Creato da ironwoman63 il 26/03/2010

ora di basta!!!!

rossa sempre!!!

 

 

« giordano bruno il film b...monti l'uomo di etica e morale »

quale cambiamento?

Post n°763 pubblicato il 22 Febbraio 2012 da ironwoman63

Stop alla competitività e alla produttività. La crisi? Si batte con la coooperazione
Mercoledì, 22 febbraio 2012 - 14:28:00

Questa crisi che il sistema di mercato ha creato ha alcune caratteristiche interessanti. La prima: viene gestita a livello sovranazionale, con ingerenze non solo delle istituzioni economiche, che ci sono sempre state, ma attraverso il commissariamento delle democrazie, come sta succedendo in Italia. La seconda: sono in molti a credere che le soluzioni proposte finiranno per non funzionare. La terza: il senso di precarietà, che il mercato ha imposto, sta rendendo precario lo stesso mercato, che gode di sempre minore fiducia.

Dunque ogni crisi è peggiore della precedente, nonostante ciò la si affronta rendendo ancora più duri i soliti rimedi.

La sensazione è che sia entrato in crisi il sistema di relazioni in cui viviamo, non solo il modello economico. Si affaccia la necessità di scegliere un nuovo modo di stare insieme e di cooperare, piuttosto che continuare con la competitività e la conflittualità, o cercare soluzioni sempre e solo “economiche”.

Per scegliere abbiamo bisogno di idee, di fantasia, di libertà e di affettività. E qui nasce il problema.

Da una parte abbiamo il vecchio sistema che resiste, si arrocca e propone le solite ricette a base di “lacrime sudore e sangue” che non solo non hanno funzionato in passato, ma hanno avuto come unico risultato il peggioramento della qualità della vita di un numero sempre maggiore di persone. Prima la crisi si scaricava solo su pensionati e operai, ora anche sul ceto medio produttivo e sui giovani.

Il principio al quale risponde chi governa, e ha cuore solo il denaro, come mezzo ormai decotto per garantire la qualità della vita, è che non ci sono abbastanza risorse per tutti.

Tradotto, questo significa: ma quanto sono insopportabili questi lavoratori e disoccupati e i loro rappresentanti. Chiedono diritti, pensioni, lavoro, addirittura tutele sociali, come la sanità; pretendono di partecipare al benessere che loro creano e di cui invece possono godere solo un numero molto limitato di persone.

Tutte le statistiche sociali riconoscono che i ricchi sono ancora più ricchi, e naturalmente più avidi. Amano giocare rischiando. E che c’è di male. Se vincono, magari corrompendo, rubando, commettendo crimini contro tutti gli altri, riscuotono loro. Se perdono, sono tutti gli altri che devono fare sacrifici.

E' di questi giorni la proposta del ministro del WF svedese di portare l’età pensionabile a 75 anni. E meno male che non ha proposto metodi ancora più' brutali e definitivi di contenere la spesa eliminando in modo drastico le forze non più' utili al lavoro.

Il mondo civile, nato dal cristianesimo e dalla rivoluzione francese, basato sulla speranza di uguaglianza tra tutti gli esseri umani, sta facendo grandi passi indietro nel silenzio della politica. Quello che un tempo si chiamava mercato del lavoro sta progressivamente tornando ad essere un mercato degli schiavi (pagati poco, pochissimi diritti, speranza zero). Si chiama delocalizzazione del lavoro, significa cercare di pagarlo il meno possibile tenendo sotto ricatto coloro che si sono guadagnati un po’ di diritti, facendoli sentire facilmente sostituibili.

Tutto questo accade nell’assenza totale della politica. È gestito da tecnici, che con precisione chirurgica ci stanno spingendo verso il passato, all’alba dell’era industriale.

Questo è sotto gli occhi di tutti e avviene perché mancano alternative.

Sembrano tutti d’accordo sulle scelte molto punitive che i governi stanno facendo a carico delle fasce medie e più deboli dei loro paesi, e che non osano toccare i più ricchi, i più potenti o i più delinquenti.

Bisognerebbe ricordare ai tecnici dell’economia che il problema, come spesso succede nelle vicende umane, è sempre la mancanza di adeguate leggi.

Leggi che regolino, ad esempio, il vecchio conflitto tra creditori e debitori e che sono tutte a favore dei creditori e delle loro agenzie di rating. Anche questo è già stato visto all’inizio dell’era industriale.

Leggi che riducano la corruzione e impediscano il prosperare della delinquenza organizzata e l’intrecciarsi dei suoi interessi con quelli dei politici.

Ci sarebbe molto da fare, ma i governi non propongono, le opposizioni tacciono.

Quanto alla proposta di una decrescita felice, basterebbe solo ricordare a chi la propone che anche questa riguarda solo i ceti deboli, che dovrebbero tornare a far fatica per garantirsi la sopravvivenza impegnando il tempo, che a loro viene lasciato dal lavoro, nella produzione di quei beni che non possono più comprarsi.

Un conto è contenere il consumismo sfrenato e inutile, un conto è riportare gli individui e le famiglie ad un clima che è stato abbandonato da pochissimi anni.

La via è creare nuovi codici a tutela dell’eguaglianza tra individui e modelli sociali non più schiavi della produttività, che soffoca il benessere individuale nella morsa della fretta, della precarietà, della povertà.


Dott. Renato Palma, medico psicoterapeuta
http://www.renatopalma.eu/

fonte affari italiani di oggi 22febbraio 2012

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Primo.Passomisteropaganoamici.futuroierigiuseppe.teobaldellizoppeangelonomadi50giumadgl0ITALIANOinATTESAferoce.saladinoironwoman63cleidlogicamente3ndistellinacheguardiquaboboro1951teddyboys1
 

ULTIMI COMMENTI

TRACY CHAPMAN PARLANDO DI RIVOLUZIONE

Non lo sai Stanno parlando di una Rivoluzione Sembra un sussurro Non lo sai Stanno parlando di una Rivoluzione Sembra un sussurro Mentre fanno la coda per il sussidio Piangendo alla porta degli eserciti della salvezza Sprecando tempo agli uffici di collocamento Aspettando una promozione La povera gente si ribellerà E si prenderà la sua parte La povera gente si ribellerà E si prenderà ciò che le appartiene Non lo sai faresti meglio a correre, correre, correre Ho detto che dovresti Correre, correre, correre Finalmente la situazione si capovolgerà Parlando di Rivoluzione

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 67
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963