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Cina, culla dei diritti "inumani"

immagineIl 17 aprile scorso 41 donne sono state prelevate dalla polizia cinese,  condotte in ospedale e costrette ad abortire.

Il 18 aprile identica sorte è toccata ad un’altra ventina di donne.

Nel breve spazio di 24 ore sono stati fatti morire oltre 60 feti.

La crudeltà di questi atti di gratuita criminalità e di pesante violazione dei diritti umani è aggravata dal fatto che molte delle donne costrette ad abortire sono al nono mese di gravidanza.
Da trent'anni la Cina attua aborti forzati e sterilizzazioni forzate, in attuazione di una pseudo-politica demografica di stampo nazista, che consente l'uccisione di un feto nell'utero materno anche a gravidanza avanzata, specie se il nascituro è di sesso femminile.
L'operazione omidica di far abortire le donne anche al termine della gravidanza viene attuata in vario modo: o praticando alla donna incinta una iniezione di un farmaco killer che causi la morte del feto; oppure praticando una iniezione nella testa del feto attraverso il ventre materno: dopo una ventina di minuti di sofferenze il bambino, pronto a nascere, smette di muoversi all’interno dell’utero e muore.

Nel 1978 il criminale governo di Deng Xiaoping ha varato una legge sulla pianificazione familiare, detta anche “legge del figlio unico, e l’ha imposta a tutto il Paese, adattandola alle varie realtà locali.
In conseguenza di questa legge le donne che incorrono nella sfortuna (sfortuna secondo il governo cinese) di dover concepire un figlio in più rispetto al numero consentito, vengono indotte all’aborto dai funzionari dell’Ufficio per la pianificazione familiare.

Nel caso la donna incinta riesca ad aggirare la legge e far nascere il suo bambino, essa viene sottoposta alla comminazione di una multa ingente, che le famiglie povere non riescono a pagare, nonchè a disincentivi economici di vario tipo, che possono arrivare anche alla requisizione dei beni della famiglia stessa ed alla reclusione della donna in un laogoi, perchè sia rieducata anche attraverso la tortura.
In tali casi inoltre, il bambino "di troppo" viene sottratto alla famiglia di origine e rinchiuso in un orfanotrofio, senza la famiglia abbia mai più la possibilità si conoscerne la sorte.

Questa pratica inumana, nella Cina comunista e proletaria, è spesso però risparmiata alle famiglie ricche mentre è diventata una regola per i meno abbienti

La Cina pratica la sterilizzazione forzata da anni alle donne tibetane, in un feroce tentativo di annientare la cultura e l’etnia tibetana.

Nel corso del 2005 sono state sterilizzate con la forza oltre 7 mila persone nella provincia dello Shandong.
Negli anni scorsi, inoltre, la Human Rights in China (HRIC) ha denunciato i casi di donne recluse nei campi di lavoro cinesi e sottoposte a tortura e brutalmente frustate con cinghie di cuoio, perché accusate di aver violato la legge del cd. “figlio unico” ed aver dato alla luce un secondo bambino.

Nonostante nel 1980 la Cina abbia ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite per l’Eliminazione di tutte le Forme di Discriminazione contro le Donne, nel XXI° secolo esistono ancora in Cina donne torturate per aver fatto una scelta di vita.

La Cina non mangia bambini né li bollisce per concimare i campi, ma li uccide quando già sono VITA e negli ultimi trent'anni ha sulla coscienza il genocidio di oltre 300.000.000 milioni di creature uccise nell'utero matero.

Eppure la Cina pretende perfino di venirci a dare lezioni di civiltà e democrazia.

In questo nostro paese oggi sicuramente ci si indignerà per le ultime dichiarazioni del Vaticano, che reputano l’aborto come “terrorismo dal volto umano”.

La sinistra inizierà a fare i suoi sproloqui sulle nefaste ingerenze della Chiesa nelle vicende dello Stato, ma non leverà una sola parola di sdegno, in nome dell’equivicinanza, per le vicende occorse nei giorni scorsi alle 61 donne cinese costrette a subire aborti forzati e per questo genocidio silenzioso che avviene in Cina da trent'anni.
Le anime pie del girotondismo italiano politicamente corretto, pronte a scendere in piazza ad ogni soffio di vento, non le vedi mai scendere a manifestare contro le  pesanti violazioni dei diritti umani in Cina ed a sostegno della dignità delle donne che subiscono sterilizzazioni ed aborti forzati.

E’ troppo comodo aprire gli occhi su ciò che ci fa comodo e chiuderli quando non ci va di vedere e denunciare.

Io la definirei bieca meschinità ed anche indifferenza, omissione e complicità.

scritto da Dike_vendicatrice   su: http://blog.libero.it/vendicatrice

Commenti al Post:
stranealchimie
stranealchimie il 03/05/07 alle 14:44 via WEB
Agghiacciante... certo non c'è molto da commentare su notizie del genere, solo una cosa: il mondo occidentale sta a guardare. Il motivo è forse perchè la Cina è una potenza mondiale e in parte la teme?
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 03/05/07 alle 14:57 via WEB
Già Laura. Al di là della notizia recente, in realtà l'infanticidio di stato praticato in Cina non ci è "sconosciuto". Già lo scorso anno sul blog Voci di Donne e poi sul magazine, i blogger avevano cercato di riportare l'attenzione su questa pratica inumana..Ciò che è agghiacciante è anche il silenzio omertoso dei governi. Mariella Bocciardo della Commissione Affari sociali e della Commissione Bicamerale per l'infanzia, ha chiesto al ns. governo di stigmatizzare con una propria mozione ufficiale i metodi di "controllo delle nascite" utilizzati in Cina. Ma la notizia degli ultimi giorni è passata sotto una coltre di silenzio colpevole e connivente. Ringrazio Dike per avermi consentito la pubblicazione di questo post. Ci sono due post "forti" oggi su Blog Calamaio, mi auguro serva ad aprire un confronto civile ed a sollecitare le nostre menti.
 
emy7795
emy7795 il 03/05/07 alle 16:38 via WEB
non ci sono parole ....sapevo che in cina controllassero le nascite per una sovrappopolazione del territorio ma non sapevo facessero tutto ciò .....crudeltà pura a nove mesi ....non si può.....è uccidere....e qui nessuno dice niente ....stringiamo patti economici con stati che uccidono le persone e non facciamo nulla ....li lasciamo fare e restiamo lì a guardare ...ma noi cosa possiamo fare? ...non basta una voce per far cambiare le cose ed intervenire su stati come questi si rischiano guerre che non finirebbero più e che chiamerebbero in causa anke altre nazioni che si unirebbero solo per altri interessi e non di certo per proteggere un neonato .......capista ho la pelle d'oca ....
 
Zivago68
Zivago68 il 03/05/07 alle 22:19 via WEB
Buonasera. Sapevo di questa pratica inumana, ma non ero al corrente dei recenti episodi occorsi alle 60 donne cinesi. Quella che in Cina è considerata una politica di controllo delle nascite ha fatto sì che in trent'anni di vigenza di quella legge ci sia una diminuzione di natalità femminile rispetto a quella maschile. La pratica degli aborti forzati è anche usata in Tibet da anni come mezzo per sterminare un'etnia, proprio come dice anche il post. Sui siti dedicati al tibet si leggono racconti agghiaccianti sulle umiliazioni cui vengono sottoposte le donne tibetane. Bello l'impiego del termine "culla", usato nel titolo del post, che dovrebbe incutere idea di protezione ed invece prelude ad una tragedia. Complimenti per il blog e per i temi sociali che tratta.
 
donatella1983
donatella1983 il 04/05/07 alle 23:16 via WEB
beh c'è da chiedersi con quale coraggio avvengano ancora simili barbarie, a discapito di vite alle quali non viene concesso di vedere la luce... non è possibile che nel 2007 ancora dobbiamo parlare di queste cose, che si sono ancora donne costrette loro malgrado a sottostare alla bruta forza di chi ha più potere!
 
imp.bianco
imp.bianco il 05/05/07 alle 13:44 via WEB
Ciao, ti conviene passare dal mio blog, infatti Uncanny X-Men oggi compie un anno di vita...ed ho fatto un mega post per l'evento! ed intanto buon fine settimana!! :D X-Bye
 
dolcissima63dgl0
dolcissima63dgl0 il 05/05/07 alle 21:56 via WEB
è terribile....avevo già sentito parlare di queste cose....e poi dicono che la cina è la nuova potenza economica...!! e andiamo a portare la le nostre industrie .....i politici dovrebbero pensarci un attimo.....pensare che la vita vale di più degli affari economici....ma purtroppo viviamo in un'era dove la vita non ha più nessun valore.....
 
 
redazione_blog
redazione_blog il 05/05/07 alle 22:26 via WEB
i blog possono servire anche a questo: fare da cassa di risonanza per quelle vicende che sono quasi dimenticate nel silenzio. L'assenza di una mozione ufficiale dei nostri governi (attuale e precedente) verso la Cina è qualcosa sulla quale, inevitabilmente da cittadini siamo chiamati a riflettere ed a formarci giudizi.
P.S. ho visto che sei riuscita a modificare il carattere dei post. Brava! :-)
 
dolcissima63dgl0
dolcissima63dgl0 il 05/05/07 alle 22:12 via WEB
scusate questo commento nn centra nulla col post...ma volevo ringraziarvi seguendo le vostre istruzioni sono riuscita a modificare il codice html nel mio blog è bellissimo poter scrivere come si vuole grazie ancora..
 
ursusarctos
ursusarctos il 17/06/07 alle 22:51 via WEB
http://blog.libero.it/alidellaliberta/2847638.html
 
perdiamocidiv
perdiamocidiv il 24/09/07 alle 00:23 via WEB
Ricordo di aver letto di queste "violenze"anni e anni fa..su selezione del Rider's Digest..li si faceva cenno ad amnesty international...parlo dell'87!!!ne ho letto ancora e ancora, ma noto che non hanno fatto nulla,su selezione si parlava addirittura che i coniugi dovevano "chiedere "per procreare il secondo figlio...!
 
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