D'ARIA E DI MUSICA

FATICHE E DISPERAZIONI... AVIARIE...

...continua

Decido che è tempo di rientrare sorcio dalla sua villeggiatura. Prendo quindi l’auto e mi dirigo al mare dove l’avrei trovato a respirare iodio in compagnia della mia famiglia.

E così fù.  Lo vidi e mi accorsi che stava facendo la muta. Dissi lui: “accipicchia sorcio!!! quante penne hai perso??? Dobbiamo prendere il multivitaminico!” Lui mi rispose con il suo solito stridulo di consenso: “ PIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!” più che altro era felice di vedermi….

 Dunque preparo le sue cosine, prendo la gabbia e la poso sopra il tavolo esterno, pronta per essere messa in auto. All’ultimo mi ricordo di dover togliere i suoi beverini e mangiatoi , altrimenti avrei pastrocchiato in auto.

Apro…

Apro lo sportellino della gabbia, prendo mangiatoi e beverini, mi giro di spalle per vuotare l’acqua da questi ultimi (forse mi trattengo un po’ troppo tempo dando lui le spalle… ma soprattutto senza richiudere lo sportellino della gabbia) mi giro verso la gabbia…

"CAZZOOOOOOOOOO! NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!"

Sorcio era già in volo diretto verso il lampione!!!

Paralisi mentale per una frazione di 3 secondi…dopodiché una serie di ricordi in flashback pervadono la mia mente…ricordi di 4 anni!

 NON POSSO PERDERLO IN QUESTO MODO!!!

 Penso… ricordo…ricordo che lui odia farsi prendere con le mani…Avvolgo quindi uno straccio intorno al braccio, avvicinandomi a lui cerco di rassicurarlo con la mia voce e porgendogli il mio braccio spero che possa saltarvici sù, ma più mi avvicino, più lui svolazza da una parte all’altra del giardino…

 Vola fin sù una tettoia del vicinato…Continuo a chiamarlo e lui continua a rispondermi… Chiedo alla vicina se può farmi salire fin sopra la tettoia…Salgo, lui mi vede, io sono in pericolo più di lui…gli porgo questo benedetto braccio…lui vola…vola e chiacchiera… vola su di un albero…

 Al che scendo dal tetto, mi dirigo verso l’albero. Dinnanzi a me vi era una ringhiera alta circa tre metri con tanto di filo spinato… Mi sentivo sola, sola contro tutto ma sapevo che se c’era qualche speranza di ripescarlo sarebbe esistita grazie alla mia tenacia…

Scavalco lo spinato... qualche acrobazia per salire sull’albero… Sono su! Mi rendo conto che più mi avvicino e più lui saltella di ramoscello in ramoscello…

Nulla da fare…

"SORCIOOOOOOOOOOOOOO!!! VIENI QUIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!"

Vola…

Non riesco più a vederlo…

Non sento più le sue chiacchiere…

 Nel frattempo, le persone attorno a me continuavano a dirmi di lasciar stare, perché sarebbe stato alquanto improbabile riacciuffarlo… ed io me ne stavo convincendo sempre più…

 Continuo cmq a fischiare, a chiamarlo ma…. non udivo più i suoi suoni…

 Cerco, cammino, fischio, chiamo…il nulla…

 Passa mezz’ora e passa anche la mia voce diventata quasi rauca…passano tante persone chiedendo cosa stesse accadendo…ma non avevo voce…ne forze…

“SORCIOOOOOOOO! PRONTIIIIIII!?!?! VIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA?!?!?”

(E un giochino che facciamo sempre quando lo scorazzo con la sua gabbia da una stanza all’altra. Lui , a suo modo, ripete sempre questa frase…)

 ECCOLO!!! HA RIPETUTO!!! Ma lo sento lontano e cercando di continuare a farmi rispondere riesco ad avvicinarmi  sempre più a lui…Oltrepasso un cancello che fortunatamente era aperto (mi rendo conto di trovarmi in un’abitazione privata ma in quel momento poco mi importava ), riconosco di averlo sempre più vicino. Chiamo, guardo…Lo intravedo sopra un albero di ulivo…

Ho il tempo di ironizzare dicendo lui: “ Brutto stronzo!!! Sei sempre andato ghiotto dei ramoscelli di ulivo!!!”

Non ero ancora molto vicina a quell’albero, per accedervi ho dovuto suonare il campanello di un abitazione da cui mi apre un anziana coppia, che capendo la situazione, molto gentilmente mi fanno accedere al loro giardino passando per l’interno.

Porto con me la sua gabbia, lo straccio avvolto attorno al braccio e salgo anche su quest’albero…

Mi accorgo che è più docile rispetto a prima…ma continua a rifiutare di salire sul mio braccio.

Provo a cambiare strategia facendomi passare la gabbia…A quel punto siamo: io, la gabbia, lui e l’albero. Avvicino la gabbia al ramoscello sul quale era posato, lui la riconosce e con andamento molto lento, zampa dopo zampa,  viene per avvicinarsi e  finalmente arriva sopra la gabbia. (certo, non mi sarei aspettata che entrasse dentro, ma in quel momento sarei stata felice che lo avesse fatto)

Tutti mi ripetevano: “PRENDILO!!! PRENDILO!!!” ehhhhhhhh…pare facile!!!...questo non se fà toccà!!!

Ce l’avevo con me, ma non ancora del tutto. Ottimizzo quel tempo per tranquillizzarlo sperando di farmi venire in mente qualche idea… Avvicino il mio viso a lui, lui, come al solito mi osserva e viene per avvicinarsi alle mie labbra come per prendere un semino…(ma in quel momento tutto avevo meno che un semino) Approfitto del momento in cui è distratto dalla mia faccia per alzare il braccio ed afferrarlo in meno di poco tempo… Sta per scappare di nuovo ma lo afferro con due dita e lo scaravento all’interno della sua gabbia, chiudo lo sportellino e da sopra l’albero pronuncio questa frase: “ STRONZO! MI HAI FATTO RINPORRE L’ESTATE!”

 …

 Si erano fatte le 21.00 ed io mi ero fatta qualche graffio di troppo, decido cmq di caricare Sorcio in auto e portarlo a Roma senza attendere un minuto di più.

 Lui è li che si diverte a ripetere “ pronti via!!!” io sono li a guidare, con l’adrenalina in fase down, senza voce e con squarci su tutto il corpo…

 Ma felice di riaverlo con me.

 Ora credo di dover parlare anche di una morale?!?! L’unica cosa che mi viene in mente è : Volere è potere?!?! Si certamente! Ma quanto s'addà faticà???

 Saluti empiref , dal suo acido lattico(per non dire dolori) e da Sorcio