CHI MUORE NN CAPISCE COSE LA VITA
CHI MUORE (Ode alla vita)
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
il vosto amico angelobianco
in questi giorni un po' buii per me...
proteggimi.
in questi giorni dove tutto mi sembra
così confuso, così sporco, così tetro...
proteggimi.
ascolta le mie preghiere...
ascolta il mio pianto...
dammi la forza per andare avanti...
dammi il coraggio di restare calma...
dammi la voglia per andare avanti...
dammi la voglia di sorridere ancora...
giò...tutto è cambiato, tutto!!!
te non ci sei più....e
oltre alla forza ch dobbiamo mettere per andare avanti
senza te...
dobbiamo avere anche tanta forza
per tutto quello che ci sta attorno...
stammi vicino...
x sempre nel mio cuore....
Post n°78 pubblicato il 01 Giugno 2010 da angelobianco1920
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,/e questa siepe, che da tanta parte/dell'ultimo orizzonte il guardo esclude./Ma sedendo e mirando, interminati/spazi di là da quella, e sovrumani/silenzi, e profondissima quiete/io nel pensier mi fingo; ove per poco/il cor non si spaura. E come il vento/odo stormir tra queste piante, io quello/infinito silenzio a questa voce/vo comparando: e mi sovvien l'eterno,/ e le morte stagioni, e la presente/e viva, e il suon di lei.Così tra questa/immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare. |
Post n°77 pubblicato il 30 Maggio 2010 da angelobianco1920
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Post n°76 pubblicato il 13 Maggio 2010 da angelobianco1920
SOTTO IL DIVANO |
Post n°75 pubblicato il 12 Maggio 2010 da angelobianco1920
È assai frequente tra i primi scrittori cristiani e tra i Padri della Chiesa, l'immagine degli Angeli che assistono l'anima al momento della morte e l'accompagnano in Paradiso. La più antica e chiara indicazione di questo compito angelico, si trova negli Atti della Passione di Santa Perpetua e compagni martiri, scritta nel 203, quando Satiro narra di una visione avuta in carcere: "Noi avevamo lasciato la nostra carne, quando quattro Angeli, senza toccarci, ci portarono nella direzione dell’Orìente. Noi non eravamo coricati nella posizione abituale, ma ci sembrava dì salire un pendio molto dolce". Tertulliano nel "De Anima" così scrive: "Quando, grazie alla virtù della morte, l'anima viene estratta dal suo ammasso di carne e balza fuori dal velo del corpo verso la pura, semplice e serena luce, esulta e trasale nello scorgere il viso del suo Angelo, che si prepara ad accompagnarla alla sua dimora". San Giovanni Crisostomo, con la sua proverbiale arguzia, commentando la Parabola del povero Lazzaro, dice: "Se abbiamo bisogno ...
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E' un po' triste il pensiero, ma trovo che sia molto profondo.... La dedico a tutte quelle persone che lottano per ricucire un rapporto, sia d'amore che in amicizia.... In qualsiasi tipo di rapporto ci possono essere delle incomprensioni, ma se si parla e se ne sviscerano i motivi la cosa si puo' riprendere tranquillamente: e' sempre la " chiusura " che rovina le cose della vita. Se non se ne parla ed ognuno dei due crede di avere ragione, allora la' si che la cosa non si riprende piu" dal vostro amico angelobianco |
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ELISA-SEMPRE QUESTO BRANO E PER TE AMORE
mi guardi,
scruti il mio cuore
con occhi pungenti
ma colmi d'amore
il mio cuore s'infiamma:
gli occhi, quegli occhi,
sono della mia mamma.