Creato da Christian.Maruti il 02/06/2007

Correct life

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Post N° 43

Berlusconi ha danneggiato l'Italia con le sue malefatte, ma Prodi & company sono stati molto meglio?

Caro professore, alla mia affermazione “speriamo questa volta per sempre” riferita alle dimissioni di Prodi, la sua reazione mi ha totalmente spiazzato. Il tutto indubbiamente perché mi ha scambiato per uno di destra. Uno che si lascia abbagliare dalle pubblicità e che poco ragiona autonomamente. Si sbaglia! Sbaglia perché durante le elezioni 2006, stufo dell’aumento del debito pubblico in favore di opere superflue, megalomanie, precarietà, mancato controllo dei prezzi e promesse non mantenute, come più della metà degli italiani avevo voglia di cambiamento. Una voglia dettata dal pensiero di ciò che il futuro ci avrebbe riservato col nano al governo. Il tutto perché  Berlusconi è una persona che pensa troppo in grande, senza basi solide. L’opposto di me sotto questo punto di vista. Come ben sa, il tutto mi ha spinto a votare Prodi. Io, come la maggior parte degli italiani. E cosa ne abbiamo ottenuto? Come pro riduzione del debito pubblico mediante una ferrea lotta all’evasione (seppur dichiarata nei primi tempi costosa, ma devo dargliene atto), contenimento della spesa pubblica, ma soprattutto sulle nostre spalle. Sulle famiglie italiane. Famiglie bi-reddito che stentano ad arrivare persino alla terza settimana. Dobbiamo ciò al ministro dell’economia Padoa Schioppa (…). Già questo, assieme ai segni di instabilità ed alla sua caduta, dovrebbe essere sufficiente a dimostrare che il governo che lei difende ha fatto acqua da tutte le parti. La situazione lavorativa non è affatto migliorata in questi due anni. La precarietà è rimasta a livelli del precedente governo e gli abusi da parte dei datori non accennano a diminuire. E di ciò non possiamo dare tutta la colpa alla destra. Infatti i co.co.co1 furono introdotti dalla sinistra prima del governo Berlusconi. Pertanto, non possiamo usare sempre Berlusconi come capro espiatorio di tutte le piaghe politiche. E dinnanzi a ciò, ci ritroviamo un Padoa Schioppa che definisce i giovani che restano a casa “bamboccioni”.

Per non parlare della pressione fiscale. Durante la campagna elettorale, in un dibattito televisivo, Prodi citò una riduzione della pressione fiscale. L’abbiamo vista? No. Le tasse ‘occulte2’ introdotte da Berlusconi sono state eliminate? No.

In merito alle troppe tasse, Casini e specialmente Berlusconi hanno sempre parlato di riduzione delle tasse. In merito a ciò, lei potrà controbattere citando il condono fiscale3 (il quale, tra l’altro, è stato varato nientemeno che dal governo Berlusconi). Anche il carovita ha avuto un ruolo determinante nelle faccende politiche, forse più delle tasse. Il precedente governo non ha fatto nulla per controllarlo, ma nemmeno questo. In merito a ciò, in classe, preso un po’ dall’ira, ho pronunciato una parola proibita: calmiere. Ovviamente, in una politica di libero mercato, non è attuabile. Voltando la medaglia, dobbiamo aggiungere che la Banca Centrale Europea si oppone agli aumenti salariali. Questo, al fine di contenere la spirale inflazionistica. Non è però stato messo in conto che in tale situazione, è inevitabile un calo del PIL. Di conseguenza, è non è evitabile un rallentamento dell’economia (e lo stiamo vedendo).  Con questi chiari di luna, come possiamo mantenere l’impegno della riduzione del deficit pubblico entro la fine del 2008? Gli avvertimenti giungono con il Bollettino di marzo della BCE: «L’Italia è migliorata nel 2007, ma ora non fa abbastanza». La stessa ha ammesso che il risanamento viene messo a repentaglio dalla attuale crescita economica. Ed è proprio qui che la voglio. Chi è che porta avanti il paese? Noi, anche io che scrivo e lei che sta leggendo. Proprio per questo dovremmo essere spinti a votare un governo che sia dalla parte del popolo. Ma chi è dalla nostra parte? Qualcuno ha mai posto un programma per limitare (nel possibile) la crescita del carovita? Ultimamente si parla della riduzione dell’accisa per limitare il caro benzina dovuto al continuo aumento del greggio, il quale ha toccato la quota di 110,20$ al barile. Il prezzo della benzina dovrebbe rimanere stabile. E per i beni di prima necessità? I generi alimentari sono in continuo rialzo, spingendo specie i poveri pensionati a non poter seguire un’alimentazione sana. Altresì posso dire nei confronti dell’aumento delle prestazioni sanitarie, costringendo i più poveri a trascurare la propria salute. Forse lei non ha di questi problemi perché la moneta non le è mai mancata. Non tutti, però, hanno le sue possibilità economiche (non parlo tanto di me, ma faccio un quadro generale).

Il governo che lei tanto esalta, poi, non è stato nemmeno in grado di provvedere alla pubblica sicurezza. Mi riferisco oltre che ad una giustizia malfunzionante, soprattutto all’indulto4 (anche se il precedente governo non ha mantenuto le sue promesse). Questa legge, votata anche dall’opposizione, non è altro che il frutto di una politica spendacciona e megalomane (adesso incolpo lo psicolano). In più occasioni, Striscia la Notizia e non solo ci ha mostrato carceri realizzate e mai aperte. A ciò, si affianca il problema del sovraffollamento di quelle aperte. Non potendo quindi aprire quelle nuove e nel contempo sovraffollare ulteriormente quelle aperte, non resta altro che togliere tre anni a tutti coloro che hanno commesso numerosi reati, tra cui, appunto, l’omicidio, quelli finanziari, ecc. I fatti di cronaca ci hanno dimostrato  che il 22 percento di coloro che ne hanno usufruito sono tornati dentro in breve tempo. Questa non è una mal gestione generale? La ritengo una cattiva gestione delle finanze di Stato. Pertanto, secondo il mio modesto parere, andrebbero presi i seguenti provvedimenti:

  1. Dare limitatamente il bonus bebè e solo a chi ne ha davvero bisogno, oppure eliminarlo del tutto a favore di altri servizi per i neonati e per l’infanzia (nonché utilizzare parte di quei soldi per sanare il debito pubblico).
  2. Eliminazione di tanti enti inutili, consiglieri e politici dei quali è risaputa l’inutilità (nessuno ha avuto il coraggio di fare nulla in materia).
  3. Netta riduzione degli stipendi dei nostri parlamentari (non del loro numero), che sono i più pagati d’Europa.
  4. Inserire una tabella dei prezzi per i beni di prima necessità come proposto dal ministro Francese Sarkozy, o per lo meno controllarli al fine di limitare un calo del PIL (dubito che nulla di possa fare).
  5. Eliminare servizi superflui ed accantonare la realizzazione di opere non urgenti.

 

Con ciò ho voluto fare un quadro di ciò che penso della politica e di come odio essere attaccato ad un partito o una coalizione.

Visto e considerato il tutto, al momento ritengo inopportuno dilungarmi. Più semplicemente, sono amareggiato da una politica generale malfunzionante. Una politica che, come ho detto prima, si è dimostrata lontano dal popolo. E questo lo sentiamo sia a fior di pelle, sia in numerosi programmi televisivi. Vista la situazione, negli ultimi tempi si sta diffondendo la frase Pertanto, restando in tema politico, proprio non so chi votare. Il nano mafioso proprio no. Ultimamente, una sua battuta, ha fatto arrabbiare me e tutti coloro che hanno modo di vedere e toccare il problema al quale si riferiva. Questa diceva: “i precari sposino mio figlio o un ricco”. VERGOGNA!!!

"mi vergogno di essere italiano".

In fin dei conti sa che le dico professore? La classe politica che ci ritroviamo non è altro che lo specchio del popolo (…).

 

Detto ciò, spero di essermi chiarito.

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1. http://www.spaventapassere.com/2006/09/11/destra-contro-sinistra-e-guerra-in-macelleria/ - vai su Google e digita: co.co.co sinistra –  2. tasse occulte: introduzione dei ticket sanitari per gli ‘inoccupati’, ossia coloro che non hanno mai avuto un contratto di lavoro (che quindi non hanno mai versato contributi), pressione fiscale sui single con la scusa di incrementare la popolazione e  la famiglia specie da parte di Fini, ecc. –  3.http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/economia/berlsana/berlsana/berlsana.html -

4. L'indulto è una causa di estinzione della pena prevista nell'ordinamento italiano dall'art. 174 del Codice penale. Si tratta di un provvedimento generale di clemenza, ispirato, almeno originariamente, a ragioni di opportunità politica e pacificazione sociale, ma a volte degenerato nella prassi in strumento di periodico sfoltimento delle carceri. 

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