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questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 05/04/2014

 

CONVEGNO NAZIONALE

Post n°2775 pubblicato il 05 Aprile 2014 da fabiana.giallosole
 

Da "Cobas Roma"

 

CONVEGNO NAZIONALE

Corso nazionale di Aggiornamento/Formazione per il personale

DOCENTE, ATA, DIRETTIVO, ISPETTIVO della Scuola pubblica statale

NUBI SULLA SCUOLA

I Conflitti in Corso e i Piani del Governo Renzi per l’Istruzione

Roma 10 aprile 2014

(9.30 - 14.00)

Sala Convegni Cesp-Cobas

Viale Manzoni 55 - Roma (metro A- Fermata Manzoni)

Programma

ore 9.30Accoglienza – Registrazione – Iscrizione dei partecipanti

ore 10.00Relazioni :

- La negatività delle prove Invalsi . Basta con la scuola-quiz e la scuola-miseria ;

Piero Bernocchi, portavoce nazionale COBAS

- Conflitti all’epoca del governo Renzi : “Inidonei”, Precari ATA, Scuola in Carcere, Quota 96 ;

Anna Grazia Stammati, presidente nazionale CESP

- I Precari della scuola dell’Infanzia e Primaria in lotta per la Stabilizzazione ;

Enrico Roversi, insegnante precario Primaria

ore 11.30Pausa

ore 11.50Interventi dei partecipanti e dibattito

ore 13.30Conclusioni


Domanda di esonero dal servizio per partecipazione al convegno nazionale


Al DS dell’istituto __________________________________________________________________________


La/il Sottoscritta/o (cognome)_________________________(nome)__________________________ Nata/o a


___________________________, provincia _______ Il ___ /___ /________ In servizio presso questa


Istituzione scolastica, in qualità di ____________________________ chiede di essere esonerata/o dal servizio, ai sensi dell’’ art.64 c. 4,5,6,7 del CCNL2006/2009, per partecipare al corso di formazione in intestazione che si terrà il 10 aprile 2014 a Roma e si impegna a produrre il relativo attestato di partecipazione.


Data_________________ Firma __________________


 
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Riunione Cobas Roma

Post n°2774 pubblicato il 05 Aprile 2014 da fabiana.giallosole
 

Da “Cobas Roma”

Cari colleghe e care colleghe,

nella riunione svoltasi ieri a Roma con gli "inidonei" abbiamo deciso di utilizzare il prossimo Convegno Cesp/Cobas indetto per il 10 aprile "NUBI   SULLA   SCUOLA- I Conflitti  in Corso e  i Piani del  Governo  Renzi  per  l’Istruzione", per iniziare ad entrare nel merito della Mobilità intercompartimentale obbligatoria.

Una volta risolto il problema della obbligatorietà del trasferimento sui ruoli ATA, infatti, occorre riprendere le due questioni  da noi poste sin dall'inizio:

 1) i docenti " idonei ad altri compiti" non sono sovrannumerari/eccedenti/ in esubero, perché un posto ce l'hanno, anzi, visto che che in Italia ci sono 9.500 istituzioni scolastiche ( e quasi 40.000 plessi), i circa 3.000 docenti "utilizzati in altri copiti" sono insufficienti a coprire già solo le 9.500 biblioteche che, si spera che le scuole abbiano ( per non parlare di tutte quelle relative ai plessi di cui sopra;

 2) la mobilità per gli inidonei non è praticabile. Non lo è perché chi ha la 104 o o invalido civile non può essere spostato,; non lo è perché non è definibile un criterio 'oggettivo cui attenersi per la mobilità, visto che il più anziano o il più giovane possono avere una patologia che prescinde dall'anzianità di servizio e visto anche che è impossibile entrare nel merito della gravità o meno della patologia.

Per questo motivo abbiamo pensato di ritrovarci nel convegno, nel quale ci sarano anche  i Quota 96 , i precari di III fascia delle elementari e, speriamo, i precari ATA, che dovrebbero venire anche solo per ringraziare gli inidonei della ' grazia' ricevuta.

 Non vogliamo però andare al MIUR, perché la problemmatica dovrebbe essere posta a livello politico e abbiamo, pertanto, deciso di andare a Montecitorio, anche perché gli stessi Quota 96 saranno lì, in vista dell'approvazione del Documento Economico Finanziario, la cui discussione inizia l'8 e la cui approvazione sembra esserci il 10.

Se i precari di III fascia della primaria e i precari ATA vorranno andare al MIUR, possiamo comunque chiedere un incontro specifico. Per chi va a Monteciitorio occorre invece contattare i parlamentari per essere ricevuti.

Dunque vi aspettiamo numerosi e numerose, ancora una volta uniti nel convegno e in piazza, per cercare di vincere anche la battaglia della mobilità intercompartimentale obbligatoria.

In allegato troverete il programma del convegno.

Un saluto

Anna Grazia

 
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GIANNINI

Post n°2773 pubblicato il 05 Aprile 2014 da fabiana.giallosole
 

Da " tuttoscuola.com

 

GIANNINI: LA VALUTAZIONE È FONDAMENTALE PER LA SCUOLA



Scuola, università e accesso al mondo del lavoro, questi sono i temi principali affrontati dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini in una intervista al programma televisivo di Rai Educational "Gap".

Per quello che riguarda la scuola, Giannini ha parlato delle prove Invalsi, evidenziando come queste siano uno strumento utile per valutare sia il livello di preparazione degli studenti che il lavoro dei professori. "A scuola si fanno due cose fondamentali, si insegna e si impara. La valutazione degli alunni è lo strumento indiretto ma anche molto naturale ed efficace per valutare il lavoro dei professori. Se voglio capire se un insegnante insegna bene, devo vedere come imparano gli studenti. È un principio banale, però va applicato. E qualche volta il sistema resiste. E resiste, non perché i professori non si vogliano fare valutare, resiste perché c'è una cultura della non-valutazione colpevole di aver cagionato un appiattimento del ruolo dell'insegnante. Se oggi un ragazzo è molto bravo negli studi, raramente pensa di fare l'insegnante. E questo, non perché l'insegnamento non appassioni, ma perché questo ruolo è ormai categorizzato nella nostra società come un ruolo di serie B. E questo va ribaltato perché è invece un ruolo fondamentale per la crescita della nostra società. E come si fa? Si restituiscono alla scuola quegli strumenti che altri Paesi hanno. "Autonomia, responsabilità, valutazione", è un triangolo che consente di riportare il ruolo dell'insegnante allo stesso livello del ruolo di altre, importanti e dignitosissime, figure dirigenziali dello Stato".

Il ministro ha anche riflettuto sulla necessità dell'ora di educazione civica intesa, non come mero approccio alle istituzioni della Repubblica, ma come cultura trasversale del vivere civile. "Ci devono essere due momenti distinti - spiega il Ministro Giannini - uno è quello dottrinale, i ragazzi italiani escono dalla scuola senza avere una minima introduzione efficace a contenuti istituzionali di base. Non studiano la forma dello stato, non studiano la costituzione nella sua architettura tematica. Il tutto è affidato a una preparazione o individuale o spontaneistica o di contesto, che non tutti i ragazzi hanno. E questa è la prima parte che va reintrodotta in forme moderne. L'altro momento riguarda il contesto, cioè abituarsi all'idea di come si deve essere cittadini, introdurre una cultura dei comportanti che nel contesto sociale si devono tenere. E forse questa è un'emergenza italiana. La forma del rispetto istituzionale, che è venuta meno, è un campanello d'allarme che ci arriva da tanti insegnanti e che deve essere ripristinata. Questo - conclude - non si fa con l'ora di educazione civica ma con una serie di strumenti che sono, si' dentro la scuola, ma anche all'esterno. C'è un aspetto educativo che fa parte della famiglia, ed è un circuito virtuoso che va ripristinato”.

L'intervista integrale andrà in onda su Rai Educational, Rai Scuola - ch. 54 del Digitale terreste e ch.23 Tivu'Sat sabato 5 aprile alle ore 20.21, ed in replica su Rai3 martedì 8 aprile alle 01.10.

 
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ATA e SOSTEGNO

Post n°2772 pubblicato il 05 Aprile 2014 da fabiana.giallosole
 

Da "La Tecnica della Scuola"

 

Ok Cdm assunzioni tempo indeterminato personale Ata e sostegno


di P.A.


Lo si evince dal resoconto del Consiglio dei Ministri di oggi. Previste, tra le altre, assunzioni a tempo indeterminato per 5.336 e 3.730 unità di personale Ata, rispettivamente, per gli anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014.

Su proposta del ministro per la semplificazione e la Pubblica amministrazione, Maria Anna Madia e del ministro dell'economia e delle finanze, Pietro Carlo Padoan, il Consiglio dei ministri ha autorizzato,il ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per la copertura di posti effettivamente vacanti e disponibili, le seguenti assunzioni tempo indeterminato. E' quanto si legge nella nota di palazzo Chigi al termine del Cdm. 5.336 e 3.730 unità di personale ATA, rispettivamente, per gli anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014; 4.447 unità di personale docente da destinare al sostegno di alunni con disabilità per l'anno scolastico 2013/2014; 43 assistenti amministrativi, 19 coadiutori, 2 direttori ed 1 collaboratore per le esigenze delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM).

 

 
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Certificato

Post n°2771 pubblicato il 05 Aprile 2014 da fabiana.giallosole
 

Da “La Tecnica della Scuola”


Certificato antipedofilia: allarme eccessivo


Reginaldo Palermo

Sta creando più di una polemica il decreto legislativo n. 39 del 4 marzo scorso in materia di abuso di minori.
I problemi maggiori riguardano l’articolo che introduce una nuova disposizione nel vecchio DPR 313/2002 che detta norme in fatto di casellario giudiziale.
La nuova disposizione stabilisce che “il certificato penale del casellario giudiziale di cui all'articolo 25 deve essere richiesto dal soggetto che intenda impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori“ precisando che il mancato adempimento a questo obbligo comporta per il datore di lavoro una sanzione pecuniaria piuttosto pesante.
Va però detto che il decreto in questione non cancella altre norme correlate che restanto quindi pienamente in vigore.
Per esempio, continuano ad essere pienamente valide tutte le norme in materia di autocertificazione. A nostro parere, la nuova disposizione vuole consentire anche al datore di lavoro di privato di poter richiedere agli uffici giudiziari il certificato del casellario giudiziale che, contenendo dati sensibili, non potrebbe essere richiesto da altri tranne che dal diretto interessato.
C'è poi da dire che il certificato in questione, ove richiesto da un privato cittadino, anche se dipendente pubblico, non può essere usato nei rapporti con la pubblica amministrazione, secondo quanto stabilito dalla legge 183/2011 (anzi tali documenti devono ormai riportare la dicitura “Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi”). E questo spiega ancora meglio per quale motivo il nuovo decreto dica che i certificati vengono richiesti dal datore di lavoro (e non dal dipendente).
In ogni caso, per i dipendenti pubblici il problema non si pone del tutto; nella scuola per esempio, anche i supplenti temporanei - all'atto del primo incarico - devono dichiarare di essere in possesso dei requisiti per l’accesso all’impiego, tra i quali vi è anche quello di avere la “fedina penale” pulita.
Sta poi all’Amministrazione effettuare i controlli a campione previsti dalla legge, richiedendo appunto al Tribunale il certificato originale.
E’ vero che il certificato del casellario giudiziale ha validità 6 mesi, ma è anche altrettanto vero che gli Uffici giudiziari hanno comunque l’obbligo di trasmettere alla Pubblica Amministrazione ogni notizia riguardante condanne o rinvii a giudizio relativi ai dipendenti pubblici.
Insomma, nel concreto, ci sembra di poter ragionevolmente affermare che il recente decreto legislativo 34 non impone nuovi obblighi per le scuole che però, d’ora innanzi, dovranno prestare maggiore attenzione nei rapporti con il personale esterno e volontario.

 
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Certificato

Post n°2770 pubblicato il 05 Aprile 2014 da fabiana.giallosole
 

Da "OrizzonteScuola"

 

Certificato antipedofilia obbligatorio anche per il personale della scuola? I docenti non devono far nulla.


inviato da Marco Barone - Il  aprile 2014 entrerà in vigore il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 39, emanato in attuazione della direttiva 2011/93/UE relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile, che sostituisce la decisione quadro 2004/68/GAI. (14G00051). Aggiungiamo alcune indicazioni dell'ANP del Lazio

Una direttiva che è stata recepita, tanto per cambiare, in ritardo, e che vedrà migliaia di datori di lavoro essere costretti a richiedere certificati penali e nello stesso tempo migliaia di lavoratori provvedere ad adoperarsi per soddisfare tale atto, in tempi rapidi per evitare di incorrere in pesanti sanzioni.

Ma sussistono dei dubbi sul fatto che tale direttiva, che condivido in toto, possa estendersi in modo automatico anche al personale scolastico e della PA, nell'applicazione operativa consistente nella produzione materiale, da parte dell'interessato del certificato ivi considerato, sia esso docente che Ata ecc, che per ragioni inerenti l'esplicazione della propria attività lavorativa sono in contatto diretto e regolare con i minori, anche perché si rischierebbe l'intasamento delle Procure.

La norma in questione prevede che a partire da tale data, 7 aprile primo giorno utile, per la previsione di cui all'articolo 25 bis del DPR 14 novembre 2002 n.313 (T.U.) introdotto dal decreto sopra indicato, i datori di lavoro che intendano impiegare una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori, dovranno acquisire il certificato di cui all'articolo 25 del richiamato T.U.al fine di verificare l'esistenza di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero l'irrogazione di sanzioni interdittive all'esercizio di attivita' che comportino contatti diretti e regolari con minori.

Una circolare del Ministero della Giustizia del 3 aprile 2014 precisa che “in aderenza ai principi dettati dal codice in materia di protezione dei dati personali, l'ufficio del casellario centrale sta operando sul sistema informativo gli interventi necessari per fornire al datore di lavoro il certificato di cui al richiamato articolo 25, che contenga però le sole iscrizioni di provvedimenti riferiti ai reati espressamente indicati nell'articolo 25 bis.

Nelle more, gli uffici locali del casellario presso ogni Procura della Repubblica forniranno al datore di lavoro, che dimostri di avere acquisito il consenso dell'interessato, l'attuale certificato penale del casellario giudiziale di cui all'articolo 25 del T.U., denominato “certificato penale del casellario giudiziale (art. 25 bis in relazione all'art. 25 D.P.R. 14/11/2002 n. 313)”.(...) “ Quanto sopra per le esigenze del datore di lavoro privato. Per gli stessi fini, alle pubbliche amministrazioni sarà rilasciato il certificato ai sensi dell'articolo 39 del T.U”.

I costi sono:
1 marca da bollo da 16 euro
1 marca per diritti da 7,08 euro se il certificato è richiesto con urgenza
1 marca per diritti da 3,54 euro se il certificato è richiesto senza urgenza
Ma è sempre il caso di verificare il tutto personalmente tramite le varie Procure.

Ma, a norma dell’art. 40 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 (come modificato dall'articolo 15, comma 1, della legge 12 novembre 2011 n. 183), il certificato rilasciato all'interessato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai gestori di pubblici servizi (dovendo essere prodotta, invece, dall’interessato la dichiarazione sostitutiva della certificazione, di cui all’art. 46 D.P.R. Cit.).

Ora, rilevato che la norma sembra applicarsi più che ai rapporti di lavoro in essere a quelli che si dovranno instaurare dal momento dell'entrata in vigore della citata legge, per i dipendenti della Pubblica Amministrazione sussiste l'autocertificazione e nello stesso tempo possono la stessa Pubblica Amministrazione ed i gestori di pubblici servizi, d'ufficio, provvedere a richiedere automaticamente i certificati richiesti, e nel caso di cui trattasi con la specifica relativa alla verifica dell'esistenza di condanne per taluno dei reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale, ovvero l'irrogazione di sanzioni interdittive all'esercizio di attivita' che comportino contatti diretti e regolari con minori, ricorrendo a procedure informatizzate.

La Procura della Repubblica interessata una volta ricevuta la richiesta provvederà alla trasmissione al SIC e, se richiesto, alla stampa ed all’invio dei certificati all’ente considerato. Quindi, da tutto ciò, attendendo chiaramente istruzioni dell'ultimo momento, da parte del MIUR, sembra di comprendere che il personale scolastico non è chiamato a produrre alcun certificato penale ma che sarà invece la singola scuola a dover provvedere alla richiesta specifica alla Procura della Repubblica, limitatamente ai reati come sopra indicati, od in subordine, dovranno i lavoratori presentare una semplice  autocertificazione e sarà poi la scuola, ad esempio, tramite la procedura informatizzata, ad effettuare le dovute verifiche.

Le indicazioni dell'ANP del Lazio

"Il certificato in questione è prodotto obbligatoriamente da tutti i pubblici dipendenti (fra cui anche i docenti) all'atto della assunzione e che non deve essere ulteriormente ripresentato fino a quando non si verifichino variazioni suscettibili di incidere sullo status. Quindi, almeno per questa volta, niente panico.

Le scuole non devono fare proprio nulla, se non essere particolarmente attente per quanto riguarda la documentazione dei supplenti annuali e temporanei, per i quali l'obbligo di produrre i documenti di rito si rinnova con il primo rapporto di impiego stipulato dopo l'aggiornamento periodico delle graduatorie in base alle quali sono nominati.

Per quanto riguarda, invece, il personale non scolastico, impiegato a vario titolo per progetti promossi dalle scuole a vantaggio degli alunni, il relativo certificato generale del casellario giudiziario potrà essere richiesto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di riferimento, Ufficio locale del Casellario giudiziale anche via internet utilizzando software specifici per l'attivazione della procedura CERPA"

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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