Il Papa critica "la falsa immagine del Natale: l'immagine fiabesca e sdolcinata, che nel Vangelo non esiste!". Lo ha detto all'Angelus per la festa di santo Stefano primo martire, ricordando "il senso autentico dell'Incarnazione", che collega "Betlemme al Calvario" e ricorda "che la salvezza divina implica la lotta al peccato, passa attraverso la porta stretta della Croce. Questa è la strada che Gesù ha indicato chiaramente ai suoi discepoli, come attesta il Vangelo di oggi".
Papa Francesco, che ha recitato l'Angelus dalla finestra dello studio su piazza San Pietro, si è chiesto se non sembri "fuori luogo" celebrare Stefano, il primo martire della storia della Chiesa, subito dopo il Natale, "festa delle vita" che "infonde sentimenti di serenità e di pace"; "perché - ha chiesto - turbarne l'incanto col ricordo di una violenza così atroce?". Ma, ha spiegato, "nell'ottica della fede" la festa di santo Stefano "è in piena sintonia con il significato profondo del Natale, Nel martirio, infatti, - ha commentato papa Bergoglio - la violenza è vinta dall'amore, la morte dalla vita". E nel martirio si "riproduce lo stesso confronto tra il bene e il male, tra l'odio e il perdono, tra la mitezza e la violenza, che ha avuto il suo culmine nella Croce di Cristo. La memoria del primo martire viene così, immediatamente, a dissolvere una falsa immagine del Natale: l'immagine fiabesca e sdolcinata, che nel Vangelo non esiste!".
Inviato da: romanovincenzo123
il 12/07/2015 alle 07:46
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il 30/06/2015 alle 22:05
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il 15/10/2013 alle 18:52
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il 28/02/2011 alle 18:41
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il 15/02/2011 alle 00:41