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Liberi di vivere.

Post n°460 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da bustofresco
 
Tag: B.

(Breve racconto di fantascienza scritto da Bustofresco nel 2007 in occasione delle festività.)

 

  "LIBERI DI VIVERE"


Articolo pubblicato su Internet dal sito  "News dalla Terra today". 
NuovaRoma, 24 Dicembre 2608.

"Da quando la piaga della religione è stata completamente debellata dal pianeta, innumerevoli sono stati i benefici per l'umanità.
Nessuna persona sana di mente tornerebbe ora indietro a quel periodo oscuro della nostra vita; i libri di storia ci raccontano di leggende e superstizioni talmente radicate nella mente dei popoli che in molti ora stentano a credervi; il fanatismo e l'intolleranza favorivano le guerre tra chi credeva in un dio e chi in un'altro, e gli eccidi si ripetevano con talmente tanta frequenza e da talmente tanti secoli che erano oramai accettati come inevitabili; la scienza era tremendamente osteggiata, il progresso avanzava a passo di lumaca e le persone morivano come mosche.
Per fare un esempio, per festeggiare una di quelle leggende religiose, secoli fà in questi giorni la gente impazziva, spendendo ed indebitandosi, per comprare degli oggetti inutili e costosi  per poterseli poi vicendevolmente scambiare, si strappavano alberi dalla terra che si riempivano poi di palle colorate di plastica per gettarli nella spazzatura il mese dopo, ci si abbuffava di ogni genere di cibarie per giorni e giorni, ma quello che oggi lascia piu' perplessi è la totale indifferenza, noncuranza e mancanza di rispetto che veniva rivolta verso chi di fame e di stenti moriva davvero.

Ma vorrei ora soffermarmi su alcuni punti cardine dell'attuale situazione mondiale. 

La diffusione ormai globale del preservativo e di anticoncezionali a basso costo ha facilitato il naturale controllo delle nascite, favorendo cosi' il benessere di una popolazione non piu' in surplus rispetto alle risorse del pianeta ma integrata in esso; l'uso quotidiano dei moderni preservativi ha poi anche contribuito in maniera determinante alla distruzione definitiva delle malattie sessualmente trasmesse.
La scienza, non piu' ottusamente avversata, con la ricerca sulle staminali e sulle nanotecnologie ha fatto un balzo in avanti di millenni: non esistono piu'  i trapianti, sono le staminali che ricreano completamente in pochi giorni qualsiasi parte del corpo o qualsiasi organo danneggiato , mentre con le nanotecnologie si sono avuti enormi progressi nell'ambito della difesa ambientale, dello sviluppo e del benessere della popolazione.
Gli OGM, opportunamente studiati e migliorati e non piu' stupidamente contrastati, si sono rivelati la vera svolta epocale per le popolazioni che ancora soffrivano la fame: ora è possibile coltivare senza grossi problemi il grano o il melo o le patate nella steppa piu' brulla e secca del pianeta!!
Sembra incredibile, ma quante cose sembravano impossibili da verificarsi nel 1800!!!

La condizione femminile è radicalmente cambiata: ora l'uomo non puo' piu' farsi scudo della religione per usarle violenza o tenerla in secondo piano e sempre a lui succube e nessuno dà piu' credito alla storiella della costola di adamo! Tutto questo ha portato ad una effettiva parità di diritti e doveri: ella con grazia ed eleganza veste ed agisce come piu' le aggrada e ricopre serenamente qualsiasi ruolo le venga richiesto nella nostra società; nessuno è piu' obbligato ad accettare il vincolo forzato del matrimonio e uomini e donne vivono oramai insieme armoniosamente e in una simbiosi quasi sempre perfetta.

Ma il vero progresso lo hanno fatto le persone tutte, che ora non si sparano piu' a vicenda in nome di una religione fatta di vecchie storie e leggende mai provate, che ora godono appieno della vita e di tutti gli innumerevoli piaceri che ci concede, non piu' succubi dell'omofobia e della inspiegabile proibizione del sesso, non piu' costrette a vivere in Stati controllati dal potere temporale e quindi  non piu' sottomesse alle interminabili ed assurde superstizioni e alle irrazionali proibizioni religiose, non piu' costrette ad una vita di inammissibili rinunce con la vana speranza di un insensato "oltremondo", di uno stravagante "paradiso", di un folle "qualcosa dopo" che la scienza, la ragione e la realtà della vita dimostrano non esistere, non piu' abbindolati fin da bambini e costretti ad una educazione improntata all'insegnamento forzato della religione, insomma tutti finalmente liberi........liberi di vivere."
B.

 
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vergogna!!

Post n°459 pubblicato il 13 Dicembre 2009 da bustofresco
 

 

Un Paese svogliato viene spinto sull’orlo della guerra civile.
Un Paese ammosciato, chiuso nel proprio ambito privato, viene eccitato e avvelenato ogni giorno, con dosi sempre più massicce, al punto da spingerlo, come non accadeva da decenni, a odiare il prossimo suo più di se stesso.
Un Paese assediato da una minoranza di colore (ideologico) che gioca allo sfascio del Paese e del suo governo in tutte le sedi, interne e internazionali, giudiziarie e mediatiche.

È quel che accade nell’Italia del 2009 attraverso un fuoco incessante che passa dai giudici alle escort, dagli europarlamentari ai giacobini feroci del video, dalla politica fino alle loro milizie, armate di veleno che ulcerano redazioni, scuole, università, programmi e salotti.

(...) Ma lo spettacolo più feroce e preoccupante è in giro, nei luoghi pubblici.
C’è un Paese incattivito, dove le discussioni politiche un tempo s’animavano ma poi si spegnevano perché nella vita e nei rapporti umani ci sono tante cose oltre il conflitto politico. Adesso, invece, se ti scoprono con la maggioranza silenziosa degli italiani, se sentono che non sei d’accordo con la campagna di guerra di Repubblica e dei suoi congiurati contro Berlusconi, o se addirittura vedono che leggi il Giornale (se poi ci scrivi non vi dico), ti inceneriscono di un odio totale che ricorda gli anni di piombo. Si spezzano i rapporti.

Un Paese incupito, con una lugubre minoranza che sogna la morte biologica o civile del Nemico.
(...)E leggendo i giornali scopro toni di insulto e di offesa come non pensavo fosse più possibile nella nostra epoca fredda e cinica; toni da guerra civile con omicidio mediatico-giudiziario. Per fortuna la società è piena di vigliacchi e non si passa dalla violenza verbale a quella fattuale, ma gli ingredienti ci sono tutti.

Ecco io di questo accuso quella minoranza furiosa che vorrebbe vedere stecchito o detenuto Berlusconi per punire l’intero Paese, l’Italia, che a loro non piace; per dare una lezione a questi italiani merdosi, per dirla con un’espressione in voga. Ogni sondaggio che decreta il consenso in favore di Berlusconi solleva palate di sterco contro l’Italia e i suoi cittadini.
Non so quanto tempo potrà sopportare il Paese un clima del genere. Che è poi un clima innaturale, fuori stagione. Perché, almeno, ai tempi della guerra civile, si difendeva la vita, la dignità e la memoria di soldati al fronte o di figli mandati a morire in guerra, si disputava tra due visioni del mondo. E c’era la guerra, i bombardamenti, i rastrellamenti, insomma si pativa davvero. Un clima cruento, tra la vita e la morte, generava scontri mortali.
Qui invece ci stiamo scannando in clima di pace e benessere, per il Lodo o peggio per la D’Addario.

(...)Ma torno al clima feroce che ci sommerge per dire: si può giocare allo sfascio di un governo, di un Paese, di una convivenza civile e pacifica, solo per rovesciare il verdetto delle urne e distruggere un premier?

La cattiveria poi si riversa in ambiti laterali e diversi; tutto si fa più cruento e gridato, il ripensamento della storia, il rapporto tra religione e laicità, i temi della bioetica, la discriminazione e il vilipendio di chi non la pensa come noi... Questa è la vera barbarie dei nostri giorni.
Un tempo commettevano ferocie le rozze masse contadine e proletarie per fame, disperazione ed eccitazione rivoluzionaria; oggi invece sono milizie benestanti con titolo di studio superiore, bande armate di insegnanti, non di studenti; commando di borghesi che sparano nel nome della Cir, di Carlo De Benedetti e usano il passamontagna della Corte.

A proposito del Lodo Mondadori: come mai nessun magistrato si incuriosisce alle partite Olivetti piazzate ai ministeri, anche se scadute, per non dire dei registratori di cassa o alle miracolose compravendite alimentari di De Benedetti con i belgi? Al gruppo Rizzoli-Corriere della Sera ceduto a prezzi stracciati ad Agnelli e a tante curiose storie editoriali del nostro Paese che riguardano i maggiori gruppi editoriali, con banche e palazzinari? Gruppi con un peso politico, non solo d’affari. Perché nessuno s’interroga sui prodigi intorno alla telefonia, magari rilevate senza soldi e poi stravendute guadagnando soldi veri?

Tutto normale? Una guerra incivile attraversa i poteri e contagia il Paese.
Fermatela, prima che sia troppo tardi, quest’Italia barbara con la bava alla bocca, benché snob, che odia se stessa tramite Berlusconi, l’arcitaliano.


Estratto da un articolo di Marcello Veneziani su "Il Giornale" del 9 ottobre 2009.


 
 

 
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corazza

Post n°458 pubblicato il 10 Dicembre 2009 da bustofresco
 

 

Certe volte uno puo' apparire freddo e distaccato. In realtà, cio' che sembra imperturbabile self-control, è stanchezza soltanto.

Ci si abitua, prima o poi, a non farsi illusioni, e ti cresce addosso una corazza rugosa come un armadillo, una crosta erta per isolarti dalle lusinghe stridenti con cui è solito beffarti il mondo esterno, un filtro, capace di rallentare la discesa nella coscienza, sia delle buone che delle cattive notizie.....


Tratto dal romanzo di Rocco Fortunato " I reni di Mick Jagger" (Fazi Editore, 1999)

 
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Accanimenti (parte seconda)

Post n°457 pubblicato il 06 Dicembre 2009 da bustofresco
 

 

(...) Il collegio che ha condannato in primo grado David Mills è incompetente a giudicare Berlusconi perchè si è già pronunciato su un processo connesso.
La regola vuole in questi casi che i giudici si astengano e il presidente del tribunale nomini il nuovo collegio. Ieri mattina gli avvocati del Presidente del Consiglio si son trovati dinnanzi alla stessa Gandus, che pure si era astenuta fin dal 17 novembre.
Come mai?

Il presidente del tribunale ha rimesso gli atti alla stessa sezione (la decima) di cui fa parte il collegio che ha giudicato Mills.
Chi è la presidente della decima sezione?
La Gandus.
Chi ha formato il nuovo collegio che giudicherà Berlusconi?
La Gandus.

E' immaginabile che questo nuovo collegio si dissoci dagli orientamenti già fermamente espressi dal presidente della propria sezione? Al lettore l'ardua sentenza.

Chiunque abbia avuto tra le mani un processo sa inoltre che tra l'astensione di un collegio e la prima udienza con il nuovo collegio trascorrono in genere diversi mesi.
La Gandus ha fissato la data al 4 dicembre, la settimana prossima.

Ma questi esempi spiegano meglio di ogni altra cosa in che cosa consista la rincorsa tra processi ad personam e leggi ad personam. (...)


Estratto da un articolo di Bruno Vespa su "La Nazione", 28/11/2009.

 

 

 
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Minareti

Post n°456 pubblicato il 02 Dicembre 2009 da bustofresco
 

(......a parte il fatto che sono "fortemente" ateo e che quindi sono convinto che qualsiasi pensiero religioso sia evidentemente falso e  nocivo e inutile e dannoso per tutte le società del mondo intero.....)

 

 

Vorrei proprio votarlo anche in Italia un referendum sull'invasione islamica (perchè di questo si tratta...), sulle moschee, sui minareti e quant'altro riguardi questa religione profondamente intollerante e storicamente feroce....anzi, scommetterei anche sul risultato.....
B.

 
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Maturare

Post n°454 pubblicato il 26 Novembre 2009 da bustofresco
 

 

Maturare vuol dire occuparsi di piu' del nostro mondo interiore, diventare piu' introversi, piu' profondi, scoprire potenzialità e interessi che quando eravamo giovani non potevamo coltivare, perchè troppo presi dagli affanni della vita, dal lavoro, dai figli, dagli attaccamenti, dalle perdite di tempo, dai luoghi comuni.
Invecchiando si diventa semplici, concreti, liberi dalle mode, saggi.

Mai frase è piu' sbagliata di questa: -Ormai, alla mia età.....-.  L'età matura nasconde veri tesori, e soprattutto permette l'incontro piu' magico che esiste: quello con te stesso, con la tua intimità, che porterà a vedere le cose da fuori, senza il coinvolgimento degli anni giovanili, con lo sguardo di chi conosce la vita.

Non potrai trovare questi tesori se sei li' a inseguire un ideale di bellezza effimera, se ti metti a rincorrere il mito dell'eterna giovinezza.
I Saggi insegnavano che l'età matura è quella giusta per realizzare l'unico "lifting" che conta: quello con la tua intimità, con il tuo nucleo, con la tua essenza....


Tratto da "Le piccole cose che cambiano la vita" di Raffaele Morelli  (Mondadori 2006)

 
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Attrito

Post n°453 pubblicato il 18 Novembre 2009 da bustofresco
 

 

Ecco, tutto quello che facciamo con noncuranza, tanto per farlo, come automatismo, non vale niente: sono momenti della vita persi, sprecati perchè non c'è partecipazione.

Siamo assenti, non siamo veri. Siamo assenti a noi stessi.

Ogni corpo, per noi, deve opporre resistenza. Quando in ogni minima azione c'è un attrito con la realtà, un contatto fisico che conta, la vita ci passa dentro con piu' sangue, e allora abbiamo piu' pienezza.

 

Tratto da "Il male è nelle cose" di Maurizio Cucchi (Mondadori 2005)

 
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...ma chi ti ha dato la patente?!?!?

Post n°452 pubblicato il 08 Novembre 2009 da bustofresco
 
Tag: B.

 

......chissà che saranno quelle graziose striscie che solcano la strada, a volte dritte a volte frammentate, a volte bianche a volte gialle.....eppoi tutti quegli operai che periodicamente si affannano a ridipingerle belle splendenti.....faranno forse parte dell'arredo urbano come le aiole in mezzo alle rotonde?

......ma non vorrai mica che anche loro facciano parte della "segnaletica stradale" come gli stop e i dare precedenza?!?.....buffo pero', sembra quasi che una doppia linea bianca nel centro della carreggiata mi voglia dire: -"ehi, non mi oltrepassare, fai come se fossi un muro!"-.....sembra quasi che quelle enormi frecce disegnate per terra "impongano" una direzione di marcia ben definita.....

......e sembra quasi che nelle rotonde mi vogliano guidare per affrontarle nel giusto modo!.....(già, le rotonde....che strane anche quelle...giro giro tondo, casca il mondo,....chissà a che servono....mah!....pero' che belle le aiole al centro!)
B.

 
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Accanimenti (parte prima)

Post n°451 pubblicato il 01 Novembre 2009 da bustofresco

 

I giudici sono sul piede di guerra.

Non è una novità. Lo sono da tempo, più precisamente dal 1994 quando Berlusconi scese in politica e impedì ai comunisti (allora lo erano davvero), usciti indenni da Tangentopoli, di prendere il controllo del Paese.

Ieri però si sono agitati parecchio, affermando che il Cavaliere si vuole sottrarre alla giustizia attraverso nuove leggi che lo salvino dai processi presenti e futuri. Ci vuole davvero coraggio a sostenere questa tesi considerato che il premier è forse l’uomo più indagato al mondo. In questi ultimi quindici anni contro Berlusconi sono stati aperti 109 processi, fissate 2.500 udienze, effettuate 530 perquisizioni.
E praticamente tutti atti giudiziari per fatti precedenti alla sua entrata in politica.
Ogni atto, affare e transazione del gruppo Mediaset-Fininvest è stato passato al microscopio, ricostruito ad anni di distanza.

Nessun malfattore, criminale, serial killer, ma anche nessun imprenditore grande o piccolo è mai stato sottoposto a tale trattamento che all’interessato, cosa non secondaria, al momento è costato oltre trecento milioni, seicento miliardi di vecchie lire, in avvocati e consulenze.
Il più delle volte Silvio Berlusconi è stato chiamato in causa non direttamente ma in quanto capo di un impero con oltre cinquantamila dipendenti dei quali, secondo l’accusa, non «poteva non sapere» eventuali malefatte. Teoria mai applicata nei confronti di altri industriali, Agnelli e De Benedetti (tanto per non fare nomi), che sono così usciti indenni dalle disgrazie dei loro rispettivi gruppi.

E questo sarebbe un uomo che vuole «sottrarsi alla giustizia»? Sarebbe meglio dire che questo uomo è braccato dalla giustizia con un accanimento senza precedenti. Tentare di divincolarsi, oltre che umano dovrebbe avere almeno l’attenuante della legittima difesa.
E invece no.

Pur di inchiodarlo l’accoppiata diabolica giudici-politici è riuscita anche nel capolavoro di togliere alle persone che guidano il Paese qualsiasi filtro, cioè immunità temporanea, nei confronti della magistratura. Che ora può decidere chi e come deve governare senza nessun controllo o mediazione.
Ma la casta delle toghe non si accontenta ancora. Vuole di più, cioè sostituirsi anche al Parlamento e decidere quali leggi debbano essere approvate e quali no. Non dico all’università, ma alle scuole elementari ci insegnano che ci sono tre poteri distinti: governo, Parlamento e magistratura. Il primo propone, il secondo legifera, il terzo controlla. Oggi scopriamo che non è più così: i controllori vogliono arrogarsi il diritto di decidere le leggi, a partire da quella che li riguarda più da vicino, cioè la riforma della giustizia. Eppure non ci vuole un esperto per decretare che i nostri tribunali non possano più andare avanti così, che oggi chi incappa nelle reti della legge affronta un calvario infinito, che anni di politica invasiva, impicciona e debole hanno permesso alla casta dei magistrati di diventare il primo partito della sinistra italiana.

Ieri, contro la possibilità che il Parlamento affronti la questione di petto, nei Palazzi di giustizia è riecheggiata la parola «sciopero». Come accadde nelle fabbriche della Fiat quando Cesare Romiti tentò di rimettere mano a qualità e bilanci dell'azienda, come urlano gli studenti quando la Gelmini prova a far passare il concetto che chi non studia deve essere bocciato, come fanno i ferrovieri che vogliono l’aumento nella busta paga.

L’obiettivo è chiaro: gettare il Paese nel caos e addossare anche questa colpa a Berlusconi. Ma di che cosa hanno paura questi giudici? Di non poter più condannare il cattivo di turno? Non credo. Con Berlusconi ci hanno provato 109 volte e non ci sono riusciti con le leggi, i poteri e i privilegi attuali. In realtà temono di dover tornare a fare semplicemente il loro lavoro, per il quale sono lautamente pagati. Un governo, direi un’intera classe politica che si rispetti dovrebbe andare avanti diritta sulla sua strada senza farsi spaventare o peggio ricattare come un Marrazzo qualsiasi.

Costi quel che costi.


Articolo di Alessandro Sallusti su "Il Giornale", 30/10/2009.

 
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Staminali.

Post n°450 pubblicato il 28 Ottobre 2009 da bustofresco
 

 

Boston - La notizia è di quelle cui non siamo abituati: la ricerca scientifica italiana, le sue competenze e le sue scoperte, per una volta arrivano prima dell’America e osano addirittura "sfidare" il gigante a stelle e strisce. Tutto ciò si verifica a Boston , nel cuore dell’innovazione made in Usa, dove ha aperto i battenti la Biocell Center Corporation. Il primo centro d’America  - quattrocento metri quadrati su un unico piano - in cui raccogliere e crioconservare le staminali prelevate da liquido amniotico è un prodotto del made in Italy. E' bene ricordare che si tratta di staminali amniotiche prelevate durante l’amniocentesi, tecnica che non comporta alcuna variazione del metodo consueto di effettuazione dell’esame diagnostico e pertanto è eseguibile senza rischi, né particolari complicazioni, da ogni ginecologo.
 
(...) La Biocell Corporation è la prima realtà Oltreoceano in cui sarà possibile crioconservare le cellule staminali prelevate da liquido amniotico di tutte quelle mamme che, per altri motivi, hanno deciso di sottoporsi all’amniocentesi. "Soltanto 3 cc di liquido amniotico che solitamente vengono eliminati per stipulare un’assicurazione sulla vita dei nostri figli e non solo. Tali cellule, infatti possono essere utilizzate sia dal legittimo "proprietario" ma anche dai suoi familiari, a seconda del grado di compatibilità".


Estratto da un articolo de "Il Giornale", 28/10/2009.

 
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Materialismo

Post n°448 pubblicato il 22 Ottobre 2009 da bustofresco
 

 

Nelle correzzioni c'è una bella studentessa, si chiama Melissa, è un tipo di destra. A un certo punto parla col professore e gli dice che non ne puo' piu'- che non se ne puo' piu' - di gente che appena uno si diverte, o ha successo in azienda, o diventa ricco, lo giudica orrendo e disgustoso.
Si', dice che non capisce perchè il denaro debba sempre essere considerato dagli "intellettuali" qualcosa di negativo, che quelli di sinistra sono capaci solo di dire che perseguire certi scopi è male, e roba del genere.

Come dire che non se ne puo' piu' di un certo moralismo, di un'ideologia che considera un valore solo il sacrificio, il dovere, il lavoro in sè per sè, e forse persino il dolore, la rinuncia.
Poco diverso dai preti, insomma....

Ecco, amici, non ha ragione questa piccola stronza? Che cosa ci predicano, in fondo, come alternativa alla merda catodica e alla giungla? Un sano materialismo dovrebbe proporre la gioia dell'esserci in modo solidale, secondo moralità nuove e piu' autentiche.

Altro che croci da portare e sacrifici. Cerchiamo di godercela come si deve, da gente perbene e solidale, anche perchè la solidarietà conviene, nell'economia umana....

Tratto da "Il male è nelle cose" di Maurizio Cucchi (Mondadori 2005)

 

 

 
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.......

Post n°447 pubblicato il 18 Ottobre 2009 da bustofresco
 
Tag: Inter

 
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Opinioni

Post n°445 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da bustofresco
 

 

 

Gli uomini sono agitati e turbati non dalle cose, ma dalle opinioni ch'essi hanno sulle cose.
Pertanto, quando noi siamo turbati o afflitti, non dobbiamo pero' accagionare gli altri, ma si' veramente noi medesimi, cioè le nostre opinioni.

Epitteto

 
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Se i professionisti «Anti Cav» tifano per Silvio.

Post n°444 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da bustofresco
 

 

 

Per un attimo hanno tremato accanto ai Bondi, ai Gasparri, ai Bonaiuti e ai berluscones più accesi.
Hanno sentito un brivido lungo la schiena, hanno avuto paura. Per un istante si sono sentiti smarriti, perduti, pervasi da un turbamento cupo svanito, buon per loro, con il rassicurante sbotto del premier: «Andremo avanti più forte di prima, farò vedere agli italiani di che pasta sono fatto».
Sollievo: evvai, il Cavaliere non molla. Erano in tanti a farsela sotto per un eventuale ma fantomatico sfogo di Berlusconi di segno opposto: basta, questo Paese è ingovernabile, getto la spugna.

No, a trepidare non erano ministri o parlamentari pidiellini ma l’esercito degli antiberlusconiani, i professionisti anti-Cav, i militanti del «salviamo l’Italia dal regime».

Per un baleno si sono sentiti perduti i Santori, i Floris, le Dandini, i Fazi, le Annunziate. Hanno pensato: e ’mo chi ci guarda più? Si sono visti privi di appeal, di share, di audience: nessuna D’Addario da intervistare, nessun «dittatore» da sbeffeggiare, nessuna sit com da imbastire sui cessi del palazzo del potente. Si sono impauriti pure i Crozzi e i Bertolini: e poi chi prendiamo in giro? Casini? Sai che meraviglia.

Soltanto Vauro era tranquillo: tanto lui le vignette per sghignazzare sui morti le farebbe comunque.

Si sono spaventati i D’Avanzi, i Mauri, le Concite, gli Scalfari: come riempire le decine e decine di pagine dei nostri giornali? Sparirebbero le dieci domande, le articolesse sul Paese allo sbando, le inchieste sulle veline, le interviste alle Noemi. Si sono atterriti i Travagli, i Gomez, i Furi Colombi, i Padellari. Ma come? Proprio adesso che abbiamo pure investito un po’ di quattrini per dare alle stampe il foglio delle procure anti Cav... Ora chi ci compra più?
Se la sono fatta sotto anche i Grilli, i Panchi Pardi, i Flores d’Arcais. Come richiamare la gente in piazza? Per mandare a «vaffa» un Montezemolo qualsiasi le adunate oceaniche te le scordi e sul blog va a finire che non ci va più nessuno.

Si sono allarmati pure i Greco, le Boccassini, i Colombo, gli Scarpinati, gli Ingroii, le Gandus. Sì, si sono visti sollevati di un po’ di lavoro ma vuoi mettere spaccarsi la schiena su faldoni che riguardano il criminale più pericoloso della storia italiana? E poi i titoli sui giornali, la notorietà, i capitoli sui libri dei Travagli e dei Gomez. Si sono visti piegati in due a scovare delinquenti veri. Orrore.

Si sono sbigottiti i Siddi, i Rodotà, gli Zagrebelski, i Corderi, gli Umberti Echi: persi nella loro ansia di firmare appelli per la libertà di stampa a un passo dal decesso. E ora che cosa firmiamo? I muri?
Pare abbiano tremato pure gli Zappadu, vistisi condannati a fotografare in Costa Smeralda soltanto tramonti e delfini. Se la sono vista brutta persino i Di Pietri, i Donadi, i Leoluchi Orlandi che, dopo aver già utilizzato Hitler, Mussolini, Saddam e Pinochet avevano pure scovato Ceausescu, Ho Chi Min e Milosevic da paragonare a Silvio. Sbigottiti anche i Nanni Moretti e i Micheli Placidi. Già pronti a lucidare nuove pellicole sul mito del sessantotto e sull’orribile Caimano. Vuoi mica fare un film su una storia d’amore?

Preoccupati pure i Celentani, le Claudie Mori, i Vecchioni, le Fiorelle Mannoie, gli Ivani Fossati e i Guccini. Sai che noia un concerto senza neppure una critichella, un piove governo ladro? Dicono che la paventata notizia abbia persino varcato le Alpi e sia arrivata, lassù a Bruxelles, pure alle orecchie di Schultz. Pare si sia messo a piangere: «E adesso? Cosa faccio?».

Poi, in televisione, Berlusconi ha tranquillizzato tutti: animo, compagni! Il vostro posto di lavoro è salvo.


Articolo di Francesco Cramer, "Il Giornale", 9/10/2009.

 
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Nemici

Post n°443 pubblicato il 06 Ottobre 2009 da bustofresco
 

 

 

Perdona sempre i tuoi nemici, nulla gli dara’ piu’ fastidio.

Oscar Wilde

 
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La cultura di destra

Post n°442 pubblicato il 30 Settembre 2009 da bustofresco
 

 

 

Trovatemi anche un solo libro di storia del Novecento italiano che citi, chessò, un articolo della rivista di Renzo De Felice, o di Francesco Perfetti. Oggi dico, non trent’anni fa.
In questo senso, dal punto di vista strettamente culturale, la destra non è mai esistita, e non esiste neppure ora. Io non so se ultimamente la situazione si sia aggravata, non ho prove per dirlo, ma di certo non è migliorata rispetto al passato.
Anche nella civile, tollerante e pluralista Lombardia certi giornali - non dico Libero che è considerato qualcosa di folkloristico - sono ritenuti fascisti. Il paradosso è che la gente “semplice” li trova anche interessanti, la gente “acculturata” invece fogliacci di cui vergognarsi.

Il motivo? La nostra classe intellettuale, dalla Resistenza in avanti, ha costruito sulla pregiudiziale dell’antifascismo - a volte a ragione a volte marciandoci sopra - il dogma che la loro sia la parte migliore. Sempre e comunque. A partire dall’opera dello stesso Luigi Einaudi, tutto ciò che nella cultura italiana non scorreva nell’alveo del grande fiume che sfocia nell’estuario della “libertà” e della “felicità” socialista, era - ed è - indegno di far parte della Storia. Si è trattato di una delle operazioni tragicamente più lucide e più proficue dal punto di vista politico mai verificatesi in un Paese occidentale.
Di cui paghiamo ancora le conseguenze.

Tratto da un articolo su "Il Giornale" (7/2009) dello storico Roberto Chiarini.

 
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La lingua del Corano inganna i musulmani.

Post n°441 pubblicato il 25 Settembre 2009 da bustofresco
 

 

 

Il mondo islamico fatica a essere democratico.
Fatica a scindere la politica da una religione invasiva, che odia il presente e predica l’eterno ritorno alla umma coranica (l’originaria, e mitica, unità dei credenti). E tutto questo non per colpa di un passato colonialista di marca occidentale (che ha semmai altre responsabilità), ma a causa di una struttura culturale chiusa e, da secoli, volta a bloccare la creatività per sottoporla al controllo dei potenti, dei «profeti di Dio» di turno, che si sforzano di controllare e reprimere ogni dissenso intellettuale.

La manciata di concetti che abbiamo scritto in queste poche righe, nonostante sia suffragata da un gran numero di prove, esplosive e sanguinose, è sufficiente a scandalizzare la maggior parte dei ben pensanti che predicano l’equivalenza delle civiltà e sono sempre disposti a scaricare sull’Occidente la colpa primigenia di tutte le nequizie del nostro pianetino, sempre più globale.
Espresse nella loro semplicità, queste idee bastano a farsi tacciare di razzismo culturale, a vedersi ricordare con piglio furioso che la Cordoba musulmana aveva diversi chilometri di illuminazione pubblica quando Londra era un tugurio fangoso.

Peccato che a ricordarci che la situazione è descrivibile proprio in questi termini, sperando magari che l’Occidente abbia un atteggiamento più consapevole, sono proprio i più avveduti e i più laici degli intellettuali nati all’ombra della Mezzaluna. Come, a esempio, Moustapha Safouan, eminente psicologo egiziano.
Parlando dei Paesi di lingua araba, il professore non ha dubbi sul fatto che la mancanza di libertà derivi da una censura intellettuale connaturata alla storia del Medio Oriente.

«La storia politica europea si è costituita sul modello greco, la sovranità, il potere deriva dal consenso dalla gente... In Medio Oriente il modello è rimasto un altro. È quello degli antichi egizi, dei sumeri, la sovranità viene da Dio... Con il tempo il divino ha smesso di essere il monarca, è diventato il libro del Corano».
E quindi la parola scritta è diventata una delle ossessioni dei governanti o dei gruppi politici musulmani: «Controllando la scrittura, dividendo con forza l’arabo classico, dei colti, dalla lingua parlata si è riusciti a impedire qualsiasi contagio delle idee».

E questa non è una realtà ancestrale, ma qualcosa che accade anche ai giorni nostri: «La lingua parlata è nei Paesi arabi diversissima da quella scritta dai giornalisti e dagli scrittori. Moltissima gente resta esclusa. Semplicemente non è in grado di leggere i libri che vengono tradotti a uso e consumo delle sole élite. Da pochissimo la diffusione dei media come la televisione ha iniziato a cambiare questo stato di cose. Ma la maggior parte della popolazione è ancora “muta” e “sorda”, senza possibilità di imparare».

(..) Retaggi di apertura che il terrorismo o i governi autoritari cercano di eliminare esattamente come cercano di mantenere l’arabo vivo e parlato assolutamente lontano dallo spazio della scrittura. In modo che i più restino esclusi dal mondo.
Che ai più resti solo la frase meno bella del Corano: «Questo è il libro su cui non ci sono dubbi».


Estratto da un articolo di Matteo Sacchi, "Il Giornale", 19/9/2009. 

 

 
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Afghanistan

Post n°440 pubblicato il 18 Settembre 2009 da bustofresco
 
Tag: B.

 

 

Non facciamoci abbindolare dalla immediata strumentalizzazione dei sinistri sui nostri caduti in Afghanistan.
I nostri valorosi soldati fanno parte di un contingente formato da vari paesi che rispondono direttamente ad organismi internazionali che perseguono la pace tra i popoli, non la guerra; la nostra è una "missione di pace" perchè non siamo in guerra con l'Afghanistan ma stiamo cercando di migliorare le sue pessime condizioni di vita portandogli la democrazia che loro storicamente non conoscono, non siamo noi che uccidiamo le persone con le bombe....ma nello stesso tempo ad una fucilata come dobbiamo rispondere, con un mazzolin di fiori?

La missione internazionale in Afghanistan ha, come obbiettivo principale, quello di dotare il paese di una governance efficace, promuovendo libere elezioni, primo passo fondamentale per la nascita di una democrazia, a cui deve seguire la creazione di un parlamento con una maggioranza ed una opposizione che promulga le leggi e una polizia che le fà rispettare, fino ad arrivare finalmente ad una pace sociale che permetta in tutta legalità gli investimenti in infrastrutture ed industrie (anche e soprattutto da parte di partner stranieri...).

Tutto questo porta all'indipendenza finanziaria, commerciale e democratica del paese, porta alla riduzione della disoccupazione e al conseguente benessere diffuso tra la popolazione e, direi fatto non trascurabile, evita il flusso migratorio costante verso il ricco occidente.....quante persone, avendo il lavoro e la pace a casa propria si imbarcherebbero in una migrazione rischiosa e piena di incognite come succede ora nel mondo?
B.

 
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Robin Wood

Post n°439 pubblicato il 13 Settembre 2009 da bustofresco
 
Tag: B.

 

 

Con l'imposizione fiscale da paura esistente in Italia, ancora ci stupiamo se i capitali vengono dirottati all'estero verso banche compiacenti?
E voi che fareste del vostro "gruzzolo", lo mettereste al sicuro in Svizzera o ve lo fareste mangiare dalle tasse in Italia?

...e siamo ancora veramente convinti che la "teoria di robin wood" (togli ai ricchi per dare ai poveri), cosi' ben radicata nella malsana ideologia di sinistra, sia la soluzione di tutti i mali? Non è forse questa un'altra delle ragioni per cui i capitali, invece che essere re-investiti in Italia in nuove realtà industriali o agricole o quant'altro (aumentando di riflesso posti di lavoro e benessere per tutti...!) vengono lasciati a "marcire" in banche straniere?
B.

 
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Di nuovo,silenzio...

Post n°438 pubblicato il 09 Settembre 2009 da bustofresco
 

 

 

Di nuovo, silenzio.
Chiudo gli occhi, le palpebre non mi proteggono dalla luce, il sonno mi sta camminando in corpo pero' arrivato alle tempie si scioglie. Ma è tanta la stanchezza che anche la paura non fa piu' presa, come uscita da me, non piu' la solita paura nel cuore e nei nervi ma un'altra, dilatata e in attesa per l'aria della stanza, tra tutte le fessure di questa casa....

Tratto da "Un'anima persa" di Giovanni Arpino (1966)

 
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