futuro

i partiti non pizzarotti e nogarin ci hanno messo nella fogna con 2200 miliardi di debito pubblico,ricordiamocelo

ecco non possono lamentarsi il PD e fi ecc, i magistrati dalla loro parte li  hanno, non possono dire più nulla, certo che fra 150 fra indagati carcerati ecc del pd e 2 del m5s c'è una bella differenza,poi vedere i reati, questi due in tasca a differenza dei piddini che pure il vibratore mettono sul conto dello stato, dico questi due non hanno preso nulla e stanno risanando i conti, magari il risanamento dei conti al pd non piace,ma pure a fi, all'Alfano ecc, se questi risanano vuol dire una sola cosa che l'amministrazione dei partiti nei comuni e nello stato Italia fatta da loro è in pecca, ma che peccato fanno questi partiti, semplice rubano,perchè se io devo comperare un vibratore, uno spazzolino da denti, devo bere un caffè ecc, li devo pagare coi soldi miei non con soldi del contribuente, e a Livorno accumulare 42 milioni di debiti che tanto paga pantalone è opera loro, se poi andiamo a fondo a vedere anche l'expò di Milano, che Cantone ha preso a esempio di virtù amministrativa e pulita, puzza di fogna e come con mi pare quasi 30 milioni di debiti .

Certo che poi i media quasi non parlano dei 150 piddini accusati di varie ruberie, collegamenti con ambienti mafiosi, e manco della lega dove Maroni s'è messo in lista per evitare l'indagine in corso , perchè ha assunto lui in regione due raccomandate, non si parla delle strane affezioni di ambienti mafiosi di Alfano in sicilia e  di cooperative che gestiscono appalti per gli immigrati e sono milioni e milioni, che dire noi siamo solo dei coglioni,perchè distinguere deve essere normale, ossia posso io dare ragione al sindaco di Livorno,ma per questo ridare torto ai partiti,loro che ci hanno messo sulla groppa 2200 miliardi di debiti,ossia evviva Pizzarotti e Nogarin,magari fossero tutti così, e abbasso i partiti perché se siamo conciati così è opera loro

Politica

Gelo tra il sindaco di Parma e il direttorio: nessuna telefonata da mesi e assenza di comunicazioni anche per quanto riguarda l'inchiesta sulle nomine del teatro cittadino. Resta la difesa, ma dai quartier generali di Roma e Milano non nascondono il fastidio per quello che considerano l'ennesimo sfregio. Da mesi il primo cittadino si lamentava di "essere stato lasciato solo". Dall'Emilia commentano: "Non ci rispondono al telefono da autunno, come facevamo ad avvisarli?"