RICORDANDO MIO PADRE

IL GATTO

cari amici oggi voglio riportare una poesia piena di dolcezza

che mio padre ha dedicato alla gatta "Bimba" a cui lui era

particolarmente legato... grazie e docissima domenica a tutti voi...

un abbraccio immenso... Paola

IL GATTO (28/11/2003)

Soffice batuffolo che corre

qua e là, agile, nella casa.

Sembra assente; sempre accorre

quando sente risuonar qualcosa;

sembra solo chiedere amore,

saltella e giuoca senza posa.

Gli scaltri occhi ei move

a cercar sempre ove restare.

Il lucido corpo fa scattare;

è sempre vinto in nuove prove.

Infonde in te pace, serenità

quando sulle ginocchia posa.

T'accorgi che non è una cosa;

è parte della viva umanità.

- Luciano G. -

EPIFANIA

Auguro una buona befana a tutti... di seguito vi propongo una poesia

di mio padre sull'Epifania e un detto sulla befana...

grazie di cuore... un abbraccio immenso...

Paola

EPIFANIA (06/01/2004)

L'Epifania

tutte le feste porta via.

Questo diceva un popolare

detto, senza altro pensare.

Epifania

significa del Redentore

divina manifestazione

a tutta la popolazione.

Epifania

è il manifestarsi vivo

di Cristo, come vero Dio

per rendere ogni uomo pio.

Epifania

è il magico momento

in cui arrivano i Magi

con doni portati da saggi.

Epifania

è l'oro del nostro pensiero,

l'incenso d'ogni sentimento,

la mirra d'ogni pentimento.

- Luciano G. -

LA BEFANA (06/01/2004)

1) Recita un detto antico:

    "La Befana vien dai monti

     con le scarpe ormai rotte,

     il vestito alla romana,

     la Befana è nostra mamma."

                 2) Doni porta ai bimbi buoni,

                      ai cattivi del ner carbone;

                      passa con il suo asinello

                     su cui carica la soma:

                     Legna e fieno che gente dona.

3) O felice, ingenua infanzia

     che sempre spera nel domani;

     pensa che verrà felice

     età per correre la vita

     senza pensar ch'è breve gita.

- Luciano G. -

ANNO NUOVO

cari amici un nuovo anno ha avuto inizio e speriamo porti

serenità e amore nei cuori e accomuni di più le anime...

vi propongo due poesie scritte da mio padre il 31/12/2003

e il 01/01/2004... grazie per la vostra amicizia così preziosa

e buon 2011... un abbraccio immenso... Paola

ANNO NUOVO (31/12/2003)

Ormai l'anno vecchio finisce;

tutto ciò che è stato intristisce.

Ciò che ormai nel tempo è passato

lascia il rammarico: è andato.

Si pensa a cose che eran da fare;

si cerca il modo di giustificare

ciò che per pigrizia non s'è fatto

sperando alla fin sia perdonato.

Guardando all'anno che arriva,

dopo il cenone e gli evviva,

si propone di fare il meglio

di ogni cosa; ti tiene sveglio

il pensiero di quello che arriva.

Speri che la vita non sia priva

di gioie, di amore e pace

sperando in Dio, anche se tace.

- Luciano G. -

INIZIO D'ANNO (01/01/2004)

Inizia un anno nuovo.

Ringrazio Dio che mi muovo

in modo autonomo, valente

per aiutare famiglia e gente.

Sembra sia cosa più normale,

come avere e leggere giornale,

senza mai per tutti pensare

che il Ciel dobbiamo ringraziare.

- Luciano G. -

NATALE

ecco la poesia che mio padre scrisse in occasione del Natale del 2003...

buone feste a tutti voi... AUGURI PAPA'!!!

vi abbraccio tutti... Paola

NATALE (25/12/2003)

I Profeti l'hanno detto

che a noi sarebbe dato

di Maria il figlio eletto

che alfin è arrivato.

Nella stalla, all'addiaccio,

nella mangiatoia è posto;

i pastori in mezzo al ghiaccio

alla grotta arrivan tosto.

Vedon luce, senton canti,

per il Redentore nato,

degli Angeli osannanti,

per il Cristo che ci è dato.

Il cuore in noi rallegra,

sappiam che ci ha salvato

dall'eternità più negra;

col padre ci ha riconciliato.

- Luciano G. -

LA VITA

cari amici dopo un periodo di pausa torno a proporvi

un'altra poesia di mio padre... augurandovi un sereno

fine di settimana vi abbraccio forte... Paola

LA VITA (15/09/2003)

Un bel giorno nasci

poi piano cresci.

Appena cresciuto

non perdi un minuto.

Frequenti la scuola

per lungo momento,

poi esci dall'aula,

inizi il lamento.

I giorni penosi

trascini noiosi;

la vita pur breve

sembra lunga, greve.

Invece è momento

nel lungo marciare

del gran firmamento,

non smette d'andare.

Ricerchi la "NIKE"

su cose antiche.

T'affretti, ti stanchi,

alla fine manchi.

Così s'è compiuta

tua vita terrena,

rimane incompiuta,

ti resta la pena.

- Luciano G. -