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Un blog creato da avamposticulturali il 13/12/2006

Contro la Chiesa

Chi spara sulla Chiesa?

 
 

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Questo blog nasce da una considerazione: è giusto attaccare la Chiesa come si sta facendo nell’ultimo periodo? Perchè per gli italiani è così importante il giudizio della Chiesa quando poi le Chiese (scusate la cacofonia) la domenica sono deserte? Perchè si considera quello che è un indirizzo morale come un'ingerenza iniqua su sfere del tutto "laiche"?

Post: http://blog.libero.it/controchiesa/2026595.html

 

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A Sua Santità Benedetto XVI

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A Sua Santità Benedetto XVI

Mi illudo di scrivere una lettera che sicuramente non sarà mai letta dal destinatario,

Mi illudo di rispettare chi dovrebbe leggere, ma sono un impertinente, uno stolto.

Scrivo solo per me, per urlare al Mondo, sicuro di essere inascoltato.

Santità, voglia ricevere i miei auguri di buona Pasqua e gli auguri di buon compleanno.

Accetto tutto quello che, provenendo dal Magistero infinito della Chiesa, ci insegna e ci invita a fare.

So, che oltre i suoi occhiali spessi, il suo sguardo curioso, la Sua anima è colma di amore nei nostri confronti, popolo di Dio in cammino e affidato alle Sue amorevoli cure.

La domenica delle palme ho assistito alla Sua omelia, come tutte le altre, sempre puntuale e chiara, ho anche visto un Suo gesto quando si stava affacciando alla finestra per dire qualcosa, ho capito che oltre le Sue mani congiunte, quasi a voler abbracciare tutti quanti, c'era di più. C'era la voglia di sentire il gregge che Dio le ha affidato, c’era una strana e ammirabile atmosfera, c’era la voglia di dialogare con noi.

Santità noi la amiamo come nostro padre terreno, come l’emissario di quel Cristo nostro amante. Ci sono molti che la contestano, ma spero che il nostro sostegno e la nostra preghiera giunga come sollievo a Lei: “umile servo della vigna del Signore”.

Santo Padre, parli al mondo col Suo cuore, oltre quello sguardo traspare la Sua infinita bontà e umanità, solo gli sciocchi non se ne accorgono. Santità ci parli anche di Lei, vogliamo conoscerla.

La ringrazio del Suo insegnamento, sempre puntuale, sempre attuale, chiaro. Ho letto parecchie delle cose che ha scritto, dalla prima enciclica al messaggio per la quaresima odierna. Le ho studiate e mi hanno fatto maturare nella fede e nell’amore per Dio.

Io le voglio bene, voglio bene a Lei in quanto papà e uomo, e a Lei in quanto Pietro l'Apostolo di Cristo e capo della nostra Santa Chiesa.

Nei Blog si scrivono tante cose, questa in mezzo alle altre, non so perché ho scritto queste cose, forse per vanità, le ho scritte e chiedo perdono a Gesù Cristo nostro Signore se ho peccato.

La situazione di poca attenzione per quello che la Chiesa e il Papa dice continua in maniera efficiente. Ho dato uno sguardo su internet, ho visto alcuni telegiornali, i giornali non né ho avuto tempo, ma su tutto poche parole sul messaggio pasquale del Papa.

Egli ci ha invitati ad essere come quel Tommaso che non aveva creduto nella resurrezione di Cristo. Aveva messo le mani nelle sue piaghe a poi ha affermato: “Dio mio Signore mio”. L'atteggiamento di noi cristiani deve essere lo stesso, ossia cercare Cristo con tutte le nostre forze poi dopo averlo trovato affidarci totalmente al Suo amore e vivere in maniera coerente il suo insegnamento. Amando i nostri fratelli con lo stesso amore con cui siamo stati amati. Poi si è soffermato su tutte le calamità le guerre e le violenze che affliggono il mondo, si è chiesto come fosse possibile che Dio permetta tutto questo. Ci ha invitato a compenetrare nelle piaghe di Cristo e affidarci al suo amore che si è spinto ben oltre, ossia dare la propria vita per noi suoi amici.

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"Il velo di mestizia, che avvolge la Chiesa per la morte e la sepoltura del Signore, verrà infranto dal grido della vittoria: Cristo è risorto ed ha sconfitto per sempre la morte!"

"Il Male in tutte le sue forme, non ha l'ultima parola. Il trionfo finale è di Cristo, della verità e dell'amore! Se con Lui siamo disposti a soffrire ed a morire, la sua vita diventa la nostra vita"

(Benedetto XVI, udienza generale, Mercoledì Santo, 4 aprile 2007)

La cosa che mi ha dato più conforto, dal punto di vista del credente, è stato il discorso finale durante la Via Crucis, in cui il pontefice ci ha fatto meditare sul fatto che Cristo ha voluto assumere un cuore umano per assomigliare in tutto a noi. Per soffrire come noi, per piangere come noi. Questo redentore non ha scelto una strada semplice ma ha voluto assumere in tutto le nostre sembianze, fino a vivere la sofferenza del giusto condannato ingiustamente.

Tutto vuole ricordarci di vivere nella civiltà dell’amore, in cui ogni cristiano sia implicitamente obbligato ad amare gli altri. Non come obbligo derivante da un ordine di Dio ma per ricambiare in maniera amorevole un dono grandioso. Il comandamento dell’amore non è solo un’imposizione ma un amorevole richiesta di amicizia “amatevi come io ho amato voi”.

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Questo Papa Benedetto XVI non è il pontefice della guerra santa ma l’amorevole pastore che in ogni occasione ci invita all’amore.

Spero che la stampa e l’opinione di alcuni detrattori sé né accorgano.

Ho notato comunque una cosa, quest’anno nelle celebrazioni pasquali, c’era più gente; nell'ambito dei miei conoscenti, ci sono molte persone, che, ormai stufi della persecuzione mediatica contro la Chiesa, la appoggiano con molta più convinzione di prima.

Penso ai detrattori di prima, spero che si lascino definitivamente ammaliare dall’amore del risorto. Che abbiano il coraggio di inginocchiarsi di fronte all’eucaristia e, amino con tutto il cuore Cristo.

Li vedo soli, attanagliati dalle loro sofferenze interiori, dai loro pregiudizi, sommersi dalla loro sofferenza. Li inviterei a guardare negli occhi di chi ha abbracciato la Croce, malgrado le loro sofferenze (e spesso sono enormi), sono limpidi luccicanti quasi quelli di innamorati alla prima cotta. Perché negarsi la bellezza, la tranquillità, di adagiarsi nelle braccia grandi e calorose di nostro Signore.

La Chiesa, per i credenti, è il corpo mistico di Cristo. Incarna fedelmente il mandato avuto. Non condanna nessuno, anzi spesso giustifica (vedi il magistero). Non condanna l'individuo, anzi lo perdona (in nome do Dio), Condanna il comportamento, il peccato mai l'uomo.

Qualcuno giudica superfluo il sacramento della confessione, altri asseriscono che l'andare a messa la domenica sia superfluo. Parecchi, per giustificare o avallare le propie posizioni, si appellano alla ricchezza della Chiesa a alle colpe di taluni sacerdoti. I giusti si accostano a Cristo e alla sua Chiesa come dei fanciulli bisognosi amore e che si affidano a chi li ama.

Spero che qualcuno che sta leggendo comprenda quello che io ho scritto. In ogni caso non sarò io a portare nessuno a Cristo. Semmai sarà Cristo a chiamare a se e al suo amore chi riterrà. Spero che chi legge possa rispondere a questa chiamata.

 

 

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Inviato da avamposticulturali il 16/04/07 @ 16:35 via WEB  Non voglio entrare in polemica, ma vog...

 
Commenti al Post:
scritturascuola
scritturascuola il 10/04/07 alle 13:16 via WEB
Concordo in pieno con questo commento. Ma perchè intitolare il blog "Contro la Chiesa"? E' comunque importante che vi siano blog che esprimono opinio veramente "contro corrente". Aspettiamo ora il libro "Gesù di Nazaret", ed anche la seconda parte.
 
scritturascuola
scritturascuola il 10/04/07 alle 13:58 via WEB
Continuando il commento già scritto, mi è piaciuto il fatto che si dica che Benedetto XVI sembra voler dire di più di quanto dice, sembra voler "sentire" il gregge che gli è affidato. Mi sembra che abbia lo stesso carattere della mia (bravissima) docente di italiano e latino, che incuteva una sorte di terrore, faceva attorno a sè un silenzio di gelo, spiegava pochissimo ed esigeva veramente tanto, e si lamentava del fatto che "i ragazzi non avevano confidenza con lei" (l'ho citata anche nel mio blog a proposito del "pensare in latino", cosa che ci ha insegnato a fare in maniera veramente magistrale). Al termine del liceo, tutti siamo andata a trovarla a casa, ed anche più volte, come a dire "abbiamo capito quello che ci voleva dire, magari senza riuscirci nell'immediato". Forse tutti i professori sono così! La stessa cosa forse avviene con Joseph Ratzinger, al quale i suoi connazionali non hanno risparmiato critiche e attacchi, e che adesso lo stanno ricercando, a quanto pare (37% di turisti tedeschi in più a Roma dopo la sua elezione). In quanto a noi italiani, per ora ci accontentiamo di fare saluti da lontano, mentre parla da quell'alta finestra sulla quale non deve essere facile per un ottantenne arrampicarsi. Però qualche parola sull'abolizione della pena di morte la poteva anche dire, o forse pensava di averla già detta. Penso che sarà capito col tempo.
 
 
avamposticulturali
avamposticulturali il 12/04/07 alle 09:05 via WEB
Ti ringrazio, per il tuo commento, sono contento, che qualcuno la pensi come me. Credo, che nel futuro, Benedetto XVI ci stupirà. Per quanto riguarda la pena di morte, il discorso era molto in generale e quindi comprendeva anche questo aspetto. In passato la Santa Sede, in occasione dell’esecuzione di Saddam, aveva già pronunciato la propria contrarietà; in occasione della recente Via Crucis, le meditazioni di Ravasi hanno accennato all’ingiustizia della pena capitale; ma l’atto più importante è stato fatto nel 1999, quando Giovanni Paolo II aveva tra i primi chiesto alle nazioni unite di abolire la pena di morte (ricordiamoci che l’allora Card. Razzinger era il prefetto della dottrina per la fede). Perché non abbia detto nulla di diretto non lo so. So solo che, però il fatto è stato strumentalizzato, come al solito e questo mi dispiace. Intanto ti saluto e alla prossima, ho visitato il tuo blog parecchie volte e mi piace teniamoci in contatto.
 
migra7766
migra7766 il 14/04/07 alle 20:21 via WEB
...Un consiglio, da Essere Umano a Essere Umano: LIBERA LA TUA (VOSTRA) MENTE PRIMA CHE LEI SI LIBERI DI TE (se non l'ha già fatto...), da una canzone di Piero Pelù, ex Litfiba, immagino che per voi sia il diavolo... Ma, mi chiedo, per te/voi cos'è il diavolo o un angelo/santo e cos'è l'inferno o il paradiso, e soprattutto: CHI LI HA INVENTATI E PERCHE'?! Se ti va puoi leggermi (oltre che nel blog) fra i forum e la messaggeria di www.parrocchiavoltosanto.it
 
missing_blue
missing_blue il 30/04/07 alle 00:23 via WEB
"Spero che qualcuno che sta leggendo comprenda quello che io ho scritto." Ho letto e ho capito bene, e mi è tanto piaciuto quello che hai scritto che lo sottoscrivo in toto. ... Spero che non cederai alle provocazioni di chi cerca schermaglie sterili! Verrò a visitarti spesso, anzi, se permetti metto il tuo blog nella lista dei miei blog amici. Serena notte, che il Signore vegli sempre su di te :-)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

NOTE VARIE

immagine“Verrà un tempo in cui dovremo fare delle scelte tra quello  che è giusto e quello che è facile”, così (o quasi) in Harry Potter nell’ultimo film.

La nostra società sta cambiando e probabilmente non in maniera giusta, forse in maniera facile. L’interesse collettivo si sta spostando dal bene comune e naturale (termine giurisprudenziale)  all’interesse unico dell’individuo.

 Leggi il post: http://blog.libero.it/controchiesa/2191139.html

Cosa è giusto e cosa è facile? Chi spara sulla Chiesa e perchè?

 

CHIARIAMO I TERMINI

             I dibattiti televisivi non hanno la capacità di chiarire i termini delle discussioni, noi telespettatori rimaniamo lì costretti a vedere individui che litigano con il pretesto di parlare di argomenti alti e sacri.

 I saccenti “telemediatici” e i politici “saltafosse” che, non capendo nulla o meglio non parlando in maniera chiara e semplice,  fanno solo chiasso e confusione.

C'è un divario grande come un oceano tra chi, crede di parlare (o blaterare), e chi li ascolta davanti la scatola magica.

            In questo blog intendo chiarire i termini del dibattito e, in maniera pacata, confrontarmi con chi la pensa in maniera totalmente diversa dalla mia.

 
 
 
 

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