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questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 12/09/2014

 

SCUOLA

Post n°2987 pubblicato il 12 Settembre 2014 da fabiana.giallosole
 
Tag: Scuola

Da "La Stampa"


Scuola, caccia ai risparmi. Nel mirino le ditte esterne. E i prof denunciano: la“banca delle ore” è un bluff


Prima lunga riunione al Miur sui tagli ieri sera. La spesa nei ministeri deve alleggerirsi, il 3% è la cifra indicata. Il premier Matteo Renzi ha chiesto di inviare per iscritto nei prossimi giorni quali margini di risparmio i vari ministeri possono ottenere.

 Conti alla mano, la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini, il capo di gabinetto Alessandro Fusacchia e alcuni tecnici del Miur stanno tentando di capire dove intervenire.

Le ipotesi sono molte ma ancora si preferisce non mettere nulla nero su bianco approfittando dei giorni concessi da Renzi per inviare la propria proposta di tagli.

 Il capitolo di spesa su cui si sa di avere maggiore margine è di sicuro la rinegoziazione di acquisti e contratti con le ditte. Da questo ridimensionamento si può ottenere l’1% di risparmi.

Nel frattempo gli insegnanti stanno iniziando a denunciare il bluff nascosto dietro il meccanismo della «banca delle ore» contenuto nelle linee guida predisposte dal governo Renzi. Le misure dovranno essere sottoposte a consultazione e non si trasformeranno in misure concrete prima dell’inizio del prossimo anno e ora i professori sono sul piede di guerra per evitare che proprio la «banca delle ore» assuma una veste definitiva.

Si tratta di un meccanismo che riguarderà ogni singolo docente. Si è detto, infatti, che verranno assunti 150mila precari, una cifra superiore rispetto alle necessità di organico in modo da permettere a ciascuna scuola di avere un numero di professori sufficiente non solo a svolgere le lezioni ma anche le supplenze brevi, quelle di pochi giorni e improvvise.

L’obiettivo è di riuscire a cancellarle grazie alla «banca delle ore». Ogni docente, infatti, potrà essere chiamato in qualsiasi momento a coprire i buchi che si sono creati all’interno dell’istituto. In questo modo - è scritto nel testo - il docente «guadagna delle ore» che saranno inserite in una «banca».

 I dettagli sono ancora da precisare ma è molto chiaro che non ci sarà alcuna retribuzione nei confronti di quello che finora era un servizio già prestato dai prof ma veniva considerato uno straordinario e, quindi, pagato.

In questo modo, invece, gli insegnanti si trasformerebbero in lavoratori senza più un orario certo, saprebbero quando entrano a scuola se hanno lezione dalla prima ora, ma non quando ne escono.

«Siamo fortemente contrari - conferma Mimmo Pantaleo. Si tratta di uno degli argomenti delle linee guida affrontati in maniera a dir poco discutibile. Chiediamo piuttosto una vera stabilizzazione dei precari, lo svuotamento delle graduatorie e di evitare un appesantimento dell’orario dei docenti».

«E’ una proposta insensata - conferma Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti - non solo per l’assenza di una remunerazione ma anche perché non può funzionare. Nella scuola secondaria un professore di filosofia non potrà mai sostituire uno di matematica o di chimica. È un meccanismo troppo semplicistico».

 
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VERIFICHE

Post n°2986 pubblicato il 12 Settembre 2014 da fabiana.giallosole
 

Da "La Tecnica della Scuola"


“Verifiche psicologiche per docenti”: lo chiede l’Osservatorio sui Diritti dei Minori


Pasquale Almirante


“L’inizio della stagione scolastica coincide, ancora una volta, con notizie di bambini maltrattati e picchiati dagli insegnanti” e se queste sono le premesse, secondo il sociologo, Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, bisogna verificare la tenuta psicologica dei prof

 

“Nessuno”, sostiene il sociologo “può disconoscere che il fenomeno ha assunto connotazioni emergenziali, anzi sfido chiunque a dimostrare il contrario, perché i numeri non sono un’opinione”.

“Una possibile risoluzione – propone il presidente dell’Osservatorio – è individuabile nella verifica di tenuta psicologica alla quale i docenti dovrebbero sottoporsi almeno una volta all’anno. Ciò non significa voler delegittimare la stragrande maggioranza di professionisti seri che operano negli istituti scolastici, ma preservare la categoria da gente che la scuola non dovrebbe vederla nemmeno a dieci chilometri di distanza”.

“Maltrattare un bambino significa segnarlo indelebilmente per tutta la vita. Nessuno, può arrogarsi simile prepotenza. Chi lo fa è un criminale, senza attenuanti. C’è da sperare che il ministro all’Istruzione, Stefania Giannini, voglia seriamente valutare la proposta, perché una seria riforma scolastica parte proprio dal garantire ai genitori che i propri figli vengono affidati a gente in grado di curarli debitamente e non a frustrati di sorta”.

 
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RIFORMA

Post n°2985 pubblicato il 12 Settembre 2014 da fabiana.giallosole
 
Tag: Riforma

Da "OrizzonteScuola"

Riforma.  Centemero: assunzioni, distinguere tra chi insegna e chi no. Stato giuridico, ci vuole il docente junior, intermedio e senior


di Anna Maria Possidente

 

“La cosiddetta Riforma Renzi è semplicemente una sorta di libro bianco sulle scuole, con alcune idee non ancora tradotte in forma concreta”. Elena Centemero (responsabile scuola di Forza Italia) riassume così la posizione del suo partito sulla Riforma.

Quali sono i pregi del testo della Riforma Renzi e cosa, invece, andrebbe modificato?

Sicuramente nella Riforma ci sono idee che aprono nuove prospettive all’interno del sistema scolastico. Non si può certo definire una Riforma allo stato attuale, ma una sorta di libro bianco sulle scuole, in cui sono presenti alcune idee non ancora tradotte in forma concreta.

Esistono, tuttavia, dei temi di particolare interesse, condivisi da sempre da Forza Italia. In particolare: la valorizzazione dei docenti attraverso un sistema di responsabilità e di valutazione; la valutazione del sistema scolastico; l’importanza di studiare sin dalla prima elementare la lingua inglese; la valorizzazione del lavoro di coloro che hanno contribuito al miglioramento della scuola. Parlare di miglioramento vuol dire non soltanto premiare gli studenti, ma potenziare il rapporto tra scuola e territorio.

Inoltre riteniamo che ci debba essere una stretta connessione tra il mondo scolastico e quello lavorativo. Letizia Moratti ha introdotto il primo Decreto Legge su scuola e lavoro, legandolo all’autonomia delle scuole. Da quel momento il sistema si è sviluppato a macchia di leopardo e ha riscosso successo in alcune regioni (Lombardia e Trentino Alto Adige, per esempio).

L’alternanza tra scuola e lavoro dovrebbe essere obbligatoria ovunque, negli istituti tecnici come nei licei. Sarebbe anche un modo per motivare maggiormente i nostri ragazzi allo studio, traducendo in concreto i loro sforzi con stage e tirocini all’interno di aziende.

In che modo queste proposte potrebbero tradursi in fatti?

Innanzitutto è necessario che si faccia chiarezza sul finanziamento. Bisogna, cioè, capire quali sono le cattedre a disposizione, attraverso una mappatura regione per regione. Forza Italia ha sempre presentato emendamenti per capire effettivamente quali fossero i posti disponibili.

Poi sarà necessaria una copertura finanziaria per assumere i precari. A tal proposito, si dovrà fare attenzione al momento delle assunzioni: nelle graduatorie a esaurimento ci sono insegnanti molto validi e persone che non hanno mai messo piede in una scuola. In questo caso sarebbe utile fare un censimento, mentre al momento sembra che tutti debbano essere assunti, indipendentemente dall’esserne idonei (e cioè aver già insegnato) o meno. Questo provvedimento rischia di tagliare fuori i giovani veramente capaci.

Che ne pensa della questione sulla meritocrazia?

Quello che auspichiamo è una valutazione dei docenti per merito e non per sola anzianità. Si dovrebbero distinguere tre tipi di insegnanti: junior, intermedio e senior. Ovviamente, la prima differenza si vedrà nella retribuzione.

Dopodiché, si potrà passare da un comparto all’altro previa valutazione. Dunque, si creerebbero ruoli differenti: il docente senior, ad esempio, è quello più preparato in quanto lo ha già dimostrato sul campo; per questo motivo sarà in grado anche di occuparsi della formazione del docente junior.

Lo scatto per merito contiene al suo interno una filosofia che crea differenze non soltanto economiche, ma nello stato giuridico dell’insegnante. La Riforma Renzi  prevede un Preside e un docente Mentor;  manca del tutto un’importante figura intermedia, senza la quale il docente non può sentirsi davvero realizzato. In questo senso vorremmo che si investisse maggiormente sulla valorizzazione dei docenti.

Le vostre proposte per combattere il precariato?

Nella scuola si deve entrare solo per concorsi. In questo modo possiamo cambiare concretamente la situazione che abbiamo ereditato dal passato. Nello specifico, quindi, andrebbe subito bandito un concorso per le classi esaurite e poi nel 2015 un altro per TFA e PAS.

Per quanto riguarda gli insegnanti di III fascia, ritengo che nella scuola possa insegnare solo chi ha ottenuto un’abilitazione. Mantenendo i TFA, oppure il sistema delle lauree per l’insegnamento, si potrà conseguire l’abilitazione. Inoltre va inserito un apprendistato di formazione, che copra un intero anno scolastico (da settembre a giugno) in cui chi insegna lo fa attraverso una sorta di sistema duale, con ore di formazione nell’Università e nelle scuole.

Ovviamente sappiamo che per realizzare una Riforma in questi termini non basterà un anno soltanto, ma è bene che approfittiamo di questo momento favorevole ai mutamenti per gettare le basi di una vera e sostanziale modifica dell’intero sistema scolastico.

 

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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