Viaggi per il mondo

Femminicidi padani

A riprova che non solo alcuni popoli stranieri hanno qualche problema nella relazione uomo-donna la conta delle morti femminili sale costantemente anche nel 2016.
Gli ultimi due stanno a qualche chilometro da casa mia, culla del leghismo e della ipotetica Padania. Per informazioni, ascoltate Radio Padania, dove credo lavorino anche soggetti che si definiscono giornalisti. Complimenti.
Del resto da un popolo dove una parte della componente maschile vede le donne più come oggetti da possedere che come esseri pensanti ed emancipati non ci si può aspettare comportamenti scandinavi. Forse tra due generazioni avremo fatto qualche passo avanti.
La stessa recente polemica per un episodio infinitamente minore quale un infelice articolo che definiva “cicciottelle”  delle atlete olimpioniche è comunque la spia di come ragioni il cervello di parte dell'universo maschile, a meno che ci si illuda che quel giornalista sia un caso isolato.

Vale ancora la pena di vivere nel "Bel Paese"?

 Alluvioni, frane, terremoti si susseguono a ritmo costante. Si ripete: ”Mai più” fino al prossimo disastro. Non bastasse, il circo mediatico sfodera il meglio di sé come spiega molto bene il Fatto Quotidiano di Sabato 27 a pagina 6. Meno male che esistono ancora bravi direttori come Enrico Mentana capaci di fermare i loro inviati se sconfinano nella cronaca del dolore quando diventa inopportuno
Forse dalla tragedia di Cogne questo tipo di informazione viene sempre più cavalcata qui da noi con una certa insistenza e, francamente, fa scappare la voglia di seguire i media italiani. France24, a mio avviso, mi pare molto meglio. Forse ci vorrebbero più inchieste e meno cronaca del dolore.
Purtroppo esiste una parte del “Bel Paese” che lo sciacallo lo svolge come mestiere: da chi entra nelle case distrutte di notte a chi ride per il terremoto del 2009 pensando al denaro inerente la ricostruzione.
Intanto già inizia il gran ballo dello scaricabarile tra Regione, sindaci, costruttori edili.
Del resto, se il grandissimo Tiziano Terzani non si fece scrupoli nell'andarsene per 30 anni visto anche il trattamento ricevuto dal mondo dell'informazione quando bussò alla porta di tante redazioni forse la società italiana, incluso il mondo dell'informazione, non pare molto invitante.

L'ultima follia italiana:migranti in hotel contro terremotati in tenda

Certo che all'idiozia umana non esista limite. Ieri l'ultima folle polemica che contrappone migranti in hotel e terremotati in tenda. Un ottimo conduttore a Radio24, credo anche giornalista, come Alessio Maurizi, ha cercato di spiegare il suo punto di vista ma la reazione di alcuni ascoltatori è stata pesantissima. Non lo hanno insultato in diretta ma lo hanno massacrato accusandolo, tra le tante, di essere “pro migranti”. Allucinante. Veramente il sintomo di una nazione allo sfascio sociale e culturale.
Poveri noi

Maledetti benedetti italiani

Sempre più frequente il verbo “raccontare”. Da quando testate e canali news dovrebbero raccontare storie?
La prima ondata di retorica e di cronaca del dolore si sta diffondendo: i bimbi morti, la nonna che salva i nipotini... mentre analisi per capire come mai, ad esempio, a Norcia non è capitato nulla mentre a pochi chilometri l'apocalisse ovviamente sono sempre molto meno. Per non parlare di analisi, inchieste costanti inerenti la mancanza di prevenzione seria in alcune parti dell'Italia.
Vi ricordate S.Stefano nel 2009? Non accadde nulla semplicemente per le catene sulle facciate che ressero l'urto delle scosse. Bastava copiare questo semplice accorgimento. Qualcuno lo ha ricordato ai membri del Governo oppure ai Sindaci locali?
Nulla, gli italiani sono senza memoria però, raccontano alcuni nostri politici ed alcuni tra i 106mila giornalisti professionisti, che saremmo un popolo generoso che sfodera il meglio nei momenti difficili.
Peccato che questi momenti difficili tra frane, terremoti ed inondazioni sono situazioni tutto tranne che inaspettate.
Qualcuno ammetterà qualche responsabilità morale per questa vagonata di morti del 2016?
I Presidenti di Regione? I Sindaci? I cittadini che li hanno votati?
Colpa di madre natura? Del destino?
Dal Friuli del 1976 ad oggi mi pare che qualcosa non torni nei cittadini, nei politici, negli e imprenditori edili e in chi informa e/o racconta questo paese.

Emergenza migranti: realtà o esagerazione politico-mediatica?

Le parole pesano. Parlare di emergenza e/o invasione dei migranti quando le stime di Frontex prevedono un massimo di 150mila arrivi per il 2016 (pari allo 0.25% sulla popolazione totale) pare quantomeno azzardato se non fuorviante.
In Via Sammartini si trova uno dei punti principali, insieme a Piazza Duca D'Aosta, dove un cittadino milanese può verificare di persona questa presunta emergenza-invasione essendo vicini alla Stazione Centrale. In realtà per trovare il centro gestito dal progetto Arca devi camminare 15 minuti dalla stazione. Lontano dagli occhi e ben nascosto. Certo che per la Milano ormai abituata al “bosco verticale”, l'immagine che ti trovi davanti è piuttosto deprimente e stona con il nuovo volto della città.
Conto qualche centinaio persone sdraiate tra i giardinetti o seduti sulle panchine. Visi e voci africane con qualche eccezione slava. All'interno della sala mensa trovo tre volontari che distribuiscono tranquillamente la colazione. Mi rendo conto che la supposta emergenza-invasione serve, forse, a raccattare qualche voto oppure a far vendere qualche copia. Questo mi indispone molto in quanto crea inutile allarmismo, assolutamente ingiustificato.

L'Islam e Filippo Facci su Libero del 28-07-16

Le tue parole mi fanno vergognare di essere stato un tuo lettore
Le tue parole mi fanno vergognare di essere stato un tuo telespettatore ( La7 con la Lusenti)
Le tue parole mi hanno ricordato di segnalarti il libro di Antoine Leiris ”Non avrete il mio odio”
Le tue parole mi hanno ricordato di segnalarti anche Tiziano Terzani in “Lettere contro la guerra”
Le tue parole,secondo la mia opinione, appaiono a dir poco violente ma qualcuno mi dirà che questa è “libertà d'espressione”
Le tue parole mi fanno sperare che, tra i tuoi colleghi, ce ne sia almeno uno che ti risponda, sullo stesso giornale, come fece Terzani sul Corriere dopo aver letto Oriana Fallaci nel 2001

Around Tortosa

Dopo la grande Barcellona si arriva alla Catalonia del Sud. Le mie tappe: Tortosa e Tarragona.
A Tortosa vedo pochi tursti, meglio per me che non amo molto la grande folla. Anche la gente mi pare più rilassata di BCN. Comunque la città si fa apprezzare. Niente di sconvolgente ma carina. Vengo ospitato fuori città in una bella villa di famiglia da una giovane agricoltore. Passo 2 giorni veramente rilassanti chiaccherando nel mio improbabile spagnolo. Anche qui devo stare un po' attento alle mie opinioni circa la questione indipendeza, tema molto sensibile in Catalonia. Vengo sommerso da una quanità di arance del campo come regalo di arrivederci.Sicuramente tornerò

Meravigliosa Tarragona

Qui si respira la storia. I vari siti romani sono bellissimi e ben inseriti all'interno di questa città non tanto grande. Questo li rende meno maestosi. Nelle case in cui sono stato ospitato avevo due tra i maggiori monumenti sotto il balcone. Come se avessi l'affaccio sul Colosseo a Roma. Un'altro punto molto bello è il balcone mediterraneo, uno slargo alla fine di una delle vie principali che, affacciandosi sul mare, sembra proprio un balcone.
A me questa città è piaciuta più di Barcellona. La gente è abbastanza socievole, forse essendo catalana del sud.Non vedo l'ora di tornarci

Francia e francesi

come molti italiani qualche preconcetto sugli amici francesi me lo sono portato anch'io. Ed avevo torto marcio poichè, in generale, mi sono sembrati piuttosto accoglienti, simpatici e poco arroganti. Mi hanno impressionato la quantità di librerie, la qualità delle biblioteche e l'atmosfera frizzante che ho respirato sopratutto a Montpellier. Forse un poco cara, soprattutto in Costa Azzurra. mentre Tolone, Montpellier e Perpignan lo so non un poco di meno. A me sono piaciuti abbastanza come popolo. Una bella sorpresa.

Gente di Spagna

Nei mesi passati tra Girona a Malaga ho apprezzato la voglia di vivere, di stare assieme per la strada, socializzare,nonostante le varie problematiche economiche che hanno investito il paese. Sicuramente i catalani sono più intraprendenti e dinamici, simili al nord Europa ed al nord Italia. Al sud sono più rilassati e meno propensi al businness.Da Valencia in giu è un'altro paese. Il clima, le infrastrutture, la mentalità è più easy. Agricoltura e turismo la fanno da padrona. Murcia e la sua Comunidad, per esempio, meritebbe più attenzione ma è in mezzo  tra Andalusia e Benidorm e spesso la si passa velocemente.Amo molto tutte la gente, dai catalani fino giu a Cadiz, benchè al sud la gente sia più calorosa ed accoglinte.

Couchsurfing si couchsurfing no

In casa tua oppure a casa d'altri questo modo di viaggiare inizia ad essere popolare anche in Italia. Personalmente ho dato e ricevuto molto aiuto e, per ora, può bastare.
Purtroppo, secondo me, alcune persone si discostano un pochino dai valori fondanti del sistema. Utilizza le case altrui principalmente per risparmiare denaro o magari per trovare amici e/o partner. Finchè si rimane in questo ambito niente di cui scandalizzarsi. Peccato che lo spirito originale si stia un poco perdendo e che ci siano membri che decidono di spostarsi in siti analoghi ma meno compromessi come bewelcome. Vedremo in futuro come si evolverà questo tipo di modalità di viaggio.

Il nazi-filosofo di Matarò

Arrivo a casa di questa coppia:lui serbo lei catalana. Molto tranquilla e cordiale lei quanto arrogante e saccente lui. Carpentiere di professione ma autodidatta nello studio della filosofia, diciamo che come padrone di casa non agevola molto la sua convinzione che, tutto sommato, Hitler non è stato poi cosi male. Essendo in casa sua chiaramente uno è libero di esprimersi come crede. Avendo però un'ospite magari ci vai cauto in certi giudizi. Lui no, anche se la compagna mi spiega subito che a lui piace molto provocare la persona anche potendosi permettere il ruolo di padrone di casa. Personalmente non mi ha sconvolto più di tanto questa sua simpatia per Hitler avendo vissuto in Alto Adige dove persone simili non mancano. Certo che queste 2 notti con la formula couchsurfing in casa loro non mi ha entusiasmato. Bella incece la  cittadina, 40 km nord di Barcellona.Adios Matarò

La mia Barcellona

Grazie a 6 persone differenti che mi hanno ospitato 1 o 2 notti sul loro divano ho potuto girare la città per 2 settimane circa vivendo anche quartieri dove turisti non erano presenti. Non posso dire di essere rimasto entusiasta della città. Mi piace abbastanza l'energia che si sente nell'aria.Infatti ci si rende conto che la gente che abita BCN è particolare, sicuramente diversa da chi vive a Valencia,Malaga,Alicante,Cadiz ecc. Non conoscendo per nulla Madrid non posso fare alcun confronto. Certo qui Madrid ed i madrileni non sono amatissimi. Vero anche il fatto che non tutti gli abitanti di BCN hanno origini catalane. Tanta gente da Andalusia, Murcia,Estremadura, Gallizia sono arrivati qui a vivere e lavorare. Personalmente preferisco l'atmosfera che si respira in Andalusia ed in Comunità Valenciana benchè la Catalonia abbia un suo fascino.

Eveline world tour

A Girora incontro Eveline, 38 anni, tornata da poco da un viaggio intorno al mondo per 14 mesi. Sono stato 2 notti nella sua casa ed è stata tra le persone più interessanti ed accoglienti che mi abbia ospitato. molto simpatica e con molto entusiasmo per la vita da essere contagiosa. quando capita di conoscere persone così ci si rende conto che viaggiare è sempre una gran bella idea. Non solo paesaggi, monumenti, musei ma soprattutto le persone che incontri .Queste infatti fanno del viaggio la parte migliore. Molto fortunato ad incontrare Eveline

Girona mon amour

Ok siamo in Spagna ma non diciamolo molto forte che qui si incavolano. Le persone conosciute nei 10 giorni passati qui in 2 differenti viaggi mi hanno chiarito abbastanza questa storia dell'indipendenza dalla Spagna. Quello che ho capito è che l'argomento viene preso molto sul serio ed è meglio non scherzarci su. Da turista bene informarsi ma attenzione ad esprimersi liberamente se, per caso, non siete d'accordo con l'indipendenza da Madrid. La città merita comunque una visita e le persone che ho incontrato mi sono piaciute parecchio:un poco pesanti se radicali indipendentisti ma comunque interessanti in generale. Donne piuttosto sexy, in giro il che non guasta affatto.

Perpignan, catalonia francese

Strana città a pochi km dal confine francese, Perpignan rimane impressa per i suoi angoli catalani. Piazze, bar, lingua sia francese che di origine catalana. La si gira comodamente a piedi, il centro offre vie carine ma nulla di eccezionale dal punto di vista turistico. L'aria che si respira è però particolare per questo mix tra Francia del sud e Catalonia. in questo viaggio passo 4 notti in 3 diverse case. Gentilezza e cortesia contraddistinguono le persone che mi aprono la porta benchè in 2 case le persone conosciute in casa per poche ore(amici, fidanzati) non dico che rovinino il tutto ma non si dimostrano molto simpatici. Peccato

Montpellier

In questo secondo viaggio l'ho un po' trascurata avendoci soggiornato l'anno passato per 8 notti. Quest'anno soltanto una notte e poi via. La maggir parte del tempo l'ho passata nella piazza centrale, molto elegante, ad ammirare la fiumana di giovani presenti che chiaccheravano o passeggiavano. La popolazione universitaria qui la fa da padrona e si vede subito. Si sente un'energia, un'effervescenza paticolare nell'aria. I suoi bei viali, il centro storico largamente pedonalizzato esalta parecchio il passeggio senza meta. Anche qui arriva l'odore del mare pur essendo diversi km  all'interno. Fantastico. Impressionante anche la mediateca centrale. Qui con la cultura fanno sul serio. Pensando alle nostre biblioteche ci sarebbe da piangere. Anni luce di differenza, tutta a nostro svantaggio. Del resto un nostro ex ministro disse tranquillamente che con la cultura non si mangia(Tremonti). Povera Italia

La bella Toulon

Per la seconda volta arrivo in questa città. Sicuramente fuori dalle rotte turistiche ma che gia lo scorso anno mi lasciò un bella impressione. Senza avere particolari attrazioni turistiche ha comunque una bella marina, un piccolo centro storico pedonale ed una bella spiaggia, ovviamente deserta a Novembre. Inoltre il profumo del mare lo senti ache se ti trovi parecchio lontano dalla spiaggia.
Questa è una bella sensazione per chi vive a MIlano come me. Inoltre il costo della vita è meno caro rispetto alla Costa Azzurra e questo è gia un sollievo. Personalmete ho sempre trovato i francessi un popolo interessante ed i pregiudizi negativi che molti italiani hanno a me non risultano. Anche le persone che mi hanno ospitato sono state quasi tutte abbastanza cordiali.
Credo che un paio di giorni saranno sempre per Touoln anche in futuro.

Le facce di Nizza

Nei 10 gironi passati in città mi ha molto impressionato  la differenza trovata nella gente  a seconda del quartiere. In Francia la colorazione della pelle è molto più visibile rispetto all'Italia. Ache all'interno della città le persone non bianche e non necessariamente di originie francese stanno molto piu decentrate rispetto ai bianchi. Questo a Nizza è abbastanza evidente nel nord est della città dove letteramente la popolazione di pelle bianca la trovi con molta difficoltà. Per 2 notti ho dormito in questo quartiere e senza dubbio la sensazione di essere una minoranza etnica l'ho sentita parecchio. Ad onor del vero mi è sembrato un quartiere tranquillo e mai mi sono sentito in pericolo o semplicemente mal sopportato.Molti africani, molti magrebini, molti asiatici e pochi europei. Non mi è dispiaciuto passare qualche giorno in questa parte di città.

impressioni da ponente

Prime 2 tappe del winter tour , 4 mesi nel sud europa, sono state le due province liguri di Savona ed Imperia. 5 notti nella prima, 2 nella seconda grazie a couchsurfing.
intanto non posso confermare questa fama dei liguri come gente chiusa. Con me sono stati tutti molto gentili e socievoli. Bella sorpresa la scoperta dell'
imperiapost, giornale on line sviluppatosi da un blog di un giovane che oggi dirige il giornale stesso.Grazie alla persona che mi ha ospitato, amico di una giornalista, non solo ho scoperto questa realtà ma anche passato una gradevolissima serata tra musica e riflessione.
Tutto condito da un sole caldo che per fine ottobre è stato spettacolare.Belle le due cittadine, con Imperia che si lascia preferire benchè anche Savona non mi sia affatto dispiaciuta.Focacce e farinata a chili, trofiie al pesto, sole, mare. Spero molto che tutto questo sia più pubblicizzato in quanto questi territori e questa gente lo merita,chissa magari grazie proprio a giovani battaglieri come la redazione dell'imperiapost, gente con una  sana vogia di lavorare bene e con passione. Forza amici del ponente ligure. Un grande abbraccio