Creato da Khristabel il 19/12/2006
Le pagine virtuali che parlano di Lui e me,un Diario intriso di ragione e sentimento
 

 

Post N° 81

Post n°81 pubblicato il 12 Novembre 2007 da Khristabel

Mi viene da piangere



.Ho paura.
 

 
 
 

Auguri anche a te Amore mio

Post n°80 pubblicato il 09 Novembre 2007 da Khristabel

Quasi 2 anni e mezzo fa ci siamo conosciuti...per 1 anno ci siamo fisicamente aspettati...il 26 Febbraio mi hai detto per la prima volta Ti Amo e il 9 Settembre finalmente ci ha visti una stretta all'altro.Una data che segna l'inizio concreto della nostra magica Favola...

A:Emanuela
Da:Ivan

Amore mio,

per due lunghi anni ti ho inseguito, ora che finalmente ti ho tutta mia non
lascerò che niente e nessuno ci divida.
Ci saranno sicuramente delle
difficoltà, ma lo sai meglio di me, siamo fatti per stare assieme.
Ora sono
2 mesi, io spero che arriveremo al punto di non contarli più, gli anni...
Ti
amo da impazzire ogni giorno di più e che questi 2 mesi siano solo la Genesi del
nostro amore...

Per sempre tuo,


Ivan

 
 
 

19-21 Ottobre 3 (ed ultima) parte

Post n°79 pubblicato il 04 Novembre 2007 da Khristabel

Finito di pranzare abbiamo deciso di metterci sul divano a guardare
assieme il Gran Premio.Non si tifava per nessuno ma c'era l'aspettativa
di vedere una serie di incidenti atti a concludere una Gara che avrebbe
poi premiato Raikkonen (ammesso che si scriva così).

E' stata troppo dolce la maniera in cui abbiamo guardato la tv.

Io ero abbracciata a te,col capo sul tuo petto e le nostre mani che si
accarezzavano continuamente.Le nostre gambe erano incrociate tra loro e
tu ogni tanto mi guardavi e mi porgevi un tuo dolce
bacio.Ridevamo,scherzavamo,ci coccolavamo...e finita la Gara siamo
tornati in camera tua.

Avevo un sonno pazzesco...avrei voluto dormire un paio di ore
almeno,giusto per ripristinarmi un po',ma quella Domenica costituiva
l'ultimo giorno da trascorrere interamente con te.Quindi,una strigliata
agli occhi e potevo andare avanti.Hai acceso dal computer Radio 105 e
mi sono ammazzata dalle risate per un Dj che si divertiva a fare delle
telefonate a persone a cui diceva di essere Satana.

Nel frattempo,ti ho levato la maglia.

Ti ho detto di darmi le spalle e poco dopo ti sono salita addosso.So
quanto tu possa soccombere al contatto con le mie mani...adesso volevo
farti proprio impazzire.Ho cominciato ad adagiare i miei polpastrelli
che lievi ti scivolavano lungo la schiena sino alla vita...ogni tanto
le mie unghie ti rabbrividivano...ed ogni tua espressione era
testimonianza del mio successo.

Hai cominciato a giocare,mi hai detto di stare attenta a quello che
avresti potuto farmi te invece...e ti sei girato di scatto,lasciandomi
cadere di schiena sul letto.A quel punto non c'era più spazio per
sedurti...avevamo voglia di Noi.



Fa freddo.Sono trascorse almeno 4 ore in quella camera e quando ne usciamo cominci a chiedermi:



"Cosa vuoi fare stasera?"




"Bha,sinceramente non lo so...ieri era sabato e la città non era delle
più attive,figurarsi di domenica sera cosa sarà...poi si gela,ma stare
a casa..."




Ed io davvero non sapevo cosa ne avrei fatto di quella serata.Non sapevamo neanche dove andare,così,dici:



"Potrei chiamare S.
(una sua collega stagista) lei il Centro l'ha visto più di me,magari ci suggerisce qualche locale."



"Ah ecco..."

"Oppure A. uno mio collega che se n'è andato qualche mese fa da Torino...però cosa faccio vedere che lo chiamo all'occorrenza?!Chiamo S. dai"

"Si ok,fai"

E' vero che sono gelosa...ma è difficile non esserlo pensando che questa quà,secondo quello che tu mi hai detto,in ufficio non fa che parlare male del suo fidanzato e agli stagisti spesso chiede di te.La chiami,io vado a lavare i piatti del pranzo e mentre sei al telefono annuisco con espressione stizzita.Ci scherzi su per il mio atteggiamento indisposto e poi vai a lavarti per prepararti ad uscire.

(Perchè io secondo te davvero andavo dove la signorina ci aveva suggerito di passare la serata...)
  Sei uscito dal bagno,io avevo levato tutto di mezzo e di là ho raggiunto il salone.Mi hai detto che il bagno era libero ed io:

"No,non voglio più uscire"

"Perchè scusa?"

"Fa freddo ed in fin dei conti non mi va"

"Ma se mi hai detto 5 minuti fa che..."

"...che niente,non ti ho detto nè sì nè no"

"Ce l'hai per S. vero?"

Ovvio!Avevi un altro collega da chiamare e tu quella sera decidi di optare per la signorina...Mah.Ti siedi accanto a me e mi domandi del perchè faccia così.Mi dici di smetterla e che il suo numero lo avevi perchè tutti in Azienda sono soliti scambiarselo per casi di necessità.
(vorrei vedere questa per quali tipi di necessità potrebbe mai chiamarti...)
Ti dico di non riempirmi la testa e quando faccio per andare in bagno a lavarmi, visto che insistevi nel fare storie,mi blocchi mettendo la tua gamba sul mobile che m'impediva di passare.

"Volevi uscire no?!Bene io mi lavo!Lasciami passare"

"Io non voglio uscire,non capisco perchè adesso tu debba prendertela per quella...mi hai sentito carino al tel?Non credo"

Non mi lasciavi passare.Allora ho deciso di fare il giro del tavolo,dirigermi verso la camera per prendere le mie robe ma tu ti sei alzato e mi hai inseguita dicendomi di smetterla.

(ma poi,chi me lo diceva che questa non avrebbe raggiunto il posto...la curiosità di vedere me e di incontrare lui erano buone motivazioni...cosa che a lui ho risparmiato di dire perchè sarei
sembrata più paranoica che una donna che prevede altre donne...)

Per di più,avevo i piedi che mi facevano male...restare a casa era un bene anche per quello.So che ho fatto i capricci...ma io volevo tenerti solo per me e non rischiare stupidi inconvenienti.
Abbiamo preparato i nostri letti e hai messo un dvd al pc che abbiamo visto ancora una volta abbracciati l'una all'altro.Forse eri innervosito dalla precedente discussione...ma ho fatto del mio meglio per non fartici pensare...

Lunedì mattina.La sveglia suona prestissimo.Ho un magone,credo che di lì a poco sarei potuta scoppiare in un fiume di lacrime.
Stavo per partire.
Vai in bagno prima te poi io.Mi baci,mi abbracci a non finire...ti lascio una mia coperta e chiudo la valigia che già eravamo vestiti.
Mi prepari una spremuta d'arancia ed insieme la beviamo.
Chiudiamo la porta e in strada è ancora notte.Non parlo molto,tu mi dici che mi ami da impazzire ed io tento di registrarmi alla mente ogni singolo attimo...
Siamo alla Stazione ed il mio treno è già là.
Mi sistemi la valigia e mi accompagni dinanzi alla porta da cui saresti sceso poco dopo.

Pochi attimi che non scorderò mai.

Mi abbracci.
Mi baci più che puoi.
E dici:

"Ti amo,ti amerò per sempre"...Avevi un'espressione seria e fissa nei miei occhi che non scorderò mai.

Più tardi,mentre ero ancora in viaggio,un tuo sms dall'ufficio:

"Ah...mi son connesso a MSN...Il mio nick:Ivan...senza un pezzo di me..."

Non so come abbia trattenuto le lacrime durante tutto il tragitto.Una volta a casa,mi scrivi:

"Leopardi nei suoi appunti (lo Zibaldone si chiamava se non erro),quando ancora il suo era un pessimismo storico,disse che un piacere,se molto intenso,non potrà mai essere duraturo,mentre per avere un piacere che duri a lungo per forza di cose non potrà essere così intenso...Io condivido,ma fino a che per storico intendiamo una storia che non comprende te,unica emozione duratura ed ogni giorno più intensa...Si vede che Leopardi non ti ha mai conosciuto...Ti amo"

Anche io.

Non immagino Futuro senza di te.

 
 
 

19-21Ottobre 2 parte

Post n°78 pubblicato il 31 Ottobre 2007 da Khristabel

Hai rotto il silenzio girandoti un attimo e dicendomi,ad alta voce:

"Io non capisco perchè tu debba fare così!Perchè tu debba avere questi atteggiamenti!Siamo riusciti a litigare anche oggi!"

Non
ti ho risposto.Sono rimasta zitta,non avevo alcuna voglia di voltarmi
verso di te,non dovevi neanche meritare un mio sguardo ma solo quella
mia freddezza,la sola in cui volevo rintanarmi,forse in un altro
luogo...ma ormai ero là.
Il silenzio incombe ancora...nessuno dei
due parla più,nient'altro doveva essere aggiunto,solo l'attesa si
sentiva...quella che freme quando si aspetta di vedere chi tornerà a
fare il primo passo.Proferendo parola,in questo caso.Ci diamo le
spalle,ma ogni piccolo movimento sul letto è reso percepibile dal
tessuto delle lenzuola.Se cambiavi posizione lo sapevo,se spostavo una
gamba tu potevi immaginarmi perfettamente.
Mi alzo,faccio per vestirmi ma prendo solo in mano un paio delle mie cose che rimetto sulla sedia e ti dico:

"Io me ne vado domani perchè non è possibile una cosa del genere"

mi urli:

"Ma cosa???Cosa c'è di male...Cosa cavolo ho fatto?!Mi sono stancato Emanuela!"

No,non
ti ascoltavo.Ritorno sul mio materasso,di nuovo girata ed immersa più
di prima nella confusione dei miei pensieri,mentre rabbia e maraviglia
si prendevano gioco della mia testa.Ad un tratto,sento che aspiri col
naso.Lo fai più volte,come quando si ha il raffreddore.Prendi il
cellulare,ti sento digitare 3-4 tasti,poi lo sbatti violentemente sul
mobile da cui lo avevi appena preso e ti volti un'altra volta.Aspiri
ancora col naso.
Tu stavi piangendo.

Ti dico,senza mai voltarmi verso di te:
"E' inutile averli cancellati...non è questo che volevo e poi è troppo tardi"

"Io
non capisco perchè tu debba prendertela in questo modo solo perchè non
voglio cancellare quello che è stato un periodo della mia vita..."


"Tu
mi hai parlato di quei messaggi come dei mezzi per renderti conto un
giorno di quanto sei stato stronzo...dimmi,c'è bisogno di quel paio di
sms per farlo?Lo sai che un giorno ti andrà in tilt il cellulare,sarai
costretto a formattarlo perdendo tutto quello che è nel suo contenuto?E
poi...ti lamenti della capienza della tua rubrica telefonica e lasci
registrata certa roba...sapendo quanto questa mi abbia fatto star
male..."


"Tu cosa hai nel cellulare?Pensa a cosa dovrei credere io nel vedere che quì lo hai sempre spento"

"Ti
ho già spiegato i motivi e sul mio cellulare potresti trovarci solo i
tuoi di messaggi...e se anche uno non dovesse essere tuo,sai che
comunque la persona che me l'ha mandato non è di certo paragonabile a
ciò che lei ha rappresentato per te in passato"


"Parli sul
serio?Se credi che io abbia mantenuto certi messaggi di cui non mi sono
neanche curato nel tempo perchè ancora la penso,puoi scegliere di andar
via anche stasera!"


E ti sei voltato.
Sono rimasta a
guardarti e poi mi sono avvicinata a te.Non volevo piangessi anche solo
per rabbia...io ti avevo manifestato a sufficienza quello che non ho
sopportato.

"Perchè stai piangendo...?"

"Perchè non mi credi,per le tue schifose illazioni"

"Io
non volevo mica questo ma sai quanto sono stata male per quella
persona...non è la norma conservare ancora qualcosa di lei per queste
ragioni...io non capisco il perchè e reagisco così,Ivan"


Non ti lasciavi toccare facilmente,ma ho insistito.Ho fatto forza sulle tue braccia,ti ho voltato.
"Sono 5 anni che non piangevo così.Io ti amo,ti amo lo devi capire che non voglio che passare la mia vita con te"

"Credi che per me non sia così?"

"Fai tu,vuoi andartene domani,non rimangiarti la parola adesso"

"Non me ne vado domani e la mia parola posso rimangiarmela quando voglio.Vieni quì..."

E
ti ho baciato.Baci ancora più passionali di quelli che ci eravamo dati
in precedenza...perchè la verità è che sei mio e l'ombra di nessuna
potrà mai farmi dubitare di ciò.Ti ho accarezzato...ti sono salita
addosso e ho preteso tutto quello che mi spetta e ti spetta:il Nostro
Amore.Poi giunge la sera.Si decide di uscire.
Ho i piedi a pezzi per
le scarpe col tacco usate sin dal mattino (per pura vanità femminile)
ma faccio ancora qualche sforzo per visitare la Torino al
buio.Prendiamo la metropolitana,seduti siamo due teneroni mano nella
mano,moriamo dal freddo e ci stringiamo quanto più è
possibile...arriviamo al centro e ci facciamo una lunga passeggiata
alla ricerca di un posto dove mangiare qualcosa...un luogo che non
fosse sin troppo incasinato,perchè io di aspettare non ne avevo proprio voglia.
Torino
è bellissima ma spenta.Era sabato sera eppure pareva un tardo
pomeriggio qualunque...ma la cosa non mi è dispiaciuta affatto.Siamo
entrati in un locale,dove per la prima volta in 19 anni ho bevuto una
bevanda alcolica...l'inesperienza lasciava le sue tracce nei capogiri
che mi venivano sin dai primi sorsi.Ho approfittato della calma di quel
locale per estrapolare tutto ciò che era possibile trarre da te su di
un argomento in relazione al quale hai sempre avuto da negare
spiegazioni se non a tempo debito:la tua religione.
Mi hai spiegato
di come tuo padre fosse rientrato nella Congregazione dei testimoni di
Geova,di come tua madre abbia vissuto questa posizione vedendo aderire
alle adunanze anche i suoi due figli,te e tuo fratello.
Insomma,mi
hai dimostrato che aprirti non è cosa facile ma che per me sei disposto
a forzarti quando è giusto che sappia.Sei rimasto compiaciuto del fatto
che io già ne sapessi qualcosa per merito di mia zia che tante volte ha
tentato di iniziarmi a questa fede,ma non ho mai avuto modo di
rifletterci abbastanza a riguardo.
Abbiamo trascorso parecchio tempo
fuori...ma il freddo era pungente e così abbiam deciso di aspettare il
pullman prima che facesse troppo tardi.
Ero stanca morta,avevamo
camminato veramente tanto ed avevo voglia di accoccolarmi con te sul
divano,cosa che di ritorno ho fatto.Ti ho riempito di coccole e
grattini,robe che adori a dir poco...e quando la notte si era ormai
addentrata mi hai portata in camera.
Là,è stato solo amore.

Suona
stridula la sveglia del mio cellullare.Sono poco più che le 8 e le
dolcezze del mattino non tardano ad arrivare...era chiaro ormai,me ne
sarei andata l'indomani non il giorno stesso.Mi abbracci come fossi un
peluche,mi riempi di baci con quegli occhioni che di più teneri non se
ne vedono...mi ripeti all'infinito che mi ami ed io sono la ragazza più
felice del Mondo.Parevamo sul serio due sposini.
Era domenica
mattina e in casa volevo mettermi più comoda ma di "roba domestica" non
ne avevo portata con me...perciò mi dai una tua polo rossa ed il
pantalone della tuta di tuo papà.Oddio il pantalone di tuo papà!Vabbè.
Mi sento ridicola con quella roba larga ma la metto comunque e quando esco dalla camera mi vedi:

"Sei bellissima..."

Tu
il solito galante.Facciamo ancora una ricca colazione,ci rotoliamo sul
divano a farci altre coccole ed ogni tanto mi parli delle tue coppie di
amici.O meglio,tutto quello che speri non diventeremo mai noi,ossia un
cumulo di routine che di stimoli non ne ha più perchè le due parti si
sono annullate a vicenda.
Non credo ci accadrà mai...(tra noi ne succede una ogni giorno).
Ma il pomeriggio...avrebbe avuto un suo perchè....

 
 
 

19-20 Ottobre 1 Parte

Post n°77 pubblicato il 30 Ottobre 2007 da Khristabel

Avevo aspettato quel week-end da giorni...avevo immaginato
ogni momento speranzosa che tutto procedesse ancora una volta secondo il
paradigma della nostra Favola...ripetutamente ho perseguito il sonno che
tornava a tormentarmi con la sua assenza nelle notti passate a voler averti
subito...e non di rado mi sono ritrovata a contare come una stupida le ultime
ore che mi dividevano da te...finchè mi ritrovo sul treno.Un bagaglio pesante
come un macigno al mio fianco,un opaco finestrino da compagno di viaggio,un
orologio che pareva aver placato le sue lancette che sembravano giacere prive
del loro animo meccanico.Le ore passano,sento di impazzire se aspetto ancora,sono
scomoda,nervosa e come se fossi stata ulteriormente sbeffeggiata dal tempo,il
treno tarda di mezz'ora.
Finalmente scendo...da lontano scorgo la tua persona...mi
vieni incontro con passo deciso e quelle mani alle tasche che presto avrebbero
cinto la mia vita in un forte e pressante abbraccio.Hai tentato di baciarmi,ma
no…volevo che ci spostassimo da quella maledetta Stazione e cullarmi nel tuo
desiderio poi,lo ammetto,mi piaceva. Toccava a te ora aspettare.
Sin da subito giochiamo,ridiamo...prendiamo il pullman e
poco dopo ci ritroviamo a casa tua.Non avevo fame,ma tu hai insistito a portarmi
in cucina affinchè vedessi quanto fossi stato bravo a comprare tutte quelle
cose che sai che mi piacciono:


”Fare la spesa per la persona che ami è una cosa meravigliosa”
hai detto.

 


Così mi hai mostrato la scatola dei miei biscotti preferiti,il mio the verde,le
arance che prendo al mattino e tutto quello che l'indomani mi avresti preparato
per pranzo.Mi metto il pigiama in bagno,tu ti spogli in camera,prepariamo i
letti che di lì a poco avrebbero accolto finalmente i nostri baci,le nostre
coccole...il nostro Amore.Ti ho spogliato,mi hai spogliata...ti ho fatto mio
con tutto il desiderio covato nei lunghi giorni vissuti col sapore della tua
mancanza.
Volevo addormentarmi col tuo odore su di me...volevo che il disordine
sul letto fosse il frutto della passione sentimentale che ci unisce...e così è
stato.Il sonno ci ha visti giacere con la mia mano nella tua...
Giunge il mattino.Il freddo pungente di Torino ci fa da
sveglia e non mi lasci neanche dire BuonGiorno che mi baci subito,mi vieni
addosso,mi dici che ti sei svegliato 4 volte...

”In ognuna di quelle 4 volte ti ho guardata mente dormivi…stupenda”

L’imbarazzo
mi vedeva sprofondare in ogni singola parola che tu pronunciavi con quella voce
ancora roca di sonno…Non riuscivamo più a staccarci l’uno dall’altra ma era
bene che mi decidessi di andare in bagno a far la doccia se volevamo cominciare
la giornata;mi lavo ed intanto sento un gran caos provenire dalla cucina:rumori
di pentolini e tazze che si mescolavano allo scartocciare delle confezioni di
biscotti o al borbottìo della macchinetta del caffè sul fuoco.Ridevo da sola in
bagno per questo.
Mi vesto,vado in camera e metto tutto in ordine.Piego coperte
e lenzuola e nel frattempo ti sento parlare con Ioan,il coinquilino rumeno a
cui ad un certo punto dici:


”Di là,c’è la mia fidanzata Emanuela,te la presento”

Che brividi sentirti dire
così…mi si è addolcito il viso quando l’ho sentito ed il ragazzo, che poco dopo
mi è venuto a salutare,forse l’avrà notato.Lui esce di casa  per andare a lavoro ed io  ti raggiungo…davanti a me uno spettacolo:un
tavolo ove il disordine più assurdo ed i dolciumi di ogni tipo la facevano da
padrone…e te,con le maniche del pigiama rimboccate,che ti spostavi sorridente a
destra e sinistra per finire di preparare il tutto.Eri bellissimo…ma
soprattutto un amore.


”Ma Dio santo quanto sei disordinato..!”
“Oh…i grandi chef sono disordinati
in cucina”



Eccerto.
Ci sediamo,cominciamo a far colazione e non smetti di fissarmi un
attimo…un grande finestrone nella cucina lasciava intendere che quello era un
sabato mattina coi fiocchi perché pure baciato dal sole.
Vai in bagno ed io
intanto faccio i piatti. Quando finisci,torni da me.Ogni attimo era buono per avvicinarti e baciarmi come solo
Dio sa.Non ci staccavamo mai.Decidiamo di andare al mercato per poi tornare per
l’ora di pranzo...Non vedevo l’ora…io amo i mercati e la gente che ci trovo più
delle discoteche e delle ragazzine snob…mi metto la giacca e subito,col sorriso,mi
rimproveri del fatto che la maglia lasciava vedere troppo del decollete,io ti
dico di non fare il paranoico (sebbene mi facessi morire quando ti vedevo geloso)
e ci avviamo.Mi attacco al tuo braccio e questo modo di camminare ti piaceva da
matti…parliamo,ridiamo e di là prendiamo la strada che ci avrebbe portato ad un
grande parco.Torni a discutere di Matrimonio,dei nostri figli su quelle
altalene,di tutta la passione che ci eravamo regalati la sera prima…oltre che
del tuo desiderio di lasciarmi andare Lunedì mattina invece che Domenica,ma
dovevo ancora decidere.Passiamo anche dal Carrefour il grande supermercato ove
la sera prima ti eri recato con l’intento di fare tutta quella spesa per me.Ti accorgi degli sguardi che mi favoriva qualcuno e ti sento dire tra te e te:"Che cazzo guardi la mia donna...dovrò mica tornare a far botte con qualcuno...".Esagerone.
…e
nel ritorno a casa ci soffermiamo sulle abitazioni di Torino,così diverse da
quelle di Milano,città in cui mi vorresti sposa e mamma.


”Mia madre non aspetta altro che un nipotino…e presto,che comincerò a lavorare
potrò prendermi cura della mia piccola”


Sentire un ragazzo di 24 anni parlare
così mi rendeva fiera di riconoscere in lui il mio fidanzato.Finalmente a casa,cominci
a preparare la polenta che avrei assaggiato per la prima volta nella mia vita…la
cucini in 3 versioni:una semplice,una con la salsiccia ed un’altra ancora col
gorgonzola che ti sei spazzolato come un ingordo.Ti aiuto,apparecchio e quando
siamo a tavola mi stupisco del fatto che in 1 giorno e mezzo ancora il
leccese (altro coinquilino che prendi in giro..) non lo avevo visto.
Pranziamo
mano nella mano e la tv dinanzi…tutta quella quotidianità e il tuo prenderti
cura di me mi facevano sentire come in un Paradiso in terra.Una volta
finito,leviamo tutto di mezzo e ci rechiamo in camera…dove altro Amore ci possiede.
Mi
prendi il viso e mi baci,mi abbracci stretta e ricominci,ci spogliamo e…non era
mai abbastanza.
Ci volevamo con tutto il sentimento che era in corpo.
Ad un certo
punto,non ricordo da cosa il discorso avesse tratto spunto,mi chiedi perché il
mio cellulare in casa tua è sempre spento tranne che nelle occasioni in cui
chiamo a mia madre.Ti dico che non ne usufruisco già di mio più di tanto,se non
per te quando sono lontana e di non pensar male perché se proprio qualcuno mi
avesse dovuto cercare,desideravo,ora che ero con te,di non essere semplicemente
disturbata.All’imporvviso,mi viene da domandarti:


”Ascolta ma,per la cronaca,hai ancora messaggi di L. nel cellulare?”


”Mah”
-mi dici- “Giusto un paio dell’ultima volta quando la mandai a cagare”

”Cosa?Scusa,ma mi spieghi il senso di tenerli nel tuo cell?”


”Giusto per rendermi conto un giorno di quanto sono stato stronzo”

Non ci ho capito più nulla.Non sono tipa da scenate ed infatti non ne ho
fatte,ma a quel punto mi son zittita.Però non riuscivo a stare là ferma a
tentare di capacitarmi anche solo lontanamente di ciò che avevi conservato tra
i miei messaggi…mi sono alzata e sono andata in bagno e di ritorno,alle tue
richieste,ti ho detto di lasciarmi stare.Ecco…adesso ci trovavamo su quei due materassi,lui voltato da una parte ed io dall’altra,lui arrabbiato ed io delusa.Dopodichè solo il silenzio.

 
 
 

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        ...Solo io violerò le tue labbra...

 

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Lo aggiungo oggi che mi hai detto:
     "...Se tu vai via,io muoio..."
 
 

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