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Perchè ho fatto della dislessia una missione

Post n°16 pubblicato il 28 Novembre 2010 da Manuela.G1971

Molte delle persone che conosco, oltre a ringraziarmi per l'aiuto che giornalmente cerco di dare ai genitori con bambini DSA, probabilmente si chiedono cosa mi spinga realmente a dedicare la mia vita a fare informazione su questo tema, come io faccia ad essere così attiva e soprattutto il perchè.

Per arrivare alla risposta è necessario fare un passo indietro...anzi, direi un bel po' di passi indietro...

L'inizio della nostra storia, mia e di mia figlia (perchè abbiamo affrontato tutto insieme) risale a circa 6 anni fa.

Dovete sapere che fin dalla scuola materna venivo costantemente chiamata a colloquio con le insegnanti perchè c'era sempre qualcosa che non andava...ora non ricordo neanche più quali fossero i problemi, ricordo solo che mi chiedevo sempre come fosse possibile cominciare con tutti questi problemi già alla scuola materna...ricordo che già allora si tendeva a pensare che le problematiche di mia figlia fossero legate ai problemi familiari.

Poi siamo approdate alle elementari...periodo che coincideva con la mia separazione...un periodo delicato, doloroso e che non mi ha permesso di seguire come dovevo mia figlia.

Quando sono cominciati i problemi a metà della seconda elementare ho subito pensato che la colpa fosse mia...perchè non riuscivo a seguirla abbastanza...perchè in casa c'era una situazione particolare...

Passavano i mesi e i colloqui con le insegnanti erano sempre gli stessi...La bambina ha sempre la testa tra le nuvole, è intelligente ma non ha voglia, bisogna punirla, responsabilizzarla, lei è troppo apprensiva...polemica...la copre troppo...

E così mentre i problemi di mia figlia rimanevano sempre gli stessi...stava ore e ore su mezza pagina per studiarla, magari il giorno stesso la ricordava ma il giorno dopo aveva dimenticato tutto...non riusciva a studiare le poesie...le tabelline erano un inferno...non sapeva cosa fossero le doppie, le h e le lettere maiuscole...io mi trovavo a toglierle tutto ciò che potevo...distrazioni, televisioni, giochi...pensavo che seguire i consigli di persone che facevano quel lavoro da 20 anni fosse giusto...

Io dopotutto non avevo mai avuto esperienze prima, era la mia prima figlia...pensavo di essere io a sbagliare, anche perchè tutte le volte che tentavo di dire alle insegnanti che forse c'era qualcosa che non andava, avevo letto di dislessia, di disturbi di apprendimento, le insegnanti mi ridevano in faccia...dicendo che mia figlia non aveva problemi di quel genere, che era solo pigra e immatura.

Fortunatamente negli anni una vocina mi diceva che dovevo approfondire il discorso...che non era possibile che con tutto quell'impegno i risultati non ci fossero mai...abbiamo girato tre centri pubblici...e in tutti avevano una versione...deve leggere di più, è un po' lenta ma con l'allenamento andrà a posto,ecc.

Nel frattempo c'è stata anche una diagnosi ma sbagliata...e mia figlia è finita in ospedale con una crisi d'ansia....questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Non potevo permettere che la salute e il benessere di mia figlia fossero compromesse dalla scuola e così non mi sono fermata...e siamo arrivate ad avere una diagnosi fatta bene solo a 11 anni...finalmente sapevamo che c'era un problema e questo problema aveva un nome....ma...

Ecco che sono cominciati i problemi con la scuola...ho dovuto informarmi, leggere, cercare di capire cosa fare con una diagnosi del genere...sono stata sola negli anni in cui una diagnosi non arrivava e non avevo nessuno con cui parlare di queste cose...e sono stata forse ancora più sola quando una diagnosi l'ho avuta...

Nonostante la diagnosi,  per gli insegnanti mia figlia era e rimaneva una bambina svogliata e pigra e io la madre apprensiva e polemica...

La solitudine e il dolore di quegli anni in cui vedevo mia figlia spegnersi giorno dopo giorno e il non riuscire ad aiutarla, i sensi di colpa per averla sgridata e punita per cose che non erano volute da lei sono sentimenti che forse mai riuscirò a cancellare dal mio ricordo. Indescrivibili per chi non li ha mai provati.

Fortunatamente un giorno, qualche anno fa ho conosciuto, tramite un forum,  mamme fantastiche che mi hanno guidata, aiutata e supportata...che mi hanno presa per mano e che mi hanno permesso di arrivare a conoscere la dislessia abbastanza approfonditamente. Persone che che ringrazio ancora dal profondo del cuore.

Non si finisce mai di imparare e sono ancora alla costante ricerca di materiale e novità per riuscire ad aiutare nel miglior modo mia figlia, ma nel frattempo sento il bisogno di condividere tutto ciò che negli anni ho imparato con altre persone, famiglie, bambini che si trovano a vivere gli stessi sentimenti che abbiamo provato noi anni fa.

Sento il loro dolore e la loro frustrazione come se fosse mia, sento i loro figli come se fossero miei e chi come me si batte ogni giorno per queste problematiche sa che avere un problema comune così profondo unisce in una maniera indescrivibile.

Perchè lo faccio....me lo sono chiesta molte volte anche io...ho tutti gli strumenti per aiutare le mie figlie (che nel frattempo ad avere disturbi specifici di apprendimento sono salite a due) ed egoisticamente potrebbe bastare così, ma sento il bisogno di far si che tutto questo dolore provato da me e mia figlia non sia stato invano...e quindi cerco di aiutare più persone possibili...prendendole per mano in quel mare di nozioni ed emozioni e guidarle verso la via d'uscita, come altre persone hanno fatto con me.

Perchè nessuno più debba patire le pene dell'inferno a cui siamo state sottoposte io e mia figlia, soprattutto lei.

Chi mi da la forza di andare avanti...tutti i genitori che giornalmente sfruttano al meglio i miei consigli, che giorno dopo giorno diventano più forti e che riescono ad aiutare i loro figli e magari diventano forti abbastanza per aiutare a loro volta altre famiglie...è una catena con legami così forti che è difficile da descrivere a parole.

Non è tanto il ringraziamento in se che ricevo che fa piacere, anche se davvero scalda il cuore, ma è leggere in quello che mi viene scritto dopo la disperazione... la serenità, la speranza, la forza, la determinazione.

Sapere di essere riuscita a fare qualcosa di buono per qualcuno...e di solito quel qualcuno è un bambino o un ragazzo che purtroppo è stato costretto a vivere un problema più grande di lui...mi riempie di gioia e mi ripaga di tutti gli anni di tristezza e solitudine che abbiamo provato noi...

Certo la strada è ancora lunga...piena di ostacoli e salite...ci sono giorni in cui mi chiedo perchè è toccato a me...e giorni in cui mi viene voglia di mollare tutto e lasciarmi trascinare dagli eventi....e in quei momenti compaiono con le loro parole i genitori che magari ho aiutato mesi prima...

E' un dare e ricevere...talmente bello...che lo consiglio a tutti...

 
 
 
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Data di creazione: 30/10/2010
 

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