cinzia guidetti

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« E' MORTO LELIO LUTTAZZIUMBRIA JAZZ 2010 »

E' MORTO ALFIO GALIGANI

Post n°399 pubblicato il 08 Luglio 2010 da cinzia_guidetti
 

Si è spento ieri 7 luglio all'età di 86 anni il sassofonista, clarinettista e flautista Alfio Galigani.

Riporto l'articolo che ne parla (Fonte)

E' morto Alfio Galigani saxofonista, clarinettista, flautista, tutta la sua vita per la musica, per il jazz. La sua vita, il jazz suonato nei night, la sua musica da ascoltare suonata in vari ensemble anche se, come lui stesso ha sempre detto, si rammarica di non possedere alcuna registrazione dei suoi concerti più memorabili. Una su autobiografia scritta per il sito internet jazzitalia.net - Sono nato a Perugia nel 1924 e a nove anni ho cominciato a studiare musica nell'allora Liceo Musicale Comunale, ornai da tanti anni Conservatorio Statale. Ma già il virus del Jazz mi era entrato nel sangue. Andavo al cinema nascondendomi sotto le mantelle dei soldati. Non mi perdevo un film specialmente se era musicale. Così ho visto e ascoltato la musica di tanti film americani con tante grandi orchestre, tante ballerine su enormi scenari luccicanti: Zigfield Follies, Follie di Broadway e tanti altri. Quella musica la sentivo come mia. Le canzoni le imparavo subito e tornato a casa le cantavo in una lingua inesistente, ma che per me doveva essere "americana". 

Quando ho cominciato a studiare il clarinetto dopo una mezz'ora di esercizi scolastici cominciavo a suonare i pezzi che avevo imparato dai film. Lo spartito non mi serviva, tutto era dentro alla mia testa. Lo swing non mi mancava, ma come cominciavo ad improvvisare, questa non poteva non essere molto approssimativa. Avevo 12/13 anni; non potevo fare meglio ma mi rendevo già conto di ciò di cui avevo bisogno. Poi è venuta la guerra. Film americani non se ne sono visti più. Il Jazz venne proibito e in questa lunga parentesi perfezionai l'aspetto tecnico, melodico - armonico e strutturale del jazz ascoltando pochi dischi che ero riuscito a rimediare. Finita la guerra esplode nei giovani il bisogno ai divertirsi e il ballo con il boogie-woogie, il charleston e lo swing entusiasmava il pubblico. lo ho cominciato a suonare e guadagnare con l'orchestra di C.A. Belloni, bravo pianista e bravo improvvisatore. Ma cominciai a sognare altri lidi e nell'estate del 1949 sono andato a Cannes dove ho trovato un ingaggio al Maxim. Poi Alstone, l'autore del grande successo francese Symphonie mi ha portato con l'orchestra di Maurice Chevalier, un septetto di Parigi a cui mancava il saxofonista. 

Questa è stata la mia prima stupenda e gratificante esperienza professionale. Poi la nostalgia mi ha fatto ritornare a Perugia. Ho fatto un mio quintetto denominato Hot Gatto Nero (quell'Hot dice chiaramente l'impostazione musicale del gruppo) in cui ha fatto parte per quattro o cinque anni anche Laudenzi, poi nel 1956 vengo chiamato da Garinei e Giovannini per far parte come I° alto e clarinetto dell'orchestra della grande rivista di Carlo Dapporto per due anni di seguito. Qui tra gli aggiunti al teatro Sistina di Roma ho conosciuto il saxofonista Gino Marinacci che allo scioglimento della compagnia mi ha portato in RAI con l'orchestra di Armando Trovajoli. I miei sogni sono cominciati ad avverarsi. Dopo Trovajoli si sono succeduti tutti i maestri, dal più grande al più piccolo. Sono divenuto socio della U.M.R. (Unione Musicisti Romani) per le esecuzioni di musiche da film, concerti e dischi. In tanti anni di attività ho suonato tutto e con tutti sotto la direzione di maestri come Leonard Bernstein, Dimitri Tiomkin, Michel Legrand, Perez Prado, e tutti gli italiani.

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Commenti al Post:
mystremo
mystremo il 08/07/10 alle 13:49 via WEB
Grazie per il gentile ricordo di mio nonno. Gianluca
 
cinzia_guidetti
cinzia_guidetti il 14/07/10 alle 10:17 via WEB
Di niente.
 
paolagb70
paolagb70 il 19/02/11 alle 22:08 via WEB
GRANDO ZIO Sei sempre nel mio cuore anche se eri lontano ti ho sempre voluto un gran bene. OVUNQUE TU SIA UN GRANDISSIMO BACIO
 
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Un blog di: cinzia_guidetti
Data di creazione: 07/03/2008
 

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LA FRASE...

Joni Mitchell parlando di Nefertiti di Wayne Shorter

E' un brano musicale molto insolito, perché è come una serigrafia. Attaccano all'unisono, e poi ciascuno di loro diventa sempre più individuabile, come in una serigrafia offset. Tony è sull'orlo dell'esplosione, è il solista. Il pezzo ha una forma molto semplice, quasi come una canzone folk. Strofa, strofa, strofa, senza neanche un ritornello o un bridge. Come se fossero dei moduli che si ripetono. E' una forma insolita per il jazz...ricordo che qualcuno disse: - senti che forma ha, è così strana -. E io pensai che era soltanto una semplice forma folk, ma guarda cosa succede, non ti aspetti che i musicisti attacchino gli assoli: la melodia è sufficiente, ma nel frattempo il batterista è come impazzito. Evoca questa immagine di una notte newyorkese: un tipo sta arrivando da Chinatown ed è ubriaco e prende a calci i bidoni dell'immondizia e urla camminando verso nord. C'è una rabbia che cresce nella batteria. E tutto questo lo rende uno spledido pezzo.

Tratto da "Wayne Shorter. Il filosofo col sax" di M. Mercer

 

LIVE NEFERTITI

Stanley Clarke, Wayne Shorter, Michel Petrucciani

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

JAZZ di Arrigo Polillo
Euro 15,00 Ed. Mondadori


Un grande classico della storia della musica afro-americana, jazz di Arrigo Polillo- ad un tempo testamento di pensiero e frutto di una grande passione e di lunghe riflessioni su questa musica straordinaria e i suoi protagonisti dalle storie tormentate e spesso disperate- è riproposto qui, in una sorta di continuità ideale, in una nuova edizione aggiornate da Franco Fayenz e arricchita da un saggio critico, "Il secolo del Jazz", sulle nuove linee di tendenza, i risultati più originali di questa creatività musicale, i protagonisti della musica jazz di fine secolo in tutto il mondo. La storia del jazz, che è anche la storia dei negri d'America e delle loro lotte per l'emancipazione, rivive, per i lettori appassionati di tutte le generazioni, nelle indimenticabili pagine di Polillo, dai mitici anni di New Orleans, Chiacago, New York all'orchestra di Duke Ellington, dal ragtime e dalla danza anni Trenta a ritmo di swing alla rivoluzione del bebop, del cool e dell'hard bop, fino al free rock e alla fusion. Ma la grande vitalità del jazz di fine secolo, sebbene meno vorticosa e genialmente sregolata, trova interpreti più colti e consapevoli della propria e delle altre civiltà musicali, anche nei loro tratti popolari e caratteri nazionali. La "musica totale", già intuita da Gaslini e Polillo, è sempre più per un "ascoltatore totale", colto e futuribile, che sappia trarre dall'unicità della musica il massimo di contenuto emozionale. Da Ornette Coleman a Gil Evans, Bill Evans, George Russell; Keith Jarrett, Cecil Taylor e la musica informale, Carla Bley, Don Byron, Cassandra Wilson, Henry Threadgill, Lester Bowie, il nuovo jazz è sempre più ricco di rapporti con la musica europea, tra avanguardia e ricerca di nuovi ritmi e armonie da parte di musicisti eccezionali.

Fonte: www.bol.it

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

A LOVE SUPREME  di Ashley Kahn
Euro 29,00 Ed. Il Saggiatore 2004

Pochi album hanno avuto l'influenza, la risonanza e il successo durevole di "A love supreme", dimostrando che il jazz può essere una forma universale di esplorazione spirituale. Ashley Kahn ne ricostruisce con passione processi creativi e session musicali, includendo anche notizie biografiche e una descrizione del contesto culturale degli anni Sessanta e delle innovazioni rivoluzionarie che lo caratterizzarono. Questo album racchiude tutta la spiritualità dei gospel, unita alla più alta forma di sperimentazione musicale. Scritto con la collaborazione della famiglia di Coltrane, il libro attinge a oltre un centinaio di testimonianze, tra cui quelle di celebri musicisti, come il batterista Elvin Jones e il pianista McCoy Turner.

Fonte: www.ibs.it 

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

I segreti del Jazz Stefano ZenniI segreti del jazz. Una guida all'ascolto. Con CD-ROM di Stefano Zenni Euro 25,00 Ed. Nuovi Equilibri

Un libro da leggere e ascoltare. Con più di 100 brani musicali in mp3 nel Cd Rom allegato, scelti tra i capolavori della storia del jazz, ecco la più completa guida integrata all'ascolto e alla comprensione delle musiche afroamericane.
Tutto quello che finora è parso il frutto di un impenetrabile estro artistico trova il proprio posto nel quadro dettagliato di questo libro: un viaggio che abbraccia la cultura e il linguaggio jazzistici e intanto getta luce sui meccanismi profondi del fare musica, dall'improvvisazione alle poliritmie, dal sound alle forme, raccontati con rigore analitico e in modo accessibile, e resi finalmente concreti attraverso gli ascolti. Una grande sintesi d'assieme, uno sguardo sulle profondità storiche ed espressive della musica, costellato dalla rivelazione di affascinanti finezze in centinaia di capolavori, tra cui le opere di Davis, Ellington, Parker, Mingus, Armstrong.

Fonte: www.ibs.it

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

LA MUSICA DEI NERI AMERICANI. DAI CANTI DEGLI SCHIAVI AI PUBLIC ENEMY di Eileen Southern
Euro 45,00 Ed. Il Saggiatore 2007

Dalle suggestive testimonianze degli esploratori europei del Seicento in Africa alla tradizione orale dei clan tribali. L'evoluzione della musica nera degli schiavi nelle colonie nordamericane tra la Guerra d'indipendenza e quella di secessione: gli inni e i salmi nelle congregazioni religiose, le canzoni dei soldati e quelle contro la schiavitù, la musica urbana del primo Ottocento e i canti di lavoro nelle piantagioni che diedero origine agli spiritual; l'esplosione del ragtime e delle commedie musicali dopo la Grande guerra, le prime registrazioni discografiche, la nascita del blues e del jazz, l'intensa vita musicale di Harlem, la rivoluzione del bebop, ma anche cantanti, strumentisti e compositori che si sono cimentati con l'opera e la musica classica. E infine le influenze sul rock'n'roll, la storia della mitica Motown, il rhythm & blues e il pop. Ogni capitolo è preceduto da una cronologia degli eventi storici più importanti.

Fonte: www.ibs.it 

 
 

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