Creato da arianna_leggera il 12/12/2006

Novità_in_arrivo

"The best is yet to come"

 

 

Memo

Post n°143 pubblicato il 14 Settembre 2011 da arianna_leggera

"Quell'Alessia non esiste più".

Ora ci sono solo Io. Tuttaintera.

 

 
 
 

Disco Bambina

Post n°142 pubblicato il 01 Settembre 2011 da arianna_leggera

Cosa c’è di più bello del ritrovarsi a vivere atmosfere ed emozioni che mai e poi mai avresti immaginato di vivere? Scoprire che la vita segue percorsi suoi che nessuno, tantomeno tu, puoi controllare? Fino a poco tempo fa ero terrorizzata dal non riuscire a tenere tutte le redini ben strette nei pugni, ora mi godo la ritrovata libertà di lasciare che la vita accada (anche) da sé.
Chi l’avrebbe mai detto che mi sarei ritrovata a raccontare su questo blog la nascita dell’amicizia con Silvia? Ad attendere con entusiasmo l’Appletini del ritorno per deliziose ciance alcoliche?

Vivo un periodo magico per il quale ringrazio il Cielo (o Dio, o Allah, o Buddha, che è lo stesso) ogni giorno. Anche se a volte rischio l’effetto soap opera – ieri alla fermata dell’autobus sono stata presa dall’impulso di offrire le mie Tic Tac a tutti gli astanti, ma poi ho pensato che forse la melassa ci avrebbe sommersi peggio che in una puntata di "Topazio" - non mi importa di apparire matta se cammino per strada cantando “Disco bambina” a squarciagola (ma nel lettore mp3 ci sono anche Battiato, Satie e i Subsonica, giuro).
Forse perché un po’ matta lo sono, in fondo.
Un po’ eccentrica, magari.
Per anni in questo spazio virtuale ho raccontato la fatica e il desiderio di riabbracciare quella parte di me rimasta chiusa in qualche angusta prigione sotterranea (Arianna Leggera, appunto) e forse stavolta ce l’ho fatta davvero.
O forse no, ma va bene lo stesso.

V-a  b-e-n-e  l-o  s-t-e-s-s-o.
Miiii! Wonder Woman mi è diventata una supereroina fatalista, anche un po’ fricchettona. Di questo passo, un giorno o l’altro uscirà di casa con gli shorts stellati messi al contrario. Non c’è più religione.
Però ora sul mio frigo - tra i magneti comprati a Vancouver, Hong Kong e Cape Town - c'è un nuovo ospite, acquistato dalla mia dolce metà durante il tour estivo.

 
 
 

Dal cerchio di fuoco al cerchio di luce

Post n°141 pubblicato il 13 Luglio 2011 da arianna_leggera
Foto di arianna_leggera

Credo di aver provato un moto di tenerezza nei suoi confronti molto tempo fa, prima ancora di conoscerla personalmente. Una sensazione che scalda il petto e si scioglie nella pancia. E che diventa affetto, voglia di aiutare, di consolare, di essere presente nella vita di qualcuno. E’ accaduto leggendo da qualche parte sul Web – sul suo blog, forse – parole di dolore, racconti di un cuore innamorato e sofferente.

Ma ai tempi decisi di non seguire quell’istinto, perché Lei era la “rivale”, la donna del mio ex, colei che, per una serie di dinamiche diaboliche, era diventata una controparte nei confronti della quale non era concesso provare affetto.

E’ stata Lei, poi, in un giorno qualsiasi di oltre un anno fa, a fare capolino nella mia mail. La storia con lui si era interrotta e ci siamo ritrovate a tenderci la mano l’un l’altra, a fare “pace”, a mettere fine a una guerra che nessuna delle due aveva contribuito a creare. Non la ringrazierò mai abbastanza per quelle poche righe: ero nel mezzo di un percorso personale molto difficile e le sue parole hanno avuto l’effetto di un lampo nella notte più nera.

Di lì è iniziato un rapporto di “amicizia virtuale”. Molto timidamente ci siamo avvicinate, pian piano, fino a decidere di vederci dal vivo. E quando l’ho incontrata ho capito che quel moto di tenerezza provato tempo addietro era più che mai autentico e che tra di noi esisteva un sottile filo – non so perché lo immagino di seta, color lilla – che, come un ponte, aveva superato tutte le convenzioni e le comprensibili ritrosie e aveva deciso che il triangolo doveva diventare un cerchio.

Non più un cerchio di fuoco nel quale saltare il più velocemente possibile per non scottarsi, ma un cerchio di luce, di energia pulita, di gioia, di risate e di complicità.
Un cerchio solo nostro, dove lui, antico oggetto di contesa, non esisteva più.

Fingevo disinvoltura e cincischiavo con il cellulare mentre, la settimana scorsa, la aspettavo fuori dal bar dove avevamo deciso di prendere un aperitivo. Ma ero emozionata, contenta e a tratti preoccupata dell’effetto che avrei potuto avere su di Lei.
E ripassavo mentalmente il mio abbigliamento, pensando : “Oddio non sembrerò troppo “panterona” con la gonna? E i capelli? Ossignur, oggi sembro Tina Turner…

Tutto si è sciolto quando i nostri occhi scuri da Wonder Woman si sono incontrati.
Un sorriso luminoso come un raggio di sole estivo, uno sguardo bellissimo, vellutato e sincero, una figura da pin up da far invidia…l’incarnazione della Femminilità e della Bellezza. Questa è Silvia.
Una “ex rivale” in amore diventata in un istante una compagna irresistibile di bevute, risate, chiacchiere, confidenze.

L’aperitivo – un suntuoso Apple Martini, che poi sono diventati due – si è protratto fino alla mezzanotte. Mi sembrava di conoscerla da sempre, così brillante e intelligente, acuta e colta, ma anche dotata di un magnifico senso dell’umorismo, capace di cogliere al volo un nonsense….e di fare deliziosi “cappottini” ai vicini di tavolo (che taglia e cuci di altissimo livello abbiamo fatto! )

Sono tornata a casa camminando su una nuvoletta soffice. Da quel giorno, l’Apple Martini è la mia nuova religione. Sono orgogliosa di quello che siamo riuscite a fare: trasformare un buco nero in un prato di margherite, con il coraggio di affrontare i nostri fantasmi e di scardinare le nostre paure, tassello dopo tassello.

E quando ho letto il post sul suo blog mi sono commossa.
Ti voglio bene, Silvia.
Ora hai un posto tutto tuo qui, tra le Novità in arrivo.
Ci ho messo tanto tempo per renderlo confortevole, per scegliere le cose più belle con cui arredarlo.
E ora, finalmente, sei arrivata.
E con te sono tornata a casa
anch’io.

 

 
 
 

o_O

Post n°140 pubblicato il 28 Agosto 2010 da arianna_leggera

Eeeehhh??!?

 

 
 
 

La mite Medusa

Post n°137 pubblicato il 23 Giugno 2009 da arianna_leggera

E poi un giorno ti scopri a pensare che forse c'è anche un altro modo di vedere le cose. Un altro mondo, fatto di colori diversi, profumi mai sentiti. Niente gabbie né regole, tranne quelle che detti tu.

E capisci che dovevi arrivare qui. Che hai lottato con le unghie e con i denti per trovare la cosa più importante: la vera Te.
Da quel momento in poi, tutti i dettagli, le piccolezze, le sfumature sulle quali ti incaponivi non hanno più senso di esistere. Ovvio, continueranno ad esserci, ma tu gli passerai accanto, armata di un sorriso mite, e tirerai dritto.

Arianna ora trotterella bel bella per le strade della sua città, scuotendo la sua montagna di riccioli quando il vento le appiccica i capelli sugli occhi, impedendole di vedere dove va. Ma tanto la mappa ce l'ha incisa nel cuore, non le serve il navigatore, sa quando deve svoltare o quando deve fermarsi, magari per riposare un po'. Mi piacerebbe poter sedere su un prato, a piedi nudi, insieme alla mia sorellina Prop, per cianciare in libertà di cose amene e di rivoluzionarie emozioni.

C'è solo una cosa che può turbare questo idillio: se finisco la mia scorta di Balsamo Elvive Ricci Sublimi divento una bestiaaa!! Come questa.

 
 
 
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