Creato da MA.CHE.FREDDO.FA il 12/10/2006

ULTRASUONATA

Argentea chiave della fontana delle lacrime, dove lo spirito si disseta finche' il cervello e' folle;soffice tomba di mille timori,dove la loro madre,l'inquietudine,come una bimba assonnata,e' addormentata tra i fiori.MUSICA , no , tu non sei il cibo dell'Amore,a meno che l'Amore non si nutra del suo dolce essere finche' diviene tutto cio' che la musica sussurra...

 

 

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Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 17 Novembre 2006 da MA.CHE.FREDDO.FA

La Fatica

(P.A.Bertoli - M.Piccoli)

Amore mio, che cosa vuoi che dica
Sarà che mi è scoppiata la fatica
O forse ho scaricato tutto il sacco di esperienza
E sono fermo ai blocchi di partenza
A volte sono stanca di pensare
Mi sento come un pesce senza il mare
Ho scritto tante cose, tanti fatti e le ragioni, cercando di fermare le emozioni
Mi piace aprir la botte e raccontare di come a volte il cielo tocca il mare
Di come l'infinito sia nel viso della gente, che ha costruito tutto e non ha mai avuto niente
Amore mio, vorrei cominciare con tante cose ancora da inventare
E non sentirmi vuota come un fiasco già scolato
Con l'impressione d'essere arrivata
Mi piace scombinare l'acquisto e rivoltar la giacca ad un partito
E fare i conti in tasca alle morali e tradizioni
Col gusto di scoprire le finzioni
E allora con la falce taglio il filo della luna
La musica mi sembra più vicina
E prendo a pugni e schiaffi la tristezza e la sfortuna
E cerco di tornare come prima
Amore mio, mi mancan le parole per costruire torri in faccia al sole
Sarà perché son stata troppo tempo a vegetare
Che l'ho chiamato spesso riposare
Ma non ho ancora perso la mia rabbia
Non mi hanno ancora nella gabbia
E pesco ancora in fondo alle mie tante ribellioni per scaricarle dentro alle canzoni
Mi piace respirare la chiarezza
Sentire dentro un po' di tenerezza
Rompendo i bugigattoli dei dogmi culturali stampate sulle tavole di pietra o sui giornali
E ancora con la falce taglio il filo della luna
La musica mi sembra più vicina
E prendo a pugni e schiaffi la tristezza e la sfortuna
E cerco di tornare come prima
Amore mio, se a volte mi nascondo
Se chiudo le mie entrate a questo mondo
È solo per cercare di capire come sono
Mi sento naufragare e mi abbandono
Mi piace poi tornare come nuova
Sentire che mi scrollo e che mi muovo
Allora c'è nell'aria come un altro ritornello
Così che ripulisco il mio cervello
E allora con la falce taglio il filo della luna
La musica mi sembra più vicina
E prendo a pugni e schiaffi la tristezza e la sfortuna
E cerco di tornare come prima.

 

 
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