La sofferenza più grande non è la mancanza di un letto per riposare o di un pezzo di pane, ma è l'umiliazione di essere sfuggiti come cani randagi, di essere evitati, di non avere nessuno che dia la buona notte! Di non essere considerati uomini, con una dignità e un ruolo proprio nella società. L'umiliazione della scocciatura visibile che provocano in coloro ai quali chiedono l'elemosina. L'umiliazione di ricevere una fetta di pane, anziché di essere invitati a mangiarla. E la conseguenza della spietata organizzazione della società del profitto. Di una società organizzata solo per alcuni, non per tutti. Sono vittime dell'organizzazione del lavoro creata solo per il profitto. Sono vittime dei ricchi, che fanno spese che sono un insulto ai poveri. Sono vittime dell'organizzazione dello stato, che favorisce più chi sta bene che coloro che stanno male. Sono vittime dei partiti, prigionieri di chi li vota. Sono vittime dell'assistenzialismo, che non rimuove le cause che creano i poveri, che fabbricano i poveri. Sono vittime di quella carità che si limita a coprire l'ingiustizia e che non promuove la giustizia distributiva e la condivisione.
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il 09/04/2009 alle 12:12
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il 25/03/2009 alle 08:24
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il 25/03/2009 alle 08:01
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il 25/03/2009 alle 05:40
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il 25/03/2009 alle 05:17