Un mondo di cavolate

Aggiungi un posto a tavola... c'è posto anche per gli amici del Pdl

Mi piace quando un cittadino si "ribella" alla casta, merita sempre il totale rispetto da parte di chi come me si sente derubato dalla casta. Non importa una dichiarazione di guerra, basta anche il pregiudizio. Quando invece alla casta si "ribella" un berluscones, mi viene da storcere il naso, qualcosa puzza di marcio. Mi chiedo: c'è davvero quel senso di ribellione e indignazione che un berluscones dice di sentire nei confronti di chi ruba allo Stato? E' ovvio che non tutti i berluscones sono uguali, da qualche parte, qualcuno che detesta i ladri e i corrottii ci sarà ma dove non si sa. Per smentire il "modus operandi", sono andato sul classico entrando sul blog di un berluscones denominato e controllato. Sul blog stuzzichino, ho letto e appreso che la regione Sicilia - fondi permettendo - sarebbe disposta a dare un contributo di solidarietà a chi non è stato eletto. Verificato da altre fonti, purtroppo omesse dall'autore del blog, leggo che la casta dei politici in Sicilia - forse non solo quella siciliana - vorrebbe "liquidare" con un assegno di solidarietà tutti quei parlamentari che non essendo stati direttamente eletti, non sono riusciti a farsi una carriera da mantenuti dallo Stato. Se penso che non si fanno sconti alla sanità, alla scuola e disoccupati, ecco che regalare soldi a dei politici trombati, crea un malcontento generale. Ma ecco il punto: l'indignazione di certi berluscones per così dire "facinorosi contro la casta", si stempra quando devono omettere i nomi di chi prende nel centrodestra. L'indignazione dei diversamente indignati, si scalda solo se a rubare sono quelli di sinistra. Di Mancuso, opportunamente detto "l'autonomista", non si dice lo schieramento, il trombato è del Pdl. Ma se l'errore fosse tutto qui si potrebbe persino perdonare chi scrive ma a parte questo, non si trova un solo nome di riferimento nel Pdl. Non è corretto, se uno vuole sputtanare la casta, deve sputtanare tutti come faccio io che sputtano anche chi non sputtana abbastanza. Per chiarire meglio i fatti rispetto a chi omette fonti e nomi, ecco una lista un po' più dettagliata di questi trombati siciliani in attesa dell'assegno di solidarietà. I nomi in blu per il centrodestra, in rosso per il centrosinistra, in grigio per il centro. Io ho messo tutti, mica ho fatto la selezione!!

Proprio nel giorno in cui l'agenzia di rating internazionale Fitch declassa Palazzo d'Orleans, stimando per la fine dell'anno un disavanzo di un miliardo di euro ed entro il 2015 un debito di ben 7,5 miliardi, un'altra grana si abbatte sulle già esauste casse dell'Ars, altra istituzione a libro paga della Regione. I ragionieri di Palazzo dei Normanni hanno fatto i conti delle liquidazioni che spettano ai sessanta deputati uscenti non rieletti. Risultato? In arrivo una spesa pari a due milioni 170 mila euro. Soldi che l'Ars non ha, visto che al momento non può garantire nemmeno gli stipendi di fine anno, dopo il pignoramento subito per una causa con i dipendenti. Ma questi soldi spettano agli ormai ex deputati, che quindi, magari in ritardo, li riceveranno.

Agli onorevoli dell'Isola, in caso di mancata rielezione, mamma Assemblea eroga un "assegno di solidarietà pari all'80 per cento dell'indennità lorda di una mensilità, moltiplicata per il numero degli anni di mandato effettivo". I conti sono presto fatti. Al decano dell'Ars Lillo Speziale, 21 anni di permanenza a Palazzo dei Normanni, spetta un assegno di 179.844 euro, in parte già incassati perché i deputati possono chiedere un'anticipazione del contributo. Un assegno a sei cifre, da 137 mila euro, in parte già anticipati, andrà a Giovanni Barbagallo, da sedici anni filati a Sala d'Ercole. Una cifra simile, intorno ai 130 mila euro, spetta a due volti storici dell'Ars non rieletti: Innocenzo Leontini, dal 1996 inquilino fisso di Palazzo dei

Normanni, e Camillo Oddo, che frequenta i corridoi dorati dell'Ars dal '98. Di circa 90 mila euro la liquidazione di Fabio Mancuso, altro deputato non rieletto. E, ancora, un assegno di 94.204 euro è quello che invece ha maturato Carmelo Incardona.

Il contributo spetta anche a chi ha solo questa legislatura alle spalle e in media l'assegno sarà di 38 mila euro: tra quelli che lo riceveranno Bernardo Mattarella, Francesco Musotto, Ignazio Marinese, Massimo Ferrara, Roberto Corona, Guglielmo Scammacca della Bruca, Davide Faraone, Pino Apprendi, Alberto Campagna, Giacomo Dibenedetto, Toni Scilla e Miguel Donegani.

Il nuovo buco dell'Ars va ad aggravare una situazione già catastrofica per la Regione. Ieri l'agenzia di rating Fitch ha declassato a "BBB" il debito di Palazzo d'Orleans. Il motivo? L'agenzia stima "un disavanzo di un miliardo di euro entro il 2012, un pareggio solo nel 2015, ma con un debito, a questa data, salito a 7,5 miliardi di euro rispetto ai 6 miliardi di quest'anno ". Una situazione drammatica, causata anche dalla crisi economica e da una diminuzione delle entrate e una crescita al 17 per cento della disoccupazione nel 2014. "Il risanamento di bilancio dipenderà dalla riduzione delle spese correnti, che la Regione prevede di conseguire tramite riduzione dei trasferimenti ai Comuni e per servizi, ma la discontinuità politica sposta al 2013 la riforma", scrivono gli analisti di Fitch.

http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/11/02/news/liquidazioni_agli_ex_deputati_stangata_da_due_milioni_per_l_ars-45776915/