Orvieto classico
Botti del vino di Orvieto, città papale, venivano inviate regolarmente alle mense dei prelati e dei nobiluomini di Roma; e poichè i donativi erano allora mezzi comuni per garantirsi la benevolenza di potenti protettori, la città si preoccupava che la produzione fosse notevole e la qualità del prodotto eccellente.
Uve: (in percentuale decrescente) Trebbiano toscano, (Procanico Biancone) Verdicchio (Verdello) Canaiolo (Trupeccio) Grechetto.
Colore: Giallo dorato chiaro
Sapore: delicato caratteristico di uve infavate, spesso abboccato e talvolta anche amabile (o secco) fresco leggermente amarognolo pieno vellutato.
Alcolicità: 12°
Acidità: 7%
Luoghi di produzione: Orvieto Ficulle Allerona Alviano Lugnano in Teverina ed altri comuni
Particolarità: va consumato preferibilmente entro l'annata.
L'Orvieto classico piaceva tanto al Pinturicchio da fargli esigere una sua fornitura senza limitazione nel contratto per i dipinti da eseguirsi nel Duomo; è adatto agli antipasti e su molte minestre i tipi nettamente amabili
Inviato da: iron.angel
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