Creato da umamau0 il 15/04/2008

Sarcophaga Carnaria

ciò che è non può essere vero

 

 

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"I figli di Ajeje"

Post n°29 pubblicato il 18 Settembre 2014 da umamau0
 

 

 

È difficile riconoscere una faccia, anche se fai tutti i giorni, per anni, la solita linea. Questo anche perché si somigliano tutti, i passeggeri del tram.” Luciano Bianciardi

Ciao bello!” “Buongiorno Gina” l’orologio segna le 8:00, Biip, suono meccanico del tornello che gira, schiaccio il pulsante dell’ascensore, al sesto piano scendo, altro Biip, apro la porta: “Ciao Trip-la” “Ciao Marco” mi tolgo il giubbotto lo guardo un attimo mentre finisce di pulire la moquette celeste pezzata di unto, mi siedo e fino alle 8:20 leggo il mio libro della settimana. Dopo due anni di lavoro sono già l'enfant prodige del mio ufficio. Il lavoro è sempre quello, ebete, meccanico, ripetitivo. Così posso passare le otto ore che mi separano dal biip dell’uscita pensando ad altro. Ho il cervello diviso in tre con una lavoro e con le altre due volo via dalla finestra. Guardo la sua immagine e nella mia mente canto: “Ay, qué bonito es volar a las dos de la mañana…Volar y dejarse caer en los brazos de una dama” “Sai cosa c’è di peggio dell’italiano medio?... L’italiana media” Mi domando e mi rispondo con infallibilità papale, rivolto a lei, mentre ascolto il brusio assordante, monotono e triturapalle delle mie colleghe: “Sai che il Doctor House nella quarta serie, si tromba tutto il suo staff?” “Ma nooo… non ci posso credere” “Lo sai che Meredith nella quinta serie di Grey’s Anatomy diventa lesbica e si fa un’infermiera?” “Ma dai… non ci posso credere” “Lo sai che nella settima serie di Lost, Sawyer muore mentre gli fanno un pompino e risuscita dopo tre giorni?” “E la madonna… è incredibile” “Quest’anno noi dell’Inter vi facciamo il culo di nuovo, avete preso Ronaldinho che è una mezza sega” “ Quest’anno vinceremmo Champions e Campionato… noi del Milan siamo troppo forti” “Ma secondo te chi ha ucciso la tipa di Garlasco?” “Ma secondo te la Brambilla fa i pompini a Berlusconi?” “Ascolta a pranzo andiamo al giapponese o al messicano?” “Forse è meglio se prendiamo una pizza dall’egiziano”. “Hai visto che tartaruga che ha Brad Pitt? È troppo figo quel uomo…” “George è molto più figo… lo amo alla follia”. Poi, una di loro, mi dice:”Ma mangi sempre il couscous? Lo cucini te? Ma che bravo che sei” oppure: “Ma mangi sempre riso? Lo cucini te? Ma che bravo che sei” oppure:”Ma mangi sempre legumi? Li cucini te? Ma che bravo che sei”.Io, rispondo con monosillabi e guardo l’immagine di Frida, poi quelle di Rosa Luxemburg,Hannah Arendt, Tina Modotti, e quelle di Brecht, Artaud, Truffaut, Beckett, Kafka, e Majakovskij.Infine sollevo lo sguardo verso la scritta:”Questo mestiere lo può fare anche la scimmia… Allora lo puoi fare anche te”. Penso di essere l’unico impiegato italiano ad avere eretto, nella sua postazione, un altarino contro la mediocrità: non posso accendere candele e recitare preghiere come faceva mia nonna davanti a quello che aveva in casa,ma mi basta guardare la foto segnaletica della banda Baader-Meinhof per ricordarmi che sono diverso. Loro continuano:”Perché ti vesti sempre di scuro? Sembri un becchino. E chi sono tutti questi morti che hai attaccato qui? Questa scrivania sembra un necrologio”. Mentre loro si accapigliano nel confronto dei completini di Hello Kitty e della Pucca, io abbino i documenti alle pratiche con noncuranza senza commettere errori e alla fine della giornata sono cento le pratiche complete che offro allo stupore delle mie responsabili. Loro non riescono a spiegarsi la mia devota efficienza e io dico che è solo il mio dovere visto che l'azienda si aspetta questo da me: fare il miglior lavoro nel minor tempo possibile.

Loro non lo sanno, ma prima del lavoro c'è un prima. Mi sveglio alle 6:30 dopo aver dormito poco più di cinque ore. 7:29: "Il treno 10665 proveniente da Novara, diretto a Milano Rogoredo è in arrivo al binario cinque" ogni mattina, puntuale, l'altoparlante annuncia le mie tre fermate d'inferno andata e ritorno. La banchina è affollata di migliaia di occhi prigionieri di pelli di mille colori, ma tutti sospirano allo stesso modo, abbassano la testa e fanno un passo in avanti. 7:31. Le porte si chiudono e la bolgia dantesca su rotaia riprende a muoversi. Il caldo è insopportabile e le vetture sono sovraffollate all'inverosimile tanto da sembrare carri bestiame, ma un silenzio irreale carico di paura e rassegnazione aleggia sulle teste di chi è in attesa di scendere. Ognuno cerca una via di fuga dall'incubo che lo attende: il dormire, un libro, una canzone, in quel momento rappresentano qualcosa di più. Mentre loro stanno in silenzio, io sono in piedi, nero come un'ombra, mi sento un angelo di Wenders, mi sembra di sentire tutti i loro pensieri e nei loro occhi vedo il terrore del topo. Dopo dieci minuti sono già a terra, i piedi mi portano verso la mia meta, ma penso che al ritorno incontrerò nuovamente i loro sguardi in quei vagoni che sanno di Dior, puzza di ascelle e cemento fresco; e che dopo tre fermate io sarò a casa, mentre loro non avranno neanche il tempo per pensare di esserci arrivati. Domani abbasseranno la testa facendo un passo in avanti. Come se il giorno prima non ci fosse mai stato.

Attraverso il tunnel della metro in piazzale Loreto, e poco prima della rampa di scale,li vedo, sento le note della chitarra e della fisarmonica. Tutte le mattine sono lì, suonano di continuo due o tre giri di Milonga e sembra che ti prendano per il culo con i loro sorrisi latini. Suonano la stessa musica per poco e tutta quella gente. che corre infilata nel tunnel verso la superficie, davanti ai miei occhi sembra danzare sul ritmo di una canzone che mi ricorda il sorriso di Frida. Canto nella mente; oggi ho la maglia dei Visitors, la gente che mi viene incontro sorride, ricambio il sorriso, salgo le scale; alzo gli occhi e sull'ingresso mi sembra di leggere "ARBEIT MACHT FREI", ma non ci penso più di tanto perché, dopo tutto quello che ho visto, sono sempre più convinto che tutto quello che non mi uccide mi fortifica.

 

Me agarra la bruja, me lleva al cerrito, me sienta en sus piernas, me da de besitos”.

La Bruja

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PATRICIA HIGHSMITH

"Non capisco la gente a cui piace far rumore; di conseguenza la temo, e poiché la temo, la odio. é un circolo vizioso emotivo"

 

 

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