Claudio amuleto
Il nuovo blog di Claudio amuleto - Con la musica alla radio« una vecchia fotografia | Finta di uscire » |
Lo so, sono contraddittorio.
Ho scritto sul mio profilo qui su Libero che preferisco i blog usati come diario, nei quali le persone si raccontano. Sono bellissimi anche quelli che riportano poesie, fotografie o qualsiasi altra cosa, è solo una mia preferenza.
Sono contraddittorio, perché forse solo ora, dopo tantissimi anni che ho un blog (la data riportata in alto è quella di nascita di questo blog ma in precedenza ne ho avuto un altro) mi rendo conto di una cosa. Ce ne hai messo di tempo eh "amuletolibero", potevi svegliarti un po' prima.
Mi sono reso conto che non è facile tenere un blog usandolo come diario, per il semplice motivo che a differenza del diario il blog non lo puoi chiudere in un cassetto, non c'è il lucchetto, non rischi semplicemente che lo legga tua madre mentre sei a scuola. Se poi pensi di fare un regalo agli amici dandogli il link per accedere al tuo blog, questo diventa ancora meno privato. Ed ecco che il blog diventa meno diario e più un luogo dove riportare solo le cose che si possono riportare, perché si tratta di parole e qualcuno le potrebbe interpretare male. Racconti di viaggio, avventure da fan nel mio caso, brevi riflessioni, parole buttate quà e là. Sempre nel mio profilo c'è scritto anche che sono molto di più di quanto riportato nel mio blog, quindi in parte questa cosa l'avevo già capita.
Vivo da solo da due mesi, sono single da due o da tre, non ha importanza la data, e pensavo di sfogarmi molto di più su queste pagine virtuali ed invece non l'ho fatto.
In questi due mesi oltre a questa cosa sul blog però ho imparato e capito anche altre cose. Ho imparato che amo l'arancione.
Ho capito che cucinare è bellissimo e mi rilassa. Cucinare i dolci forse è ancora più bello.
Ho capito che è bellissimo cucinare per una persona importante, anche quando sono da solo, perché io sono una persona importante.
Mi sono anche chiesto a volte, in questi due mesi, che senso abbia tutto questo, che senso abbia migliorare ogni giorno la casa, appendere quadri, abbellire gli angoli, se poi qui vivo solo io. Ma la risposta è la stessa del punto precedente, qui vive una persona importante.
Ho conosciuto la solitudine ed ho pianto per solitudine.
Ma in alcune sere ho anche capito che si può essere soli anche in compagnia e si può non essere da soli quando non ci sono altri esseri viventi in casa.
Ho apprezzato la libertà, il poter decidere gli orari del pranzo e della cena ed il menù. Ma è bello anche decidere queste cose in due, o magari deciderle per il bene di una terza persona.
Ho capito che ho bisogno di tempo, che devo darmi un po' di tempo per capire alcune cose.
Ho capito che non ho capito se sono già pronto per un'altra storia, ma questa cosa non la voglio neppure capire, verrà da sola.
Ho capito che alla tv non c'è mai niente, solo che prima non c'era un tubo alla tv di camera, adesso non c'è un tubo a quella grande in sala, ma i programmi sono gli stessi.
Ho capito che è bello ogni tanto dedicare qualche giorno ad un libro, o anche ad un puzzle, altra mia passione.
Insomma, qualcosa ho capito, qualcosa ancora no.
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Con la maglia del nostro
gruppo BRESCIA4U,
Brescia 5 Aprile 2009
In una foto del 1998, album
"La Mia Risposta",acquistata
al mio primo concerto.