CARLO PARLANTI FREE

Oggi mi è arrivata una lettera da Carlo. E' datata 5 Ottobre. E' arrivata da Ventura, quando già il carcere lo aveva posto in isolamento. se c'è una cosa che mi colpisce è che nonostante tutto ciò che passa, e i momenti di tristezza, nelle lettere riesce comunque a trovare la forza di una battuta. Ogni tanto quando una cosa è praticolarmente triste o allegra, usa le faccine. Ha risposto alla lettera che gli ho spedito il 30 settembre. pensavo di vedermela recapitare indietro come quella di Katia, ma evidentemte i secondini hanno voluto fare loro un dispetto: l'inidrizzo era lo stesso, e la mia non è tornata indietro.

Se c'è una cosa sulla quale Carlo punta è che si muova qualcosa partendo dalla rete. Non ha fiducia nei politici. Mi ha raccontato di come gli hanno fatto d'imporvviso la lastra e di come senza dirgli niente lo abbiano posto in isolamento. Dice che se avenal è brutto, Ventura è un inferno, che lo vogliono tenere in isolamento almeno fino al 25, per abbatterlo psicologicamente. Ha il sentore che qualcosa in Italia si stia muovendo. il dottore si è recato da lui rassicurandolo sul fatto che nessuno vuole torturarlo, come "credono da fuori", ma non immagina neanche la macchina che si è messa in moto.
Pensa (erroneamente) che non ci sia movimento nella web americano. Non sa che se ora si trova in ospedale, invece che a Ventura probabilmente è perchè noi abbiamo fracassato i maroni a destra ed a manca. Nella cella vicino alla sua, in infermeria c'era un cartello che spiegava come il suo "vicino" dovesse rimanere in isolamento senza telefono, libri, visite, da febbraio scorso fino a novembre prossimo. Mi chiedo come sia possibile in un sedicente paese "esportatore di democrazia".

La prima lettera che ho ricevuto da Carlo, il 25 settembre mi ha fatto piangere, perchè ne i film ne tutta la cultura che uno può farsi su un det mondo ti prepara o è meno comparabile alla verità di una situazione. Quest'ultima mi ha fatto arrabbiare perchè non accetto che delle istituzioni possano infragere la legge a loro piacimento sulla pelle di una persona. Una persona che sia a causa della distanza dalla sua famiglia che per "motivi da accertare" ha contatti limitati con l'esterno, e che un po' d'aria la può respirare solo tramite lettere e telefonate.

"scrivimi presto". Così conclude la lettera.

"E dove"? ho pensato io se neanche il consolato gli fanno sentire. E mi è venuta ancora più rabbia.

Viene tenuto in ospedale, in isolamento per sospetta tbc. dato che non è una malattia che viene di colpo e che già dalle lastre di due mesi fa si sarebbe dovuta vedere e dalle analisi che gli hanno fatto il 21 settembre ( gli sono arrivati i risultati mentre mi scriveva la prima lettera, ne ho per questo la certezza) non risulta niente, mi chedo che tipo "strano di tbc" sia e se nel frattempo abbia lui infettato mezzo mondo. (ovvio che il tono è sarcastico).

Non si può continuare così.

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