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Messaggi del 01/02/2017

MOBILITA' GISSI AL TG 1

Post n°1015 pubblicato il 01 Febbraio 2017 da emmegisinda
 

In data odierna il TG 1 nella prima edizione ha messo in onda l'intervista a Maddalena Gissi, segretaria generale della cisl scuola, sul recente contratto sulla mobilità sottoscritto ieri. Tale contratto riporta alla materia contrattuale alcune prerogative che la politica con la L. 107 aveva disciplinato per legge.

Il servizio trasmesso

Il TG1 integrale

 

 
 
 

CNLI - SOTTOSCRITTO CONTRATTO MOBILITA'

Gissi: su mobilità un buon contratto per lavoratori e scuole

31.01.2017 20:41

Sottoscritta poco fa al MIUR l’ipotesi di contratto integrativo per la mobilità del personale scolastico nell’a.s. 2017/18. Sciolti gli ultimi nodi politici, si è giunti alla firma su un testo che contiene importanti novità, alcune delle quali particolarmente significative.

Anzitutto una semplificazione delle procedure, prevedendo che con un’unica domanda si possano chiedere movimenti per la provincia di attuale titolarità e anche per altre province, per quanto riguarda sia la mobilità territoriale che quella professionale. Per i docenti, viene estesa a tutti la possibilità di richiedere il trasferimento non solo su ambiti territoriali, ma anche su singole istituzioni scolastiche, ed è questo sicuramente uno dei risultati politicamente più rilevanti.

Sempre su singola istituzione scolastica verranno disposti, qualora necessario, i trasferimenti d’ufficio del personale perdente posto. In generale, per le situazioni di soprannumero o esubero la provincia costituirà il perimetro entro cui possono avvenire la mobilità d’ufficio o l’utilizzo.

Di particolare rilievo, essendo questo l’ultimo nodo politico da sciogliere, la previsione di affidare alla contrattazione d’istituto l’individuazione dei criteri di assegnazione alle sedi scolastiche per il personale la cui titolarità è in un istituto che comprenda scuole ubicate in comuni diversi. Come è noto da quest’anno, a differenza di quanto avveniva in precedenza, per ogni istituzione scolastica è assegnato (per tutti gli ordini e gradi di scuola) un solo codice identificativo anche in presenza di indirizzi di studio diversi.

Confermata inoltre l’eliminazione del vincolo di permanenza triennale nella provincia di assunzione. Il 60% dei posti disponibili sarà comunque riservato alle nuove assunzioni di personale docente.

Quello che abbiamo firmato è un buon contratto. Siamo convinti che possa servire a risolvere molte delle criticità da cui sono derivati l’anno scorso notevoli disagi per le persone e per le scuole. Fondamentale, per un sereno e ordinato avvio del prossimo anno scolastico, è che le procedure e le operazioni si concludano in tempo utile: per questo abbiamo voluto che si accelerasse quanto più possibile la firma del contratto”. Questo il commento a caldo di Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl Scuola, che aggiunge: “Ora ci dedicheremo alla sequenza contrattuale sulle modalità di assegnazione della sede ai docenti titolari di ambito. L’obiettivo, che l’Amministrazione ha dichiarato di condividere, è quello di definire regole che garantiscano imparzialità e trasparenza, assicurando anche il coinvolgimento del collegio docenti nella loro definizione”.

Roma, 31 gennaio 2017

 
 
 

CONSIGLIO NAZIONALE - LE PRIORITA'

Contratto mobilità e rinnovo del CCNL le priorità per la Cisl Scuola indicate dal Consiglio Generale

31.01.2017 08:51

Incalzare il Governo perché si avvii la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale, chiudere presto e bene il contratto sulla mobilità: queste le priorità che il Consiglio Generale, in un documento votato ieri all'unanimità al termine dei lavori presso il centro congressi Cavour di Roma, indica come priorità per l'azione della Cisl Scuola in una fase di notevole incertezza del quadro politico, nella quale è indispensabile una forte iniziativa per rilanciare "in tutta la sua valenza, in stretta sinergia con la Confederazione, l'intesa del 30 novembre 2016". In tema di mobilità, pieno mandato alla segreteria nazionale per "proseguire e concludere positivamente, e quanto prima possibile, la trattativa sul nuovo CCNI", essendo questa "la condizione indispensabile perché le operazioni siano effettuate in tempo utile per un ordinato avvio delle attività scolastiche". 
Questo il testo del documento approvato dal Consiglio:

Il Consiglio Generale della CISL Scuola, riunito a Roma al Centro Congressi Cavour il giorno 30 gennaio 2017, udita la relazione della segretaria generale Maddalena Gissi e tenuto conto degli interventi nel dibattito, nonché dell'ampia illustrazione dei contenuti che potrebbero caratterizzare il nuovo CCNI sulla mobilità del personale scolastico, esprime le seguenti considerazioni: 
La prospettiva di un imminente ritorno alle urne, dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale, limita in modo significativo gli spazi temporali di cui possono disporre sia l'azione di governo che quella legislativa. Nel contempo si profilano, in un quadro internazionale esposto al rischio di nuove divisioni e tensioni, le richieste di interventi correttivi al bilancio della Stato da parte della Commissione Europea, riproponendo una politica di rigore fatta essenzialmente di vincoli che ostacolano o impediscono gli investimenti in infrastrutture, ricerca, innovazione, formazione. 
In tale situazione, che riduce oggettivamente molti spazi di agibilità e costringe a selezionare in modo ancor più accurato le priorità della nostra iniziativa, il Consiglio Generale indica nel rinnovo del Contratto Nazionale di lavoro il terreno su cui concentrare in modo particolare attenzione e impegno. 
Va rilanciata in tutta la sua valenza, in stretta sinergia con la Confederazione, l'intesa del 30 novembre 2016, rivendicando da parte del governo azioni coerenti e conseguenti rispetto ai suoi contenuti, in primo luogo all'obiettivo di definire un nuovo rapporto fra legge e contratto, privilegiando quest'ultimo come fonte di regolazione del rapporto di lavoro in tutti i suoi aspetti. Occorre esercitare una forte pressione perché si accelerino i tempi di avvio della trattativa: troppo pesanti sono infatti le conseguenze derivanti dal prolungato blocco del contratto, a partire dalla forte penalizzazione a carico delle retribuzioni del personale scolastico, già nettamente inferiori alla media nel confronto internazionale. 
Per quanto riguarda le relazioni sindacali, un significativo cambio di clima, con una diversa disponibilità a riconoscerne utilità e valore, si è riscontrato con la nomina del nuovo governo, in modo particolare in ambito MIUR, con riflessi evidenti anche sullo svolgimento del negoziato per il nuovo CCNI sulla mobilità del personale scolastico. L'andamento della trattativa conferma come l'esercizio determinato e intelligente del ruolo contrattuale si riveli efficace anche rispetto a molte delle criticità indotte dalla legge 107. 
Alla luce della comunicazione svolta in apertura dei lavori, sui cui contenuti il Consiglio esprime apprezzamento e piena condivisione, si dà mandato alla segreteria di proseguire e concludere positivamente, e quanto prima possibile, la trattativa sul nuovo CCNI. Questa è peraltro la condizione indispensabile perché le operazioni siano effettuate in tempo utile per un ordinato avvio delle attività scolastiche. È infatti evidente che le tensioni e i disagi legati alla mobilità del personale, cui è stato dato ampio risalto sui mezzi d’informazione, trovano origine, oltre che nei limiti e nelle incongruenze riscontrabili nel piano assunzionale della legge 107, soprattutto nel grave ritardo con cui si sono svolte le operazioni di copertura, a diverso titolo, dei posti disponibili. 
Occorre in ogni caso rilanciare a tutti i livelli, attivando in ambito locale le necessarie interlocuzioni con i soggetti politici e istituzionali, un'azione vertenziale che assuma l’obiettivo di garantire a ogni territorio la possibilità di dare adeguata risposta, in termini di quantità e qualità del servizio erogato, al proprio fabbisogno formativo, disponendo a tale fine delle necessarie risorse di organico, sia di docenti che di personale ATA. 
In premessa e a supporto di tale azione si ritiene utile e necessario procedere a un accurato e approfondito monitoraggio sulla distribuzione attuale di tali risorse e sui livelli di servizio resi oggi all'utenza sull'intero territorio nazionale. 
Il Consiglio Generale, rinnovando i propri sentimenti di partecipazione e solidarietà per le drammatiche vicende che continuano a interessare i territori del centro Italia, auspica che gli annunciati momenti di confronto con l'Amministrazione per fronteggiare le attuali emergenze siano anche occasione per sollecitare in termini più generali adeguati interventi mirati alla sicurezza degli edifici scolastici, dando piena e puntuale attuazione al decreto Casa Italia. 
Il Consiglio Generale, nel momento in cui prende avvio il percorso del 6° Congresso Nazionale CISL Scuola con le assemblee sui luoghi di lavoro, esprime l'auspicio che dal confronto capillare e diretto con gli iscritti possa scaturire una riflessione che consolidi l'identità dell'organizzazione attualizzandone il riferimento ai principi fondativi e ai valori di riferimento. In particolare sottolinea la necessità di ribadire con forza il significato e il valore di un'appartenenza confederale che costituisce un tratto essenziale e irrinunciabile dell’identità Cisl Scuola, come sindacato che agisce in autonomia e libertà per costruire equità, giustizia e coesione sociale. 
Sulla base di queste premesse il Consiglio Generale, assume e condivide l'obiettivo e l'impegno per una CISL trasparente e inattaccabile sul piano della correttezza ed eticità dei comportamenti, di cui si fa interprete e garante la segretaria generale Annamaria Furlan, cui la CISL Scuola ribadisce pertanto il proprio convinto sostegno. 
Il Consiglio Generale, infine, condivide la scelta della CISL di assegnare centralità al tema del lavoro nell'ambito della riflessione e del dibattito congressuale; la diffusa mancanza di lavoro, che colpisce soprattutto le giovani generazioni, pone una questione di civiltà nel momento in cui pregiudica l'esercizio di un pieno diritto di cittadinanza, minando le fondamenta stesse della coesione sociale. Apprezza a tal fine l'importante contributo di riflessione e proposta che la CISL ha dato col recente convegno "Per la persona, per il lavoro", e invita l'organizzazione a tutti i livelli a darne diffusione e valorizzazione anche all'interno del dibattito congressuale.
Indispensabile, inoltre, ricercare su queste tematiche un più diretto e immediato coinvolgimento della realtà giovanile, che proprio a causa della mancanza di lavoro rischia estraneità ed esclusione dalle sedi in cui si esprime la rappresentanza sindacale. A tal fine il Consiglio Generale dà mandato alla segreteria nazionale di promuovere specifiche iniziative aperte alla partecipazione attiva dei giovani, con particolare riferimento alle tematiche inerenti le politiche scolastiche e alle proposte che CISL e CISL Scuola possono mettere in campo per sostenere politiche attive del lavoro innovative, stabilendo una più stretta connessione tra i percorsi formativi e le prospettive professionali e occupazionali da costruire per le nuove generazioni.

Roma, 30 gennaio 2017

Approvato all'unanimità

 
 
 

POLITICA DEL LAVORO - PROPOSTE DELLA CISL

Post n°1012 pubblicato il 01 Febbraio 2017 da emmegisinda
 

"Per la persona, per il lavoro". Dieci proposte concrete della Cisl per una nuova politica del lavoro

28.01.2017 19:11

Con un’importante iniziativa, svoltasi il 26 gennaio all’Auditorium di via Rieti a Roma, la Cisl ha presentato un pacchetto di proposte in materia di lavoro, tema individuato come prioritario per l’impegno sindacale anche nella riflessione e nel dibattito congressuale avviato in questi giorni. “Nella parola lavoro – ha ricordato la segretaria generale Annamaria Furlan - si racchiudono gli elementi di solidarietà, equità, giustizia che sono alla base del nostro modello di comunità e della nostra Carta Costituzionale. Partire dal valore del lavoro, oggi, significa richiamare i Governi Europei e quello italiano in primo luogo a rimettere al centro le politiche della crescita, creando le condizioni per far cambiare all’Europa i suoi paradigmi economici che oggi tengono bloccato lo sviluppo. Vanno superati i vincoli europei che impediscono gli investimenti in infrastrutture, ricerca, innovazione, formazione”. 
Fare una nuova politica per il lavoro - ha proseguito - significa non lasciare nessuno solo. Nella quarta rivoluzione industriale che stiamo vivendo, ogni uomo e donna devono essere protagonisti in modo da partecipare ai processi produttivi a testa alta. Ed il sindacato deve essere capace di creare le condizioni perché vengano utilizzati gli attrezzi della conoscenza e della formazione. A cominciare dal tema dell’alternanza scuola- lavoro che deve diventare una esperienza importante, dove il valore del lavoro diviene anche un fattore di cultura”. 
Chiediamo al Governo – ha aggiunto Annamaria Furlan - di rispettare gli impegni perché il tema dei cambiamenti non deve vedere nessuno da solo in un paese dove la solitudine tra i giovani e gli anziani è un fatto terribile. Non trovare oggi un lavoro cambia i diritti di cittadinanza. A questo dedicheremo il Congresso nazionale della Cisl, perché questo è il tema centrale del paese. Non solo pane, ma anche le rose, gridavano un tempo le mondine. Il rispetto della dignità del lavoro, la sua qualità, devono diventare l’orizzonte del sindacato”. 
Le proposte della Cisl sono sintetizzate in un documento che elenca 10 concreti ambiti di intervento, tra i quali sono indicati come centrali anche la formazione continua e un efficace contrasto all’abbandono scolastico e universitario. 
I lavori del convegno ("Per la persona, per il lavoro"), cui hanno partecipato Mons. Longoni, (direttore dell’ Ufficio Nazionale per i problemi del lavoro della CEI), Roberto Rossini (Presidente nazionale ACLI), Giorgio Vittadini (Presidente Fondazione per la Sussidiarietà), Franco Riva (Filosofo, Università Cattolica), sono stati aperti da un’introduzione del segretario confederale Gigi Petteni.

 
 
 

VERSO IL CONGRESSO

Post n°1011 pubblicato il 01 Febbraio 2017 da emmegisinda
 

"Fare comunità, generare valori". E' il tema scelto dalla Cisl Scuola per il suo congresso

20.01.2017 08:47
Categoria: Congresso 2017 

Scuola, una comunità che genera valori. Questo il messaggio che farà da sfondo alla riflessione e al dibattito nel congresso della Cisl Scuola, il cui percorso si è avviato in questi giorni con le assemblee in tutti i luoghi di lavoro. Proprio oggi la segretaria generale Maddalena Gissi parteciperà all'assemblea degli iscritti che si svolge nell'istituto Duse - S. Girolamo in cui è titolare, a Bari. Scuola come luogo di responsabilità condivise, nella progettazione e nella gestione del lavoro, scuola come comunità che accoglie, istruisce, educa e forma attraverso l’apporto di professionalità diverse, alle quali le dimensioni della collegialità e della cooperazione conferiscono senso più pieno e maggior valore. 
"È il modello di scuola - afferma Maddalena Gissi - cui da sempre facciamo riferimento e che abbiamo sostenuto con forza nel confronto su progetti di riforma, da ultimo quello della Buona Scuola, improntati a logiche di segno diverso e opposto, di rafforzamento del decisionismo a scapito delle istanze partecipative; modelli in cui l’efficacia e la qualità del sistema si vorrebbero perseguire accentuando i fattori di competizione sia tra le diverse scuole che all’interno di ciascuna di esse". 
È un’idea di scuola che si lega a un’idea di società coesa e solidale, nella quale il valore dello stare insieme, del fare comunità scaturisce dalla consapevolezza di vivere destini comuni rispetto ai quali orientare i destini individuali. "Il tempo che viviamo - prosegue Maddalena Gissi - è segnato drammaticamente dal crescere di divisioni e disuguaglianza nelle condizioni di vita delle persone e nelle opportunità di crescita economica e sociale. Soprattutto il tasso abnorme di disoccupazione giovanile toglie a intere generazioni speranza e prospettive di futuro". 
Le drammatiche diseguaglianze che in ambito locale e ancor più globale sono sempre più evidenti e sempre meno occultabili sono “un veleno che inquina la vita sociale e mette a rischio la tenuta delle istituzioni e della stessa democrazia”. 
A un simile stato di cose occorre reagire: serve un riequilibrio, su scala planetaria, nella distribuzione delle risorse, serve una politica che abbia la capacità e la volontà di farlo, ma sono nel complesso le istituzioni, i modelli e i comportamenti sociali ad essere chiamati in causa. Scienza e tecnologie ci danno gli strumenti per farlo. Non dobbiamo distruggere la macchina di cui disponiamo, dobbiamo guidarla in modo diverso. 
"Tra le consapevolezze che dobbiamo avere - sostiene la leader della Cisl Scuola - vi è quella di un impossibile ritorno all’indietro, col ripristino delle condizioni preesistenti alla situazione di crisi che ci accompagna ormai da quasi dieci anni. I fattori che l’hanno generata, gli eventi che la caratterizzano, i fenomeni che la stanno rendendo esplosiva richiedono un livello alto di sensibilità sociale e politica, insieme a una capacità nuova di concepire e mettere in pratica lo stesso concetto di innovazione. Perché è ricerca di strade in gran parte sconosciute quella che ci toccherà fare, per raggiungere obiettivi che consideriamo essenziali: ricucire un tessuto sociale lacerato da iniquità e disuguaglianze, approdare a un’economia civile centrata sul primato del bene comune, per garantire a ogni persona dignità e piena cittadinanza"
Il contributo della scuola si rivela a tal fine decisivo. Si tratta infatti di concorrere a formare una vera e propria “nuova cultura”: nuova negli orizzonti che delinea, rafforzata nelle sue fondamenta valoriali, capace di produrre utopie concrete. La produttività che le si chiede sta nella sua capacità creativa e di cura. Generare valori è il compito che le si affida. Non da sola, perché tanti sono gli attori di un possibile e necessario nuovo rinascimento; ma è difficile non ritenerla luogo privilegiato per le risorse culturali e professionali di cui dispone e per la missione che svolge.

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