Creato da picabia il 13/01/2006

bauhaus

architetture funzionali per menti confuse

 

 

da Antonin Artaud

Post n°47 pubblicato il 29 Luglio 2010 da picabia
Foto di picabia

L'anarchia, senza ordine né legge, le leggi e i comandamenti non esistono senza il disordine della realtà, il tempo è la sola legge. Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io.
La rivolta generale degli esseri è stata un sogno che ho osservato come un albero, nel mio angolo, con l'epidermide delle mie mani, e non ero morto, né distrutto, ma nel corpo da qualche parte.
Sono una macchina che funziona benissimo e parte al primo colpo e sono gli esseri che, con la dialettica, fanno sorgere falsi problemi per comprendere esplicitamente quello che dico: che la mia testa funziona.

seguo la mia strada nell'onestà, nel contegno, l'onore, la forza, la brutalità, la crudeltà, l'amore, l'acredine, la collera, l'avarizia, la miseria, la morte, lo stupro, l'infamia, la merda, il sudore, il sangue, l'urina, il dolore.
Non sono l'intelligenza o la coscienza ad aver fatto nascere le cose ma il dolore mistero del mio utero, del mio ano, della mia enterocolite, che non è un senso, caro signor Freud, ma una massima ottenuta solo soffrendo senza accettare il dolore, senza rivendicarlo, senza imporselo, senza starselo a cercare [...]
Non c'è scienza, c'è solo il niente, e non la supereranno la loro scienza se credono. Non si può vivere con tutti questi parassiti mentali attorno. Io sono colui che ha voluto rendere inutile il segno della croce.
Il dubbio, l'incostanza, l'ignoranza, l'inconseguenza non costituiscono uno stato alterato, ma il solo stato possibile, non esiste l'essere innato che avrebbe infusa la luce, la luce si fa vivendo, ma la sua natura reale è tenebrosa, non riempie mai lo spirito di consapevolezza, ma della necessità di accatastare il suo essere, di raccoglierlo al centro delle tenebre, affermazione consistente di un essere, di una forma che con la sua misura e i suoi appetiti si affermerà, l'essere, non dio, nessun principio innato.
Io non sono mai andato a dire agli intellettuali: che cosa volete? Neppure li ho biasimati, li ho solo scandalizzati con la lingua e i colpi. L'idea che ho di me è che non so nulla e sento sempre qualcosa di diverso in merito a un'idea del dolore e dell'amore che non può non uscirne.
Non ho mai amato l'atmosfera delle case di correzione e non accetto che me la si applichi.
Lo ripeto, a guidarmi non è l'orgoglio letterario dello scrittore che vuole piazzare e veder pubblicato il suo prodotto. Sono i fatti che racconto che voglio che nessuno ignori, i gridi di dolore che lancio e che voglio siano sentiti.
No io, Antonin Artaud, no e poi ancora no, io, Antonin Artaud, non voglio scrivere se non quando non ho più niente da pensare. Come che divori il proprio ventre, da dentro.
Sotto la grammatica si nasconde il pensiero che è un obbrobrio più difficile da battere, una vergine molto più renitente, molto più difficile da superare quando lo si prende per un atto innato.
Perché il pensiero è una matrona che non è sempre esistita.
E che le parole gonfie della mia vita si gonfino nel vivere dei bla-bla dello scritto.
Io scrivo per gli analfabeti

 
 
 

LA DARK LADY DI LIBERO

Post n°46 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da picabia
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Poly non c'e' piu'...nei miei preferiti quando clicco VETRO mi compare un oops. Una sparizione abbastanza veloce, una sparizione che ti lascia col dubbio.Una sparizione che ti ruba tutte le possibilita' di gustare un linguaggio che personalmente nel tempo ho imparato ad apprezzare. Non si puo' immaginare quanto perde la community di libero e quale movimento di altri blogger di stimabile bravura circolavano attorno a lei. Ma ora che importa LA SCENA E' VUOTA . La grande attrice ha lasciato il suo pubblico tra il primo e secondo atto. Si rimane male, come in attesa, sospesi. Ci si conforta mescolandoci nei nostri perche'. Ognuno di noi ricorda almeno un suo post e il suo commentare un po' romanesco, po' grezzo, pronto ma anche di acuta sensibilita'. Riso nei commenti e pianto come unita' espressiva. Che si fa in questi momenti : ci si procura dei fiori, ci si scambia i commiati, si prega, si piange.Oppure non si fa nulla come nulla ha fatto Poly per essere violentemente bannata. Poly magari non soffre perche' lei appartiene a se stessa,ma noi che non l'abbiamo piu' chi dobbiamo maledire? picabia

 

 

 
 
 

IL BUCO

Post n°45 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da picabia
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Non si puo' immaginare quanto mi possa mancare il non leggere quasi

quotidianamente gli scritti di poly .

torna presto...

 
 
 

BLOG IN BLOOD

Post n°44 pubblicato il 08 Novembre 2008 da picabia
Foto di picabia

Le persone che non conosci ma che vedi e ti piacciono ti rimescolano tutto. Ti imbrogliano la vita.Ti creano una storia nella tua testa che non c'e'. Un extra-modo direbbe polystirene.A me piace vivere dove non mi ci potrei mai trovare.Sara' che lo stato di me , quello di cui do sapore nella vita quotidiana in fondo e' una emanazione auto incoscente e quindi inconoscibile.Sara' che ho bisogno qualche volta di vedermi vivere.Sara' che la vita in toni fantasmagorizzanti ha gusti piu' sapidi.Sara' che il fascino dell'immagine che ci colpisce di un estraneo ha tutto quel fasccino che manca a chi conosci magari da tempo.Io odio il sangue. E' tra l'altro un mezzo comunicativo che mi da ansia, eppure non sono ansioso,i film con spargimento di sangue non mi fanno paura mi danno ansia, mi tolgono il respiro, mi stimolano la diuresi. Da sempre le situazioni paradossali comiche o surreali mi divertono, mi creano immagini e controimmagini secondarie che nella mia testa amplificano la vis comica o il parossismo surreale forse per il piacere stesso di saper creare io stesso surrealismo.beata allegria.

 
 
 

NICKY LAUDA

Post n°43 pubblicato il 16 Giugno 2008 da picabia
Foto di picabia

Quello che piu' non sopporto di me č quella malinconia che ho dentro. Quella che ,quando sto solo ,mi fa sopravvivere a me stesso, ma che, quando sto insieme agli altri, mi affoga dentro una inquetitudine senza confini. Eppure nella vita so che bisogna guardare avanti e usare gli "specchietti retrovisori" solo per la manovre di sosta. Ma il passato ,purtroppo, mi rende ancora di piu'un vecchio imbesuito.

 
 
 
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