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Qualcuno spieghi a quest'uomo cosa è un blog!

In conseguenza dell' unanime protesta contro il Disegno di Legge Levi-Prodi che ho portato alla vostra attenzione in questo post , Ricardo Levi, autore del testo normativo, ha pensato di correre ai ripari, dichiarando, a più riprese, che nelle intenzioni del progetto normativo, non vi sia certo quella di mettere il bavaglio alla rete ed ai blog.

L'iter normativo del disegno di legge sull'editoria è iniziato ieri e, da quanto leggo, Ricardo Levi,  ha proposto delle modifiche.

Secondo Quotidiano Net , la modifica proposta da Levi si tradurrebbe nell'inserimento di questo comma aggiuntivo: "'Sono esclusi dall'obbligo di iscrizione al Roc i soggetti che accedono a internet o operano su internet in forme o con prodotti, come i siti personali o ad uso collettivo che non costituiscono un'organizzazione imprenditoriale del lavoro".

Repubblica invece cita altre espressioni: "Il comma aggiuntivo - ha spiegato Levi - dice che sono esclusi dall'obbligo di iscrivere al Roc i soggetti che accedono o operano su internet per prodotti o siti ad uso personale e non ad uso collettivo. "

Quali che siano le espressioni reali utilizzate da Levi, qualcuno dovrebbe spiegargli   che ogni blog, ed ogni sito web sono per loro natura ad uso collettivo, essi infatti possono essere fruiti da chiunque e  se così non fosse, ognuno di noi i propri pensieri li scriverebbe in un quadernuccio a casetta propria!

Qualcuno dovrebbe inoltre spiegare a Ricardo Levi, che, soprattutto coloro i quali si avvalgono di spazi a pagamento per pubblicare i propri blog, spesso si avvalgono anche di servizi pubblicitari per ammortizzarne i costi, per non parlare poi di quei sistemi come Google AdSense che permettono in modo organizzato di guadagnare attraverso i blog.

Io continuo a percepire la strana sensazione che, al di là di gaffes più o meno involontarie, serpeggi da più parti, la volontà di regolamentare il web. 
Il rischio, come ben potete comprendere non è solo che dalle pagine del Times ci sbeffeggino osservando che: "L' Italia è un paese ben strano  [...] una nazione di legislatori ottuagenari eletti da settantenni"
Il rischio non è solo che dal tabloid inglese si dica del Governo italiano che esso "non sembra capace di adattarsi al mondo moderno" .
Il rischio non è solo  che ironicamente  il disegno di legge Levi-Prodi venga definito  un "assalto geriatrico ai blogger italiani".

Il rischio è ancora una volta che si stia cercando di mettere il bavaglio alla rete.

Ed allora, delle due l'una...o spieghiamo a quell'uomo ritratto nella foto cosa è un blog e cosa è internet....oppure...continuiamo a firmare la petizione contro il disegno di legge Levi-Prodi! Magari varrà a scongiurare anche i futuri tentativi...e di certo non mancheranno!

Cliccate qui e firmate la petizione!