Città & sprizzz

Ricordo

...si sciolse sul selciato, si sciolse ovunque, solo lui sotto le pietre, tra i denti, tra le fessure.

Una piccola anatra gonfia d’acqua schiamazza alle nuvole il suo dolore, la sua insofferenza.

Un lungo lago salato dalle profondità sconosciute richiede attenzione, vuole nuovi riflessi che turbino la monotonia di una finestra fissa sempre sullo stesso paesaggio.

Voglia d’evadere lontano dai binari, lontano dai treni, da mete, da destinazioni.

Unica rocca, rifugio dell’anima in cui trovare culla alle lacrime, cenere di passanti, urla di un futuro incerto.

L’incubo squarcia le menti e la memoria.

La maschera del tempo si appesantisce di colori e cala via, lontano da ciò che è.

L'ho trovata oggi dopo cinque anni. Avevo dimenticato di averla scritta. Avevo dimenticato che già da allora avevo voglia d'altrove.

Grazie mamma!

Chi non ha mai desiderato di essere una star di Hollywood o perlomeno un loro figlio e vivere di luce riflessa negli agi e senza troppe preoccupazioni?

Quando ero teen sognavo ad occhi aperti una situazione del genere, ora come ora mi fa rabbrividire.

Soli, senza troppa privacy, senza il senso del denaro e della quotidianità... deve essere proprio una sensazione orribile. Ma magari loro non lo sanno e danno per scontato che nella vita ci si senta così.

Ehehe fossi una star sotto i riflettori parlerebbero solo male di me: vestita come una zingara, uomini improbabili, spesso incazzosa e irrascibile ...mmmmmmm no no il mio quotidiano va benisssssimo.

Tutto questo perchè oggi ho visto una foto che mi ha innervosita.

Perchè una bambina di 3 anni va in giro con la mamma indossando i tacchi??? I TACCHI???

quando li ho messi per la prima volta a 13 anni mia mamma mi ha tenuto un'ora a raccontarmi rischi e pericoli alla schiena, ai piedi, cambia la dimensione, cambia l'altezza, fai così, fai colì...e invece...una bambina di 3 anni invece di andarsi a rotolare nel fango di un parco giochi va in giro con i tacchi??

sto parlando della figlioletta di Tom Cruise e della stravagante Kate Holmes. Ma fossero solo loro! 

Boh non so perchè me la sono presa così, sarà che sono cresciuta arrampicandomi sugli scogli con il mare in tempesta che mi scombinava i capelli, scavando buche nelle campagne per farci crescere i girini, pattinando sul moletto sotto casa rischiando di perdere l'uso delle ginocchia a forza di cadere... che dire, la mia infanzia è stato il più bel periodo della mia vita, ingenuo dirlo ma dovrebbe essere per tutti così. Per chi se lo può permettere poi...


Basta finito sfogo
Buona giornata a tutti!!!

O sono io o sono gli altri... l'importante è saperlo!

Mumble mumble periodo di riflessioni e di piccole azioni per grandi risultati: no non sto raggiungendo lo zen, ma... ce provo!

Provando ad associare ad ogni persona in questo momento presente nella mia vita una domanda e, dopo aver risposto, un'azione/reazione sono successe un bel po' di cose che hanno scombussolato la mia quotidianità, devo ancora capire se in meglio o in peggio...per il momento mi sento serena con una punta di inquietudine

dunque

migliore amica.
domanda: non state un po' troppo insieme?
risposta: sì.

Azione: gliene ho parlato con calma dicendo che ho bisogno di rallentare per me e per dare spazio anche ad altri amici.

Reazione sua: chi ti ha chiesto nulla, fai come te pare intanto anche io ho da fare
Reazione mia: ho rallentato, ma penso che lei invece si sia proprio fermata. E ora?


trombamico
domanda: che vuoi da lui?
risposta: niente di che
Azione: Beviamoci una birra ma basta intimità
Reazione sua: nessuna
Reazione mia: meglio così, ma ora?


ex amico
domanda: ti manca nonostante tutto?
risposta: sì
Azione: "ci prendiamo un caffè e facciamo pace?"
Reazione sua: positiva
Reazione mia: positiva, ma ora?


famiglia
domanda: cosa vuoi da loro?
risposta: non perdere un attimo di più per recuperare il tempo perduto
Azione: ricerca biglietti aerei, telefonate e incremento visite e coccole a quelli più vicini
Reazione loro: sorpresa e gioia
Reazione mia: gioia, ma anche ansia di non poter aver di più. E ora?


Ce ne sarebbero altri, ma...ho fame e voglio andare a pranzo


In tutto questo cosa ho capito? Forse che il mio sforzo di tenere tutto sotto controllo mi sta portando alla pazzia.

Domanda: ma è giusto chiedere agli altri un po' di spazio o la vita va vissuta per quello che viene tra incastri e imprevisti?

Uh, lo dice anche lui e..lui e...lui...

Per il viaggio ho portato con me due libri "Chi è morto alzi la mano" di Vargas e "una vita che ti aspetto" di Fabio Volo.

Il primo un giallo intrigante fino alle ultime 10 pagine quando poi sembra che lo scrittore si sia stufato e abbia chiuso la cosa in quattro e quattr'otto senza troppi ripensamenti.

Ma il libro (fino alle ultime 10 pagine) strega.

il secondo è proprio il libro da viaggio in aereo per distrarti dal fatto che le tue articolazioni si stanno congelando e potresti perdene l'uso da un momento all'altro.

Nella sua semplicità però questo libro mi ha regalato quelle riflessioni del tipo "ah già, cazz ha proprio ragione, ma... in fondo lo sapevo!".

Però è strano, a volte si crede che un pensiero, una riflessione, un problema, un'emozione sia solo tuo, un tuo modo di essere poi... lo trovi scritto nero su bianco e... non sul tuo caro diario. Ti prende male. In quel momento il tuo problema/pensiero/emozione perde un po' di valore, di originalità.

un po'sei sollevato, dici "Ambè, meno male non sono l'unico pirla che pensa a ste cose, ma dall'altra ti chiedi... in quanti pirla siamo che ci facciamo tutte ste paranoie?"


Vi è mai successo di leggere qualcosa che credevate di pensare solo voi?

Il miglior modo di ricordare una persona..

... è sorridendo!