"HO FREDDO TANTO FREDDO"

Post n°84 pubblicato il 22 Febbraio 2006 da clochard4
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Il numero dei clochard in Italia non è rilevante e quindi il problema può essere affrontato e portato a soluzione. Anche per evitare che, in caso di disgrazie, ci si debba pentire di non essere tempestivamente intervenuti. Coscienza e responsabilità morale, infatti, non sono sentimenti facili da tacitare.

 
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                 "SORRIDE"

Post n°83 pubblicato il 21 Febbraio 2006 da clochard4
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Un tizio vede un ubriaco in terra vicino all'ingresso di un bar che borbotta: "Non e' possibile... non lo sapevo... Il tizio si ferma e gli domanda: "Buon uomo cosa c'e'?".
"Non so... ho appena scoperto di essere Cristo".
"Ma che dici... Sei proprio ubriaco!".
"Non ci credi? Entra con me nel bar".
Il barbone si alza barcollando e entra nel bar con il tizio.
Il barman appena lo vede esclama: "Cristo! Sei di nuovo qui ?".

perchè i barboni dormono nei cartoni della pasta!? perchè dove c'è Barilla.. c'è casa.. buono notte

 
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"Senza Servizi"

Post n°82 pubblicato il 17 Febbraio 2006 da clochard4
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Di che cosa hanno davvero bisogno le persone senza dimora? Pasti caldi? Un letto al coperto? Il presupposto di questa domanda, doverosa in apparenza, ambigua nei fatti, è che i senza casa restino tali. Spesso i progetti finanziati dagli enti pubblici riguardano infatti interventi d’assistenza provvisoria: centri d’accoglienza a bassa soglia o di transito, interventi di strada su persone croniche, aumento della capienza delle mense religiose: un esempio è l'uso che il Comune di Milano sta facendo degli oltre 9 miliardi a disposizione nel 2000. Siamo in 2006 . A Milano mancano delle parole che da tempo sono nel vocabolario degli interventi d’aiuto. La parola prevenzione per esempio non compare mai nel progetto, benché da tempo le associazioni segnalino il calo dell’età media delle persone sulla strada.
Sono pochi i centri di seconda accoglienza, comunità di piccole dimensioni, luoghi in cui chi ha vissuto sulla strada abbia il tempo di riacquistare fiducia in se stesso e intraprendere un cammino di risocializzazione.
Assenti o quasi i centri diurni, fondamentali perché una persona senza dimora possa passare la giornata lontano dalla strada, dove la sua salute psichica o la dipendenza di cui è schiavo può solo peggiorare e dove può essere coinvolto in traffici illeciti; un luogo indispensabile anche per ricostruire relazioni significative con gli altri e riprendere confidenza con attività lavorative.
Non ci sono centri d'aiuto, anche di prima accoglienza, nel centro cittadino, dove si concentrano moltissime persone senza casa.
Manca completamente l’intenzione di favorire in modo significativo il rientro nel mondo del lavoro di chi è in situazione di svantaggio sociale, per esempio creando percorsi privilegiati per le cooperative sociali; e Milano rimane sprovvista di un centro dove venga ascoltata, accolta e protetta l’altra metà del marciapiede, le donne senza dimora, un tenace 20% poco o nulla considerato. Forse perché non fa paura. Senza dimora e senza servizi. Quello che la metropoli ricca non può dare ai suoi poveri.

 
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" E IO "

Post n°81 pubblicato il 16 Febbraio 2006 da clochard4
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I diritti non abitano più la terra di tutti. Lavoro, informazione, casa, salute, legalità vanno accompagnati dall'aggettivo fluido: possono esserci o anche no; integralmente o solo a spezzoni; per sempre o a tempo. Dipende da chi sei, da dove provieni, da chi gestisce la partita; dipende anche da dove sono state delocalizzate le possibilità del vivere, conoscere, immaginare futuri migliori. Per tutto questo e in mille questioni specifiche puoi essere dentro o venire tagliato fuori.

 
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E CAUSI ?

Post n°80 pubblicato il 15 Febbraio 2006 da clochard4
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La sofferenza più grande  non è la mancanza di un letto per riposare o di un pezzo di pane, ma è l'umiliazione di essere sfuggiti come cani randagi, di essere evitati, di non avere nessuno che dia la buona notte! Di non essere considerati uomini, con una dignità e un ruolo proprio nella società. L'umiliazione della scocciatura visibile che provocano in coloro ai quali chiedono l'elemosina. L'umiliazione di ricevere una fetta di pane, anziché di essere invitati a mangiarla. E la conseguenza della spietata organizzazione della società del profitto. Di una società organizzata solo per alcuni, non per tutti. Sono vittime dell'organizzazione del lavoro creata solo per il profitto. Sono vittime dei ricchi, che fanno spese che sono un insulto ai poveri. Sono vittime dell'organizzazione dello stato, che favorisce più chi sta bene che coloro che stanno male. Sono vittime dei partiti, prigionieri di chi li vota. Sono vittime dell'assistenzialismo, che non rimuove le cause che creano i poveri, che fabbricano i poveri. Sono vittime di quella carità che si limita a coprire l'ingiustizia e che non promuove la giustizia distributiva e la condivisione.

 
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"Tetto Sulla Testa"

Post n°79 pubblicato il 14 Febbraio 2006 da clochard4
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Avere un “tetto sulla testa” non è una cosa scontata per tutti. Il numero delle persone che vive per strada è in continuo aumento. A causa di malattie legate alla tossicodipendenza, a problemi familiari e psicologici, le persone diventano potenziali "CLOCHARD" in quanto perdono i rapporti col mondo del lavoro, con la propria realtà sociale e si impoveriscono dal punto di vista umano sino a venire emarginati. I "CLOCHARD" sono le persone che più rappresentano, in uno stadio estremo, il fenomeno dell´esclusione sociale, individui che assieme alla precarietà materiale hanno sperimentato la disgregazione degli affetti e la rottura di rapporti di aiuto e protezione.

 
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"A Distanza di Qualche Giorno"

Post n°78 pubblicato il 10 Febbraio 2006 da clochard4
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 L'hanno trovato i vigili del fuoco, rovistando fra i poveri resti della sua baracca in via Furio Cicogna, a Ponte Mammolo. Ucciso da un mozzicone di sigaretta o dalla stufetta accesa per ripararsi dal gelo. La vittima,di una quarantina d'anni, è la seconda  in meno di 24 ore, la sesta dall'inizio dell'inverno, l'ottava in pochi mesi. Il bilancio rischia di diventare ancora più pesante nei prossimi giorni.

 
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"UNA DOMANDA"

Post n°77 pubblicato il 09 Febbraio 2006 da clochard4
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"punito anche chi si fa uno spinello" Nessuna differenza tra fumare uno spinello e sniffare eroina. Per chi viene colto a farne uso personale scatteranno multe o sanzioni amministrative,Non andrà in galera chi fuma lo spinello. Per i recidivi si arriverà all'obbligo di firma in Questura e alla limitazione della libertà personale, come la possibilità di uscire di casa soltanto ad orari determinati

 1- per i clochard?

 
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 “Una casa gratis per poveri e disabili”.

Post n°76 pubblicato il 08 Febbraio 2006 da clochard4
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"Berlusconi rilancia il piano contro l’emergenza abitativa: ne beneficerà un milione di italiani."

 Oh, com'è duro essere il solo a conoscere la verità!  Ma questo loro non lo comprenderanno. No, non lo comprenderanno.
Il sogno di un uomo ridicolo.

 
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" LE CLOCHARD "

Post n°75 pubblicato il 08 Febbraio 2006 da clochard4
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Il promène sa détresse dans les rues
Les passants ne le regardent même plus
Ses vêtements usés sont d'un autre âge
Ils l'ont décidé à tourner la page.
On le voit errer dans tous les quartiers
Cherchant ce que vous avez bien pu laisser
Car sa fierté l'empêche de tendre la main
Ne serait-ce même que pour un bout de pain.
Le clochard qu'il est devenu pour la vie
Supporte avec courage votre mépris
Car c'est un homme qui a beaucoup souffert
Et abandonne son coeur à la misère.
La nuit, le pont lui fait un baldaquin,
Le quai lui sert de lit jusqu'au lendemain.
L'obscurité enveloppe sa silhouette
Et le cache des railleries indiscrètes.
Il revoit en rêve, le passé, les beaux jours,
Puis, sa vie, soudain écorchée par l'amour.
Les larmes lui baignent le visage et le coeur
Car il a perdu à jamais le bonheur.
Le clochard qu'il est devenu pour la vie
Supporte avec courage votre mépris
Car c'est un homme qui a beaucoup souffert
Et abandonne son coeur à la misère.
Que cherche-t-il, vous l'êtes vous demandé
Vous qui passez, le toisant de votre pitié,
La paresse est étrangère à tout ceci,
Il est blessé et aspire à l'oubli.
Je suis l'homme
le plus heureux
de la terre

 
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"E' VIVA"

Post n°74 pubblicato il 03 Febbraio 2006 da clochard4
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Per la prima volta, una sentenza del Tar dell’Emilia-Romagna ha accolto il ricorso di un giovane senza fissa dimora, difeso da “Avvocato di strada”, che chiedeva l’annullamento di un provvedimento – il foglio di via – della Questura di Bologna, condannando l’amministrazione (in questo caso, il ministero dell’Interno) al pagamento delle spese in giudizio, ovvero 750 euro. Il foglio di via viene dato, in base a quanto previsto dalla legge 1423 del 27 dicembre 1956, a una persona ritenuta pericolosa per la società. Spesso però si tratta di persone che fanno fatica a difendersi, e il provvedimento, giusto o sbagliato che sia, trova applicazione. In questo caso ci siamo opposti. E’ molto difficile che il Tar annulli un provvedimento della Questura e condanni l’amministrazione alle spese; in questo caso, ha ritenuto di doverlo fare”.

 
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"CERCO"

Post n°73 pubblicato il 02 Febbraio 2006 da clochard4
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Fuggire, evadere,viaggiare.
Quel che cerco
è solo qualcuna cui appartenere, nient'altro.

 
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Post N° 71

Post n°71 pubblicato il 01 Febbraio 2006 da clochard4
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Ogni essere è singolare. Ogni viso è un miracolo. E' unico. Differente e simile. Umano e insostituibile. Nel suo sguardo l'umanità ti vede ed edgli vede il mondo attraverso gli altri sguardi, dove il primo dei principi è quello del diritto alla dignità

 
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"Mi Ricordo"

Post n°70 pubblicato il 01 Febbraio 2006 da clochard4
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Penso a quante volte ho passato la notte all’aperto, d’estate ed inverno, per circa venti anni. Eppure il ricordo e le difficoltà di questa esperienza mi sono state fondamentali per trovare la pace dell’anima, la tranquillità anche al buio, la pace della solitudine, le stelle, il primo bar che apre, il dire “anche per sta’ no ghe l’ho fatta”. Il canto degli uccelli ti dà la sveglia, ti alzi volentieri. Ti senti libero, ancora con la voglia di vivere, di esser te stesso malgrado tutto, di ricominciare.

 
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superare la logica dell’emergenza

Post n°69 pubblicato il 31 Gennaio 2006 da clochard4
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Lo stereotipo del “CLOCHARD” come categoria chiusa e lontana dalla “normalità”, le metti in una condizione di disagio,  rispetto a molte problematiche sociali (dipendenze, carcere, immigrazione, malattia mentale, ma anche
disoccupazione, precarietà lavorativa, abbandoni, divorzi, etc…) Di fronte a tale status quo, diventa fondamentale cercare e trovare risposte adeguate che possano costituire il punto di partenza ottimale per l’avvio di processi positivi di cambiamento. Per contrastare e combattere l’esclusione sociale.

 
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" A TE POVERO "

Post n°68 pubblicato il 30 Gennaio 2006 da clochard4
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Le famiglie dei senzatetto a New York sono raddoppiate negli ultimi 20 anni e la situazione non e' mai stata cosi' grave dalla Grande Crisi del 1929. Il rapporto della "Homeless Coalition" presentato oggi indica
che rispetto alle 3.947 famiglie prive di fissa dimora degli anni . Ottanta, oggi sono in media 7.740 quelle che dormono nei rifugi delle. Organizzazioni di volontariato e nei dormitori pubblici. L'aumento maggiore si e' registrato tra i minori: 13.616 in media per notte, il
55% in piu' rispetto a 10 anni fa. Nelle cifre fornite da "Homeless Coalition" non c'e' una stima attendibile dei senzatetto che dormono ogni notte per strada, che alcune fonti sostengono essere oltre
100.000. Il dato piu' sconcertante e' che molti degli adulti delle famiglie homeless hanno un lavoro, ma i loro salari non bastano a pagare una casa. L'analista dell'organizzazione, Patrick Markee, ha
affermato che un quinto delle famiglie newyorkesi ha un reddito inferiore ai 18.000 dollari, la cifra che il governo federale ha indicato come soglia della poverta'. I dati forniti dall'organizzazione coincidono per grosse linee con quelle di una inchiesta del "New York Times", che conferma un incremento delle disparita' di reddito e
condizioni di vita tra gli 8 milioni di residenti della citta', meta  costante di immigrati.

la tua  firma per avere un simile reddito

 
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"Il principio"

Post n°67 pubblicato il 27 Gennaio 2006 da clochard4
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la speranza non è semplicemente un premio di consolazione per le disgrazie necessarie della vita degli individui e della storia; la speranza è piuttosto uno sforzo per vedere come le cose stanno in movimento, come si evolvono, quindi la nostra mente non è simile a uno specchio che riflette una realtà ferma, la nostra mente è piuttosto qualche cosa che si inserisce nel mondo della speranza.

 
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"Un cuore girovago"

Post n°66 pubblicato il 26 Gennaio 2006 da clochard4
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..Elemosinando...

per strade non tracciate

 

..bussando...

a porte inesistenti

 

..chiedendo...

ciò che non si chiede

 

..un cuore solitario

và...senza meta...

 

..desiderando...

 

quella immensa gioia...

quella paradisiaca emozione...

quella sorgente di vita...

 

di nome:

 

..a...m...o...r...e......

 
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"NEW NATO"

Post n°65 pubblicato il 24 Gennaio 2006 da clochard4
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A Milano è nato quello che è forse il più potente sindacato di homeless che la storia italiana ricordi: il gruppo “Clochard alla riscossa”.

Tutto è cominciato quando le condizioni di vita all’interno delle principali strutture di assistenza cittadine hanno cominciato ad essere, a giudizio di tanti, non più sostenibili.

La prima protesta si è vista in occasione dello sgombero del dormitorio di via Maggianico. Il comunicato con cui la neonata associazione informale fa il suo debutto data al 24 novembre di quest’anno: in esso si fa riferimento alla situazione del dormitorio di via Calvino, dove “in una stanza ci sono oltre cento letti”, non viene data agli occupanti la colazione, e si viene “buttati giù dal letto prima delle 7 di mattina”; dove prima delle 21, inoltre, non è possibile entrare, e moltissime persone che soffrono di bronchite devono restare in strada fino a quell’ora.

Anche nel dormitorio di via Ortles, dice il comunicato, la situazione peggiora costantemente, e ultimamente è stato negato l’accesso alla biblioteca ed alla sala tv; inoltre la domenica sera, nonostante tutte le mense siano chiuse, non è più consentito entrare per cenare, neanche a pagamento.

In generale, quest’anno, per i moltissimi senza fissa dimora milanesi, sarà ancora più arduo superare il duro periodo invernale. I “Clochard alla riscossa” lamentano come il piano per la cosiddetta “emergenza freddo” 2005-2006 sia partito male fin da subito: “I già insufficienti posti letto dello scorso anno sono stati diminuiti ulteriormente di quasi un terzo, passando da 1.100 circa a soli 700 divisi tra uomini e donne.”

Anche i piccoli aiuti alimentari sono sempre più inesistenti:
”[in via Ortles] finita la pacchia del latte annacquato della mattina con tre biscotti, ora i biscotti sono due e senza latte.”

Gli homeless decidono dunque di organizzarsi, e, dopo aver tentato inutilmente di ottenere risposte dall’assessore alle politiche sociali Tiziana Maiolo, indicono un corteo che si tiene il 17 dicembre, e termina proprio davanti alla sede dell’assessorato.

La piattaforma delle richieste comprende: l'apertura di nuovi centri di emergenza “visti i tagli di quest'anno, con i posti passati da 1.100 posti a soli 600”; la possibilità di allungare l'orario di uscita ( 8.00) ed anticipare quello d'entrata (21.00); camerate meno affollate, data l’odierna situazione che vede “da 40 a 100 letti stipati in una sola camera”; la creazione di “un serio percorso di reinserimento sociale, viste le promesse non mantenute dall'assessore dopo lo sgombero di via Maggianico”; una sede gestita da un collettivo di clochard dove poter discutere i veri problemi della gente di strada “senza colloqui inutili”.

Come comunicatoci dal portavoce dei “Clochard alla riscossa”, Wainer Molteni, il corteo è stato un successo. Erano presenti clochard facenti riferimento a tutte le strutture di Milano e dell’hinterland, accompagnati da molti supporters e scortati da un folto gruppo di poliziotti, cosa quest’ultima che è in genere una cartina di tornasole del successo di un’iniziativa. L’assessore Maiolo ha ricevuto una lettera in cui si ribadiva il desiderio dei senza fissa dimora di essere ricevuti entro Natale; poiché tale proposta è andata disattesa, è ora l’assessore a portare l’onere della decisione di dialogare, onere che, con il freddo sempre più intenso, è una sempre più pesante assunzione di responsabilità.
La Croce rossa ed i City Angels non hanno ancora distribuito i sacchi a pelo invernali ed in tanti dormono (o ci provano) solo con una misera coperta.”

A questo proposito, il gruppo intende promuovere un presidio nel centro di Milano per pubblicizzare un’iniziativa di raccolta di sacchi a pelo per tutte le persone colpite dai tagli all’assistenza. Eppure lo stesso Comune sta provando ancora a mettere i bastoni tra le ruote: i portavoce dei clochard si sono recati proprio oggi, 28 dicembre, negli uffici comunali, per ottenere le autorizzazioni per l’iniziativa; si sono visti rispondere che senza una domanda presentata da una vera associazione, con uno statuto, non avrebbero ottenuto alcuna autorizzazione. I “Clochard alla riscossa” protestano ribattendo che loro “non sono un’associazione, ma un gruppo di barboni milanesi stufi di vedere i propri diritti calpestati”.

La situazione si fa difficile, a Milano sta cadendo la neve, e generi di prima necessità per affrontare il freddo – come appunto i sacchi a pelo – sono urgentemente necessari.

Continueremo a seguire gli sviluppi delle iniziative dei nostri amici e compagni di strada milanesi.

 
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"Il Prezzo da Pagare"

Post n°64 pubblicato il 23 Gennaio 2006 da clochard4
Foto di clochard4

Per elevare la qualità di vita dei "CLOCHARD",  considerati come essere inferiori dalla mentalitá, e de l'intelegenza sulla base della loro dignità? Bisogna guardare  il problema come una emergenza e affrontare con chiarezza e decisione i problemi che attengono più da vicino alle loro sofferenze . Occorre un impegno continuo, e la partecipazione di tutti. Richiede competenza, creatività, e dedizione da parte di ciascuno di noi essere umani. Per ragiungere  un vero rispetto delle persone e a una diversa valutazione dei beni e del progresso. 

 
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