Camera a sud

Pensieri

Tutto questo tempo mi è servito per sistemare un po' le cose, le mie cose, dal momento che sono un po' come Dante: mi perdo, ma quando ritrovo la strada cerco di cominciare tutto daccapo e scrivere un altro capitolo di me stessa. Beh, lui ha scritto la Divina Commedia, ma chi può dire che io un domani non riesca ad inventarmi qualcosa di simile. Scusate, vaneggio, ma sono conenta per questo nuovo blog, che avevo completamente dimenticato. Purtroppo gli impegni mi portano lontano dallo schermo e l'esaurimento mentale mi annebbiano la mente.

Ma ho una buona notizia, con la quale cominciare il blog, una mia piccola soddisfazione personale. Ho trascorso un weekend, il mio primo weekend, fuori col mio amore. Siamo stati a Roma, giusto due giorni per staccare un po' la spina, ci siamo organizzati all'ultimo momento con una coppia di amici. Avevo già abbondantemente preparato mia madre che avrei organizzato le ferie estive con lui  e non ho assolutamente riscontato i suoi indugi. Mio padre è tranquillissimo, l'unica a fare storie era solo lei, ma ora ho dovuto ricredermi e così sono partita tranquillamente, senza inventarmi balle che poi non avrei mai portato a termine. Il nostro albergo era a via Vittorio Veneto ed era delizioso, in un palazzo antico: una camera comoda ed accogliente, intima, con le luci della strada che coloravano il soffitto della stanza. Abbiamo fatto il giro di Roma, fino a sera tarda, quando arrivati a Ponte Milvio, il sonno e la stanchezza ci ha riportati in albergo. Il giorno dopo il tempo ci è stato sfavorevolissmo: nemmeno arrivati a San Pietro, siamo dovuti ripartire a causa della pioggia, maledetta pioggia odiosa.

Ho ricominciato a studiare, costretta dagli esami imminenti e invogliata dal mio amore e dal grandissimo desiderio di andarmene al più presto da questa casa. Io ho sempre ammesso di essere una persona esaurita, ma ora sto decisamente diventando schizofrenica. Faccio il taxi la mattina, la cameriera durante il giorno e sento sempre i lamenti di mia madre, manco non bastasse il peso dei libri e degli esami che devo fare. L'altro giorno sono scoppiata in lacrime, al telefono col mio amore, perchè non riesco a farle capire che la mattina voglio studiare, e non farle la cameriera. Per fortuna che si avvicina l'estate, non vedo l'ora di andarmene, sdraiarmi al sole e accarezzare la notte la schiena del mio amore.