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ATAPALERMO LIBERO

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Messaggi del 16/03/2017

DOCENTI - RECLUTAMENTO

Post n°1033 pubblicato il 16 Marzo 2017 da emmegisinda
 

 

Gissi: reclutamento, sui precari un buon passo in avanti
C’è molto di quanto andavamo chiedendo da tempo nel parere espresso dalla Commissione VII della Camera sullo schema di decreto riguardante il reclutamento dei docenti. Non tutte le nostre richieste trovano pieno riscontro, ma per quanto riguarda le procedure che dovranno caratterizzare la fase transitoria, di passaggio verso il nuovo sistema del corso-concorso, si presta finalmente la giusta attenzione a tante situazioni di precarietà per le quali si danno concrete prospettive di stabilizzazione. In particolare per gli abilitati si costituirà una nuova graduatoria, da cui attingere per le assunzioni in ruolo una volta esaurite le GAE e le graduatorie concorsuali; per chi, pur avendo lavorato un triennio, non è abilitato, si prevedono specifiche procedure riservate di reclutamento.
Finalmente un giusto riconoscimento del lavoro svolto, del suo valore e della sua utilità; troppo spesso si dimentica che è anche grazie al lavoro di tanti precari se la scuola ogni anno può rendere regolarmente il suo servizio.  Soprattutto si evita che il limite dei 36 mesi per i contratto a tempo determinato produca gli effetti perversi che abbiamo più volte denunciato, facendo pagare al lavoratore i costi per l’abuso di lavoro precario.
Diamo atto ai parlamentari della Commissione di avere affrontato nel merito una questione complessa prestando ascolto e attenzione al contributo di chi, come il sindacato, ne conosce in modo approfondito per diretta esperienza aspetti e dinamiche, evitando approcci di tipo ideologico che in passato - e anche di recente - hanno finito per complicare i problemi anziché risolverli. Gli esempi potrebbero essere tantissimi. Non c’è dubbio che delineare percorsi attraverso i quali possa essere valorizzata l’esperienza lavorativa è l’unica strada per evitare che la questione sia affidata al contenzioso e alle sentenze dei tribunali.
Purtroppo le soluzioni individuate, per come è stata impostata la legge 107 da cui promana la delega esercitata, riguardano solo la scuola secondaria; un limite che abbiamo da subito denunciato e che in questa specifica circostanza può tradursi in una palese discriminazione, alla quale si dovrà porre assolutamente rimedio.
Roma, 16 marzo 2017
Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola
 
 
 

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO - USI E ABUSI

Post n°1032 pubblicato il 16 Marzo 2017 da emmegisinda
 

TRATTO DA CERIPNEWS: http://www.ceripnews.it/notizie.htm#node0393-alternanza-scuola-lavoro

Alternanza scuola-lavoro con abusi

CERIPNEWS// NOTIZIE//XVII//16-03-2017//06:00//NODE0393

Occorre effettuare monitoraggi ed ispezioni sull’alternanza scuola-lavoro perché fioccano le denunce di abusi. Lo scrive a chiare lettere la testata OrizzonteScuola.it precisando che in alcuni casi le aziende arrivano a sostituire i lavoratori con gli stagisti ed in altri casi si sarebbe verificato un taglio del monte orario dei dipendenti, con ovvia riduzione dei salari! In altri casi gli studenti vengono impegnati a fare pulizie delle stanze, pulire i pavimenti, fare fotocopie o portare il caffè  oppure imbustare panini e fare accoglienza ai clienti.
Pare evidente – afferma la nota Testata on line – che il Miur e l’Ispettorato del lavoro, ciascuno per la parte di propria competenza, devono intervenire  per contrastare a e sanzionare le situazioni anomale.
È da mesi che scriviamo in materia e ci vantiamo di essere stati i primi ad ipotizzare prima e denunciare dopo, questi fatti poco edificanti, forti dell’esperienza, non sempre positiva, vissuta dagli alunni impegnati negli stage di formazione previsti per gli Istituti Alberghieri, in presenza di tutor scolastici “disattenti” o solidali con imprenditori “disinvolti”, proprio per dirla benevolmente! (n.b.)

 
 
 

LSU - INCONTRO CON SOTTOSEGRETARIO.

Post n°1031 pubblicato il 16 Marzo 2017 da emmegisinda
 

TRATTO DA CERIPNEWS : http://www.ceripnews.it/notizie.htm#node0392-sottosegretario-de-filippo

CERIPNEWS//NOTIZIE//XVII//16-03-2017//06:00//NODE0392
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Il sottosegretario De Filippo incontra una rappresentanza degli ex Lsu
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Presto sarà insediato un tavolo di approfondimento e di ascolto di tutte le rappresentanze sindacali

Il sottosegretario Vito De Filippo ha incontrato al Miur una rappresentanza dei lavoratori ex Lsu (Lavoratori socialmente utili) e appalti storici, addetti alle pulizie nelle scuole. L'incontro ha riguardato in particolare la situazione occupazionale e le prospettive per il servizio e per i lavoratori del settore. Il Sottosegretario ha confermato il massimo interesse del Miur e del Governo sul tema e l'impegno ad affrontare nel brevissimo periodo le problematiche che si sono determinate anche a seguito di recenti sentenze e pareri come quello dell'Anac. Nel corso della riunione è stata confermata la massima disponibilità del Governo nell'individuare gli strumenti più idonei per offrire soluzioni definitive e strutturali sugli appalti di pulizia nelle scuole e sulla tutela dei livelli occupazionali. Anche a questo scopo sarà insediato un tavolo di approfondimento e sarà portato avanti l'ascolto di tutte le rappresentanze sindacali.

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ATA - INCONTRO MIUR

Dopo la pressante richiesta d'incontro da parte delle OO.SS e della CISLSCUOLA in particolare anche nell'incontro odierno il cui tema riguardava le reti scolastiche, il MIUR ha indetto un tavolo specifico sulle problematiche ATA per il giorno 22 marzo c.a. alle ore 10.00. 

 

 
 
 

BUONA SCUOLA - AUMENTO BURN OUT

Post n°1029 pubblicato il 16 Marzo 2017 da emmegisinda
 

 

Contro i rischi del burn out serve una strategia di prevenzione. Interessante convegno Cisl e Cisl Scuola a Bologna
15.03.2017 15:54

 

Non ci sono dati ufficiali aggiornati, ma sempre più docenti vanno in tilt per il crescente stress lavorativo, dovuto alle classi-pollaio, ai numerosi adempimenti burocratici e ad un sempre più complicato rapporto con le famiglie, in genere molto agguerrite e talvolta supportate da medici, psicologi e soprattutto avvocati. La Cisl dell'Emilia-Romagna, in un convegno dedicato al burn-out degli insegnanti - organizzato insieme alla Cisl Scuola regionale e a Irsef Irfed - che si è svolto oggi a Bologna, ha voluto richiamare l'attenzione su un fenomeno poco conosciuto ma a quanto pare sempre più evidente. 
"Dalle sedi sindacali dell'Emilia-Romagna sempre più spesso ci vengono richieste di aiuto dai docenti, tant'è che spesso i sindacalisti si trovano a dovere essere anche un po' psicologi. Di qui nasce l'esigenza di prevenire il fenomeno", dice la segretaria della Cisl scuola regionale Monica Barbolini. 
Si diceva della mancanza di dati certi: gli ultimi diffusi, spiega il sindacato, risalgono al 2004 e già parlavano di dichiarazioni di inidoneità degli insegnanti dovute nell'85% dei casi non a motivi fisici (come era la norma fino a non tanto tempo fa) ma psichici. Nel frattempo, la situazione non sembra molto migliorata. Anzi: a quanto pare il problema non riguarda più solo il corpo docente, ma anche il personale amministrativo e i dirigenti scolastici, soggetti alle conseguenze del "caos organizzativo" in cui versano spesso le scuole, al pressing delle famiglie, alle difficoltà dovute alle situazioni di disagio tra gli studenti. 
"Nella scuola si vive talvolta con fatica la relazione tra il personale e l'utenza, e questo può rendere ancor più pesante una condizione di lavoro che per diverse ragioni ha visto moltiplicarsi negli ultimi anni i fattori di complessità e di gravosità. Inevitabile che ciò possa avere in taluni casi qualche incidenza anche in termini di idoneità professionale", sottolinea Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl scuola. “Come in generale avviene per tutto ciò che riguarda la tutela della salute e della sicurezza – aggiunge – l’azione più efficace da svolgere è quella preventiva, che punta ad affrontare i problemi soprattutto rimuovendone le cause. Serve una vera e propria strategia di promozione del benessere organizzativo negli ambienti di lavoro e nella scuola, un obiettivo cui tendere sia nell’ambito della produzione legislativa, sia in quello delle scelte contrattuali, che ci vedono più direttamente protagonisti”. 
Da Bologna il sindacato rivolge un appello al ministero dell'Economia e delle Finanze, perché diffonda gli ultimi dati sul burn-out degli insegnanti, primo passo per mettere in campo opportune e adeguate misure di prevenzione.

 
 
 
 

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