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questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 08/09/2016

 

Accadde oggi

Post n°4429 pubblicato il 08 Settembre 2016 da fabiana.giallosole
 

Da “Libreriamo”



Accadde oggi – 8 settembre. Si ricorda la nascita di Ludovico Ariosto, poeta e commediografo italiano

 



Oggi si ricorda la nascita del grande commediografo e scrittore, Ludovico Ariosto. Si ricorda anche lo scrittore tedesco Wilhelm August Von Schlegel…

MILANO – Oggi si ricorda la nascita del grande commediografo e scrittore, Ludovico Ariosto. Si ricorda anche lo scrittore tedesco Wilhelm August Von Schlegel, nato nel 1767. Si ricorda anche la scomparsa di Frederic Ozanam, storico e giornalista francese morto nel 1853 e la nascita di Gianni Brera, famoso giornalista sportivo italiano.

LUDOVICO ARIOSTO – Ludovico Ariosto nasce a Reggio Emilia il giorno 8 settembre del 1474. Il padre Niccolò è capitano della rocca della città e a causa dei suoi incarichi lavorativi impone alla famiglia una serie di spostamenti: prima a Rovigo nel 1781, poi a Venezia e Reggio ed infine a Ferrara nel 1784. Ludovico amerà sempre considerarsi un cittadino di Ferrara, sua città d’elezione e di adozione. E’ stato un poeta e commediografo italiano, autore dell’Orlando furioso (1516-1532). È considerato uno degli autori più celebri e influenti del suo tempo. Le sue opere, il Furioso in particolare, simboleggiano una potente rottura degli standard e dei canoni epocali. La sua ottava, definita ‘ottava d’oro’, rappresenta uno dei massimi della letteratura pre-illuminista.

L’AMORE PER LA LETTERATURA – Gli anni più felici per Ariosto sono quelli tra il 1495 e il 1500 quando, dietro assenso paterno, può finalmente occuparsi dello studio della letteratura, che è la sua vera passione. In questo periodo scrive anche liriche amorose ed elegie persino in latino, tra cui: ‘De diversis amoribus’ ‘De laudibus Sophiae ed Herculem’ e le ‘Rime’, redatte in volgare e pubblicate postume nel 1546.

ORLANDO FURIOSO – L’opera fonde insieme la materia carolingia con quella bretone. Le vicende dei personaggi si intrecciano continuamente, costituendo molteplici fili narrativi tutti armonicamente tessuti insieme. La trama ruota intorno a tre motivi: epico (lotta tra pagani e cristiani), amoroso (passione amorosa di Orlando per Angelica) ed encomiastico (amore di Ruggero e Bradamante dalla cui unione discenderà la Casa d’Este).

LA PRIMA EDIZIONE – La prima edizione dell’Orlando Furioso, in 40 canti, fu pubblicata a Ferrara nell’aprile 1516, per l’editore Giovanni Mazocco. Portava una dedica al cardinale Ippolito d’Este il quale, poco interessato alla letteratura, non mostrò alcun apprezzamento. Il nuovo poema di Ariosto differiva dalle opere letterarie precedenti: non è più, in senso stretto un poema di corte, ma è la prima opera letteraria di intrattenimento ad essere pensata e curata per la pubblicazione a stampa, cioè per la diffusione presso un pubblico più vasto possibile. Si tratta perciò della prima, grande opera di letteratura moderna nella cultura occidentale.

 

 
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Giannini

Post n°4428 pubblicato il 08 Settembre 2016 da fabiana.giallosole
 

Da “La Tecnica della Scuola”


Giannini contestata a Salerno: Legge 107 da cancellare, pure chi è di ruolo rischia



Alessandro Giuliani



C’era anche un gruppo di contestatori ad accogliere il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini intervenuta a Palazzo di Città di Salerno.

All’appuntamento, uno di quelli previsti a Panorama d'Italia, si sono presentati una quarantina, tra insegnanti e studenti – stima l’Ansa – che hanno protestato contro la riforma della scuola.

"Giannini, Salerno non ti vuole", recitava uno degli striscioni che hanno accolto il responsabile del Miur.

Secondo Saberio Puglia, del Collettivo Studentesco Cavese: "si tratta solo di passerelle e propaganda. Parlano di soldi e benefici, ma non è vero. La nostra scuola è carente in tutto. I professori condividono la nostra battaglia. Sono qui con noi i Cobas così come quei docenti stanchi di essere mortificati. Una follia anche il bonus che li mette gli uni contro gli altri".

"In ogni città - aggiunge l'insegnante Cristiana Cataldo - faremo la nostra battaglia. Noi ci saremo sempre per ribadire che tutto ciò non ci sta bene".

Secondo Teresa Vicidomini (Cobas), oramai, con la L. 107/15, "anche chi è di ruolo da molti anni rischia, perché ormai i presidi hanno libertà di scelta e quindi tutto può stravolgersi. Nessuno si salva".

Il ministro Giannini, però, piuttosto che replicare alle contestazioni, seppure a distanza, preferisce parlare dei suoi obiettivi che - dice ai giornalisti - sono "chiari: attuazione di una legge che sta cominciando a mostrare i suoi frutti concreti dall'alternanza scuola lavoro al piano nazionale della scuola digitale a tutti i complessi ma importantissimi processi che ci stanno portando in Europa, come la valutazione delle scuole che è partita molto bene, con una rapporto di autovalutazione completato per tutte le scuole italiane".

"Adesso - ha proseguito il ministro - anche la valutazione esterna, dato proprio di oggi, quest'anno, con un campione random, ha raggiunto il 5% delle scuole, con un target definito del 10% per il prossimo anno".

"Questo ci consentirà di andare in Europa con le carte giuste per essere paragonati agli altri sistemi educativi e dare ai nostri ragazzi – conclude Giannini - le competenze che servono".

 

 
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Mobilità

Post n°4427 pubblicato il 08 Settembre 2016 da fabiana.giallosole
 

Da “OrizzonteScuola”


Mobilità. Giannini, se necessario qualche altro aggiustamento, immorale parlare di deportazione


di redazione



Il Ministro Giannini torna a parlare di mobilità dei docenti di ruolo per l’a..s 2016/17 e lo fa in occasione dell’evento Panorma d’Italia, durante il quale è stata anche contestata.

“È immorale parlare di deportazione nella scuola. Quella parola ci evoca momenti della storia ben più drammatici” ha detto il Ministro in riferimento ai trasferimenti su base nazionale che hanno interessato migliaia di docenti immessi in ruolo con il piano straordinario di assunzioni. Ci tiene a spiegare cosa è accaduto il Ministro e i motivi per cui l’operazione non avrebbe potuto svolgersi diversamente.

“L’80% degli insegnanti italiani, e parlo soprattutto dei nuovi assunti, è nato e vive a sud di Roma; il 67% delle cattedre disponibili è a nord di Roma. Ribaltare la geografia è un’operazione complessa che nessuno può attuare. Abbiamo fatto una legge che ha dato un’opportunità straordinaria a tutti coloro che da decenni, in alcuni casi, aspettavano il diritto, e sottolineo il diritto, della stabilità di un posto di lavoro”.

Il Ministro chiude così un discorso che invece è molto più complesso. Ne abbiamo parlato in

Mobilità ed emigrazione docenti meridionali, mancano cattedre perché a Sud lo Stato non investe e

Mobilità. Trasferimenti massicci al Nord, Flc Cgil: evitabili incrementando numero classi

Il Ministro prosegue “Abbiamo dato quest’anno con un piano di mobilità straordinaria, la possibilità a 207 mila insegnanti, anche quelli già in ruolo, di ritornare nelle loro sedi, quando in molti casi erano stati per anni fuori. È chiaro che c’è ancora un fenomeno di mobilità da sistemare che stiamo facendo tutti i giorni”

In effetti sul rientro nelle province del sud dei docenti immobilizzati si è giocato il grosso della partita, come indicato dal sottosegretario Faraone a proposito della primaria, il settore in cui il fenomeno è stato più evidente ”

Oltre 1.100 in Sicilia, circa 600 in Puglia, oltre 1.800 in Campania, quasi 540 in Calabria. A fronte di circa 800 docenti in Sicilia, circa 550 in Puglia, circa 1.500 in Campania e 400 in Calabria, che invece dovranno trasferirsi.”

“Vedremo se ci sarà la necessità di qualche altro aggiustamento. Ne abbiamo fatti già in corso d’opera e mi sembra con ottimi risultati”, ha chiuso così il Ministro.

Sugli ottimi risultati avanziamo qualche dubbio, dal momento che ci risulta da un lato che molte conciliazioni sono state rifiutate – questo significa che stanno per essere avviati i contenziosi presso i tribunali del lavoro – e che molte tra quelle che sono state proposte non hanno certo soddisfatto i docenti, con una proposta secca che in alcuni casi conteneva solo una destinazione più vicina rispetto a quella inizialmente proposta dall’algoritmo, ma non la provincia desiderata.

In ogni caso, nessun accenno al fatto che questi aggiustamenti hanno dimostrato che l’algoritmo utilizzato ha commesso molti errori (al Ministero si chiamano anomalie) e che è già stato rifiutato di conciliare per molte situazioni (fase B, secondaria di II grado), senza parlare degli errori rilevati nei punteggi.

Insomma, quali potrebbero essere gli ulteriori aggiustamenti? Inoltre, una operazione del genere non può essere condotta mettendo pezze alle falle sistema, senza nessuna garanzia di trasparenza.

 
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Bonus merito

Post n°4426 pubblicato il 08 Settembre 2016 da fabiana.giallosole
 

Da “OrizzonteScuola”


Bonus merito. Anief: poca trasparenza, assegnato senza sapere a chi, quanto e perché



di redazione


Anief – La valorizzazione del merito dei docenti costituisce una forma di incentivo, introdotta dall’ultima riforma, che dovrebbe servire anche a migliorare il sistema, coinvolgendo tutto il personale della scuola attraverso la massima trasparenza sui motivi delle scelte fatte dal dirigente scolastico e sull’ammontare delle somme assegnate a ogni singolo insegnante:

il sindacato, invece, continua a ricevere lamentele per la mancanza di informazioni, in diverse scuole, sia sulle modalità di scelta adottate, sia sull’ammontare delle singole somme attribuite e sulle prestazioni effettivamente svolte da personale docente individuato. Le stesse lamentele stanno pervenendo ai giornali specializzati, che scrivono: “molti docenti ci scrivono chiedendoci se la pubblicazione dei nominativi dei colleghi che hanno ricevuto il premio possa o debba essere pubblicato, con relative motivazioni della scelta.

Viene da chiedersi come mai il Ministero dell’Istruzione non intervenga per indicare le corrette modalità di pubblicizzazione della distribuzione dei 23mila euro, in media, a istituto scolastico, assegnati al 20-30 per cento degli insegnanti di ruolo, istituita ai sensi del comma 126 della Legge 107/2015. Troppi dirigenti scolastici rimangono aggrappati a una poco convincente FAQ ministeriale di fine luglio, nella quale si spiegava che sono tenuti a comunicare “le motivazioni delle loro scelte al Comitato di valutazione e a tutta la comunità professionale, in forma generale e non legate ai singoli docenti, proprio per una continua regolazione e qualificazione del processo”.

Nella stessa FAQ il Miur ha, però, anche ribadito che occorre adoperarsi “per dare evidenza alle scelte e per promuovere un processo di condivisione”. Infine, lo stesso Ministero fa riferimento al D. Lgs. 9712016 (in vigore dal 23 giugno 2016) all’art. 20, comma 1 e comma 2, in cui si evidenzia che “le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati relativi all’ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati e l’ammontare dei premi effettivamente distribuiti”. A questo proposito, appare più indicativo quanto riportato dal Miur nella Nota n. 1804 dello scorso aprile, nella quale si è spiegato che l’introduzione del merito costituisce un “percorso innovativo per la valorizzazione della professionalità dei Docenti nelle Istituzioni Scolastiche” ed “è opportuno che venga attivato un coinvolgimento della comunità scolastica nel suo complesso”.

Abbiamo l’impressione – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – che una parte dei dirigenti scolastici preferisca mantenere in gran segreto le informazioni sulle assegnazioni del bonus sul merito ai docenti per evitare chiacchiere e commenti. A questi presidi diciamo, però, che sta avvenendo esattamente il contrario: è la mancanza di chiarezza e trasparenza a generare il sospetto. Certamente, non aiuta per uscire da questo equivoco nemmeno il comportamento dell’amministrazione centrale”.

Prima di tutto, perché le indicazioni fornite da Viale Trastevere risultano decisamente generiche e scritte in ‘burocratese’; in secondo luogo perché è dallo stesso Miur che proviene il peggiore esempio negativo sulla trasparenza. Basti pensare alle linee guida sulla chiamata diretta che, poi, ogni dirigente ha adottato con eccessiva discrezionalità, oppure al silenzio assordante che continua ad essere attuato sulle modalità di gestione dell’algoritmo impazzito che ha spedito migliaia di docenti su ambiti territoriali lontani da casa. È bene – conclude Pacifico – che i dirigenti scolastici, invece, rispettino uno dei principi base della gestione dell’amministrazione pubblica, quale è la trasparenza, pubblicando con celerità i nominativi dei docenti e le somme accreditate”.

 

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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