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ATAPALERMO LIBERO

LIBERO PUNTO D'INCONTRO DEL PERSONALE ATA DI RUOLO E PRECARIO di PALERMO DOVE TUTTI POSSONO CONFRONTARSI

 
 

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Messaggi di Febbraio 2015

A.T.A. - POSIZIONI ECONOMICHE E ALTRO

Le doglianze e le ragioni del personale ATA esposte oggi al ministero dalla Cisl Scuola.

Roma, 13 febbraio 2015

Al Sottosegretario al Ministero

dell’Istruzione, Università e Ricerca

On.le Davide Faraone

 

 

La condizione del personale ATA nella scuola. Proposte per una discussione tra la delegazione sindacale Cgil, Cisl, Uil e il sottosegretario Faraone

L’offerta formativa coinvolge e chiama in causa l’organizzazione complessiva dellascuola e tutte le componenti di istituto. Il lavoro ATA è parte integrante del progetto educativo e di fondamentale supporto all’attività didattica.

La scuola autonoma, infatti, “incorpora” dentro il suo Piano dell’Offerta Formativa il personale dei servizi come parte integrante di un Progetto condiviso e da condividere.

Con l’autonomia scolastica molte cose sono cambiate: il Collaboratore scolastico da semplice addetto alle pulizie è ormai operatore dell’accoglienza degli alunni e delle loro famiglie; l’Assistente amministrativo non prepara solo l’elenco degli alunni e rilascia i certificati, ma è operatore di computer, elabora dati, dialoga con un’utenza giustamente esigente e pressante; l’Assistente tecnico collabora attivamente alla didattica, soprattutto nei laboratori, e si deve aggiornare costantemente per essere al passo con le innovazioni informatiche; il Direttore dei servizi non è il semplice impiegato di concetto, ma è una figura direttiva di un sistema a supporto della didattica e, insieme al Dirigente scolastico, gestisce la complessità di istituzioni spesso articolate su più sedi e comprendenti ordini di scuola diversi.

Riteniamo necessario e urgente che si discuta la posizione lavorativa di questo personale in tutti i suoi aspetti, tenendo conto che la scuola è cambiata tantissimo e ha bisogno che anche l’organizzazione del lavoro corrisponda e sia adeguata alla situazione attuale, anche per migliorarla.

Di seguito le tematiche per le quali proponiamo l’avvio di un confronto tra il Miur e le Organizzazioni sindacali.

 

Posizioni economiche: tre questioni sul tappeto

 

1. Ripristino delle posizioni economiche

Il MEF non ha ripristinato, a partire dal cedolino di gennaio 2015, le posizioni bloccate fino al 31 dicembre 2014. Ciò a causa di una interpretazione errata dello stesso Mef, secondo la quale tale ripristino decorrerebbe dall’a.s. 2015/2016.

Poiché al 31 dicembre 2014 è terminato il blocco disposto dal D.L. 78/2010, riteniamo infondato e illegittimo prorogarne gli effetti fino al 1° settembre 2015.

Si considera, questa volta, l’anno scolastico e non l’anno finanziario, contrariamente a quanto avviene in altri casi, quando sarebbe opportuno il contrario.

 

2. Posizioni economiche non liquidate.

 

Il CCNL, sottoscritto il 7 agosto 2014 all’Aran, ha riconosciuto al personale ATA un “emolumento una tantum avente carattere stipendiale” (DL 3/2014) in alternativa al beneficio connesso alle posizioni economiche bloccate dal Ministero dell’Economia dal 1° settembre 2011 al 31 agosto 2014.

Tra le posizioni ottenute in questo triennio, circa 5.000 non sono mai state liquidate, poiché gli elenchi con

i nominativi dei titolari non erano stati inviati nei flussi telematici col Mef .

Ciò nonostante, nel periodo del blocco, il personale, beneficiario giuridicamente delle posizioni in questione ha svolto, e continua a svolgere, senza retribuzione attività che “comportano l’assunzione di responsabilità ulteriori e lo svolgimento di compiti diparticolare responsabilità, rischio e disagio, necessarie alla realizzazione del pianodell’offerta formativa” nelle scuole.

 

3. Riavvio delle procedure di attribuzione di nuove posizioni economiche e

Formazione.

 

Sospesi gli effetti del blocco delle posizioni da gennaio 2015 ne consegue che l’attribuzione di nuove posizioni economiche al personale ATA in surroga ai cessati debba essere ripristinata.

Si tratta di risorse contrattuali di natura tabellare e non accessoria, per le quali non servono nuovifinanziamenti e che, se non riattivate, produrrebbero unindebito risparmio ai danni della retribuzione del personale ATA.

Registriamo su questo una resistenza da parte dell’Amministrazione che attende di reperire i fondi per la formazione prima di avviare un nuovo accordo sindacale mentre si potrebbe avviare subito il confronto in attesa che la DG Bilancio faccia chiarezza sui finanziamenti disponibili.

 

Piano sulla “Buona Scuola” e Legge di Stabilità 2015.

 

Nel piano sulla “Buona Scuola” il personale ATA è totalmente assente.

Non si fa alcun cenno alla costituzione di un organico adeguato al buon funzionamento della scuola e

alla stabilizzazione del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario.

Nella legge di stabilità viene inoltre prevista la riduzione dell’organico, in considerazione del generale processo di digitalizzazione, in modo da conseguire dall’a.s. 2015/2016 una riduzione nel numero dei posti pari a 2.020 unità.

Oltre a ciò la normativa ha introdotto, a partire da settembre 2015, anche il blocco delle supplenze e il blocco del turn over sul profilo degli assistenti amministrativi.

Anche per il personale ATA serve l'istituzione di un organico stabile per limitare le difficoltà organizzative e dare un regolare supporto all'attività didattica.

È necessario consolidare in organico di diritto gli attuali posti (circa 5.000), che ogni anno vengono autorizzati dal Miur in deroga sull'organico di fatto per garantire il regolare funzionamento delle scuole.

La figura dell’assistente tecnico va estesa alla scuola del primo ciclo, dal momento che le innovazioni tecnologiche e la didattica laboratoriale investono anche questo segmento di istruzione.

La stabilizzazione del personale ATA è il modo per assicurare, al pari del personale docente, nella continuità dell’organizzazione del servizio, il mantenimento dei livelli essenziali delle prestazioni, l'attuazione del piano dell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche e l’apertura delle stesse al territorio.

Vanno ripensate le norme attuali per superare l’ulteriore taglio sia agli organici che alle supplenze del personale ATA nell’ottica dell’efficacia ed efficienza del servizio di istruzione e formazione oltre che della garanzia di vigilanza e sicurezza per gli utenti.

Va infine trovata una soluzione per l’acquisizione del profilo d’area C previsto dal contratto.

 

Concorsi, ordinario e riservato, per il profilo di Dsga

e mobilità professionale tra le aree del personale ATA.

 

Per il profilo di Direttore amministrativo non sono stati mai banditi i concorsi ordinari (neanche sul turn over), nonostante esista già l'autorizzazione della Corte dei Conti a 450 posti, data dal DPCM del 21/04/2011.

È ancora bloccata la mobilità professionale ATA anche per i tanti Assistenti amministrativi che svolgono le funzioni superiori e che da decenni sostituiscono i Dsga senza avere alcuna possibilità di valorizzazione stipendiale, né di progressione dicarriera.

Questa instabilità sui posti della figura apicale comporta una discontinuità nell'amministrazione della scuola con ovvie ripercussioni negative anche sulla didattica.

La nostra proposta è che vengano banditi con urgenza i concorsi ordinari e sia riattivata la mobilità professionale. In prima applicazione sarebbe possibile utilizzare le graduatorie del personale che si è già sottoposto a ben due prove selettive ed è stato dichiarato idoneo.

La riapertura della mobilità professionale deve riguardare tutti i profili di area A e B.

 

La Segreteria Generale

Francesco Scrima

 
 
 
 

PEGASO UNIVERSITA' TELEMATICA

Sede di Palermo:

Via Maqueda 383

 

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