Creato da sentuchinze il 19/05/2010
 

bogè

UN bogè (ovvero secchio in dialetto spezzino) pieno di cose che vogliamo dire, urlare, vomitare...........

 

 

Vezzano, Di Vittorio (IDV): "Rifiuti Zero, sull'esempio di Capannori"

Post n°46 pubblicato il 15 Marzo 2013 da sentuchinze
Foto di sentuchinze

Non ci piace muovere critiche e non proporre qualcosa di costruttivo, qualche giorno fa attraverso un articolo di stampa abbiamo evidenziato lo pessima situazione igienico sanitaria in cui versano alcuni quartieri di Vezzano Ligure, a causa dell'emergenza rifiuti dovuta principalmente, ma non solo, alla profonda crisi in cui versa "ACAM".

Fermo restando la salvaguardia dei posti di lavoro, e se possibile il salvataggio di ACAM; crediamo sia necessario un cambiamento radicale nelle politiche della raccolta dei rifiuti e nella mentalità del cittadino/utente, chiamato in prima persona a collaborare, attraverso un comportamento virtuoso, incentivato in questo anche da uno sconto nel pagamento della tassa sui rifiuti, proporzionale alla quantità degli stessi che riesce a differenziare.
Senza inventarsi ricette nuove, si potrebbero adottare, e non solo per Vezzano, i 10 passi messi a punto dal comune di Capannori, in Toscana, dove si riesce a coniugare un efficiente servizio di raccolta con una tariffa tra le più basse d'Italia. Per cui se l'amministrazione comunale fosse intenzionata al raggiungimento dello standard di "rifiuti zero" anche per Vezzano Ligure, troverebbe nell'IdV un fedele alleato.
Di seguito i "Dieci passi verso Rifiuti Zero" estratti dal sito web del comune di Capannori (LU).
1.separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti noi n e' un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e' quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.
2.raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata "porta a porta", che appare l'unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e' previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.
3.compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.
4.riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.
5.riduzione dei rifiuti: diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell'acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.
6.riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un'ottima resa occupazionale dimostrata da molte esperienze in Nord America e in Australia.
7. tariffazione puntuale: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu' consapevoli.
8. recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.
9. centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.
10. azzeramento rifiuti: raggiungimento entro il 2020 dell' azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal "trampolino" del porta a porta, diviene a sua volta "trampolino" per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.

 

Michele Di Vittorio, IdV Vezzano Ligure

 
 
 

Vezzano, Di Vittorio (IDV) interviene sull'emergenza rifiuti

Post n°45 pubblicato il 09 Marzo 2013 da sentuchinze

    Non è di certo uno spettacolo gradevole , tantomeno una situazione igienico-sanitaria ottimale, lo stato di degrado in cui versano i quartieri Prati e Sarciara del comune di Vezzano Ligure dove spesso i rifiuti fuoriescono dai cassonetti, invadendo spesso anche la strada.  Tale situazione è particolarmente evidente  soprattutto davanti all’ufficio postale, ma anche lungo Via Termo, via Borrotzu e tutte le altre vie dove  i cassonetti sprigionano cattivi odori e sono  l’habitat naturale di insetti e parassiti di ogni genere che minacciano la salute delle persone.                                  

Tale situazione si è venuta a creare sia per un sempre più carente servizio di raccolta, sia per una totale mancanza di senso civico da parte di alcuni cittadini e dall’assenza di ogni tipo di controllo sui comportamenti scorretti.

Ci sono quartieri in cui è attiva un tipo di raccolta differenziata porta a porta, che non avviene presso il domicilio dell’utenza ma in zone in cui varie utenze conferiscono i loro rifiuti e  i cassonetti sono disponibili solo in alcuni punti e solo per conferire il vetro e la plastica, inoltre la raccolta avviene solo su tre giorni alla settimana, ma sempre più spesso accade che la raccolta non venga effettuata e nei punti di raccolta si vengono a creare montagne di spazzatura.

A questo aggiugiamo anche l’abbandono in cui versano le aree verdi, soprattutto  nel quartiere di Sarciara, tali zone sono rese pressochè impraticabili dalla presenza di ogni tipo di vegetazione spontanea e dagli escrementi di animali domestici; la punta dell’iceberg è individuabile nel parco del “Boschetto”, in cui sono stati spesi centinaia di migliaia di Euro per un orto botanico mai realizzato ed un edificio ormai abbandonato nella boscaglia in cui è ridotta l’area.

Di questo, ma anche di tutte le altre problematiche come la manutenzione delle strade o lo scarso servizio di trasporti, per nulla adeguato  a quartieri dove abitano circa 2000 persone, intende discutere con la popolazione il costituendo circolo dell’italia dei Valori “IDV per Vezzano” in una riunione che sarà presto organizzata dai vertici provinciali del Partito .

Ci auguriamo comunque che l’amministrazione comunale riesca  al più presto  a trovare le soluzioni adeguate ai problemi evidenziati, al fine di offrire ai  cittadini servizi all’altezza della loro aspettative.

 

Michele Di vittorio, Italia dei Valori, Vezzano Ligure

 
 
 

Di Vittorio (IDV): "Noi partito scomodo. La vera emergenza è sociale, non finanziaria"

Post n°44 pubblicato il 08 Febbraio 2013 da sentuchinze

L'Italia dei valori è un partito scomodo che non intende sottostare a politiche simili all'agenda Monti, fatta di provvedimenti che hanno messo in ginocchio le famiglie italiane, in ognuna di esse c'è almeno un disoccupato, un inattivo, un precario, un cassaintegrato, un esodato; famiglie in cui comanda l'incertezza per il futuro e che più di altri hanno subito il prezzo della crisi economica e più di altri hanno subito le vessazioni di un fisco sempre più opprimente.

In campagna elettorale le forze politiche che hanno governato fin'ora promettono delle mirabolanti riduzioni fiscali e quei meravigliosi piani di sviluppo che, pur governando, non hanno saputo realizzare, anzi, hanno spesso peggiorato la situazione, come con l'approvazione del pareggio di bilancio in costituzione, o come con l'approvazione del fiscal compact. In parlamento l'Italia dei valori ha provato con tutti i mezzi a disposizione a cambiare le cose, andando contro una maggioranza bulgara del 92% da cui è sempre stata ignorata.
I nostri leader Di Pietro prima e Ingroia dopo, hanno chiesto al centrosinistra un confronto che è stato sempre negato, preferendo piuttosto confrontarsi con europeismo finanziario di Monti e non con quello che guarda alla politica della solidarietà che noi intendiamo seguire, perché la vera emergenza è quella sociale e non quella del sistema bancario/finanziario.
Per questo e perche il programma ricalca il nostro, abbiamo scelto per le prossime elezioni di presentarci con la lista "Rivoluzione Civile", non possiamo allearci con chi durante il governo dei tecnici ha votato a favore della riforma "Fornero" e contro l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori; con chi a votato a favore di nuove tasse, soprattutto dell'IMU; con chi ha appoggiato un governo di banchieri, un governo che promette equità ma poi colpisce solo i più deboli e poi ha un occhio di riguardo per i poteri lobbistici, in primis quello finanziario (vedi MPS).
Ora questi partiti e Monti stesso, intendono continuare su questa linea ma sono disposti a dire di tutto pur di guadagnare consenso elettorale: c'è chi, dopo averla istituita, dice che l'IMU così com'è non va bene ed è da riformulare, o chi ne promette la sua restituzione per gli importi pagati nel 2012; altri dicono,dopo essere stati d'accordo sul loro acquisto, che gli F35 costano troppo e una volta al governo ne compreranno qualcuno di meno; ci manca solo qualcuno che prometta "Chiu pilu pi tutti" ma chissà che non ci sia qualcuno disposto a farlo... tanto poi una buona scusa per rimangiarsi le promesse fatte si trova sempre.

 

Michele Di Vittorio - Italia dei Valori

 
 
 

IO CI STO…….e voi che fate?

Post n°43 pubblicato il 09 Gennaio 2013 da sentuchinze

Bisognerebbe assolutamente riformare la corrotta e costosissima macchina dello stato, partendodal dimezzamento dei parlamentari, mettendo un limite alle loro rendite, alle loro pensioni,allineandole a quelle dei dipendenti pubblici e privandoli di qualsiasi altro privilegio.

Bisognerebbe assolutamente snellire l’arrugginita e macchinosa macchina dello stato passando dalla soppressione totale delle province, riducendo il numero delle regioni e accorpando i comuni ad almeno 15.000 abitanti.

Bisognerebbe assolutamente sopprimere le indebitatissime società pubbliche controllate e partecipate, sopprimere le consulenze esterne e passare i loro servizi a chi effettivamente dovrebbe erogare i servizi, ovvero gli enti locali.

Bisognerebbe assolutamente ridurre a due le forze di polizia, come per altro ci chiede la comunità europea, eliminare le regalie alla Chiesa Cattolica  e fargli pagare l'IMU, non comprare i cacciabombardieri e annullare le grandi opere inutili,  bisognerebbe assolutamente smettere di fare leggi che premino gli evasori fiscali, ridurre le lungaggini burocratiche per le imprese e le famiglie,  velocizzare la macchina della giustizia, ripristinare il reato di falso in bilancio e eliminare la prescrizione. Bisognerebbe fare tante altre cose che tutte insieme farebbero risparmiare allo stato qualcosa che qualcuno ha quantificato tra i 500 e i 600 miliardi di euro l’anno, se ciò fosse vero recuperando solo una parte di questi sprechi in pochi anni diventeremmo una nazione ricca e potremmo offrire ai cittadini servizi sociali adeguati, pensioni dignitose e la ripartenza dell’economia. Ma per combattere la corruzione, i privilegi e la disonestà ci vuole una RIVOLUZIONE CIVILE, Proprio per raggiungere tale scopo, noi dell' IDV  abbiamo deciso di partecipare alla costruzione di una Lista unitaria che possa raggruppare tutti quelli che, in Europa e nel mondo, vogliono cambiare strada rispetto a trent’anni di politiche economiche sbagliate, inique e, alla fine,catastrofiche. Quelle che hanno pensato solo ad aumentare sempre più i profitti dei ricchi e ricchissimi e che hanno reso onnipotente la finanza ai danni dell’economia reale, del lavoro e delle imprese oneste.

Per questo abbiamo risposto “IO CI STO” alla candidature  di Antonio INGROIA a presidente del consiglio, perchè è la candidature di un uomo onesto che ha dimostrato coraggio, valore e impegno nella sua professione e che oggi si mette a disposizione dei cittadini

Michele DI VIttorio          IO  CI STO…….e voi che fate?

 
 
 

Di Vittorio (IDV): "Noi accusati di populismo dai demagoghi mediatici"

Post n°42 pubblicato il 20 Dicembre 2012 da sentuchinze

L'Italia dei Valori è spesso accusata di populismo, ovvero di essere un partito che sbandiera slogan politici, fatti di "frasi fatte", che fanno breccia nel cuore dei cittadini col solo fine di guadagnare quel consenso che occorre per far eleggere i propri rappresentanti, in pratica dice al popolo quel che vuol sentirsi dire pur di ottenere voti.

Noi invece non condividiamo questa chiave di lettura, fattaci spesso da quei partiti che fanno del "neo populismo mediatico", ovvero di quella forma di demagogia che fa dei mass-media il suo veicolo di diffusione; in pratica si scredita l'avversario politico con campagne di stampa fatte di notizie tendenziose, le quali raccontano solo quella parte di verità che fa comodo a chi getta fango sugli avversari, tanto anche se poi viene dimostrato che quelle notizie erano false, gli schizzi di quel fango rimangono sempre addosso, siamo sicuri invece che gli italiani vedranno soprattutto le mani sporche di chi a lanciato il fango.
L'Italia dei Valori, non è populista, ma da parecchio fastidio ai poteri forti, basti pensare alle battaglie da noi combattute e vinte, di cui mi piace ricordare le più importanti:
1) Il contrasto al lodo Alfano con l'invito riassunto nello slogan "Giorgio non firmare". Quindi la raccolta delle firme, nel segno dell'art. 3 della Costituzione. La Corte costituzionale, dava quindi ragione alla nostra posizione e dichiarava incostituzionale il lodo Alfano.
2) La Battaglia per il no alla legge bavaglio, ossia la riforma nefasta delle intercettazioni e della pubblicabilità degli atti. Battaglia vinta: il progetto del centrodestra è paralizzato in parlamento.
3) La battaglia per il no al nucleare e per l'acqua pubblica. La raccolta delle firme per il referendum. La campagna referendaria e la vittoria.
4) La battaglia contro la legge Fornero e la difesa dei diritti dei lavoratori nonchè dello statuto dei lavoratori, della rappresentanza sindacale e dei contratti nazionali del lavoro. Ed ora la raccolta firme per i referendum.
5) La battaglia per la verità sulla trattativa stato-mafia, in ricordo dei servitori dello stato e di innocenti cittadini, trucidati dal tritolo di cosa nostra.
Ci accusano di populismo. E dimenticano queste battaglie e molte altre ancora, ottenute col nostro martellante impegno, poi a vittoria ottenuta, in parecchi hanno pensato bene di farle loro.


Michele Di Vittorio Italia Dei Valori La Spezia

 
 
 
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