Creato da Arwen.Galadriel il 30/09/2008

Terra di mezzo

Quando ti accorgerai che il vento ha posato sulla tua testa una piccola foglia... ferma il tuo passo. Sei stato prescelto, prima che cada desidera la conoscenza del 'segreto' che solo l'armonia della mente, il calore del cuore e la fermezza dello sguardo potranno svelare ciò che ai più è celato. J. R. R. TOLKIEN

 

I Simboli di Halloween

Post n°188 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da GraceU2
 

IL CALDERONE

Il calderone è il pentolone in cui anticamente si bolliva un po' di tutto, dalla zuppa all'acqua calda per fare il bagno. Le guaritrici, identificate poi come streghe, lo usavano per preparare le loro pozioni curative a base di erbe. Quando con l'Inquisizione iniziò la persecuzione delle streghe il calderone divenne un simbolo di magia e stregoneria.

COLORI

I colori che simboleggiano Halloween sono l'arancione (il colore delle zucche), il verde (il colore dei mostri), il nero (il colore delle streghe, dei loro gatti, dei pipistrelli), il bianco (il colore dei fantasmi).

I DOLCETTI

I dolcetti sono il premio per i bambini che bussano di casa in casa la notte di Halloween, gridando: "Dolcetto o scherzetto?", traduzione del corrispondente americano "Trick or treats?". Questa tradizione deriva dall'antica usanza celtica di lasciare doni davanti alla porta di casa la vigilia di Ognissanti, nella speranza che gli spiriti non facessero scherzi o dispetti.

I FANTASMI

I fantasmi sono gli spiriti dei defunti, che durante la notte di Halloween, quando le barriere tra il mondo dei vivi e il mondo dei defunti si fanno più sottili, si agitano per spaventare e fare scherzi.

I GATTI NERI

Durante l'epoca della caccia alle streghe si pensava che i gatti neri fossero animali demoniaci. Talvolta venivano bruciati sul rogo con le loro padrone. Ancora oggi si pensa che i gatti neri portino sfortuna

JACK O LANTERN

La lanterna di Jack è la zucca intagliata dentro cui si accende una candela e che contribuisce a dare un'aria spettrale ad ogni Halloween party che si rispetti. Deriva dalla tradizione dei celti di intagliare verdure per farne delle lanterne.

LA LUNA

La luna è il simbolo della notte. Inoltre si crede sin dall'antichità che abbia il potere di influenzare i cicli biologici e naturali. In particolare le notti di luna piena sono adattissime a riunioni di streghe e riti magici!

LE MASCHERE

Mascherarsi fa parte dei festeggiamenti di Halloween. Questa usanza deriva forse dall'antica credenza di poter spaventare gli spiriti che si agitano nella notte delle streghe.

I PIPISTRELLI

I pipistrelli sono associati ad Halloween perchè sono animali notturni e da sempre considerati misteriosi e pericolosi. Inoltre è risaputo che streghe e vampiri si possono trasformare in pipistrelli!

I RAGNI

Ragni e ragnatele hanno suscitato timore e attenzioni particolari in ogni cultura. Sono inoltre associati alle streghe e alle loro magie, che spesso li utilizzano in gran quantità per preparare incantesimi e pozioni!

LA SCOPA

La scopa è ovviamente associata alle streghe. Nei tempi antichi le streghe erano in realtà delle guaritrici: erano donne semplici, spesso contadine, che però conoscevano le erbe e sapevano preparare pozioni curative. La scopa, il calderone, le erbe e le piante medicinali erano strumenti comuni per loro. Quando cominciò la persecuzione contro le streghe anche i loro strumenti divennero simbolo di malefici e stregonerie.

LE STREGHE

Quante cose si potrebbero raccontare delle streghe! Quello che sappiamo per certo è che esistono, per lo meno nel mondo della fantasia, che alcune di loro sono buone e altre sono davvero cattive e che sono le protagoniste di un'infinità di favole e di racconti.

I TESCHI

Il teschio e lo scheletro sono simboli di morte e quindi fanno parte di diritto alla festa di Halloween!

 I VAMPIRI

I vampiri sono personaggi inquietanti, che hanno a che fare con streghe e spiriti, cimiteri e bare. Insomma, meglio evitarli, perchè sono davvero poco raccomandabili!

LE ZUCCHE

Sono grandi, tonde o allungate e mettono molta allegria con i loro colori vivaci. Sono state introdotte dagli irlandesi quando, immigrati in America, privilegiarono questo ortaggio per intagliare le tradizionali lanterne per Halloween.

 
 
 

Le streghe

Post n°187 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da dolce_Kry
 

La notte tra il 31 ottobre e il 1 Novembre è la notte del sabbat, la riunione più magica dell'anno per le Streghe.
Nelle leggende medievali germaniche, si racconta che in questa riunione Streghe e Stregoni celebravano la loro festa in onore del diavolo. Secondo alcune tradizioni, il sabba si svolgeva ogni sabato, secondo altre una sola volta all'anno (la notte di sabba Valpurga, il 30 aprile-1° maggio).



La Strega viene da sempre rappresentata vecchia, brutta e cattiva, molto spesso assumeva anche le sembianze di donne bellissime. Gli strumenti della Strega erano necessari per compiere i rituali magici. Le Streghe possedevano varie bacchette magiche: c'era il bastone biforcuto, il gambo di una pianta di fagioli e lo stelo del senecio. Insieme ad essi venivano usati, per il loro potere magico, rametti di quercia, nocciolo e betulla, legati in un mazzetto. Nel ritrovo della Strega non poteva mancare il classico calderone di rame, nel quale si potevano trovare, a seconda della pozione: lingue di cane, occhi di tritone, pelle di rospo, zampe di lucertole o denti di lupo.

Il calderone rappresentava anche la sintesi dei quattro elementi fondamentali: il fuoco, l'acqua, la terra e l'aria. La forma del caldrone rappresenta madre natura, mentre le tre zampe su cui poggia corrispondono a: le tre fasi lunari, i tre numeri magici e i tre aspetti della Triplice Dea.
In un vecchio armadio o su un ripiano impolverato era custodita la sfera di vetro o ''speculum'', di solito costituita da un globo di cristallo. Poteva anche avere altre forme, ma veniva sempre tenuta lontana dalla luce che ne distruggeva i poteri occulti. In molte favole e leggende la sfera aveva il potere di guardare il futuro. Le Streghe di primo grado, che insegnavano formule di magia e incantesimi, dovevano necessariamente tenere un libro o un taccuino di appunti, che si chiamava ''libro delle ombre''.
Per difendersi dagli spiriti poco benefici, la tradizione popolare consigliava di portare con sè un pezzo di ferro quando si attraversavano i boschi, infatti le Streghe temevano tutto ciò fosse fatto di ferro.
Anticamente si pensava che i manici di scopa fossero il mezzo utilizzato dalle streghe per spostarsi. Veniva utilizzato il legno del'albero del nocciolo, considerato ancora oggi, l'albero magico delle streghe. Ancora oggi la scopa è considerata un oggetto stregato, in quanto dovrebbe spazzar via le negatività e la sfortuna.
Ben poche Streghe in realtà attribuivano la loro capacità di volare al puro utilizzo di scope, rocche per filare e altri attrezzi agricoli, che servivano come cavalcature notturne. La magica energia che le trasportava derivava in parte da un unguento, cosparso in abbondanza sul corpo, nella cui composizione figuravano le più potenti piante usate in stregoneria: il napello, lo hyoscyamus niger, il solano, la mandragola e la cicuta. Le essenze erano mescolate ad altri estratti in una base di lardo o, si mormorava, del grasso dei neonati non battezzati, finchè gli ingredienti si fondevano in una magica sinergia, così potente che, stando alle stesse Streghe, permetteva loro di sorvolare interi paesi in un batter d'occhio.
Animali come gatti neri , pipistrelli e gufi (divenuti simboli della festa di Halloween) sono legati da sempre alle arti magiche delle Streghe. Durante il Medioevo, si credeva che le Streghe fossero aiutate da demoni in forma di animali, ecco perchè quando le streghe furono associate ad Halloween, anche i pipistrelli lo divennero. 
 Si dice che il sangue di questi animaletti fosse utilizzato per la preparazione di pozioni magiche. In molti paesi sono ancora temuti e considerati creature del demonio, mentre in altri paesi come la Polonia o la Cina, sono simbolo di felicità e longevità. Nel Medioevo il gatto nero, come il pipistrello divenne il simbolo del diavolo, per cui al servizio delle streghe cattive. Si dice che i gatti abbiano poteri magici e psichici.
Anche il gufo, come il pipistrello ed il gatto nero, veniva considerato nel Medioevo , un'animale stregato. Alcune leggende narrano che nella notte di Halloween, demoni trasformati in gufi viaggiassero con le streghe ed i loro gatti a bordo di manici di scopa, per raggiungere il Sabba delle streghe. Molti pensavano addirittura che i gufi fossero Streghe travestite!
Malocchio e gatti neri
malefici pensieri
il grido d'un bambino
bruciato nel camino
nell'occhio di una strega
il diavolo s'annega
e spunta fuori l'ombra,
l'ombra della strega!
La vigilia d'ognissanti
c'han paura tutti quanti
e' la notte delle streghe!
Chi non paga presto piange!

[Tratto dal film Le Streghe di Halloween di John Carpenter]

 
 
 

Il gatto nella tradizione di Halloween

Post n°186 pubblicato il 08 Ottobre 2009 da GraceU2
 

Alcune leggende narrano di come i Celti bruciassero coloro che ritenessero"posseduti" come avvertimento per gli Spiriti. 
Gli spiriti maligni potevano infatti prendere forme differenti, 
anche di animali, la più malvagia era quella di GATTO.
Quindi al crepuscolo veniva riacceso il fuoco con il quale si bruciavano offerte, si facevano scongiuri e si lanciavano incantesimi per allontanare dal villaggio le anime dei morti, e guidarle nelle Terra dei Morti. Infatti gli antichi Celti temevano specialmente il momento del crepuscolo poiché credevano che gli spiriti potessero vagare sulla Terra. Con il loro aiuto Samhain (la terribile divinità della notte) avrebbe potuto imprigionare e uccidere il Sole, senza il quale tutto sarebbe tutta la vita sarebbe terminata.
Era quindi necessario offrire dei sacrifici per placare gli spiriti erranti e per ossequiare la divinita'.Un’ antica leggenda medievale riporta che in Irlanda al tempo di San Patrizio in un luogo denominato Mag Sleht ogni primogenito fosse sacrificato nella notte di Samhain in onore di Cromm Cruac che era una divinita'maligna.

 
 
 

Halloween

Post n°185 pubblicato il 07 Ottobre 2009 da dolce_Kry
 

Visto che Halloween si sta avvicinando, iniziamo un po' di post a tema ^^

 Gli antichi irlandesi dividevano l'anno in estate ed inverno: Samrath e Gheimrath. Il primo cominciava in maggio, il secondo in novembre ed era anche chiamato Sam-fuim (fine dell'estate).

I grandi festival stagionali organizzati in Irlanda erano quattro: a febbraio, maggio, mezza estate e novembre. Due erano i festival più importanti: La festa di Bel, il Sole, la vigilia di maggio e quella di Samhain, La Luna, la vigilia di novembre. In quel periodo venivano versate libagioni per ingraziarsi gli spiriti maligni ed anche gli spiriti dei defunti, che in quella notte visitavano le loro antiche dimore. Ancora oggi i contadini irlandesi, per augurare buona fortuna, dicono in irlandese: ''La benedizione di Bel e la benedizione di Samhain siano con te'', cioè la benedizione del Sole e della Luna.

In passato si pensava fosse sbagliato essere in giro la vigilia di novembre, perchè in quel periodo le Fate svolazzano e non amano essere viste o spiate e tutti gli spiriti vengono in loro aiuto. Gli uomini dovrebbero rimanere a casa, in quanto le anime dei defunti in quella notte dell'anno hanno potere su tutte le cose e festeggiano con le Fate, bevendo vino rosso da coppe fatate e danzando musica fatata fino al tramonto della luna.

In Irlanda sono molti gli alberi consacrati alle Fate, in particolare il Prugno Selvatico è strettamente legato al mondo fatato. Secondo la tradizione irlandese se ne possono raccogliere le bacche solo fino al 31 ottobre (la notte di Samhain o Halloween), poi appartegono solo a loro.
 
 
 

Il Mondo delle Fate

Post n°184 pubblicato il 29 Settembre 2009 da GraceU2
 

In tutto il mondo si è spesso parlato di Fate o, più in generale, di Creature Fatate, che fanno parte del folklore e delle tradizioni di moltissimi popoli. La loro origine è prettamente legata al mondo occidentale ed in particolare alle culture nordiche, è per questo che bisogna rifarsi innanzitutto alle leggende irlandesi, britanniche, germaniche e norvegesi per poter studiare questi esseri.

Come già accennato, tutto ciò che riguarda gli esseri fatati è ammantato di mistero e leggenda. Poche sono le certezze in questo campo e derivano dalle rare cronache dei fortunati frequentatori, abituali o occasionali, che hanno avuto modo di studiarne e classificarne le specie, il comportamento, le abitudini e l'habitat.

Una delle primissime domande che sorgono studiando queste creature è dove si trovi il Regno delle Fate. Per lungo tempo si è cercato un luogo fisico qui sulla Terra, dove vivessero gli esseri fatati: gli Scozzesi sostenevano che il loro regno fosse a nord delle loro montagne più alte, gli Inglesi pensavano che si trovasse su un'isola, le popolazioni nordiche credevano fosse in una foresta, altri pensavano che si trovasse sotto terra. Oggigiorno, si è giunti alla conclusione che il Regno delle Fate sia un mondo parallelo, che convive accanto al nostro sovrapponendosi ad esso, ma entrando in contatto solo raramente, in luoghi particolarmente magici ed energetici in cui le porte che separano i mondi si possono aprire. In base a quest'ottica, non posso che sposare la tesi di alcuni che identificano il Regno delle Fate con la Terra dei Faerie, che a sua volta è una parte dell'Isola di Avalon.

La vita degli esseri fatati è in genere socialmente regolata in modo gerarchico. Ogni singola comunità, sia che si tratti di poche unità familiari o di gruppi molto vasti, ha un suo Re ed una sua Regina, che a loro volta rispondono del loro operato ad un Gran Re ed una Grande Regina che governano sull'intero mondo feerico.
Esistono tuttavia anche creature di questo regno che amano vivere in completa solitudine, pur non sottraendosi in questo modo alla sovranità del Gran Re e della Grande Regina, come ad esempio i Lepricani.

Nessuno ha mai avuto modo di vedere le case delle creature fatate, si sa che alcune di esse amano vivere nei tronchi cavi degli alberi, tra le rocce, nelle caverne o nell'acqua, ma essendo molto gelose della propria riservatezza e dei loro segreti e tesori, non consentono ad alcuno di individuare esattamente le loro dimore.

Secondo molte leggende, tuttavia, in tutto il mondo esistono delle colline cave al cui interno vivono le Fate proprio come in un enorme palazzo lussuoso. Queste colline si potrebbero individuare perché da esse la notte proviene la musica di feste sfrenate. Tuttavia, i pochi che si sono messi seriamente alla ricerca di queste colline lo hanno fatto col solo intento di derubare gli esseri che le abitavano e nessuno di loro è tornato indenne dalla ricerca o desideroso di diffondere le informazioni scoperte.

Altri luoghi dove è noto si ritrovino le Fate sono i cerchi di funghi, luoghi altamente magici in cui gli esseri fatati si ritrovano a danzare. E' talvolta accaduto che esseri umani, attratti sul luogo dalla musica, siano stati trascinati in queste danze e ne siano usciti sfiniti. All'interno di questi cerchi, infatti, così come in tutto il Regno dei Faerie, il tempo scorre in modo molto più lento che nel mondo umano e quindi una danza che apparentemente è durata solo qualche minuto all'interno ha un corrispettivo di durata di anni al suo esterno.

Gli esseri fatati amano molto l'ordine, l'allegria, la musica, i canti ed i balli, la generosità, sono attratte dagli amanti ed apprezzano le offerte di cibo lasciate per loro all'interno o all'esterno delle case la notte.
Essi hanno un codice morale decisamente diverso da quello degli umani. Alcuni sono cattivi di natura ed incontrarli può essere estremamente pericoloso (spesso più sono letali più sono belli ed attraenti nell'aspetto), altri sono solo un po' dispettosi, altri ancora sono amichevoli e addirittura servizievoli.
Qualunque sia la loro indole, comunque, si aspettano di essere trattati dagli esseri umani con attenzione e riguardo, ma non ricambiano necessariamente la stessa cortesia. In particolare, essendo in genere creature molto suscettibili e permalose, chiunque le abbia incontrate ha imparato a proprie spese a soppesare bene le parole prima di rivolgersi a loro, onde evitare di offenderle: ad un'offesa, infatti, possono reagire in modo molto dispettoso.
Inoltre, le Fate possono essere meravigliosi membri aggiunti a qualsiasi famiglia che le comprenda e le onori (per onore si intende il non catturarle o metterle in gabbia, per comprensione il restare infantili e desiderosi di imparare): una Fatina in casa non è mai una schiava degli umani, non svolge i compiti quotidiani al posto degli abitanti della casa scelta nè lavora per loro, ma può aiutare in casa e qualsiasi aiuto venga da parte sua è fatto come un regalo.

 
 
 

...

Post n°183 pubblicato il 22 Settembre 2009 da dolce_Kry
 

L'equinozio d'Autunno viene chiamato nella tradizione druidica Alban Elfed o Mabon (Autunno, o Elued, Luce dell'Acqua). 

      Esso rappresenta la seconda festività del raccolto, segnando la fine della mietitura, così come Lughnasad ne aveva segnato l'inizio.

 
 
 

Il canto dell'Autunno

Post n°182 pubblicato il 22 Settembre 2009 da GraceU2
 

Il Canto dell'autunno vien sussurato leggero tra un ramo di melo e un frutto rosso...
tra cespugli disadorni di bacche, e torrenti bisognosi di nuove acque...
su brughiere accarezzate dal vento gelido del nord.
Il Canto di Mabon giunge atteso ed adorato da un nugolo irrisorio di fate dalle ali di cartapesta
Poche gioiscono del suo arrivo, foriero di gelo e fredde foschie, padre di apparente morte e fine.
Quelle poche si radunano attorno a me, che dalla Torre di Finnola narro loro le avventure di
querce che si addormentano e di viti che arrosiscono timide....
Brindiamo insieme alla sapienza del salmone, contando nocciole su polle incantate...
Ascoltiamo attente la voce dell'Aria e il grido del Fuoco, il sordo risentimento della Terra
e il dolce mormoria dell'Acqua. Scrutiamo la luce che corteggia il buio,
salutiamo il sole che va ed attendiamo la notte.
Presto il Velo si scosterà....
Noi rare fate dell'autunno portiamo la porpora sulle foglie...
Non canzonateci per il nostro bizzarro sentire...
Non tutte le creature del bosco son figlie della luce e del sole...
alcune sono nate nella notte stellata e gelida di Mabon,
alcune si vestono di foglie secche e bacche e non di fiori e luce....
Noi siam le fate dell'equilibrio...
il nostro volto guarda la notte sorella e sorride...

(°*Galadriel*°)

 
 
 

Jessica Galbreth

Post n°181 pubblicato il 05 Settembre 2009 da GraceU2
 

 
 
 

Selina Fenech

Post n°180 pubblicato il 25 Agosto 2009 da Arwen.Galadriel
 

(°*Galadriel*°)

 

 
 
 

Fairy Day

Post n°179 pubblicato il 24 Giugno 2009 da GraceU2
 

Oggi, 24 Giugno è la Festa delle Fate!
Questa ricorrenza è stata introdotta da un artista di fate, Jessica Galbreth.
Questa festa è nata al fine di unire tutti coloro che credono nel mondo fatato, un mondo ippereale, quello delle favole dei bambini ma anche il rifugio dei nostri segreti più intimi.
 
Un tempo fate e umani vivevano in modo pacifico insieme, poi a causa del cinismo e della sete di potere dell'uomo iniziarono guerre, lotte ...fu allora che le fate decisero di andare in un mondo parallelo al nostro, dove vivere in armonia cn la natura e i quattro elementi, fuoco, acqua, terra e aria. Spiriti benigli, le fate hanno conservato un contatto con il mondo umano attraverso un file sottile ma perenne, osservandoci, proteggendoci e avvolgendoci di energia positiva.
In America questa festa viene festeggiata in diversi modi, ognuno sceglie quello più adatto a sè: c'è chi si dedica ai bambini, chi usa la giornata per meditare e entrare in contatto con le creature fatate, chi passa la giornata in contatto cn la natura, chi si incontra con amici per parlare, discutere e vivere la magia in gruppo.
(°*Galadriel*°)

 
 
 

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- Parla d'amore quando il vento viene da sud
- Se il vento spira da ovest ascolta la voce dei defunti
- Se il vento spira da est preparati perche' sta arrivando una novità
- Ricordati la legge del tre: qualsiasi cosa noi facciamo, ci ritorna indietro TRE VOLTE TANTO nel bene o nel male
- Non offendere per prima ma sappiti difendere
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- Erbe, candele e incensi saranno i tuoi alleati quindi rispettali e impara a riconoscerli e ad usarli
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Questa sera è magia. E' silenzio soffice e caldo. Nell'aria solo il tuo canto, usignolo libero e festoso, colma il mio essere e si espande oltre lo spazio che mi vedono gli occhi, oltre il tempo che il pensiero può contenere. E mi raggiungono suoni di risa e di musica e voci lontane e profumi che il mio cuore credeva perduti. (T. Mattera)

 
 
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