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STUPRO

Post n°12 pubblicato il 14 Luglio 2006 da DonneViDetesto

Stupro: solo la parola fa accapponare la pelle per lo sdegno. Usare violenza su chi è più debole di noi e, per questo, non in grado di difendersi (siano esse donne, bambini, invalidi) è quanto di più abietto e vile la mente umana possa partorire. Una violenza talmente bassa e cieca che nemmeno chi si trova in carcere, poiché condannato per altri delitti, riesce a tollerare, stabilendo così un codice d’onore nelle prigioni che viene fatto rispettare, ai danni di chi si macchia di tale delitto, con metodi che ben conosciamo e che non devo trattare qui. Si può pensare a un reato peggiore di questo? No, certo!!!!!!…… o si????

Il femminismo, nella sua “mirabile” attività di mistificazione, è riuscito a instillare nella mente di tutti, maschi e femmine, una formidabile equazione: MASCHIO = STUPRATORE (chi vive a Bologna, di sicuro, avrà notato la scritta che per tanto tempo è campeggiata su un muro di fronte alla stazione, che recitava così:” Un uomo morto non stupra”). Risultano chiare a tutti la follia e la falsità di tale generalizzazione vergognosa. E’ un’accusa gravissima, portata avanti con ostinazione dalle donne, di fronte alla quale gli uomini restano disarmati. Se rispondono a tale frase con lo stereotipo tipico maschile (DONNA = PUTTANA) suscitano nelle donne reazioni smodate che si avvicinano alla rivolta, da quanto esse la trovano inaccettabile. L’uomo NON HA IL DIRITTO di ribellarsi allo stereotipo inventato dalle donne, la donna HA IL DOVERE di ribellarsi allo stereotipo inventato dall’uomo. Perchè questo?? Eppure l’accusa che ci rivolgono le donne è talmente vergognosa da fare sembrare l’equazione maschile addirittura un atto di gentilezza!! – ricordo che lo stupro è violenza e la violenza è un reato, mentre la prostituzione non è sicuramente atto di violenza ma di commercio… quindi perché tanta acredine da parte loro se gli si dicono certe cose, mentre noi non abbiamo nemmeno il diritto di ribellarci se ci sentiamo definire “stupratori” solo perché maschi?

Analizziamo meglio la situazione e cerchiamo di guardare la cosa da una prospettiva differente e vediamo se riusciamo a scoprire una diversa realtà delle cose.

Cosa è lo stupro? Penso siamo tutti d’accordo nel definire tale pratica come un atto sessuale cui manca il consenso di una delle due parti. In teoria non è necessario che vi sia una effettiva violenza fisica: è sufficiente che lei dica “NO, BASTA!” anche durante il coito iniziato con il suo consenso che già si può parlare di stupro (anche se è del 12 luglio, per fortuna,  una sentenza della Cassazione che ribalta tale interpretazione dello stupro -http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/cronaca/cassazione1/sentenza-cassazione/sentenza-cassazione.html 

- state più che tranquilli che le nostre femministe partiranno in quarta e costringeranno la corte suprema a rivedere tale conclusione… purtroppo non durerà a lungo). Anzi!! Peggio ancora: è sufficiente che la donna, dopo aver consumato un rapporto consensuale, si presenti a un giudice per dire che non lo gradiva CHE IMMEDIATAMENTE SCATTA LA DENUNCIA PER STUPRO, IL PROCESSO E LA SICURA CONDANNA DEL POVERETTO!!

In pratica: è sufficiente, nonché sempre più frequente, che una donna e un uomo facciano l’amore, si riscaldino, eccitazione al massimo, lui sta per avere l’orgasmo…. lei in quel momento cambia idea e……………………….. EH SI!! E’ STUPRO, CARI SIGNORI!! Inutile facciate quell’espressione ironica tipo “MA QUESTO E’ MATTO”!! Andate un po’ a leggervi la sentenza della Terza sezione penale della cassazione, n° 23142/05. Il relatore, Ciro Petti, recita che: "l'esistenza di un rapporto di coppia coniugale o paraconiugale non dà all'interno di tale rapporto il diritto di esigere l'amplesso" poiché "il consenso agli atti sessuali deve permanere per tutta la durata del rapporto senza soluzione di continuità, con la conseguenza che integra il reato di cui all'articolo 609 bis anche la prosecuzione del rapporto nel caso in cui il consenso originariamente prestato sia stato poi revocato". Il poveraccio è stato condannato alla pena di anni 4 di reclusione e al risarcimento di 20.000 euro, per aver continuato a fare l’amore nonostante lei, all’inizio di lui orgasmo, avesse cambiato idea! La notizia è su La Repubblica del 27/06/2005. Non è la prima sentenza di questo calibro in merito, e, purtroppo, non sarà nemmeno l’ultima. LA TENDENZA E’ QUESTA, non ci sono dubbi. In pratica: una donna ha sempre il diritto di dire “no” in qualsiasi momento! E dei diritti degli uomini? Dei loro bisogni? Dei loro istinti? Chissenefrega!!!!

Ecco che l’accusa di stupro diventa un’arma spaventosa nelle mani delle donne!! Ed esse ne approfittano alla grande: è molto facile ottenere la ragione (e quindi i soldi… poiché a questo di solito mirano le signore) rivalendosi sull’ex marito. Come?? Molto semplice: se si trovano in difficoltà e alle strette vanno dal giudice e dicono : VOSTRO ONORE MIO MARITO HA CERCATO DI USARMI VIOLENZA! E il gioco è fatto: lui finisce in galera, lei si rifà una vita nel migliore dei modi con i soldi che ha ottenuto dal risarcimento!

Ma dài… non è possibile: e le prove?? Lei deve pur esibire delle prove, mio caro DVD! Non si può condannare una persona senza prove! Appunto: non si possono condannare le persone senza prove, ma, evidentemente, per le donne, noi non siamo persone! Le prove dite? Quali prove si possono tirare fuori da una stanza da letto??? Lui che filma tutto in modo meticoloso?? Ma quando mai accade? Inoltre, anche se accadesse, sarebbe sicuramente condannato per violazione della privacy… L’unica prova certa sarebbe che lui ammettesse di averla violentata… ma anche in questo caso, quale uomo andrebbe a scavarsi la fossa da solo ammettendo una violenza anche in caso questa si sia compiuta?? No!! L’unica prova è la dichiarazione di lei! Basta che lei dica di aver subito violenza che IMMEDIATAMENTE scatta la condanna per lui, PRESUNTO COLPEVOLE! Provate a dimostrare a un giudice che lei non vi ha mai detto il monosillabo “no!”… vediamo se ci riuscite… coraggio!!! Eppure questa è l’unica scappatoia che un uomo ha in caso di denuncia per stupro! LO STRAPOTERE DELLE DONNE E’ DIVENTATO SCANDALOSO… e queste continuano a piangere e lamentarsi!! VERGOGNA!!!

La vita dell’uomo è ormai in balìa degli umori della donna. La donna si macchia di due reati, a mio avviso, ben più gravi dello stupro: LA DONNA E’ COLPEVOLE DI STUPRO DELLA LEGALITA’ (uomo: sei presunto colpevole!), LA DONNA E' COLPEVOLE DI STUPRO DELLE LEGGI NATURALI (uomo: non contano i tuoi istinti naturali, LI DEVI SOPPRIMERE PERCHE’ SOLO I MIEI HANNO IMPORTANZA). Lei può rovinare in qualunque momento e per sempre la vita di un uomo, e in maniera ben più grave di quanto un uomo non possa fare con una donna attraverso la pratica dello stupro. La violenza lascia strascichi psicologici gravissimi, la condanna ingiusta per un reato inventato, oltre a questi, lascia anche strascichi economici e sociali IRREPARABILI!

Inutile mentirci: ci sono migliaia di donne che sulla falsa accusa di stupro CI MARCIANO! Viene usato come vendetta per un matrimonio fallito, per essere state abbandonate da un fidanzato, per ricattare un uomo potente o un datore di lavoro, per ottenere soldi in modo facile poiché accusano colui che sanno non potrà MAI difendersi! Ricordate Mike Tyson? Non era uno stinco di santo… questo è certo, ma A MAGGIOR RAGIONE  cosa ci faceva la ragazza alle due di notte nella sua camera di albergo?? Chiedeva un bicchiere d’acqua??

Ormai la pena di stupro è la pena considerata LA PIU’ GRAVE DI TUTTE! E’ l’unica pena a causa della quale potete dimenticarvi di uscire anzitempo dal carcere. E’ sempre punita con la massima durezza possibile: nemmeno l’omicidio è punito con tale durezza (vedere Franzoni…).

Abbiamo poche vie di scampo, cari signori…….. l’unica che conosco è inserita in un link nel messaggio che segue!!!

 

 

 
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