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Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 16/07/2014

 

SCUOLA

Post n°2923 pubblicato il 16 Luglio 2014 da fabiana.giallosole
 
Tag: Scuola

Da "La Repubblica"


Scuola, stop a più ore per i prof ma arriva la pagella per le scuole


Il ministro Giannni congela il progetto delle 36 ore annunciato dal sottosegretario Reggi. Ma apre a un Patto di valutazione per gli Istituti

Salvo Intravaia

Passo indietro del governo sull'aumento dell'orario degli insegnanti, ma valutazione d'istituto ormai dietro l'angolo. La scorsa settimana, il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha congelato il suo sottosegretario Roberto Reggi che si era spinto nell'ipotesi di un incremento dell'orario di lavoro dei docenti fino a 36 ore settimanali. "Non è un tema in agenda", ha detto la ministra liquidando la questione che tiene in apprensione mezzo milione di professori. Ma la stessa Giannini, in occasione della presentazione dei risultati dei test Invalsi, ha premuto l'acceleratore sulla valutazione d'istituto che dovrebbe partire a settembre.

Le indiscrezioni che circolano in questo momento sul Patto per la scuola alla vigilia della sua discussione in consiglio dei ministri sono tante. Al suo interno il mondo della scuola potrebbe trovare da una consistente fetta di quello che è stato anticipato con dichiarazioni nelle ultime settimane a qualche timido intervento. I soliti ben informati giurano che il governo non farà passi più lunghi della gamba. L'anticipazione del sottosegretario Reggi, che a Repubblica ha detto che gli insegnanti italiani lavorano meno dei colleghi europei e che, su base volontaria, il loro impegno potrebbe aumentare fino a 36 ore settimanali, sembra ormai archiviata.

L'ipotesi di uno sciopero generale a settembre o ad ottobre è più di una semplice eventualità. Perché dopo l'intervista del sottosegretario a Repubblica le reazioni di sindacati, studenti e esponenti politici non si sono fatte attendere. Così, dopo quasi due settimane lo stesso Reggi aveva fatto un passo indietro, sostenendo di essere stato frainteso. Ma che sull'orario di lavoro dei docenti occorre comunque intervenire per riconoscere il lavoro sommerso degli insegnanti. Sul fronte delle supplenze brevi il governo sembra invece intenzionato a concretizzare l'idea di affidare le supplenze brevi agli insegnanti di ruolo.

Un intervento che cancellerebbe di botto quasi 300mila precari inseriti nelle graduatorie d'istituto. Quello che sembra invece ormai certo è che a partire dal prossimo mese di settembre le scuole attiveranno le attività di autovalutazione che porterà alla pagella per ogni istituto. Nella maggioranza, alcuni vorrebbero rendere pubblici alla fine del percorso di valutazione i risultati per ogni singola scuola. In questo modo le famiglie potrebbero scegliere la scuola anche in base ai risultati della valutazione che dovrebbe seguire la falsariga della sperimentazione Vales lanciata da Francesco Profumo.

Fra un mese e mezzo, le scuole dovranno elaborare un Piano di valutazione che  -   utilizzando i risultati dei test Invalsi, ma anche tutti gli altri dati messi a disposizione dal sistema informativo del ministero dell'Istruzione o in possesso della scuola  -  individui i punti forti, ma soprattutto i punti deboli, dell'istituzione scolastica. Al quale dovrà seguire un Piano di miglioramento  -  che la scuola potrà eventualmente elaborare con l'ausilio dell'Indire (l'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa)  -  per correggere le criticità emerse col Piano di valutazione. E dopo avere atteso gli interventi contenuti nel Piano di miglioramento, arriverà la cosiddetta Rendicontazione dei progressi fatti che prevede anche il controllo esterno da parte degli ispettori ministeriali.

Non è ancora del tutto chiaro il ruolo e le modalità di intervento dei nuclei ispettivi. Quello che sembra ormai certo è che la valutazione partirà per tutte le scuole e che concluderà questa prima applicazione nel 2018. Sembra che il ristretto gruppo che sta elaborando il Patto da presentare al premier Renzi voglia inserire all'interno della valutazione d'istituto qualche meccanismo premiale per i docenti "più bravi" e per la valutazione dei dirigenti scolastici.  Ma su questo punto, che potrebbe costituire la novità della proposta, vige il più assoluto riserbo. Perché proprio sui premi agli insegnanti la Gelmini prese uno scivolone: si trovò di fronte il rifiuto della categoria e dopo pochi mesi il progetto venne abbandonato.

 

 
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Riforma

Post n°2922 pubblicato il 16 Luglio 2014 da fabiana.giallosole
 
Tag: Riforma

Da "La Tecnica della Scuola"


Riforma, M5S e Sel fanno la voce grossa. La Flc-Cgil parla già di sciopero


Pantaleo (Cgil) annuncia una consultazione con la base e dice sì all'appello per uno sciopero unitario con una grande manifestazione a Roma entro ottobre.

Alessandro Giuliani

Dopo i sindacati, anche i partiti di opposizione si scagliano contro l’ipotesi di riforma della Scuola anticipata nei giorni scorsi da alcuni rappresentanti del PD, in particolare il sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi. Le critiche arrivano nella stessa giornata, il 15 luglio, attraverso due lunghi e duri comunicati del Movimento 5 Stelle e di Sel.

Nel primo, sottoscritto dai senatori M5S della commissione Istruzione Manuela Serra, Michela Montevecchi, Enza Blundo, si dice che "dopo le riforme degli ultimi anni che hanno investito il mondo della scuola, è in arrivo un nuovo provvedimento da parte dell'attuale Governo. Il Movimento 5 Stelle ritiene che dietro la proposta di riforma del Ministro Giannini si celino, invece, solo ed esclusivamente i soliti tagli ad una scuola già abbondantemente vessata e saccheggiata, atteggiamento in antitesi rispetto a quanto affermato qualche mese fa da Renzi durante il discorso di insediamento".

Per i ‘grillini’ non sono accettabili le novità ventilate in questi giorni dai media: “supplenze gratuite per i docenti, cancellazione delle graduatorie d'istituto senza assunzioni, aumento delle ore lavorative senza un aumento della retribuzione e taglio dell'ultimo anno di scuola superiore per i licei. Lo scopo - osservano i parlamentari M5s - non pare proprio quello di potenziare l'offerta formativa ma di tagliare laddove occorrerebbe piuttosto investire, anche in considerazione del fatto che l'Italia ha già ridotto la spesa pubblica per l'istruzione trovandosi, infatti, al di sotto della media europea in ordine alla spesa pubblica in istruzione”.

Secondo i ‘pentastellati’ anche la scelta del Governo di presentare una legge delega nel mese di luglio, nel bel mezzo del periodo estivo, non è casuale: “significa ridurre notevolmente l'attenzione e la partecipazione dell'opinione pubblica e del mondo dell'istruzione: la scuola è un patrimonio dell'Italia e dei cittadini italiani, per questo nella discussione del suo futuro si devono coinvolgere i suoi operatori e le famiglie”.

Parole simili giungono dal coordinatore nazionale di Sel, Nicola Fratoianni, che nella mattina ha partecipato con una delegazione del suo partito, composta dai deputati Scotto, Giordano, Ferrara e dalla senatrice Petraglia, al presidio organizzato sotto Montecitorio dai movimenti e le associazioni dei precari. "La scuola pubblica – ha detto Fratoianni - non può essere trattata in questo modo. Il Ministro e il sottosegretario non possono usare le interviste per parlare con il mondo della scuola. Il governo deve parlare con i provvedimenti che presenta e approva, senza impedire al Parlamento una seria discussione, cosa che potrebbe avvenire se il governo presentasse una legge delega".

Secondo il rappresentante di Sel, "è necessario coinvolgere gli operatori della scuola, senza mortificarli come fatto sull'orario di lavoro, evitare l'ulteriore blocco dei contratti e dei salari e impedire il licenziamento di migliaia di precari. Se così non fosse – ha concluso Fratoianni - avremo una scuola peggiore e condizioni di lavoro e diritti peggiorati".

Alla manifestazione, come preannunciato, ha partecipato anche una folta delegazione della Flc-Cgil: il segretario generale, Mimmo Pantaleo, ha detto che si è trattato di un "primo passo verso una sempre più estesa mobilitazione in tutti i comparti della conoscenza. Ribadiamo la nostra contrarietà – ha continuato il sindacalista - alle ipotesi di aumento dell'orario di lavoro, all'ulteriore blocco dei contratti e dei salari, alla riduzione di un anno del percorso scolastico senza peraltro alcun impegno per portare a 18 anni l'obbligo scolastico e al tentativo esplicito di licenziare migliaia di precari. L'unico vero obiettivo è tagliare ulteriormente le risorse peggiorando occupazione, condizioni di lavoro e diritti",

Per il sindacato, quindi, bisogna passare ai fatti: la Flc-Cgil ha fatto sapere che vuole “cambiare la scuola pubblica garantendo una migliore qualità formativa, stabilizzando il precariato e riconquistando il contratto nazionale. Lunedì 21 luglio la nostra organizzazione – ha spiegato Pantaleo - illustrerà le proprie proposte aprendo una larga consultazione con i lavoratori, con i movimenti, con gli studenti e con le forze politiche. Senza partecipazione e democrazia non si cambia la scuola e il Paese. Per queste ragioni chiediamo al Governo di non procedere con decisioni unilaterali ma di favorire un confronto vero con il mondo della scuola”.

Il leader dei lavoratori della conoscenza della Cgil annuncia anche che è pronto a chiedere ai lavoratori di incrociare le braccia, come hanno chiesto i comitati dei precari. Ma si potrà attuare solo in autunno, quando le scuole saranno iniziate e il personale sarà tutto in servizio: “rispondiamo positivamente all'appello per uno sciopero unitario con una grande manifestazione a Roma entro ottobre. In questa difficile fase – ha concluso Pantaleo - è necessaria la massima unità tra le organizzazioni sindacali e il forte protagonismo delle Rsu”.

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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