Messaggi di Marzo 2014
Post n°1131 pubblicato il 29 Marzo 2014 da linaladu
Prendendo spunto da un grande evento mediatico che in questi ultimi tempi ha tenuto banco sui giornali e non solo, vorrei proporre alcune considerazioni sulla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, trattandosi di un tema centrale per la nostra fede e per la nostra vita cristiana.Come ho appena detto, è mia intenzione fissare, in modo particolare, l’attenzione sulla Passione di Gesù, però occorre sempre ricordare che tale argomento non può assolutamente essere sganciato dal Mistero della vita di Cristo nel suo insieme.
Venendo ora al tema vero e proprio della Passione, una prima osservazione si impone immediatamente: ogni volta che rileggiamo i racconti della Passione di Gesù, così come sono narrati dai quattro Vangeli, rimaniamo profondamente colpiti dalla straordinaria sobrietà del testo evangelico.Per la flagellazione e per la stessa crocifissione, è sufficiente una parola, basta un verbo.I Vangeli non si soffermano oltre, perché hanno altro da dire.La lieta notizia, che vogliono annunziare, non è innanzi tutto la sofferenza di Cristo, ma la sua totale condivisione della condizione umana, compresa quindi anche la sofferenza e la morte.Questa straordinaria sobrietà dei testi evangelici, riconosciuta ed apprezzata da tutti, risulta ancor più impressionante, se teniamo conto del fatto che lo scandalo della Croce dovette essere davvero bruciante per i primi seguaci di Gesù e soprattutto se teniamo conto del fatto che tali testi, per noi cristiani, sono testi “ispirati”, cioè scritti sotto l’azione illuminante dello Spirito Santo, che ha guidato gli scrittori sacri, gli evangelisti, in modo tale che essi scrivessero tutto e solo quello che Egli voleva si scrivesse (cf Dei Verbum, 11).Per esprimerci alla maniera umana, possiamo dunque dire che lo Spirito Santo aveva le sue “buone ragioni” per “ispirare” in un certo modo gli evangelisti.
Tentando ora di evidenziare le motivazioni profonde del sacrificio che Gesù ha scelto di compiere, dobbiamo ricordare come Gesù stesso ci sveli il motivo profondo della sua Passione e Morte, nel colloquio con Nicodemo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna» (Gv 3,16).
L’aspetto sacrificale della Passione e Morte di Gesù è certamente un elemento importante e sempre valido della teologia cattolica, ma non è esclusivo e deve essere integrato nel Mistero dell’Incarnazione nel suo insieme e dalla prospettiva della Risurrezione.Nei Vangeli, Gesù stesso riassume in poche parole l’essenza della sua vita e della sua missione, quando profetizza di Sé: «Il Figlio dell’uomo sarà tradito, torturato e ucciso, ma il terzo giorno risorgerà». Come a dire che la Passione senza la Risurrezione, non ha alcun senso.Di fronte al dramma, al Mistero della Passione del Signore, sorge spontaneo in noi l’interrogativo della responsabilità storica e teologica di questo fatto. Il Catechismo della Chiesa Cattolica, ci invita a “tener conto della complessità storica del processo di Gesù, espresso nei racconti evangelici” e ricorda che le autorità religiose di Gerusalemme, i Farisei, il Sommo Sacerdote Caifa, gli altri Sommi Sacerdoti, il Sinedrio, i Romani col loro rappresentante Pilato, furono tutti coinvolti, anche se in modo diverso, nel processo e nella morte di Gesù (595-597). Per quanto riguarda invece la responsabilità teologica, il Catechismo aggiunge: «La Chiesa, nel Magistero della sua fede e nella testimonianza dei suoi santi, non ha mai dimenticato che ogni singolo peccatore è realmente causa e strumento delle sofferenze del divin Redentore».
credo fermamente al contenuto di questo post ,sono anche contro a cio' che ogni anno si ripete (tortura,fustigazione,crociffione) non ci rendiamo conto che ogni anno uccidiamo ancora il CRISTO,perche' invece pur ricordando questo evento ,non ci prepariamo al suo ritorno ??? con mansuetudine e' amore sincero lasciandoci guidare dallo SPIRITO SANTO !!!ALLELUYA...LINA LADU.PACE. |
Post n°1130 pubblicato il 25 Marzo 2014 da linaladu
L’amore è un’energia che ci avvolge perché è nell’aria che respiriamo. Tutto il nostro universo vive sull’onda dell’amore. Senza la carica energetica dell’amore non potrebbero crescere le piante né ci sarebbe esistenza su questo pianeta. La sua è un’energia vitale. UN ABBRACCIO SINCERO LINA. |
Post n°1129 pubblicato il 21 Marzo 2014 da linaladu
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Post n°1127 pubblicato il 20 Marzo 2014 da linaladu
Gesù Giovanni Pascoli |
Post n°1125 pubblicato il 18 Marzo 2014 da linaladu
La morte ti ha portato via da me,sangue del mio sangue,
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Sesso: F Età: 106 Prov: NU |
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