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Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 01 Aprile 2007 da itzacoatl
 

Espansione sotto Moctezuma

 

La prima decade del regno di Moctezuma fu soprattutto un periodo di consolidamento. Il suo impero già aveva iniziato ad estendere le sue frontiere, anche se in modo molto limitato rispetto al 1458, quando iniziò la grande espansione. L’impero s’ingrandì durante il regno di Moctezuma fino ad includere luoghi come Atotonilco al nord, e Chilapa al sud. È anche molto probabile che i popoli incontrati nell’espansione verso la costa fossero già stati assoggettati, anche perché si trovavano in una regione che aveva ricevuto influenze texcocane. Le imprese militari del periodo dell’espansione furono meno spettacolari, forse perché Moctezuma fu più stratega che soldato e perchè la necessità di conquistare fu stimolata da altre vicende, dal momento che era troppo anziano per comandare sul campo di battaglia il suo esercito. In tutti i modi se le grandi campagne militari si fecero nei suoi ultimi anni di regno, questo fu dovuto in parte al prolungarsi della guerra contro Chalco.

Nel 1450 l’impero azteca controllava quasi tutte le popolazioni vicine ed alcune importanti terre più lontane probabilmente subentravano al dominio tepanaca, che era uno dei più estesi in quell’epoca. L’espansione degli aztechi sarebbe stata abbastanza limitata, se non fosse stata stimolata da importanti avvenimenti, come la grande carestia. Prima della carestia Moctezuma aveva diretto la sua espansione verso la costa del Golfo e non verso le terre più asciutte del Pacifico. Solo nel 1455, dopo la catastrofe della carestia passata, gli aztechi iniziarono a rivolgersi verso le terre fertili dell’est verso il Pacifico.

Così, nel 1458 si cominciò ad approntare la prima di una serie di spedizioni militari, sicuramente più grande di quelle che erano state condotte in precedenza; Moctezuma però non si diresse verso la costa, bensì verso il sud. Il pretesto per iniziare la guerra fu l’uccisione di alcuni mercanti aztechi che uscivano dal mercato di Coixtlahuaca. Questa era una delle città più importanti dei mixtechi, una popolazione importante per aver prodotto alcuni dei codici più antichi del Messico, ed anche per la sua raffinata oreficeria e le terracotte. Coixtlahuaca era probabilmente un centro commerciale importante lungo la strada per Oaxaca. Situata nel sudest, aveva contatti commerciali con tutta la regione mixteca ed anche più in là. Quindi i vantaggi d’imporre il dominio azteca erano considerevoli: se si conquistava Coixtlahuaca si poteva usare come trampolino di lancio per il commercio e per la conquista di tutta la regione mixteca e delle terre che si trovavano più in là. Coixtlahuaca non era solo una piccola città-stato come quelle che gli aztechi avevano conquistato nelle loro vicinanze, ma possedeva un piccolo impero proprio, governato da Atonal, un monarca importante al pari di quello azteca che riscuoteva i tributi da una vasta area che circondava la città.

All’inizio della campagna si effettuò la solita riunione degli alleati degli aztechi, la quale mise a punto la logistica della spedizione, come l’acquisizione delle tende da campo e gli approvvigionamenti per l’esercito. Il viaggio, che era lungo e rischioso, doveva essere fatto a piedi con uomini portatori, perché non esistevano bestie da soma. Tuttavia, una volta arrivati, gli aztechi organizzarono un attacco di tale intensità che il potente nemico fu rapidamente sconfitto e il suo tempio principale preso e incendiato; i soldati stanchi della lunga marcia ed assetati di vendetta massacrarono i difensori senza pietà. Da questo momento in poi, si prese a trattare con i sovrani dei popoli conquistati cercando di raggiungere un accordo, in virtù del quale i re potessero conservare i loro troni e continuare a governare la propria gente. Ma come tributari degli aztechi avevano l’obbligo di provvedere ogni ottanta giorni ad una quantità specifica di tributi che venivano decisi in base alla produzione locale. In questo caso, tra i nobili che trattavano non si trovava il re Atonal, che fu ucciso quando fu catturata la città. Da allora in avanti per ciascun distretto conquistato fu istituito un esattore dei tributi azteca, il quale aveva un suo corrispettivo a Tenochtitlan, con il compito di assicurare l’arrivo dei tributi. Il compito dell’esattore azteca non era quello di governatore della provincia, ma semplicemente di agente imperiale che vigilava il pagamento dei tributi stipulati.

Avendo finalmente annientato il potente regno di Atonal, gli aztechi erano pronti per l’espansione verso la costa del golfo del Messico, dove si trovavano le fertili terre totonache dove qualche azteca era andato come schiavo durante la grande carestia. Moctezuma subito inviò degli ambasciatori a Cempoala, come sempre con richieste assurde da usare come pretesto per iniziare le ostilità. Questa volta richiedevano una grande conchiglia e altre più piccole che erano necessarie per i riti religiosi e per soddisfare la curiosità di Moctezuma. Anche in questo caso l’attacco non era condotto contro una sola città ma contro qualcosa che assomigliava ad una confederazione, al cui vertice c’era la città di Cotaxtla.

Quindi, dopo aver convocato la solita riunione per rendere partecipi gli alleati, l’esercito cominciò ad avanzare. Per quanto riguarda gli approvvigionamenti, si basavano sulle varie popolazioni che incontravano durante il cammino. Venivano minacciate con la distruzione totale se non provvedevano al sostentamento delle truppe. La prima battaglia fu condotta contro la città di Orizaba ed una volta sconfitta, gli aztechi avanzarono verso le altre città della confederazione. La confederazione totonaca chiese aiuto ai tlaxcaltechi, che si limitarono a dare un appoggio morale. Sarebbe stato più saggio unire le forze con i totonachi, visto che l’occupazione totale della costa da parte degli aztechi finì per accerchiare completamente i tlaxcaltechi che si trovarono privati delle materie prime. Comunque i totonachi riuscirono da soli ad opporre una resistenza talmente dura che gli aztechi pensarono perfino di ritirarsi. Fu il re di Tlatelolco, i cui mercanti avevano una parte importante nel commercio con questa regione, che rianimò le forze alleate e le portò alla vittoria. Il risultato di questa vittoria fu che un’area estesa della costa insieme alle città si aggiunse ai domini aztechi. I re delle varie città si portarono a Cotaxtla, la capitale della confederazione, e qui si fecero gli accordi per il pagamento dei tributi e si lasciò un agente in ogni città per sorvegliare che tutto avvenisse regolarmente. Tuttavia, pur essendo presenti gli esattori dei tributi di Moctezuma, gli abitanti di Cotaxtla subito iniziarono a meditare ?sull’inconveniente che arrecavano alla propria economia i pagamenti dovuti. Istigati anche dai tlaxcaltechi, si rifiutarono di pagare i tributi e anzi uccisero i rappresentanti di Moctezuma.

Moctezuma, infuriato per questa rivolta, raddoppiò i tributi a Cotaxtla e mandò un altro potente esercito per domare i rivoltosi. L’esercito azteco risultò un’altra volta vittorioso ed impose i suoi pesanti tributi; ma dopo successe una cosa mai vista prima. Gli abitanti di Cotaxtla si sollevarono e denunciarono il proprio re e la sua corte di essere stati unicamente loro a ribellarsi e allora gli aztechi scelsero un nuovo re e nuovi nobili. Tutti i nobili ribelli, compreso il sovrano deposto, furono trasportati a Tenochtitlan e sotto le pressioni di Tlacaelel, Moctezuma li fece giustiziare e poi spellare. Per la prima volta gli aztechi diedero ascolto e ragione ad un movimento popolare che andava contro la nobiltà, e che quindi poteva essere per loro controproducente.

La seguente campagna militare portò l’esercito azteco ancora più lontano, verso il territorio degli huaxtechi che si trovava oltre il territorio conquistato nella costa del golfo e si prolungava verso il nord. Questa popolazione era imparentata con i maya e possedeva una tradizione molto antica e una cultura propria. Come nelle altre occasioni, i motivi dell’aggressione erano commerciali. Le principali città della regione, Xiuhcoac e Tuxpan, erano centri commerciali importanti con mercati dove la gente si riuniva ogni venti giorni per commerciare; probabilmente i mercanti locali si risentirono dell’intromissione negli affari dei mercanti aztechi, così decisero di ucciderli tutti. Allora l’esercito azteco, riunitosi con gli alleati per la spedizione, marciò verso il territorio huaxteca: però prima passò per Tulancingo, che una volta conquistata divenne una delle piazzeforti più leali.

In questa guerra la vittoria fu conseguita attraverso il semplice piano dell’imboscata. Duemila uomini coperti di foglie si nascosero ai lati della linea di avanzata nemica. Appena i huaxtechi arrivarono i soldati imboscati li attaccarono ai fianchi e li massacrarono. Gli aztechi riuscirono a vincere, ma questa era una vittoria momentanea, probabilmente perché queste terre si trovavano troppo lontane per essere assoggettate completamente ed assorbite tra i domini aztechi, estesi in maniera troppo rapida. Saranno necessarie altre battaglie, condotte dai successori di Moctezuma, prima di riuscire a soggiogare totalmente i huaxtechi.

L’ultima grande campagna militare di Moctezuma, nel 1466, fu condotta verso Tepeaca e le città vicine. Questa si trovava molto più vicino a Tenochtitlan, rispetto agli altri posti conquistati recentemente, essendo situata al sud della frontiera con Tlaxcala, in una posizione strategica per le spedizioni militari e commerciali verso il sud e sudest. Probabilmente questa città era già stata conquistata in precedenza e piuttosto che una conquista può darsi che questa fosse una spedizione punitiva contro una rivolta, come si facevano frequentemente nell’impero azteco. La guerra fu breve e solo paventata, perché gli ambasciatori mandati da Moctezuma per trattare la resa trovarono subito un accordo ed il re s’impegnò a pagare i tributi a Tenochtitlan. Questa campagna si risolse in maniera pacifica e proficua per i commerci aztechi. L’espansione dell’impero azteco era strettamente legata a questioni commerciali e mercantili. Infatti già in quest’epoca i mercanti aztechi iniziavano ad aprirsi una breccia verso i commerci con il ricco Guatemala che era in contatto con l’altro grande impero del continente americano quello incaico.

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