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questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

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sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 04/10/2014

 

Convegno CESP

Post n°3000 pubblicato il 04 Ottobre 2014 da fabiana.giallosole
 

 

Report 30 settembre 2014

Convegno CESP “ La cattiva scuola” di Renzi

Sit-in al MIUR di docenti “idonei ad altri compiti”, precari (amministrativi, tecnici, sostegno), rappresentanti di Quota96 e dei  Modelli Viventi, che sono stati ricevuti e attentamente ascoltati dai rappresentanti del ministero.

 

Veramente ben riuscita la giornata di mobilitazione del 30 settembre a Roma, che si è aperta con il Convegno CESP sulla “ Cattiva scuola “ di Renzi e si è chiusa con il bel sit-in al MIUR di docenti “idonei ad altri compiti”, precari (amministrativi, tecnici, sostegno), rappresentanti di Quota96 e dei  Modelli Viventi, che sono stati ricevuti e attentamente ascoltati dai rappresentanti del ministero.

Il convegno Cesp ha registrato la presenza di 170 persone, tra docenti e ATA, e l’intervento di Piero ha fornito importanti spunti di riflessione sulla nuova scuola-azienda, dominata dalle lotte concorrenziali tra docenti ed Ata, dalle valutazioni del lavoro docente e delle scuole attraverso i quiz Invalsi, dall’apprendistato degli studenti nelle imprese, invece che da un serio piano di istruzione e dalla definitiva trasformazione dei presidi in dirigenti-padroni, nascondendo dietro la proposta dell’assunzione di 150 mila precari delle GAE, quanto di peggio i governi degli ultimi 20 anni hanno cercato di imporre alla scuola pubblica. L’intervento si è concluso con l’invito ad una partecipazione effettiva allo sciopero della scuola e alla manifestazione del 10 ottobre prossimo, invito accolto con favore dai docenti presenti, che hanno apprezzato l’intervento Piero, sottolineandone con numerosi applausi i passaggi più significativi. 

Nella seconda parte della mattinata è stata sviluppata una analisi puntuale dei capitoli del testo governativo, centrata in particolare su assunzioni, formazione e carriera e sulla “ nuova” autonomia svolta da Anna Grazia Stammati, presidente del CESP e, a seguire,  c’è stato l’intervento di Luisa Marquardt, Direttore europeo dell’Associazione internazionale di biblioteconomia scolastica.

La docente, sollecitata dalle riflessioni svolte nel convegno sul ruolo, sul valore pedagogico delle biblioteche nelle scuole e sulla grave mancanza di qualunque cenno a tale valore nel documento governativo, ha aderito alla proposta del CESP di attivare un percorso di formazione sulle biblioteche come vero laboratorio formativo, sul quale stabilizzare, peraltro, definitivamente i docenti “ idonei ad altri compiti”.

Tale proposta si è poi rivelata particolarmente importante nell’incontro pomeridiano al MIUR.

I presenti al convegno, la cui partecipazione è andata anche al di là delle stesse aspettative degli organizzatori, hanno dimostrato interesse e grande attenzione, si sono poi ritrovati circa in cento all’annunciato presidio al ministero, dove un’ampia delegazione è stata ricevuta dai funzionari ministeriali.

La dott.ssa Chiara Del Foco, funzionario dell'Ufficio di Gabinetto, la dottoressa Elisabetta Davoli, della Direzione Generale per la politica finanziaria e per il bilancio, i dirigenti della Direzione Generale del personale, dottor Molitierno e dottoressa Alonzo e la responsabile delle relazioni sindacali, dottoressa Caterina De Luca, si sono mostrati interessati all’analisi sul ruolo delle Biblioteche scolastiche come laboratorio formativo e luogo privilegiato per l’utilizzazione del personale “ idoneo ad altri compiti ”, nella prospettiva del superamento dell’obbligo di mobilità intercompartimentale.

L’incontro ha evidenziato altri due elementi positivi, sia in relazione alle problematiche connesse con il demansionamento degli insegnanti tecnico-pratici (soprannumerari a causa dei tagli ai danni dei laboratori da parte del ministro Gelmini) sia a quelle dei Modelli viventi.

Per gli ITP è sta chiesto un percorso simile a quello già ottenuto ( grazie alla mobilitazione congiunta con gli inidonei) dagli insegnanti tecnico pratici delle classi C 555 e C 999, ai quali è stato consentito il passaggio su classi di concorso affini, finalizzato al recupero del soprannumero e alla restituzione dei posti agli assistenti tecnici ( precari ). Per i Modelli Viventi, modelli assunti per le attività di posa nelle Accademie d’arte e nei Licei Artistici, sono stati ulteriormente chiariti i problemi relativi al mancato pagamento degli emolumenti per le assunzioni da parte delle scuole. La questione vedrà, nell’immediato, un  intervento chiarificatore della stessa dottoressa Davoli presso le scuole interessate, affinché queste dispongano i pagamenti dovuti in modo da sanare la situazione pregressa e, per il prossimo anno, la predisposizione di un codice meccanografico specifico per l’identificazione del tipo di pagamento da  effettuare da parte delle segreterie scolastiche.

Sicuramente più problematica si è presentata la situazione posta dai colleghi e dalle colleghe appartenenti a “Quota96” e dai colleghi precari di sostegno.

Per i primi, i funzionari hanno comunque parlato di un “sicuro interessamento” per sollecitare la pubblicazione degli elenchi dei docenti aventi diritto al pensionamento entro il 7 ottobre e, nel caso in cui questi risultassero pubblicati in data successiva al previsto limite massimo di tempo, per chiedere uno spostamento delle date utili per emettere i provvedimenti successivi.

Per i docenti precari di sostegno, che hanno chiesto la revisione degli organici per quelle regioni per le quali sono state disposte le deroghe sul previsto numero di posti ( nella sola Sicilia, dopo i tagli predisposti, il MIUR ha comunque dovuto autorizzare circa 1400 i posti in più), l’amministrazione ha chiarito di avere specifici vincoli finanziari, ma anche che il piano di assunzioni dei precari ( della cosiddetta buona scuola)  prevede un generale aumento delle immissioni in ruolo anche per il sostegno.

L’incontro si è chiuso con la richiesta alla delegazione , da parte dei funzionari presenti, di far pervenire urgentemente le osservazioni critiche oggetto della discussione e, in particolare, quelle relative alle Biblioteche scolastiche, sia in relazione ai docenti “  idonei ad altri compiti”, che al previsto programma di sviluppo delle Biblioteche nelle Scuole in carcere, del quale si è parlato nello stesso incontro.

Anna Grazia Stammati

( presidente Cesp)

 

 
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Stipendi insegnanti

Post n°2999 pubblicato il 04 Ottobre 2014 da fabiana.giallosole
 

Da "Il Corriere della sera"


Stipendi insegnanti, monito Ue: «In Italia sono congelati»


Il rapporto sulla posizione dei docenti in 33 Paesi europei rileva: in 16 Paesi la busta paga degli insegnanti cresce, nel nostro resta ferma

In Italia fra il 2013 e il 2014 i salari degli insegnanti della scuola pubblica primaria e secondaria sono rimasti congelati, mentre sono aumentati in 16 Paesi europei rispetto all’anno precedente. Inoltre, secondo quanto emerge da una relazione della rete Eurydice svolta per conto della Commissione europea, sui 33 Paesi europei del rapporto in circa la metà il potere d’acquisto degli insegnanti nel 2014 risulta inferiore rispetto al livello del 2009. La riduzione del potere d’acquisto degli insegnanti è inferiore al 3% in Belgio, Danimarca, Austria, Finlandia e, nella scuola secondaria superiore, in Italia. E’ stato invece registrato un calo compreso tra il 5 e il 10% in Italia per quanto riguarda la scuola primaria e secondaria inferiore, Olanda, Portogallo, Regno Unito e Romania. In altri Paesi come Irlanda, Spagna e Slovenia gli insegnanti hanno subito una riduzione del potere d’acquisto che va dal 13 al 17%, mentre il calo più drastico è avvenuto in Grecia, con una riduzione del 40%.La relazione è stata pubblicata alla vigilia del 5 ottobre, giornata mondiale degli insegnanti, che commemora l’adozione nel 1966 della Raccomandazione Ilo-Unesco sulla condizione del personale docente. Ma conferma la tendenza già rilevata dall’Ocse, che nell’ultimo rapporto sull’istruzione ha evidenziato che in Italia il salario medio degli insegnanti della scuola primaria e secondaria inferiore è diminuito, in termini reali, del 2% tra il 2008 e il 2012.

Dai 23 mila ai 38 mila euro lordi, dopo 35 anni

Il sondaggio su cui la relazione si basa ha coinvolto 33 Paesi e in ben sedici di essi i prof hanno registrato aumenti di stipendio (Belgio, Danimarca, Germania, Estonia, Francia, Croazia, Ungheria, Lussemburgo, Malta, Austria, Slovacchia, Finlandia, Regno Unito, Norvegia, Macedonia e Turchia). Non in Italia, dove il salario di un insegnante può andare dal minimo dei docenti di scuola primaria e pre-primaria, che a inizio carriera guadagnano uno stipendio base di 23.048euro lordi annui, al massimo di un professore di scuola superiore con laurea universitaria, che può arrivare a guadagnare a fine carriera, quindi dopo una media di 35 anni di servizio, a 38.902 euro. La media dei salari è di 27.700 euro per gli insegnanti di pre-primaria e primaria, 29.207 euro per gli insegnanti delle scuole medie e 31.622 euro per i professori di scuola superiore con laurea universitaria. Non ci sono dati disponibili sulla media dei professori di scuola superiore con titolo di formazione non universitario. Per quanto riguarda la perdita di potere di acquisto, è stata relativamente moderata fra il 2013-2014 e il 2009 per gli insegnanti della scuola secondaria superiore (meno del 3%), mentre fra il 5 e il 10% per gli insegnanti della scuola primaria e secondaria inferiore.

Scatti di carriera

I docenti in Italia hanno progressioni di carriere più lente rispetto ai loro colleghi di paesi europei quali la Danimarca, l’Estonia, Malta, la Finlandia e il Regno Unito, in cui gli scatti di anzianità sono relativamente modesti ma frequenti e quindi portano gli insegnanti a raggiungere presto il massimo livello della scala retributiva. In Grecia, Ungheria, Austria, Portogallo e Romania, invece, è possibile ottenere promozioni con aumenti consistenti solo a fine carriera. L’Italia è un po’ nel mezzo, fra quei Paesi in cui si raggiunge il massimo del salario solo dopo un periodo medio-lungo di servizio (circa 35 anni). Nel nostro Paese, la variazione di salario fra lo stipendio iniziale e quello che si può ottenere a fine carriera non è molto marcata, attestandosi a poco più del 50% (niente rispetto all’Olanda, dove per i docenti delle superiori si registrano aumenti di salario per scatti di anzianità che arrivano al 106%, o a Cipro e in Irlanda dove la crescita arriva fino al 115 o addirittura 120% dopo solo 22 anni di servizio). La relazione incoraggia la pratica, diffusa in alcuni paesi ma poco in Italia, di concedere aumenti ai salari degli insegnanti qualora essi ottengano qualifiche supplementari, di valutazioni delle prestazioni o dell’insegnamento a bambini con necessità particolari. «Tali incentivi - afferma il rapporto - possono contribuire a rendere più attraente la professione. L’avanzamento di carriera non è più legato all’anzianità di servizio bensì ad un’ottica di sviluppo e di prestazioni. Mettere in correlazione l’avanzamento di carriera con l’acquisizione di nuove competenze e con il miglioramento dei metodi di insegnamento potrebbe fungere da incentivo per l’intera popolazione insegnante e piu’ in particolare per i neo assunti, compresi quelli che abbracciano l’insegnamento dopo aver esercitato un’altra professione».

 

 
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Report Cobas

 

Quota 96

Post n°2997 pubblicato il 04 Ottobre 2014 da fabiana.giallosole
 

Da "OrizzonteScuola"


Quota 96. "Si utilizzino risorse liberate da sistema Sec2010"


di  redazione

A chiederlo una interrogazione parlamentare presentata dalla parlamentare Laura Puppato, rivolta al Ministro dell'Economia per risolvere il problema dei Quota 96 del 2012.

Il sistema Sec2010 è il nuovo sistema europeo dei conti nazionali e regionali in sostituzione del Sec95. Il nuovo sistema permette  una più rigorosa misurazione del PIL delle economie di un paese, permettendo di liberare maggiori risorse.

Per quanto riguarda l'Italia, secondo l’ISTAT l'applicazione del sistema provocherebbe un miglioramento del rapporto deficit/PIL di 0,2 punti percentuali, passando dall’attuale 3% al 2,8% liberando risorse (si stima da 1,5 a 3 miliardi)

Risorse che, la parlamentare del PD vorrebbe si utilizzassero anche per i Quota 96 rimasti in servizio a seguito di una svista della riforma Fornero.

Quota 96. 30% già in pensione, soluzione nella Legge di stabilità? Intanto si incatenano

 

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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