futuro

 

sono veri,reali i dati istat, per me no,sono fasulli,manipolati altrimenti non si spiega che c'è la deflazione ma i prezzi di prima necessità sono aumentati ancora.Da quando c'è l'euro,insomma almeno da 10 anni, dal crollo delle borse, mentre l'istat da dati dove i prezzi sono o fermi o diminuiscono,nella realtà sono aumentati del 100%, quali prezzi,ma quelli di prima necessità parlo del cibo,farmaci,energia, gas, benzina, quelli che non puoi fare a meno di comperare e devi per forza spendere, questo se ci fosse un governo amico dei suoi cittadini e non delle lobby e della finanza avrebbe come minimo messo un freno,non capisco il perchè devo pagare pomodori comprati in Marocco a pochi cent ,per arrivare al commercio, cioè al mio portafoglio a 1,50 cent, non capisco il perchè i farmaci raddoppiano di prezzo e il governo tace, non capisco perchè a primavera aumenta il prezzo dell'energia elettrica perchè si accenderanno i condizionatori e cala il prezzo del gas per poi invertire la tendenza ad autunno quando si sa si accenderanno le caldaie per il riscaldamento,questa si chiama speculazione e il complice maggiore è il governo,non solo quello di Renzi,ma cominciando da Prodi, poi Berlusconi,Monti, Letta e Renzi,tutti uomini che ci hanno ficcato a capo del nostro paese le lobby e la finanza internazionale, siamo polli di batteria da sfruttare, cioè poi io manco morta voto si, spero fortemente in un governo a 5 stelle altro che balle

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12/01/lavoro-istat-ottobre-30mila-occupati-

meno-tornano-salire-gli-inattivi-intanto-precari-assediano-sala-stampa/3229388/ 

Lavoro, Istat: "A ottobre 30mila occupati in meno. Tornano a salire gli inattivi". Intanto i precari assediano sala stampa

LAVORO & PRECARI

 

 

L'istituto ha diffuso i dati mentre andava in scena la protesta dei 350 lavoratori a termine, che contestano la mancata stabilizzazione. Niente briefing telefonici con i giornalisti. Il tasso di disoccupazione scende dello 0,1% perché aumentano gli italiani che hanno smesso di cercare un posto: non ci sperano più. Ai minimi dal 2012, al 36,4%, il tasso dei senza lavoro tra i giovani della fascia 15-24 anni