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sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 12/04/2014

 

GIANNINI

Post n°2796 pubblicato il 12 Aprile 2014 da fabiana.giallosole
 

Da "La Tecnica della scuola"

 

Stefania Giannini: l’entusiasmo dei prof si è spento

di P.A.

Stefania Giannini, inaugurando il “Quarto Festival del Volontariato” a Lucca, sua città natale, si è rivolta ai giovani presenti invitandoli all’amore per la cultura. "Uno dei problemi della scuola è che l'entusiasmo di molti insegnanti si è spento da tempo”

"Perché la cultura è amore", ha detto la ministra rivolgendosi ai giovani lucchesi. "Una nazione giusta è quella che dà l'occasione a tutti i suoi cittadini di poter contribuire a migliorare la società e tutto ciò si può realizzare solo partendo da condizioni paritetiche in cui tutti siano in grado di spendere il proprio talento in modo di poterlo valorizzare al meglio".
La cultura andrebbe intesa come attitudine al sapere: "Lo studio non è un vostro dovere, ma un vostro diritto. Il diritto a una base di conoscenza diffusa e più completa possibile e lo Stato può garantirlo tramite un sistema di istruzione adeguato".
Secondo Giannini, riporta Lo Schermo.it, non è necessaria "una Harvard in ogni città, anche se le scuole di alta formazione non devono mancare", bisognerebbe semmai prendere esempio da paesi come la Germania, che punta molto sulla formazione professionale. Gli studenti insomma devono avere una preparazione anche pratica, oltre che teorica al mondo.
"Uno dei problemi della scuola è che l'entusiasmo di molti insegnanti si è spento da tempo - ha spiegato la ministra -, perché gli stipendi sono bassi e parziali al di là della qualità del lavoro. E questa è una criticità diffusa: in Italia si può fare carriera solo invecchiando, non c'è altro modo per migliorare il proprio curriculum".
La scuola che immagina la Giannini si basa invece - da tutti i punti di vista - sulla valutazione dei singoli risultati e la premiazione di questi ultimi sulla base delle attitudini dimostrate. E' come se il paese fosse uno strumento musicale da accordare per fargli produrre della buona musica.
Per questo, nonostante "sia una decisione di Renzi", lei non crede che la politica del governo andrà verso un taglio all'istruzione. "Mi stupirei se succedesse perché i segnali fino a questo momento vanno nella direzione giusta. Per questo sono felice di essere uno dei primi ministri che, dopo anni, non inizia il suo mandato piangendo perché il suo Ministero non gode di abbastanza attenzione o peso nell'azione di governo".
E sulle scuole pubbliche e private la Giannini chiosa: "In Italia tutte le scuole sono pubbliche, anche se si differenziano fra statali e non statali perché 'pubblico' vuol dire 'pro populo' e ognuno di questi due settori fornisce ciò che serve alla comunità, fra cui la facoltà di scegliere che tipo di istruzione intraprendere".
"Credo che il nostro popolo ha dato molto nella storia all'umanità ed è per questo che la sua lingua è amata. Se da un punto di vista della parlata l'italiano si attesta infatti al diciannovesimo posto, bisogna anche specificare che il dato sarà certamente in crescita nei prossimi anni, visto che attualmente è la quarta lingua più studiata del pianeta".

 
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SPENDING

Post n°2795 pubblicato il 12 Aprile 2014 da fabiana.giallosole
 

Da "La Tecnica della Scuola"

La spending review coinvolgerà la scuola?


di Pasquale Almirante


Per il sottosegretario Graziano Del Río la spending review da 32 miliardi di euro “coinvolgerà anche la scuola e toglieremo le incrostazioni”. E quali sarebbero se non le retribuzioni? E se la ministra non sa nulla, Pantaleo (Flc) è pronto alle barricate

Per Il Manifesto le incrostazioni di cui parla Del Rio corrisponderebbero agli stipendi degli insegnanti, seppure la ministra dell’istruzioni non ne sappia nulla: “Sarei stupita se ci fossero tagli alla scuola. A me non è stato comunicato niente di specifico, quindi credo che la spending riguarderà l'alta dirigenza dello stato e quindi includerà anche il nostro ministero”.
Ma detta così, la dichiarazione di Stefania Giannini convince poco, perché altrimenti Del Rio avrebbe detto altro, si sarebbe riferito ai “dirigenti” e certamente non avrebbe nominato la scuola, notoriamente terreno minato e notoriamente falcidiata dal 2009.
E infatti Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil, rispondendo a una intervista proprio su questo tema, ha detto: “Il governo Renzi non deve compiere alcun atto unilaterale, altrimenti noi siamo pronti ad aprire un duro conflitto. In questi anni il pubblico impiego, e soprattutto scuola e università sono stati dissanguati dai tagli che hanno causato una riduzione dei dipendenti. Bisogna sbloccare i contratti, riportare al 100% il tum-over nell'università e nella ricerca”.
E ha indicato anche il modo come trovare risorse: “Dal taglio delle spese militari e degli F35, da una patrimoniale e dalla lotta all'evasione fiscale. Bisogna inoltre sganciare le spese per istruzione e ricerca dal vincolo del 3% sul Pil”.
Tuttavia ci viene da commentare: Verba generalia non sunt appiccicatoria, considerando che tutti, sindacalisti e no, al bisogno, indicano sempre nei cacciabombardieri F35, nella patrimoniale e nella caccia all’evasione fiscale la panacea di tutti i forzieri a disposizione per attingere soldi e ricchezza.
Quindi appare certo che De Rio intendesse proprio la scuola, quando parlava di tagli alle “incrostazioni della scuola”, tant’è, come scrive Il Manifesto, che nel Def, oltre al taglio degli stipendi dei dirigenti, c'è il taglio degli stipendi dei docenti e Ata ordinari
Inoltre nel resoconto del Def, la spesa nel pubblico impiego, dal 2007 al 2012, è calata del 5,6%, mentre il settore che più ha contribuito alla causa dell'austerità programmata è stato appunto la scuola dove i contratti di lavoro non vengono rinnovati dal 2009.
“Sulla base di questa programmazione”, scrive Il Manifesto, ”i fondi per la scuola sono destinati a scendere dello 0,7%, verranno stabilizzati nel triennio successivo, per iniziare a crescere di un microscopico 0,3% a partire dal 2018”.
“La spesa per il funzionamento ordinario di scuole, università o enti di ricerca è passata da 1,11 miliardi del 2011 a 0,95 del 2013. Nello stesso periodo per il Ministero dell'economia è quasi raddoppiata da 2,62 a 4,79 miliardi”.
C’è poco da stare “sereni” dunque e se Del Rio ha detto ciò che ha detto, fatta salva la buona fede della ministra Giannini, la sforbiciata alla scuola è dietro l’angolo e pronta a sfoltire ancora le retribuzioni del personale, visto che sui servizi e su altre voci sono venute a mancare anche le fronde dove accanirsi con le forbici da potare.

 

 
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INIDONEI

Post n°2794 pubblicato il 12 Aprile 2014 da fabiana.giallosole
 

COMUNICAZIONE COBAS
Cobas - CESP


▶ anna grazia stammati - YouTube


Inidonei
La Mobilitazione Continua



Nel presidio del 10 aprile i docenti incontrano i parlamentari
M5S-PD-SeL
Si confrontano in piazza con i manifestanti
I docenti inidonei (insegnanti che per gravi patologie non possono più permanere in classe e sono utilizzati nelle Biblioteche scolastiche,nel laboratori didattici o come supporto all’offerta formativa) sono tornati ancora una volta in piazza, per entrare nel merito della questione della prevista mobilità intercompartimentale obbligatoria che entrerà in vigore dal 1° settembre 2016.
Per farlo hanno scelto il giorno delle audizioni che la Commissione ha iniziato in relazione al PDL presentato da SeL, sulla promozione della lettura e del libro e per l’istituzione e la regolamentazione delle biblioteche pubbliche e delle biblioteche scolastiche.
I docenti si sono ritrovati a Roma ed hanno partecipato nella mattinata al Convegno Cesp/Cobas, su “ Nubi sulla scuola. I conflitti in corso e i piani del governo Renzi sull’istruzione” , insieme a docenti presenti per protestare contro l’istituzione dei quiz Invalsi, al personale ATA, ai docenti Quota 96, e precari III fascia della scuola elementare, per analizzare i nodi oggi presenti nella scuola e le strategie per affrontarli adeguatamente.
Dopo un convegno che ha registrato circa 90 presenze, i docenti alle 14.30 si sono recati in piazza Montecitorio, dove in più di 60 hanno aspettato i parlamentari invitati e qui hanno iniziato un confronto con i deputati del M5S, Gianluca Vacca, la deputata del Pd, Maria Coscia, il deputato di SeL, Gianni Melilla, sulle questioni discusse in mattinata. I deputati sono entrati nel merito delle problematiche ed hanno confermato la volontà di continuare a seguire sia i docenti inidonei che gli ATA e i docenti Quota 96 ed hanno acquisito i nodi posti dai precari della III fascia della scuola elementare relativamente al valore abilitante del loro titolo e agli interventi da porre a livello istituzionale.
Per i docenti inidonei è stato fissato un appuntamento per una audizione con la VII Commissione Cultura, in quanto è apparso urgente inserire nella proposta di legge a firma Giordano e altri, precisi elementi di riferimento agli attuali docenti idonei ad altri compiti,come prime figure in ambito scolastico ad avere diritto a permanere sui posti attualmente ricoperti ( vista l’alta specializzazione acquisita in itinere attraverso corsi e progetti organizzati negli anni dalla stessa amministrazione)
A metà pomeriggio i docenti sono stati raggiunti anche da Roberto Natale, portavoce della Presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha dichiarato di aver avuto uno scambio con i parlamentari scesi in piazza poco prima, i quali hanno espresso un giudizio positivo sul sit-in e si sono detti moderatamente fiduciosi sulle possibilità di risoluzione delle problematiche affrontate. Il portavoce, che in questi tre anni di mobilitazione dei docenti inidonei, li ha seguiti con attenzione e partecipazione, ha espresso ( da sindacalista) apprezzamento per le modalità con le quali i Cobas stanno portando avanti le mobilitazioni che, ha sostenuto, stanno costringendo politici che non sempre colloquiano tra di loro, a confrontarsi in piazza, insieme, su tematiche precise e su concreti problemi, imponendo ai parlamentari di prendere posizione e rispondere, sempre in piazza, alle promesse fatte.

Gli inidonei, a questo proposito, hanno dato atto dell’impegno preso per la risoluzione della iniqua norma sulla ‘deportazione’ degli inidonei sui ruoli ATA, che è stata eliminata, ma hanno ribadito che ora la battaglia si è spostata su un altro fronte quella della mobilità intercompartimentale obbligatoria forzata che, hanno ricordato, per i docenti malati, non è praticabile, perché gli insegnanti inidonei:
non sono soprannumerari o in esubero, anzi al contrario;
la loro utilizzazione porta un risparmio concreto alle scuole e allo Stato;
la mobilità non è praticabile, perché chi ha la 104 o è invalido civile non può essere spostato;
non è definibile un criterio ‘oggettivo’ cui attenersi per la mobilità, visto che il più anziano o il più giovane possono avere una patologia che prescinde dal criterio di anzianità ed è, altresì, impossibile entrare nel merito di ogni songola patologia per determinarne la gravità.
Il prossimo appuntamento sarà a maggio, anche in relazione all’iter del progetto di legge sulla promozione della lettura e del libro, così come previsto dal calendario delle mobilitazioni proposto nel Convegno di novembre 2013 e, sino ad ora, pienamente rispettato.
Calendario delle mobilitazioni
- Dicembre 2013-Febbraio 2014, durante la prima fase di ricognizione tecnica per definire le misure dei risparmi.
- Marzo-Aprile 2014, durante la ricognizione tecnica nell’ambito del Documento di Economia e Finanza per la formulazione degli obiettivi di finanza pubblica.
- Maggio-Luglio 2014, durante l’implementazione delle misure a livello legislativo.

Anna Grazia Stammati

( esecutivo nazionale cobas.presidente cesp)

Roma,11 aprile 2014

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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