Creato da LupoSolitairo il 13/12/2007

La Tana...

Uno che ha smesso di prendersi troppo sul serio... anche se non sembra!

 

La lunga battaglia è solo all'inizio.

Post n°673 pubblicato il 09 Settembre 2014 da LupoSolitairo

 

Poi c’è quell’amico che in una calda serata di fine settembre, con lo sguardo saputello di quello che non passa mai il compito in classe, confessa a te e alla comitiva la sua meravigliosa svolta esistenziale: “Ragazzi, sono diventato vegetariano”.

 

Siete in uno dei migliori ristoranti di carne della regione. C‘è chi ordina una lombata, chi un filetto, chi una costata, chi bisonte, chi bufalo/a, chi un misto di salsicce aromatizzate. È un’ode collettiva, pura poesia.

 

E lui imperterrito “Sì, ragazzi, sono vegetariano. È una vita che volevo e adesso ho finalmente trovato la forza” spiega il tuo amico con l’enfasi e l’umiltà del testimone di Geova che suona il citofono la domenica mattina. Tu lo sai che è falso, falsissimo; siete cresciuti insieme e te lo ricordi benissimo alla sagra del cinghiale a Dugenta. Ricordi con chiarezza la grigliata nel suo giardino un primo maggio di qualche anno fa, quel cartello“Vietato l’ingresso ai cani e ai vegetariani”. Tu sai tutto questo. Ma taci. Quello che siede accanto a lui chiede “ma quindi non mangi manco il pollo?”.

 

Inizia aguardarlo bene e capisci tutto. Te lo immagini al primo appuntamento con C, che è vegetariana da una vita, immagini la sua fatidica domanda “ma tu mangi carne?” e la sua bugiardissima risposta “assolutamente, ma hai idea di quanto inquini un allevamento intensivo??”. Te lo immagini a cena dai genitori della fanciulla, pure loro vegetariani da una vita mentire spudoratamente.“Buonissimo questo ragù vegetariano, signora.”. Te lo immagini quando, in un momento di debolezza vorrà ordinare un arrosticino (proprio uno di numero) e lei lo guarderà con quello sguardo che lui avrà imparato a conoscere e chesignifica “non ci provare neppure che ti ammazzo qui davanti a tutti e sai che sono capace”. Te lo figuri infine colpevolizzare chiunque mangi carne sotto i suoi occhi, trattarlo come un assassino.

Pensi a tutto questo mentre al tuo amico è appena arrivata una grigliata mista di verdure.Vorresti alzarti, avvicinarti sorridendo, e rovesciargli in testa l’intero piatto tra la standing ovation della comitiva, tornare al tuo posto, accendere una sigaretta e come fossi un novello Clint Eastwood dire: “I vegetariani hanno rotto il cazzo”.  

Ovviamente non farai nulla di tutto questo però voglio dire solo due paroline sul vegetarianesimo imperante.

 L’integralismo dei vegetariani ortodossi che non mancano occasione per tentare di convertirti;gli sguardi accusatori mentre addenti una braciola; i ragù vegetariani; il tofu propinato ad ogni pasto e che non sa di niente; il rompicoglioni che a cena,quando hai preparato tutto a base di carne, ti confessa di essere vegetariano(ma dimmelo prima, diamine!); i libri che ti spiegano quanto sia vergognoso mangiare animali; la donna vegetariana, essere pericolosissimo; il maschio vegetariano, essere bugiardissimo; le discussioni a tavola col fesso di turno che abbocca all’amo e si mette a disquisire su come non si possa vivere senza grassi animali; il vegetariano  integralista che è pure animalista e pubblica su facebook solo roba di denuncia.E i vegani?, Oddio, i vegani; i crudisti; i latto-vegetariani; i latto-ovo-vegetariani; gli ovo-vegetariani; i vegetalisti; i fruttisti; il fatto che a un certo punto tirano fuori Einstein e ti dicono “ecco, stai dando del coglione a lui, che era vegetariano”; il fatto che Einstein è diventato vegetariano un anno prima di morire e mica lo sanno gli integralisti della verdura. 

 

 

 

 

P.S. Latagliata di bisonte era semplicemente divina.

 

 

 

 
 
 

Cronache dal buen ritiro.

Post n°672 pubblicato il 03 Settembre 2014 da LupoSolitairo

 

E alla fine finì. Lo so è una brutta ripetizione ma mi voglio togliere lo sfizio di usarla. Sono rientrato nel week end, la solita magia si è ripetuta, con qualche piccola novità. Lupo vostro si è tolto un altro sfizio quest’estate: una storia estiva di quelle da film, con la classica ragazza settentrionale in vacanza con le amiche, prima volta al buen ritiro che vengono abbrancate da noi vecchi gallinacci da spiaggia. Ho visto un alba meravigliosa con tanto di cornetti, con tanto di classico bacio al sorgere delsole. Ho fatto il baby sitter da spiaggia riscuotendo un discreto successo con giovani e piacenti mamme le quali accennavano a timidi saluti in presenza dei mariti. Ho avuto l’occasione di conoscere meglio alcune persone, ho partecipatoalla baby dance con il mio “nipotastro” (un anno fa più o meno gli dedicavo un post) che non pago del successo ottenuto con tutta la spiaggia, durante il bagnetto a suon di botte sulla testa mi costringeva a un continuo su e giù in acqua. Mannaggia a me e quando ho detto ad A. e sua mogie, andatevi a fare un bagno voi, il piccolo me lo spupazzo io… Ho passeggiato mano nella mano per posti che solo io conoscevo guardando due occhi azzurri riempirsi di meraviglia. Approfittando dell’assenza dei mei per qualche giorno ho portato una colazione a letto (con tanto di rosa regalatami dalla vicina, che ha capito al volo la situazione) a chi mi ha regalato una notte di quelle da ricordare.Accompagnandola al porto ho capito che sarebbe tutto svanito così come erainiziata… E la sera stessa abbiamo imbarcato una truppa di scandinave che mancovi sto a dire! Al bar classico della sera è scattato il tavolino d’onore e al lido il bagnino mi ha abbracciato con le lacrime agli occhi! Ma tutto finisce,ora piove e devo riprendere in mano la tesi. L’importante è che la magia siapronta a ripetersi, ogni anno.

 

 
 
 

Sulle note dei Righeira.

Post n°671 pubblicato il 01 Agosto 2014 da LupoSolitairo

Avete presente i Righeira? Vamos a la playa ohohooho?

Ecco Lupo vostro tra oggi e domani chiude baracca e burattini e se ne va. Anno tosto, sto tutt'ora lavorando al secondo e lungo capitolo della tesi che consegnerò entro domani mattina. Veloce correzione con il tutor e poi anche io andrò farmi autoscatti più o meno discutibili sulla spiaggia. Lo sol latito, ma è per una giusta causa.

Divertitevi, ci vediamo a fine mese con la promessa di essere più presente.

 
 
 

Di foto e di sciocchezze.

Post n°670 pubblicato il 16 Luglio 2014 da LupoSolitairo

 

In questo periododell’anno cominciano a diffondersi un certo tipo di fotografie che, non lonascondo, mi danno una sensazione di angoscia. Qualcosa di indefinibile che miarreca fastidio che non so spiegare ben ma ci proverò comunque. Sono le fotosono con la soggettiva del morto. Non c’è nessuna differenza tra un corpodisteso sotto il sole ad abbronzare e un cadavere ormai prossimo alladecomposizione se non, in alcuni casi, la puzza, che si può comunque facilmenteignorare grazie a brezze marine, odori di creme solari e altro. Vedere ilmondo come lo vedono i morti è una delle grandi possibilità che ci dà questosecolo. L’autoscatto del morto diventa così l’ultima moda. E se durante lavostra partita a racchettoni la pallina dovesse finire nei pressi del morto,non preoccupatevi, lui non si lamenterà, recuperatela senza disturbare eriprendete tranquillamente la vostra partita. Il morto – o più spesso, lamorta – sa che prima o poi la partita finirà.

 

 
 
 

Lupo e i giovani d'oggi.

Post n°669 pubblicato il 01 Luglio 2014 da LupoSolitairo

Ho una seria difficoltà a comunicare con tutti i nati dopo il ’94, tranne rarissime eccezioni.

 

Parlando con sorellina diciannovene di una mia amica e notando il suo look le ho detto: "Mi ricordi molto le ragazze di non è la Rai. E la ragazzetta in questione mi ha guardato come io guardavo mio nonno quando mi parlava di quando andava ai "pomeriggi danzanti" dove le ragazze erano accompanate e ci si doveva presentare ai genitori per ottenere il permesso di un ballo.

 

Oppure: tempo fa parlavo con mio cugino di chissà quale ragazza uccisa e ad un certo punto gli dico "Secondo me è una roba tipo quella che è successa a Laura Palmer".
E lui: "Mò non lo so, non è che mi posso ricordare di tutte ste tipe che ammazzano.
(Ebbene sì, nei nostri discorsi siamo delicati come la carta vetrata Ma non siamo cattivi, siamo naif).

 

Il fatto è che già quando tu fai un riferimento culturale e l’altro non lo coglie hai la sensazione di essere su due dimensioni diverse. Ma quando non lo coglie perchè all’epoca non era ancora nato, ti viene dentro un male di vivere vicino al pessimismo cosmico di Leopardi. E’ che viviamo in spazi esistenziali diversi.
Io dico Nirvana e loro dicono One direction.
Io dico Jerry Scotti e loro Paolo Ruffini
Cercate di capirmi, sono cresciuto con Esplorando il corpo umano, per anni ho creduto che nel mio corpo ci fosse quel casotto con tanto di navicella, con gli stessi spazi e gl stessi colori.

 

I nati dopo il ’94 a ‘ste stronzate non ci crederebbero mai. All’età in cui si fanno di anfetamina io giocavo con le macchinine e leggevo Topolino (e la cosa tragica è che ancora li leggo Topolino e mi compro le macchinine)
All’età in cui io cercavo disperatamente di connettermi con un modem a 56k loro oggi hanno lo smartphone. Per carità, non è moralismo il mio: è che mi sento inadeguato!
C’è una barzelletta che conoscono più o meno tutti e fa così.
Un giorno il babbo decide che è giunto il momento di affrontare il tema sesso col figlio. Così lo chiama, lo fa sedere al suo fianco e gli dici: "Oggi vorrei parlare con te di sesso".
E il bambino risponde: "Va bene papà, che cosa vuoi sapere?"
Ecco, io sento che abbiamo raggiunto questo livello e non lo voglio giudicare, voglio solo dire che è davvero riuscire a comunicare quando lo spazio che separa è così forte.O semplicemente sto invcchiando e, da bravi vecchio, comincio a lamentarmi dei più giovani. Pensate, è lo stesso.
Mia madre mi raccontava di mia nonna che innorridiva per Celentano, per il suo sculettare davanti al pubblico: quello era il degrado.
E mio padre mi ha raccontato della reazione dei suoi parenti più anziani quando ascoltarono Volare di Modugno: il testo per loro non aveva alcun senso.
E’ lo stereotipo del: "Maledetti giovani, voi e il vostro dannato rock’n’roll!"
Ora Modugno e Celentano sono parte della storia della musica.
Così mi domando: e se succede lo stesso con gli One direction? O con Marco Carta?
E questo pensiero lo trovo davvero preoccupante. Perdo qualsiasi riferimento, non so più quello in cui devo credere, non sono più grado di distinguere il bene dal male, il mondo è un’infinita scala di grigi.
Questa consapevolezza mi devasta.

 

Mi ci vuole un po’ di tempo per riprendermi. E quando penso di nuovo a tutta la situazione, mi rendo conto che I nati dopo il ’94 potrebbe tranquillamente il titolo di un album di quelli che oggi gli appena vent'enni considerano miti. Gente tipo J-AX...

 
 
 
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