...
"Questo secondo mondo dentro le linee. Vero? E questo significa adattarsi? Questo non vuole dire adattarsi. Non bisogna adattarsi per ignorare il freddo, il vento e la stanchezza. Non ignorare "come se". Non è freddo. Non è vento. Non c'è vento freddo dove tu sei. Vero? Non è "adattarsi alle condizioni". Fai questo secondo mondo dentro il mondo: qui non ci sono condizioni."
Infinite Jest, D.F.W. pag. 551
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Differenze incolmabili:
DEGENTE N. 1: DANIELA[1]
Malattia: Influenza
Sintomi: Febbre da 38.2° C ai 38.9° C, dolori diffusi
Giorni di degenza: 2 gg (anche se già dopo le prime 24 ore la paziente mostrava segni di insofferenza!!!)
Medicinali assunti: Antipiretici e blandi antidolorifici in quantità industriali, un paio di antinfiammatori dopanti per non perdere l’abitudine!
Telefonate al medico: Nessuna
Telefonate fatte ai genitori: 1 (prima di rientrare in ufficio, per rassicurarli sul rinnovato ottimo stato di salute)
Telefonate ricevute da sua madre: 1 (“Ciao come stai? Ah!! Non passare di qui che sicuramente sei contagiosa!”)
Telefonate ricevute da suo padre: 1 (“Ciao come stai? Ecco! Chissà che cazz hai combinato ieri per stare così!!!”)
Telefonate ricevute da sua sorella: 0 (“Non ti chiamo quando stai bene figurati quando stai male!!!”)
Attività svolte in casa durante la degenza: Spostamento silenzioso dal letto al divano; assunzione in maniera totalmente autonoma di medicinali, cibo, bevande; dormite rigeneranti in preda a deliri; prosieguo nella lettura di I.J.; visione di “Non è un paese per vecchi” e “Leoni per agnelli” (entrambi guardati in una sorta di trance codeinico che ne ha amplificato il giudizio più che positivo); preparazione di pranzi e cene per gli altri componenti della famiglia SENZA ALCUN LAMENTO; contatto continuo con il lavoro tramite Skype.
DEGENTE N. 2: QUALUNQUE MAMMIFERO UMANO DI GENERE MASCHILE
Malattia: Influenza
Sintomi: Febbre 37.8° C
Giorni di degenza: almeno 5 gg (di continuo lamento!)
Medicinali assunti: antibiotico a largo spettro, antispastici, antipiretici
Telefonate al medico: 3 (numero in costante ascesa se non fosse per la decisione del dottore, esasperato, di passare a visitare IL degente)
Telefonate fatte ai genitori: 4 al giorno (appena sveglio; prima di pranzo; a merenda; dopo cena)
Telefonate ricevute da sua madre: 4 al giorno (a metà mattina; dopo pranzo; prima di cena; prima di andare a dormire. Tre delle quali con la stessa identica domanda “Ma la Daniela ti ha messo in corrente?”)
Telefonate ricevute da suo padre: 1 (“Sei una chiavica!”)
Telefonate ricevute da sua sorella: 4 al giorno (Vedi “Telefonate ricevute da sua madre” a distanza di 10 minuti)
Attività svolte in casa durante la degenza: Spostamento accompagnato da sbuffi e borbottii, dal letto al divano; assunzione “accompagnata”[2] di medicine, bevande e cibi; visione della diretta del Grande Fratello su Sky Vivo 24 ore al giorno; nessun contatto con l’ufficio se non obbligatorio…
[1] Nome scelto a random.
[2] Per “accompagnata” si intende… Borbotto rivolto all’essere umano più vicino e richiesta accompagnata da occhio lucido Es: “Eh ehm mmmh eh ehm mi porteresti un bicchiere d’acqua, che è lì a 1 mt da me, ma a 17 scalini da te che stai stendendo in taverna, visto che non ce la posso proprio fare…”
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(PRENDO IN PRESTITO LO SPAZIO DI SARA)
"Era una di quelle circostanze in cui percepiva la curiosa ingiustizia derivante dall'essere una ragazza perspicace e intelligente, poichè quanto più la sua mente penetrava in profondità una data situazione, tante più erano le alternative a disposizione e dunque l'imbarazzo della scelta: era la "lucidità" più ingiustamente sconfortante che si potesse immaginare..."