, tutto finirà... Però, quando ha esplorato la mia intimità, il mondo ha smesso di esistere. Sentivo solo una bocca irruente che mi divorava... Allora ho capito che c'è qualcosa in me che non va e che devo rivedere la mia capacità di interpretare l'apparenza.

In quel momento mi sono innamorata.

Non so quando è finita la giornata, so solo che era arrivata la sera e che siamo dovuti uscire per fare la spesa, altrimenti il supermercato chiudeva e il giorno dopo era domenica. Più tardi, dopo la cena è arrivata una coppia d'amici e lei mi ha detto alcune cosette che mi hanno sorpresa piacevolmente. Il "tradimento" della sua amica ha rinforzato la certezza del suo desiderio di me che l'avevo capito in quei momenti magici vissuti prima. Ehm, le donne sanno mandarsi dei segnali tra di loro ,)

Dopo la loro partenza mi ha avvolta di nuovo nel suo amore,ma stavolta è stato ancora più bello. Non volevo più svegliarmi da questo sogno...Era troppo bello per me. Ero felice e ubbriaca di lui. Mi sono addormentata con il sorriso sulle labbra, abbracciandolo.

Il giorno dopo siamo usciti nel centro della città e stavolta sono riuscita ad ascoltarlo :D Mi sembrava tutto bello però, davvero la sua città è una chicca. Poi, con la festa della musica, era ancora più animata. Però, ho scoperto una cosa e cioè, il vero autore di Romeo e Giulietta, che non è Shakespeare. In realtà, Shakespeare pubblico la storia dei due innamorati nell'anno quando il vero autore morì. Interessante direi...

Il treno delle 17.30 l'ho perso e ho rifatto il biglietto per le ore 23.30. Siamo tornati a casa e mi sentivo stranamente bagnata. Sono andata in bagno a controllare: mi era venuto il ciclo!!!! Nooooo, ma che sfiga!!! Mai ho odiato la Natura come in quel momento :D Meno male che nella mia borsa avevo degli assorbenti. Non so come sono arrivati lì, però mi hanno salvata.

Ci mettiamo a guardare un dvd: il soldato delle nevi; molto toccante : l'agonia dei soldati italiani abbandonati in russia nel tempo della seconda guerra mondiale, raccontata da un attore che non ricordo il nome. Mentre guardavamo quel dvd, le sue mani accarezzavano dolcemente i miei seni. Mi sentivo "amata", appagata e desiderata... Alla fine, l'eccitazione era arrivata ai dei livelli impressionanti e nessuno di noi ha tenuto conto di quel piccolo inconveniente....Mai fatto finorà.... Però è stato...sbalorditivo. Ma quanto è dolce il peccato?! ....

Prima di andare via, mentre lui era nel bagno e io mi preparavo per la partenza, vedo una bolletta di 311 euro. Non ho niente da fare e prendo il mio portofoglio dalla borsa e nascondo 300 euro dentro la bolletta, sperando di fargli una bella sorpresa. Dentro di me, mi sono fatta una risata perché già immaginavo la sua espressione al trovare quei soldi nascosti lì :D Non potevo pensare che il mio gesto scattenava l'inferno....

Arrivo a casa lunedì mattina. Sul treno non sono riuscita a dormire; pensavo a lui, a noi, a tutto ciò accaduto. Aspettavo qualche sms da parte sua, invece...nulla. Alla fine, alle sette del mattino, arriva un sms. Il mio gesto ha significato l'inizio del vento tra noi due....

Commenti al Post:
ioeteinvacanza
ioeteinvacanza il 23/03/11 alle 10:12 via WEB
cosa vuol dire l'inizio del vento?? Pier
 
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